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sabato 25 marzo 2017

Lettura di Gruppo Recensione: "Il bello della vita" - Dan Rhodes


Editore Newton Compton
Pagine 384
Prezzo cartaceo 16,90 EURO
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 2012
Genere Narrativa Straniera

La giovane Aurélie studia
all’Accademia di Belle Arti di Parigi e conduce una vita abbastanza regolare. Fino a che il suo professore le chiederà di realizzare un bizzarro progetto creativo sulle conseguenze di alcune azioni e la combinazione tra volontà e casualità. Le conseguenze di un semplice gesto nel bel mezzo di una brulicante piazza parigina in un momento qualsiasi scateneranno una serie di avvenimenti che trasformeranno per sempre la vita di Aurelie e quella di coloro che la circondano. Tra notti alcoliche, incontri con personaggi bizzarri e coincidenze esilaranti, Aurélie percorrerà le strade di una Parigi magica e imprevedibile. In questa folle, straordinaria avventura la accompagnano l’amica Sylvie e il professor Papavoine, suo tutor nell’originale progetto che ha dato origine a tutto. Un libro divertente e romantico, ironico e geniale, in cui Dan Rhodes ci fa assaporare ancora una volta, con la sua eccezionale, dirompente scrittura, la vertiginosa bellezza della vita.

Aurélie è una studentessa dell'Accademia di Belle Arti di Parigi che deve presentare il suo progetto artistico.
Impressionata dalle grandi idee degli altri studenti, decide di proporre al professore Papavoine qualcosa di molto particolare.
Il suo intento è scegliere una persona a caso, tramite il lancio di un sasso, e seguirlo per una settimana intera per registrare la sua vita nell'arco di quel tempo.
Il professore, che ormai ha inserita la risposta automatica per tutti gli studenti, gli fa gli auguri per la buona riuscita del progetto e la lascia andare non senza prima averle dato il suo numero.
Ed è così che Aurélie lancia il suo sasso per dare inizio al suo progetto da stalker, ma contrariamente alle sue aspettative, non si limita a sfiorare una persona, ma colpisce dritto in faccia un neonato, che prontamente, parte a piangere.
La donna che lo accompagna si rigetta come una furia sulla povera Aurélie che con rassegnazione si piega alla predica.
Però, una volta che la donna con il bambino sente del progetto di Aurélie, decide di lasciarle il bambino per l'intera settimana. E così, nel giro di pochi minuti, Aurélie si ritrova responsabile di un bambino di cui conosce a malapena il nome (impronunciabile per i francesi): Herbert.

"Gli ho lanciato un sasso addosso per sbaglio e sua madre, per punizione, vuole che me ne occupi per una settimana."

Ah questi francesi! Così spontanei!

Preso il bambino, Aurélie va poi a confidarsi con la sua amica Sylvie, una ragazza che cambia lavoro ogni giorno e che come scopo nella vita ha quello di trovarsi un marito!
Sylvie sa bene che tipo d'uomo cerca, e non ha problemi a lasciarsi alle spalle candidati inadatti.

Ne ha seppelliti (letteralmente) due!

In quei giorni, Sylvie è occupata con una coppia di turisti cinesi e il loro interprete, gli Akiyama, genitori di due stupendi esemplari di figli, e Lucien, il cui sogno è sposare una donna cinese.
Se questi personaggi vi sembrano folli, aspettate di conoscere Le Machine, un ragazzo che porta in giro per il mondo il suo tour artistico "Life".
In cosa consiste? Beh ... principalmente nello stare nudo su un palco e defecare davanti alle persone!
Ma quando leggerete il libro, vedrete che questa mia descrizione è piuttosto riduttiva.
Dietro a questo suo spettacolo c'è un "perché" molto più grande e profondo, così come dietro ad ogni follia che prende vita tra queste pagine.

"Molte persone avevano detto che nel guardarlo si erano rese conto di quanto potesse essere semplice la vita e quanto invece la loro fosse stipata, e avevano deciso di sfrondare un po' dei loro beni materiali, e ridurre le loro ambizioni."

Un tripudio di personaggi bislacchi, con tutte le loro stranezze passeggiano tra le parole di questo libro dandoci una visione quasi surreale di una Parigi fuori di testa!
Perchè è questo che penserete quando inizierete a leggere: ma sono tutti matti!
Insomma come si può dare via un bambino a una perfetta sconosciuta? Come si fa
ad andare a vedere uno che piscia e caga su di un palco? Come è possibile innamorarsi perdutamente di una persona che si è solo vista in foto? Vogliamo poi parlare della sfida contro un uccello a chi trattiene più il respiro?
Insomma, un agglomerato di pazzi! Ma ... ma ... ma ... non è solo questo.
"Il Bello della vita" è un romanzo anticonformista, che riesce a disgustarci e poi a strabiliarci, ribalta completamente le nostre percezioni iniziali con semplici motivazioni del perché i personaggi agiscono in quel modo.
I protagonisti sono pazzi solo fino a quando non capiamo i loro perché.
E infine scopriamo che il bello della vita forse non è altro che il ricredersi, il cambiare idea, il capire, lo sbagliare, l'avere pregiudizi, il parlare a sproposito, l'essere circondato da pazzi che una volta capiti i loro intenti diventano improvvisamente persone sensate!

"E' quel tipo di opera che non può essere espressa a parole, ed è anche questo a renderla così straordinaria. E' e basta."

Nell'arco di tempo di una settimana, conosciamo decine di personaggi diversi, su cui creiamo decine di opinioni diverse.
I miei preferiti?
Sylvie, il personaggio più singolare di tutti, è una ragazza realista, sincera e concreta al limite del brutale. Non vuole vincoli tranne quello del matrimonio.
C'è poi Aurélie che tira sassi per passione e che bacia sconosciuti sognando il lieto fine.
Di Le Machine e delle sue feci non voglio parlarvi, ma sappiate che alla fine, saprà come stupirvi!

"(...) tentare di spiegare Life sarebbe stato come tentare di spiegare la vita."

Tutti i personaggi ci vengono poi delineati con precisione, tanto che è impossibile
perdersi tra i dedali della storia, stare dietro ad ogni vicenda è più facile del previsto, dato anche che sembra che a Parigi tutto sia legato da un filo invisibile.
I personaggi si incontrano casualmente, intrecciando le loro storie per dare a vita ad altre più grandi.

"Fino a quel momento era stato un viaggio insolito, con persone che si innamoravano di fotografie e via discorrendo, ma non vedeva cos'avrebbe potuto fare se non lasciare che accadesse."

Se ancora non lo avete capito, ho amato (ma anche gli altri lettori della lettura di gruppo), questo romanzo folle e inusuale che mi ha dato tanto e strabiliato ancora di più!
Lo consiglio con grande trasporto, e gli assegno:

- Trama: 5 - Narrazione: 4 - Personaggi: 5 - Cover: 5 - Finale: 4 -

5 Wonderland su 5

Commenti dalla Lettura di Gruppo:
Gruppo Lettura --> Letture di Gruppo Mensili

Patrizia:
"Mi è piaciuto perché si vede in azione il destino. Poi è un libro strambo, assurdo. Il capitolo sul presidente mi è sembrato una presa in giro non da poco! Ed è la parte che mi è piaciuta meno."

Sandra:
"L'ho trovato assolutamente folle e geniale. Il modo in cui tutto si incastra , i singoli personaggi ,le ambientazioni. All'inizio mi aveva spiazzato,quasi infastidito in alcuni punti ma alla fine capisci che tutto ha un senso . È scritto benissimo , sono veramente contenta di averlo letto."

Irene:
"Ecco questo io lo definiscono uno dei libri più strani o strambo che abbia mai letto... all'inizio pensavo che l'autore mi stesse prendendo in giro... non potevo crederci a tutte quelle cose... però proprio per questo mi ha conquistata!!! Da un certo punto in poi ho letto continuamente volevo sapere tutto!! Quindi assegno a questo libro in base al tuo punteggio un bel 5 perché è un libro diverso dal solito!!!!"

Sandra S.:
"Mi è piaciuto tutto, le parti che mi hanno fatto sorridere e quelle in cui avrei volentieri strangolato qualcuno. I personaggi ben costruiti nelle loro eccentricità o superficialità. Una storia mai banale, anzi con una costruzione geniale. Finalmente un libro non scontato e con un finale che lega storia e personaggi in modo completo senza lasciar nulla al caso. Se dovessi dare un voto avrebbe il massimo."

Marianna:
"Un libro scottevole,irinico e fuori dalle righe. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la caratterizzazione dei personaggi, riga dopo riga l'autore ti trascina nella storia e non riesci ad abbandonare il libro, anche se alcune azioni di Aurelie o di Le machine ti sembrano fuori da ogni logica. La copertina è super.
Il personaggio più antipatico è stato Silvie troppo superficiale e frivolo. Alcune scene della performance The Life abominevoli, ma il finale ha in suo perché. Il colpo di scena finale mi ha tenuto col fiato sospeso...
Un altro aspetto positivo è stata la descrizione di una Parigi un po' bohemien tra un film di Woody Allen e Il meraviglioso mondo di Amelie. Nel complesso il mio voto è 8 /9"

Martina:
"È scritto meravigliosamente, la follia delle situazioni e dei personaggi mi ha fatto pensare ad "Alice nel paese delle meraviglie".
Fino al capitolo cinque era un caos totale, ma appena sono entrata nel vivo della trama non mi sono fermata più, non vedevo l'ora di sapere dove andava a parare l'autore."

Claudia:
"L'ho finito stanotte e devo dire che ho rivalutato il libro. Nei primi capitoli l'ho trovato caotico, senza senso, un po' come "il meraviglioso mondo di Amélie". Inizialmente Le Machine mi faceva abbastanza ribrezzo, ma poi leggendo la sua storia ho capito la sua performance. Su Aurélie ho qualche riserva, è un personaggio che avrei voluto sopprimere (tifavo Sylvie XD), ma che per certi versi riesce a farsi voler bene. Ottima lettura anche questo mese!"

Silvia:
"A me all'inizio è piaciuto ma piano piano mi sono ricreduta. Il libro è scritto bene ma la storia non ha nessun spessore e quando prende la piega soap opera, li non ce l'ho fatta più."

Carmela:
"È stato un libro incredibile,ho letto un po' nauseato i primi capitoli....pensando a cosa mi era capitato tra le mani...ma più leggevo ,più mi veniva voglia di saperne di più di Aurelie, ma soprattutto conoscere le motivazioni di Le machine in una trama delirante ,che poi si rivela perfetta,commovente ,che si dipana perfettamente...."

Barbara:
"Finito! È ufficialmente il libro più folle che abbia mai letto. Eppure, alla fine, tutto ha un senso..."

Francesca:
"Finito! Tutto sommato, mi è piaciuto! La cosa che ho apprezzato di più è come fosse tutto concatenato, nulla lasciato al caso...un libro costruito molto bene secondo me!"

Sandy:
"All'inizio lo trovavo assurdo e più mi rendevo conto che era folle, tanto più volevo continuarlo per scoprire cosa succedeva dopo. Ero partita quasi scettica quando dovevamo leggerlo perchè non leggo ben volentieri romanzi di cui non so nulla, ma devo essere onesta, dire che mi è piaciuto, è poco. Piano piano mi sono affezionata persino ad Aurélie, che all'inizio non la digerivo. Per quanto riguarda l'artista Le Machine ha ribaltato completamente il mio giudizio, cosa che non mi aspettavo. Cosa che invece non posso dire per la sua amica, la trovo insopportabile. Rhodes esagerando con i suoi personaggi e con le loro storie rende la quotidianità più vivace. Questo si nota anche nella caratterizzazione degli stessi personaggi, che impariamo a conoscere passo passo e attraverso le azioni che, per quanto irrazionali, iniziano ad acquisire un senso solo dopo e addirittura mettono sotto un'altra luce ogni singola personalità, la quale si rivela l'opposto di ciò che sembrava. Il bello della vita è "mai giudicare il libro dalla copertina". Una nota di merito va anche alla copertina, è meravigliosa. Grande, Claudia! Ottima scelta!"

Ilaria:
"Il mio commento è simile ad altri che ho letto riguardo riguardo a questo libro: all'inizio la sensazione principale è lo sgomento, poi pian piano tutto inizia ad acquisire un senso e mi sono ritrovata coinvolta nella storia, verso un lieto fine aperto (proprio come la vita). "

Dal libro:

- "Fino a quel momento non aveva idea di aver aspettato qualcuno per tutta la vita, ma capì di averlo fatto, e quel qualcuno era lei."

- "Fu la cosa più rara: un bacio senza istigazione."

- "Guardò nel buio quella creatura bellissima, strana e innocente che aveva imparato ad amare."

2 commenti: