Editore Newton Compton
Pagine 224
Prezzo cartaceo 4,90 EURO
Prezzo ebook 1,99 EURO
Anno prima edizione 1605
Genere Classico - Opera Teatrale
Macbeth è uno dei picchi dell’immensa creatività di Shakespeare. Scozia, XI secolo. Istigato da apparizioni soprannaturali e da una moglie ambiziosa, il barone Macbeth uccide re Duncan e s’invischia in una catena di delitti fino a prendere coscienza della vanità del mondo e della diabolica insidiosità delle profezie. Con l’aiuto delle
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Se un dì, nella nebbia più fitta, tre streghe apparissero e con fare ossequioso vi dissero che la vostra fortuna è fatta, che presto re diverrete, quanto a loro tenderete le orecchie?
Macbeth ammaliato da tali parole, fuorviato da dolci speranza, si lascia condurre da mani oscure verso un destino già deciso, dove la sua rovina è già in agguato.
Quanto, auspicabili parole possono fuorviare il senno di un uomo, quanto la bramosia di un futuro non ancora giunto può trasformare i nobili in spregevoli
assassini!
E se vi chiedete or ora cosa Macbeth fece all'udirsi chiamare re quando ancora non lo era, non vi resta che leggere le sue infauste prodezze.
A me, il compito di lodare le celebri e ammalianti parole dell'indimenticabile Shakespeare, che in cinque atti ci strabiliano e mutano i nostri favori.
E se la vostra curiosità vi tormenta, sappiate che la genialità di quest'opera sta
nell'aver scelto come eroe il medesimo personaggio che funge anche da cattivo.
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Nasce al primo atto come figlio di migliori intenzioni e finisce la scena miseramente, tra le mani di un demonio tentatore.
Un futuro alettante è proprio ciò che lo travia.
Potere e gloria l'hanno in fin rovinato.
Tra tomenti e fantasmi terminerà il suo atto.
Per un appellativo da anteporre al nome, Macbeth, infine, tutto osò.
Ad apprezzare ciò che abbiamo, questa tragedia ci insegna. A non tradire gli amici, a essere fedeli ai propri valori, a non voler tutto, per infine, tutto perdere.
L'ennesimo capolavoro del più osannato scrittore.
Un'opera teatrale così ben ingegnata che bastano le parole per immaginarsi atti, rumori e personaggi.
Uno scritto dalla doppia lingua, originale a fronte e tradotta a fianco.
Una storia di malasorte e prodezze.
Un libro a cui assegno:
4 Wonderland su 5
Commenti dalla Lettura di Gruppo:
Erika:
"Questa è la terza volta che lo leggo, non so perchè, ma a me Shakespeare piace tanto!!!"
Cristina:
"Il Macbeth è una tragedia storica affascinante. Con poche parole Shakespeare rende visibile un castello, una collina scoscesa, il lento movimento di un bosco. Adoro la Scozia e questo testo rende onore a questa terra sconfinata e nebbiosa, mutevole e cangiante, sempre spazzata dal vento. Con una narrazione scarna riesce a calarsi negli stati d'animo e nelle emozioni più recondite dei personaggi. Bellissimo il lamento di Macbeth dopo la morte di Lady Macbeth. Bellissimo . Da leggere ancora e ancora."
Irene:
"Finito ora!!!! Ovviamente non è una lettura scorrevole... a volte ho dovuto rileggere qualche passaggio... essendo una tragedia teatrale probabilmente se vista sarebbe più semplice!!!! È una tragedia complessa... i personaggi sono tutti offuscati dalla sete di potere e per ottenerlo uccidono senza alcun pentimento!!! In tutta la tragedia non vi è un personaggio positivo!!! Se questa era la trasposizione del tempo... diciamolo pure... non erano per niente fortunati a vivere in quel tempo!!!"
Dal libro:
- "Vieni, inganniamo il mondo con l'aspetto più allegro:
Un viso falso celi ciò che sa un falso cuore."
- "Vanno al risparmio, in cielo:
Son tutte spente le loro candele."
- "Macbeth uccide il sonno - l'innocente sonno,
Il sonno che sgroviglia l'ingarbugliato grumo degli affanni."
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