Editore MONDADORI
Pagine 291
Prezzo cartaceo 9,50
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 2011
Genere: Narrativa straniera
Marianne Fraser è cieca dalla nascita, ma questo non le ha impedito di conoscere l'amore e di sposarsi. Dopo pochi mesi di matrimonio, però, appena ventisettenne, rimane vedova e sola. Ora, ha quarantacinque anni e conduce un'esistenza solitaria a Edimburgo, insieme alla sorella Louise. La sua natura passionale trova espressione e consolazione nella musica: un amore che scopre di condividere con Keir, l'uomo conosciuto casualmente una sera d'inverno, quando, sulla porta di casa, la aiuta a raccogliere le chiavi. Ruvido fin quasi alla maleducazione, Keir non fa concessioni alla condizione della donna, che per lui non è menomata: è speciale. Come è speciale il suo modo viscerale di "guardare" il mondo attraverso il tatto, l'udito e l'odorato. Ma fino a che punto Marianne può fidarsi di questo sfuggente sconosciuto, che vuole portarla sulla sua isola natale, Skye, per farle "vedere" le stelle?
Che suono fa un’aurora boreale? E le stelle? Sapreste assegnare ad ogni costellazione una melodia? E riconoscere il mondo attraverso suoni e odori?
Questo è ciò che fa Marianne per districarsi nella giungla oscura della vita, affronta la realtà tramite suoni, odori, numeri perché Marianne è ceca dalla nascita, e senza quel suo personale codice non potrebbe cavarsela da sola.
Le strade non hanno vie, ma sono fatte di passi contati, le persone non hanno un volto, ma profumi, il mondo che la circonda non è fatto di case, giardini o fabbricati, ma di musica e percezioni tattili.
Il mondo di Marianne è speciale, la poesia sta nelle parole di chi la vita gliela descrive, non può vedere direttamente ma può farlo attraverso la sorella, o il suo gotico assistente, o per mezzo di un gentile sconosciuto che l’aiuta in un momento di difficoltà.
Keir, un uomo possente che casualmente condivide proprio il nome e il lavoro del marito di Marianne, deceduto in un catastrofico incidente sulla piattaforma petrolifera in cui lavorava.
Marianne ha perso il figlio e il marito in poco tempo, non ha mai avuto la possibilità di vedere la luce, ma dopo quello che era capitato alla sua famiglia, era certa di vivere ancora più nel buio.
Sarà Keir a ridarle i colori perduti, a descriverle il mondo attraverso opere liriche, guidandola verso esperienze uniche e straordinarie, per una donna abituata a decodificare la vita attraverso sensazioni.
Ed è in questo concetto che si cela la rarità di questo libro.
Quest’opera va percepita, non va letta, non va vissuta, va sentita attraverso i profumi che trasmette, va ascoltata attraverso i suoni che compone.
Questo testo va assaporato, non con gli occhi, ma con la mente e il cuore.
Vi stupirete di quanto poco conoscete la realtà che vi circonda, della superficialità con cui l’avete sempre vista.
Attraverso le parole di questo romanzo, imparerete quanto soggettivo sia il mondo, quanta magia si nasconde in un semplice suono.
La naturalezza con cui la scrittrice ci accompagna tra le pagine di questa storia, vi spiazzerà.
Un racconto soave, a tratti andante, ma sempre piacevole ed appassionante.
Fidatevi se vi dico, che tra queste pagine troverete molto più di una storia, vi imbattere in un nuovo punto di vista, nella difficoltà di vivere al buio e nella magnificenza di chi la vita la sente sulla pelle.
Un libro che consiglio caldamente a chi si sente perso, a chi ha bisogno di vedere le cose in modo diverso, e a chi, semplicemente, vuole emozionarsi.
Assegno al libro:
Questo è ciò che fa Marianne per districarsi nella giungla oscura della vita, affronta la realtà tramite suoni, odori, numeri perché Marianne è ceca dalla nascita, e senza quel suo personale codice non potrebbe cavarsela da sola.
Le strade non hanno vie, ma sono fatte di passi contati, le persone non hanno un volto, ma profumi, il mondo che la circonda non è fatto di case, giardini o fabbricati, ma di musica e percezioni tattili.
Il mondo di Marianne è speciale, la poesia sta nelle parole di chi la vita gliela descrive, non può vedere direttamente ma può farlo attraverso la sorella, o il suo gotico assistente, o per mezzo di un gentile sconosciuto che l’aiuta in un momento di difficoltà.
Keir, un uomo possente che casualmente condivide proprio il nome e il lavoro del marito di Marianne, deceduto in un catastrofico incidente sulla piattaforma petrolifera in cui lavorava.
Marianne ha perso il figlio e il marito in poco tempo, non ha mai avuto la possibilità di vedere la luce, ma dopo quello che era capitato alla sua famiglia, era certa di vivere ancora più nel buio.
Sarà Keir a ridarle i colori perduti, a descriverle il mondo attraverso opere liriche, guidandola verso esperienze uniche e straordinarie, per una donna abituata a decodificare la vita attraverso sensazioni.
Ed è in questo concetto che si cela la rarità di questo libro.
Quest’opera va percepita, non va letta, non va vissuta, va sentita attraverso i profumi che trasmette, va ascoltata attraverso i suoni che compone.
Questo testo va assaporato, non con gli occhi, ma con la mente e il cuore.
Vi stupirete di quanto poco conoscete la realtà che vi circonda, della superficialità con cui l’avete sempre vista.
Attraverso le parole di questo romanzo, imparerete quanto soggettivo sia il mondo, quanta magia si nasconde in un semplice suono.
La naturalezza con cui la scrittrice ci accompagna tra le pagine di questa storia, vi spiazzerà.
Un racconto soave, a tratti andante, ma sempre piacevole ed appassionante.
Fidatevi se vi dico, che tra queste pagine troverete molto più di una storia, vi imbattere in un nuovo punto di vista, nella difficoltà di vivere al buio e nella magnificenza di chi la vita la sente sulla pelle.
Un libro che consiglio caldamente a chi si sente perso, a chi ha bisogno di vedere le cose in modo diverso, e a chi, semplicemente, vuole emozionarsi.
Assegno al libro:
4 stelle su 5
Dal libro:
- "La rabbia è un luogo che non frequento,un colore che non indosso."
- "Ci sono state occasioni in cui ho persino dubitato della tua esistenza."
"Non scusarti. Dio ha lo stesso problema."
- "Un dono del tempo. Il tempo per fare qualcosa di diverso. Per mettere le cose a posto, se è il caso."
- "E - come sempre succede - la vita andò avanti."
addirittura 9??? allora me lo segno!
RispondiEliminaOddio sembra bello.. intenso! Me lo segno! :3
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