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lunedì 27 marzo 2017

Recensione: "Emma in love" - Lidia Ottelli


Editore Newton Compton
Pagine 288
Prezzo cartaceo 5,90 EURO
Prezzo ebook 3,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Romanzo Rosa


Emma, dopo mesi di estenuanti ricerche, ha
finalmente trovato lavoro: è appena stata assunta da un’importante agenzia pubblicitaria e, come se non bastasse, il suo capo, Davide Romeo, è un uomo bellissimo. Un motivo in più per andare a festeggiare con le amiche! Dopo una serata di bagordi, però, Emma si risveglia in un letto che non è il suo. Lei non ricorda nulla della serata precedente, men che meno chi sia il ragazzo che le dorme accanto. Imbarazzatissima, sguscia via e cerca di lasciarsi la brutta avventura alle spalle. Il lavoro ingrana e il rapporto con il capo va a gonfie vele tanto che qualche tempo dopo Emma si ritrova a fare la babysitter al piccolo Francesco, e così, a sorpresa, conosce Andrea, il figlio maggiore… che però è proprio il ragazzo con cui ha trascorso quella famosa notte di cui non ricorda un singolo istante…

Emma ha ventisei anni, capelli castani, occhi azzurri, ironica, amante dei romanzi erotici e senza lavoro.
Vive con sua sorella ed è determinata a trovare lavoro  il suo principe azzurro o come dice lei "anche verde andrebbe bene, basta che sia un uomo che mi prenda tra le sue forti braccia, mi porti nel suo bellissimo regno e mi ... scopi fino a farmi perdere la ragione."
Insomma, è un tipetto molto particolare che grazie a un lifting al suo curriculum riesce a trovare lavoro come segretaria presso l'azienda di marketing pubblicitario Romeo&Romeo.
Emma, rimane subito folgorata dal fascino di Davide, il suo capo, uomo "alto, moro, occhi verdi, elegante, parla con voce così ... così autoritaria ma allo stesso modo tranquillizzante e sensuale."


"Romeo, Romeo perchè sei tu, Romeo! Rinnega la tua ditta e sbattimi sulla scrivania come se non ci fosse un domani."

Emma non ha ancora un ragazzo, ma almeno si è trovata un lavoro e per festeggiare esce fuori con le sue tre amiche: Patrizia, Daniela e Manuela.
In un locale, però, in preda all'alcool, confessa a uno sconosciuto (Andrea) cosa vuole dalla vita (oltre ad essere sculacciata) e senza rendersene conto e senza più averne ricordo, il giorno dopo si sveglia nel letto di Andrea e in fretta e furia, fugge via il più silenziosamente possibile.
Cerca di accantonare lo spiacevole evento e tornare a concentrarsi sul suo capo sexy che una sera, l'invita a casa sua.
Emma pensa subito a un incontro galante, in realtà Davide vuole solo che lei faccia da baby sitter al suo secondo figlio.
Emma però conoscerà anche il primogenito, a dire il vero lo picchierà con una paletta delle mosche, e ad essere sinceri, lei lo conosceva già. Il primo figlio di Davide, è Andrea.

"Voglio un amore passionale, travolgente, di quelli che ti prendono l'anima e non ti mollano più ... e mi piace essere sculacciata ..."

Un romanzo in cui passione e amore si amalgamano a una doppia dose di ironia.
La protagonista, Emma, è un personaggio impacciato, lontano dall'essere lo stereotipo della donna seducente, il suo più grande pregio è la simpatia e dopo che si sono conosciuti i suoi genitori dall'indole estremamente disinibita, non si può che pensare che in fondo, è vero che la sua vita è tutta un po' un casino.

"Io ho un super potere ... quello di incasinarmi la vita" e ubriacarsi senza ritegno!

Il testo è scritto con grande allegria, a tal punto che questo eccesso di umorismo rovina l'atmosfera romantica e le scene più intime.
Più che innamorarvi, tra queste pagine sorriderete e penserete che infondo non bisogna necessariamente essere belle e provocanti per ottenere la propria fetta di felicità e che anche le principesse più disastrose possono avere il loro lieto fine.
Un libro spiritoso, piuttosto vicino alla realtà, dai personaggi multipli che tuttavia non spiccano per l'originalità dei caratteri.
Una lettura piacevole e veloce, a cui assegno:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 3 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Il mio cuore è nelle sue mani, qualunque sia il nostro destino, sento di amarlo."

- "Amarlo ... fa male (...)."

- "Sono diventata una specie di ricattatrice professionista."

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