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lunedì 5 ottobre 2015

"I miei martedi col professore. La lezione più grande: la vita, la morte, l'amore" - Albom Mitch


Editore BUR RIZZOLI 
Pagine 198
Prezzo cartaceo 7,90 EURO 
Prezzo ebook 0,99 EURO 
Anno prima edizione 2000
Genere: Narrativa straniera 


Nel 1995 l'autore vede intervistato in TV un suo vecchio professore di college con cui ha perso i contatti e che ha avuto influenza sulla sua vita. Le trasmissioni riscuotono un successo enorme e migliaia di persone gli scrivono per ricevere parole di saggezza e di conforto. Scosso, vergognandosi del proprio lungo silenzio, Albom si decide infine ad andare a trovare l'anziano professore, ormai gravemente malato, per quattordici settimane. Insieme dibattono dei temi più vari: l'amore, il denaro, la morte, i valori, la famiglia, il perdono, e ogni volta l'autore esce arricchito da quelle chiacchierate illuminanti e rivelatrici.






In tutta la vostra vita scolastica avete mai avuto un professore diverso dagli altri? Un professore speciale?
Il preferito del nostro scrittore Mitch, era il professore Morrie Schwarts, suo insegnante all’università.
All’epoca, Morrie era per lui un mister, un allenatore che lo preparava ad affrontare la vita.
Una volta conseguita la laurea, Mitch intraprende una carriera giornalistica nel settore dello sport, si sposa, fa carriera, e mette da parte il suo vecchio professore, come del resto fa la maggior parte degli studenti, fino al giorno in cui, nel 1995, non lo rivede in televisione.
Morrie, negli ultimi anni della sua vita, scopre di essere affetto da ALS, una malattia che lo immobilizzerà sempre più, fino a quando non gli toglierà la vita. Questa malattia gli viene diagnosticata nel 1994 e da quel momento, il vecchio professore, si da daffare per concludere l’opera della sua vita, salutando tutti coloro che hanno percorso un pezzo di strada con lui, dando ultimi preziosi consigli (anche in un programma televisivo) e tenendo un ultimo corso per il suo studente speciale, Mitch. Un corso sul significato della vita, la cui tesi finale si è trasformata in questo libro.
Questa è un’opera che vi farà comprendere quanto sia importante vivere consapevolmente, che vi dimostrerà che non siamo mai troppo grandi per imparare qualcosa di nuovo.
Un testo reale che non vi farà perdere di vista le cose che veramente contano nella vita: l’amore, l’amicizia, la normalità.
Insieme a Mitch potrete seguire l’ultimo esistenziale corso di un professore che non ha mai smesso di insegnare, che ha trasmesso la sua conoscenza proprio fino all’ultimo.
Troverete concetti profondi, paure e ricordi, tramandati con semplicità ma anche con la consapevolezza che, quelle parole, avrebbero potuto aiutare il prossimo.
La morte fa parte del patto della vita e Morrie l’accoglie facendo l’unica cosa che sa fare bene da sempre: insegnare agli altri trasmettendo loro l’esperienza di una vita e consigliando cosa mettere in valigia prima della dipartita finale.
Tra queste pagine non troverete forti emozioni, ma solo la forza delle parole che descrivono la semplicità dell’esistenza e la sua immancabile fine.
Una lettura che vi spingerà a soffermarvi sulle questioni più banali, eppure più gnostiche della vita.
Vi confronterete con voi stessi e con quel gran mistero che è la nascita e la morte.
Assegno al libro:
3 stelle su 5

Dal libro: 

- "Accetta ciò che sei in grado di fare e anche quel che non sei in grado di fare."

- "Sto per intraprendere il grande viaggio ... la gente vuol sapere cosa mettere in valigia."

- "E se vuoi ottenere la fiducia di qualcuno devi sentire che anche tu puoi fidarti di lui ... anche al buio. Anche quando stai cadendo."

- "Non abbiamo solo bisogno di perdonare gli altri, (...) abbiamo anche bisogno di perdonare noi stessi sai."

- "Sai che ti dico? Dopo che sarò morto, parla tu, e io ti ascolterò."

4 commenti:

  1. Ma quindi è una specie di storia vera? Bello! I libri di questo autore mi ispirano moltissimo: ho trovato qualche mese fa all'usato "Le cinque persone che incontri in cielo", romanzo che avevo in wishlist da una vita e che desideravo tantissimo leggere, mentre in biblioteca è da un po' di tempo che mi rigiro tra le mani proprio "I miei martedì col professore" senza alla fine mai decidermi a prenderlo.

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    Risposte
    1. sì è proprio una storia vera. Se vai su internet e cerchi Morrie Schwarts lo trovi. E' proprio la tesi dell'ultimo corso privato del professore.

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