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sabato 31 agosto 2019

Book Challenge - Settembre -



Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog




Bambini Sperduti - Ordine della fenice - Lost in Austen

Soluzione Gioco Casata Agosto: La signora Harris



Gioco casata
- 1 punto ai componenti della casata che indovinerà di che libro si tratta -

I libri del gioco casata sono stati tutti letti da me, quindi potete cercare qui sul blog, sulla pagina Facebook, su Goodreads oppure su Instagram.

Indizi: Eclissi - Fenice - carta

Traccia Gold
- 5 punti per il lettore -


Gruppo lettura: link



Traccia Musicale
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Abbina uno o più libri a questo estratto, leggili e scrivi la recensione. 

" ... Sono solo stasera senza di te
Mi hai lasciato da solo davanti a scuola
Mi vien da piangere
Arriva subito ..."

Le Tasche Piene Di Sassi - ovanotti 

Tracce Casate
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi e recensisci uno o più libri legati solo alla traccia assegnata alla tua casata.

Traccia scelta dalle Ladre di libri per l'Ordine della fenice: Un libro da cui è stato tratto un film

Traccia scelta dall'Ordine della fenice per le Ladre di libri: Un libro legato alla scuola/al ritorno a scuola

Traccia scelta dalle Lost in Austen per li Bambini Sperduti: Un libro di un autore irlandese ambientato in Irlanda

Traccia scelta dai Bambini sperduti per le Lost in Austen: Un libro scelto dalla Black List delle letture dei Bambini sperduti. Qui la lista:

* "Settembre" di Rosamunde Pilcher
* "Neve d'aprile" di Rosamunde Pilcher
* "La ferocia" di Nicola Lagioia
* "A sud del confine, a ovest del sole" di Haruki Murakami
* "Insciallah" di Oriana Fallaci
* "Breaking news" di Franck Schatzing
* "Crypto" di Dan Brown
* "L'amica geniale" di Elena Ferrante
* "Ci vogliono le palle per essere una donna" di Caitlin Moran
* "Dentro" di Susanna Moore
* "Il pendolo di Foucault" di Umberto Eco
* "La straniera" di Diana Gabaldon
* "Niente caffè per Spinoza" di Alice Cappagli
* "Il falò delle vanità" di Tom Wolfe
* "Amore 14" di Federico Moccia
* "Flaflandia" di Edwin Abbott Abbott
* "Il Dio delle piccole cose" di Arundhati Roy
* "Adulterio" di Paulo Coelho
* "Guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams
* "Un karma pesante" di Daria Bignardi
* "Follemente felice" di Jenny Lawson
* "Storia d'inverno" di Mark Helprin

Tracce Settembre
-  I punti variano a seconda delle pagine del libro letto - 

Scegli una sola traccia, abbinala a un libro, leggilo e fai la recensione, poi puoi collegare il libro scelto a un altro libro, che puoi collegare a un altro. I collegamenti sono liberi, tranne il primo che deve essere legato alla traccia.

Il libro che da più tempo aspetta di essere letto 
Un libro in cui il protagonista fa un lavoro che vorresti fare
Un libro ambientato in un posto che nella realtà non esiste ma nel quale vorresti vivere

Recensione: "Germaine Johnson odia il martedì" - Katherine Collette


Editore Garzanti
Pagine 320
Prezzo ebook 9,99 €
Prezzo cartaceo 17,90 €
Genere Narrativa


Germaine è un personaggio piuttosto particolare.
Lei ama calcolare le statistiche e le probabilità, è rigida, logica, sembra quasi un robot, l'empatia ... no, quella non la conosce 🤷‍♀️ Non è quindi molto adatta a lavorare al telefono amico della terza età.

"Le persone sono imprevedibili: non sai mai che cosa faranno, non sai mai che cosa diranno. Ma i numeri? I numeri sono infallibili."

Dopo "aver perso il lavoro" (i suoi datori non hanno apprezzato il suo lancio del tavolo), Germaine trova lavoro in comune. Deve aiutare gli anziani che la chiamano ma lei pensa solo a come migliorare le prestazioni di lavoro al fine di ottenere dei bonus o una promozione. Per abbassare i tempi di risposta, tenta di scaricare in fretta gli anziani (a una signora con problemi di anca ha detto di pulirsi le grondaie da sola!).
Quando la sindaca le affida un incarico delicato e importante, Germaine è al settimo cielo, finalmente, le viene riconosciuto il merito per il suo ottimo lavoro!
Quello che deve fare è sistemare la questione del parcheggio del centro anziani. Là sono piuttosto gelosi dei loro posti auto e ... beh non la prendono bene quando glieli rubano.
Celia, in particolare, la presidentessa del comitato, è sul piede di guerra, è decisa a dare battaglia al comune!

"Germaine, che cosa c'è di storto in te?"

Germaine non è un personaggio adorabile ma mi piace quel suo essere diversa.
Le sue azioni, più che farmi ridere, mi fanno un po' arrabbiare.
Alcune telefonate sono commoventi, tenere, mi hanno sciolto il cuore, lei risponde però con distacco e disinteresse a tutte. Non è proprio brava a capire i sentimenti degli altri.
Lei tratta male tutte le brave persone che tentano di esserle amiche, invece si fa abbindolare da quelle che la sfruttano.
Germaine è una persona triste, mi ha fatto un po' pena.
Il libro, invece, è un po' monotono. Non mi ha scossa particolarmente, la parte più toccate è quella relativa alle telefonate, il resto non è nulla di eccezionale, anche se la lettura è scorrevole e piacevole.
L'aspetto più singolare del libro è proprio Germaine, la storia non è indimenticabile.
A dire il vero, ho letto il libro perché il Daily Mail affermava che "Germaine Johnson odia il martedì" è "Il nuovo Eleanor Oliphant sta benissimo…". Insomma ...
Certo, Germaine è un personaggio insolito come Eleanor ma le due storie hanno suscitato in me emozioni completamente diverse.
Eleanor batte Germaine nove a uno!
Mi aspettavo davvero qualcosa di più da questa lettura.

venerdì 30 agosto 2019

Ce la posso fare ... 5 serie da finire


Quest'anno ho finito diverse serie ma ne ho iniziate molte altre (alcune le ho iniziate e accantonate!).
Qui sotto ho messo cinque serie che vorrei continuare (spero presto).
Questo articolo mi servirà da promemoria ... spero.
In rosso, sono segnati i libri che devo ancora leggere.

1. The Ravenels Series

Di questa serie ho letto i quattro libri tradotti in italiano, mi mancano i due non ancora usciti qui in Italia.
Spero li pubblichino presto perché adoro questa serie!

1. Un libertino dal cuore di ghiaccio
2. Una moglie per Winterborne
3. Il diavolo in primavera
4. Come due sconosciuti
5. Devil's Daughter
6. Chasing Cassandra


2. La chimera di Praga

Ho letto il primo libro per una lettura di gruppo, non mi ha convinta molto.
Proverò a leggere anche il secondo libro e poi deciderò se finire la serie o abbandonarla.

1. La chimera di Praga
2. La città di sabbia
3. Sogni di mostri e divinità


3. Lieto fine

Ho letto il primo volume e tutto sommato, mi è piaciuto, più la seconda parte che la prima.
Questa serie prende spunto dalle favole, ogni libro riprende una favola diversa.
Sono molto attratta dal secondo libro, non vedo l'ora di leggerlo! Vedrò poi, di volta in volta, se continuare o meno la serie.

1. Il bacio di mezzanotte - Cenerentola
2. La resa di Piers - La Bella e la Bestia
3. La duchessa perfetta - La principessa sul pisello
4. Beata ingenuità - Il brutto anatroccolo
5. La fanciulla nella torre - Rapunzel


4. La signora dei cimiteri

Ho letto, per ora, il prequel. Non mi ha fatta impazzire ma prima di giudicare e scartare la serie, ho deciso di leggere il primo volume per farmi un'idea più precisa.

0. The abandoned 
1. The restorer
2. The kingdom
3. The Prophet
4. The visitor
5. The sinner


5. Guida galattica per gli autostoppisti

Ho letto il primo libro, più per curiosità che per reale interesse e ... l'ho amato, per quella sua ironia tragicomica. 
Ho intenzione di leggere tutta la serie ma ho un problema. Mi conviene prendere il ciclo completo ma ho comprato già il primo libro, che fare? Continuo a prendere i singoli libri oppure prendo il maxi libro che li contiene tutti? 

1. Guida galattica per gli autostoppisti 
2. Ristorante al termine dell'universo 
3. La vita, l'Universo e tutto quanto 
 4. Addio, e grazie per tutto il pesce 
5. Praticamente innocuo 
5. E un'altra cosa (pubblicato dopo la morte dell'autore, questo libro è stato scritto da Eoin Colfer)

giovedì 29 agosto 2019

Recensione: "Agatha Raisin. Il prestito fatale" - M. C. Beaton


Editore Astoria
Pagine 272
Prezzo ebook 9,99 €
Prezzo cartaceo 17,00 €
Genere Giallo
Oggi, Agatha Raisin torna in libreria con una nuova avventura! La numero ventiquattro!
In "Il prestito fatale" Agatha ha finalmente un nuovo caso di omicidio su cui indagare. 
In un villaggio vicino è stata avvelenata una donna pia, una donna sempre pronta a organizzare eventi di beneficenza, sempre felice di aiutare gli anziani e la chiesa, una donna ... prepotente! Che non restituisce mai quello che chiede in prestito e sì, a volte ruba pure!
Dietro una faccia gentile e prodiga, si nasconde una vedova avida e acida.
Chi, tra i tanti sospettati, sarà l'assassino?
Nel piccolo villaggio si diffonde il sospetto, motivo per cui il presidente del consiglio comunale decide di assumere Agatha per risolvere il caso di omicidio.
Gli abitante del villaggio, però, non sono dello stesso avviso del presidente. 
Agatha si ritrova a dover fronteggiare un intero villaggio, la gente del posto non la vuole ma quando mai, lei si è arresa?

"Ad Agatha brillarono gli occhi, provò il brivido di emozione del cacciatore."

Agatha si mette subito all'opera con la sua squadra: i giovani Toni e Simon, il poliziotto in pensione Patrick, l'anziano Phil e la segretaria, la signora Freedman.
Riuscirà a risolvere il caso?
Attenzione, però, la vedova è sola la prima vittima. 
Leggere i gialli di M. C. Beaton è sempre un piacere. Agatha è una donna di mezza età ancora alla costante ricerca di un marito (è la migliore nella disciplina "caccia al futuro marito"!).
È una donna curiosa ... decisamente impicciona. È acida, non troppo gentile, ma brava a risolvere i casi (e a mettersi nei guai!)
Agatha porta così tanto scompiglio che le persone, quando la vedono, scappano via urlando (scena alquanto comica da leggere ma abbastanza seccante per la nostra detective).
I suoi casi non sono troppo intriganti ma stuzzicano la mente. Sono frizzanti e piacevoli da leggere. 
Non c'è nemmeno bisogno di leggerli in fila perché l'autrice presenta ogni volta i personaggi fissi e riassume i fatti più importanti.
"Il prestito fatale" è uno dei miei libri di Agatha preferiti.
Ci sono vari personaggi singolari, come la vecchietta appassionata di libri erotici.
Insomma, se non avete ancora letto nulla di Agatha, perchè non provate con questo libro? 
Attenzione! Agatha crea dipendenza!

martedì 27 agosto 2019

Recensioni: "Il club dei filosofi che volevano cambiare il mondo" - "Torment" - "Guida astrologica per cuori infranti"


Anche questo mese ho collezionato un set di letture deludenti.
Quest'anno mi va proprio male!

"Il club dei filosofi che volevano cambiare il mondo" di Laura J. Snyder 

Editore Newton Compton
Genere Biografia

Ho comprato "Il club dei filosofi che volevano cambiare il mondo" convinta che fosse un romanzo, invece è una pedante biografia.
Questa cosa mi ha scocciato molto. Su Amazon, il libro è segnato come narrativa e dalla copertina e dalla trama sembrava proprio una versione romanzata della storia dei quattro scienziati, di romanzato in questo libro, però, non c'è proprio nulla!
Perché fuorviare così tanto il lettore!? Perché, altrimenti, molto probabilmente nessuno leggerebbe questo mattone di libro (mattone non per la lunghezza ma la pesantezza del testo!).
Il libro parla di quattro uomini, quattro scienziati che operano in campi diversi ma non mancano mai di aiutarsi a vicenda.
Gli uomini in questione sono William Whewell e John Herschel, rispettivamente l'uomo di scienza e l'astronomo più famosi dell'epoca vittoriana, Richard Jones, colui che contribuì a sviluppare la scienza dell'economia politica e Charles Babbage, colui che inventò il primo computer.
Loro diedero vita a una specie, quella degli scienziati.
Erano dei pionieri, uomini geniali che rivoluzionarono il mondo.
Ora, l'autrice non solo è prolissa sul conto di queste figure ma anche sul contesto storico! Ci sono pagine e pagine piene degli eventi storici dell'epoca. Insomma, l'autrice si è lasciata un po' andare.
Diciamo che la parte meno noiosa del libro è l'introduzione! Che, guarda caso, riassume perfettamente il libro!

"Torment" di Lauren Kate

Editore Rizzoli
Genere Fantasy

Serie
1. Fallen
2. Torment
3. Passion
4. Rapture
5. Fallen in love
6. Angels in the Dark
7. Unforgiven

Questa saga non mi convince del tutto.
La traduzione non è il massimo e la narrazione non è tra le più lineari, ma la trama ha un certo non so che che mi spinge ad andare avanti ... o almeno, mi spingeva!
In questo volume, Luce viene nascosta in una nuova scuola, la Shoreline School.

"Dunque era quella la sua famiglia, adesso: esseri umani, angeli, demoni e qualunque altra cosa fossero. Buoni e cattivi, complicati, infidi, pieni di alti e bassi, e a tratti anche divertenti."

Daniel (angelo) e Cam (diavolo) sono alle prese con i nemici di Luce.
Mentre lei è più o meno al sicuro, loro sono impegnati ad uccidere tutti coloro che vogliono Luce morta.
Perché questa volta, Luce non tornerà in vita, è la sua ultima reincarnazione.
La maledizione lanciata sulla sua storia d'amore con Daniel sta per essere spezzata?
Devo ammettere che a Daniel preferisco di gran lunga Cam.
Luce, invece, è un personaggio abbastanza detestabile. Ha un vasto numero di nemici, Daniel e Cam fanno di tutto per salvarla e lei continua ad ignorare le loro raccomandazioni e si mette in pericolo continuamente!
È un personaggio così infantile e capriccioso!
Luce non sembra tenere molto alla sua vita, motivo per cui, al posto di Daniel e Cam, io l'avrei lasciata ai suoi nemici!
Lei è un'ingrata di prima categoria! Nel libro non fa che lamentarsi! Quei due poveretti di Daniel e Cam non solo sono costantemente alla prese con i nemici di Luce ma devono pure sopportare le lagne di lei e la sua mancanza di fiducia!
È tanto difficile fidarsi di chi si ama?
La mia voglia di continuare la serie è pari a zero.
Sono curiosa, però, di leggere il libro su Cam, unico personaggio che apprezzo di questi libri.

"Guida astrologica per cuori infranti" di Silvia Zucca 

Editore Nord
Genere Romanzo

Il libro non è coinvolgente come mi aspettavo.
La protagonista assomiglia un po' ad Alice Allevi (protagonista della serie "L'allieva"), sono entrambe piuttosto imbranate e hanno anche lo stesso nome.
Alice ha superato i trent'anni e lavora per una piccola emittente tv.
Il suo capo ha chiamato un esperto, Davide, perché valuti cosa cambiare, ampliare o tagliare in ufficio, per migliorare le prestazioni dell'emittente.
Alice, ovviamente fa subito una pessima figura ma si riscatta quando viene approvata una sua idea: un programma che ruota attorno ai segni zodiacali.
Il libro è molto ironico ma ad Alice accadono troppe disavventure! La scrittrice ha calcato troppo la mano, ha reso il tutto un po' troppo forzato.
Alice, inoltre, è sommersa di uomini! Ha uno stuolo di ex impressionante, ne spuntano fuori ovunque! Per non parlare di tutti quelli che ha scartato dopo la prima uscita.
Tutta la questione dei segni zodiacali, poi, mi ha, ben presto, annoiata. Marte è allineato con... Venere influenza... Toro è qui e Sagittario è là. È un dettaglio troppo approfondito e molto presente nel testo. Pazienza se la cosa venisse detta in due righe ogni tanto, ma in ogni capitolo ci sono almeno una decina di righe o più sui segni!
Alice ha una fissazione maniacale per i segni. Ha una crisi d'identità quando scopre che, per via di un dettaglio, il suo ascendente non è giusto!
È decisamente malata! Un conto è essere appassionati di astrologia, guardare l'oroscopo ogni tanto ma Alice va decisamente in tilt per un dettaglio insignificante! Arriva perfino a chiedersi chi lei sia in verità!
Ma serio? Per un'ascendenza!?
Il libro, come avete intuito, non mi è piaciuto.
Quattrocento pagine di ex, delusioni, figuracce e noiose previsioni astrologiche.
Bocciato!

venerdì 23 agosto 2019

Recensioni Letture di Gruppo: "Le lettere smarrite di William Woolf" - "Follia"


"Le lettere smarrite di William Woolf" di Helen Cullen 

Editore Nord
Genere Narrativa

Su una cosa concordavamo tutti noi della lettura di gruppo: ci aspettavamo una storia con un qualche tipo di mistero legato a delle lettere, invece ci siamo ritrovati tra la mani una coppia in crisi 😩
William, il protagonista, fa un lavoro fantastico (sua moglie però lo odia). È un detective postale, tenta cioè di consegnare tutte quelle lettere o pacchi che per un motivo o un altro non sono stati consegnati.
Il suo lavoro è davvero affascinante, gli permette, ogni giorno, di venire a contatto con storie d'amore, storie di eroi, storie tristi o divertenti. Ha a che fare con decine e decine di enigmi ogni settimana. Il suo ufficio è un museo pieno di tesori! Si è imbattuto in armature, lampadari, gioielli e animali vivi!
Il reparto preferito di William, però, è la Divisione del Soprannaturale, dove vengono riunite le lettere indirizzate, per esempio, a Dio, a Babbo Natale, a determinate stelle o altre icone popolari.
Insomma, non è straordinario il lavoro di William?
Ultimamente, lui è preso da dalle lettere misteriose firmate "Winter" e destinate "al mio grande amore".
Di chi sono queste affascinanti lettere?
Ora, se il libro si concentrasse soprattutto sul lavoro di William, sarebbe stupendo! Purtroppo, al centro di tutto c'è il suo matrimonio in crisi 😵
Il libro è noioso, monotono, pesante!
Altro che lettere smarrite, l'unica cosa smarrita qui era la mia voglia di andare avanti con la lettura!
Le parti in cui lui parla della moglie e quelle dove lei parla di William, sono prolisse e tediose, appesantiscono la lettura in modo inaccettabile.
L'autrice non poteva concentrarsi sul lavoro da detective di William invece di focalizzare tutto sulla crisi matrimoniale?!
Anche le lettere di Winter, a lunga andare, diventano seccanti e le lettere smarrite che ogni tanto fanno la loro comparsa tentando di alleggerire il libro, non riescono sempre nel loro compito.
Non parliamo del finale! La scrittrice ci tormenta con tutti i problemi di William con la moglie e poi conclude ... non si sa bene come!
Decide di chiudere il libro con un finale criptico e affrettato.
Insomma, "Le lettere smarrite di William Woolf" è stato per me una grande delusione.
Bocciato senza se e senza ma.

Commenti dalla lettura di gruppo:

Nancy: "Ma.. Io mi sono persa negli ultimi due capitoli. Non ho capito chi è questa Winter e non ho capito bene il collegamento tra i tre."

Alessandra: "Dopo l'inizio spettacolare sono passata al dormiveglia. Mi sono appassionata alle lettere sia degli altri personaggi che a quelle di Winter per poi passare al finale... un attimo, quale finale???"

Viviana: "Ho appena finito il libro e ... mi ha entusiasmato! Non vedevo l'ora di scoprire la fine e ... anche se 'enigmatica' niente male!"

Marianna: "Mi aspettavo un libro completamente diverso. Una delusione."

Roberta: "Finalmente finito. Mi è piaciuto abbastanza. Peccato la scrittura lenta e noiosa da farmi perdere, sovente.
Winter mi è piaciuta molto anche se non sono ancora sicura di chi sia veramente.
Woolf mi ha delusa perché è stato sempre molto piatto ed insulso.
Sono curiosa di vedere se ci sarà un seguito ....se sì lo leggerò sicuramente."

Daiana: "Finalmente ho concluso il libro...mamma mia che parto 😪... Ed il finale purtroppo proprio non mi è piaciuto.
L'interpretazione che si può dare è interessante...ed anche il messaggio, ma non sono proprio riuscita a godermi la lettura.
Peccato davvero perché l'ufficio aveva un gran potenziale...ma finisce per essere tutto un film mentale, un dubbio, un fare e disfare...mi spiace, ma per me proprio no."

Lucia: "Finito di leggere. Ma quanto mi è piaciuto 🤩 l'ho trovato di una delicatezza disarmante. Clare è la mia preferita, una figura così ingessata nella sua apparente perfezione che si sgretola per mostrare ciò che è realmente. Secondo me la figura di Winter non è importante, le sue lettere e ciò che la donna rappresenta lo sono perché sono la miccia che farà esplodere il castello di carte di William e Clare. Certo, ha degli alti e bassi ma nel complesso mi è piaciuto."

Martina: "Romanzo dal titolo illusorio, si pensa di trovare grandi racconti sulle lettere smarrite e invece ci si ritrova a leggere la storia di un matrimonio in crisi. Oltre a questo anche la ne è risultata abbastanza noiosa, mi sono persa diverse volte e non è riuscito a prendermi in nessun momento."

Chiara: "Un romanzo che tradisce le aspettative soprattutto perché dalla presentazione sembra focalizzato sul lavoro non comune di William e non sulla sua vita privata che, ahimé, è molto comune."

Laura: "Ho faticato molto a leggere il libro, troppo lento per i miei gusti e il protagonista non mi è piaciuto. Mi aspettavo di meglio."

"Follia" di Patrick McGrath

Editore Gli Adelphi
Genere Narrativa

Non ero molto fiduciosa a proposito di "Follia" ma mi sono ricreduta subito.
Il libro è ambientato in un ospedale psichiatrico criminale e la vicenda ruota attorno a Stella, la moglie del nuovo vicedirettore ed Edgar, uno dei pazienti.
Max Raphael ottiene un lavoro all'interno del manicomio e con la moglie si trasferisce in una casa vicino al cancello principale della struttura.
Max ha una passione per il vittoriano e decide quindi di ristruttura l'antica serra vicino la casa.
Per i lavori, chiede l'aiuto dello scultore Edgar Stark, uno dei pazienti dell'ospedale.
Da quel momento, le cose precipitano.

"Non si controlla un innamoramento, mi disse, non è possibile."

Quando ho preso in mano "Follia" mi aspettavo una lettura un po' pesante invece è estremamente scorrevole, non si può fare a meno di leggere!
La narrazione è particolare, è molto analitica, la storia viene raccontata e analizzata dal punto di vista psicologico.
Alcune volte, però, si discosta. A narrare non è sempre Peter, il collega di Max.
I personaggi sono tutti molto complessi, dal punto di vista della psiche.
Stella è particolarmente contorta e per questo affascinante.
Il suo personaggio è odioso, precipita sempre più in una voragine oscura, va a pezzi, senza rendersene conto, non fa nulla per frenare la sua caduta.
Si lascia andare e mentre cade travolge anche tutti gli altri.
Durante la lettura, assistiamo appunto alla degenerazione di questa donna ... malata? Innamorata? Pazza? Tutte e tre le cose insieme?
Sebbene lei sia un personaggio detestabile, la sua storia è accattivante.
In particolare, una cosa che mi ha colpita di questo libro, è l'abilità dello scrittore di gestire bene la trama.
Cioè la storia di Stella ed Edgar si svolge molto velocemente, tanto che a un certo punto mi sono chiesta come mai ci fossero ancora tante pagine da leggere. La loro relazione inizia subito e si svolge velocemente quindi che altro poteva scrivere per riempire duecento e passa pagine? Invece ci è riuscito! Ha prolungato la trama senza appesantirla o renderla banale.
"Follia" è stata una lettura estremamente piacevole e particolare.
La consiglio con vivo entusiasmo!

Commenti dalla lettura di gruppo:

Antonella: " A me è piaciuto tantissimo questo libro, è impossibile rimanere imparziali sui personaggi. Ho odiato un po' tutti e tutti hanno fatto degli errori abbastanza pesanti, tranne Charlie."

Nancy: "Questo libro dimostra che la follia si nasconde anche dietro a persone apparentemente normali ed è ovunque. In questi casi la più grande tristezza è la solitudine."

Marianna: "È un libro che mi ha piacevolmente stupito, soprattutto nel finale. Sembrava che la storia d'amore fosse banale e patetica, poi invece c'è uno scorrere di tragedie che ti tiene incollato fino all'ultima sillaba. La cosa più bella è stata la narrazione incalzante, scorrevole e obiettiva. Il personaggio più affascinante è stato Edgar, Stella mi è stata antipatica all'inizio, poi l'ho detestata ed infine mi ha suscitato tenerezza e compassione. Certo solo delle menti malate potevano concepire una tale passione e progressività. Il narratore Peter molto bravo a descrivere gli eventi, ma poi viene folgorato da Stella, nel vortice del suo fascino. Il poverino Max, marito tradito e umiliato la ama davvero e rimane anche inerte davanti agli errori/ orrori della moglie.
Bella la caratterizzazione psicologica dei personaggi e la vice fuori campo che interpreta e ci guida nella storia.
Il finale davvero inaspettato."

Rita: "Una grande storia d'amore e follia, l'amour fou, una passione ossessiva e irragionevole. Folle!!
Niente è più folle di innamorarsi alla follia di un folle!!
Stella, moglie del vice direttore di un manicomio criminale, "perde la testa" per uno dei pazienti dell'istituto, Edgar ... e da qui il caos nella vita della famiglia Raphael."

Amanda: "Ho adorato questo libro! Una storia coinvolgente e straziante. I personaggi, anche se odiosi a tratti, mi sono piaciuti davvero tutti. Caratterizzati benissimo. Una vicenda che non finisce di stupire con continui cambi di scena. In finale tragico, ma che in qualche modo ho trovato giusto. Una conclusione adeguata per una storia che ha solo rovinato delle vite, l'unica cosa che l'amore non dovrebbe mai fare."

Matilde: "Follia e uno dei miei libri preferiti. Ciò che amo di questo libro è che lascia tantissime domande, non finisce quando leggi l’ultima riga, ma continua a farti pensare."

Roberta: "Mi è piaciuto anche se l'ho trovato molto bizzarro. Mi sembravano tutti pazzi e non solo i pazienti.
Stella l'ho odiata dall'inizio, una persona orribile.
Mi ha fatto tanta tenerezza Charlie.
Il finale mi ha sorpresa anche se secondo me questo libro non finisce anzi ti lascia piena di dubbi su te stessa."

Loredana: "I due psichiatri (sia il marito che Peter) si sono comportati da uomini e non da medici. Tutti i personaggi, compreso il bambino, sono tetri, grigi, monotoni. Francamente non mi è piaciuto e non lo consiglierei."

Alessandra: "Sono stata piacevolmente stupita, mi aspettavo un "pacco" di libro, tanto che volevo saltare questa lettura di gruppo, invece mi sono ritrovata in una lettura scorrevole e intrigante tanto da non riuscire a fermarmi. A dir la verità una piccola pausa l'ho presa, a circa trenta pagine dalla fine avevo quasi timore a proseguire perché la protagonista è talmente instabile che non si sa cosa mai aspettarsi da lei. Non c'è niente di logico in questo romanzo, tutte le scelte dei protagonisti sono, e qui non c'era titolo più azzeccato, folli."

Marina: "Libro ben scritto, storia accattivante, non so se lo consiglierei, ma sono contenta di averlo letto."

Francesca: "Una trama ricca di colpi di scena accompagnata da un eccellente scrittura e caratterizzazione dei personaggi. Infatti quello che mi ha colpito di più è il modo di scrivere dell'autore mettendo ancora più in risalto la vicenda e descrizione psicologica dei personaggi."

Federica: "La fine struggente e mi ha trasmesso tanta ansia.
È un buon libro ma non lo rileggerei e avrò difficoltà a consigliarlo."

Manuela: "Per me questo libro è stata una rilettura e, nonostante lo abbia apprezzato maggiormente per l’intensità della storia, la passione morbosa e le descrizioni intense, continua ad esserci qualcosa che disturba."

Debora: "C'è talmente tanta pazzia in quelle pagine che ad un certo punto credevo di impazzire anch'io...e per concludere, un finale del tutto inaspettato.
Un libro che almeno una volta nella vita andrebbe letto."

Elisa: "Ho letto per la prima volta questa libro ben 15 anni fa e già allora mi aveva affascinata. Rileggerlo mi ha fatto piacere anche se non mi ha folgorato come la prima volta ovviamente."

Ellen: "Questo libro mi ha coinvolto molto, mi è piaciuto molto e mi ha fatto riflettere molto. L'autore riesce a catturarti da subito e si ha la voglia di arrivare quanto prima alla fine , che in questo caso mi ha lasciato a bocca aperta."

Sonia: "Interessante argomento, è bello che oltre ad una storia si possa cercare di capire perché i personaggi agiscano in determinati modi. Difficile però rimanere obiettivi."

giovedì 22 agosto 2019

Recensione: "Dentro l'anima" - Ida Daneri



Editore Leonida
Pagine 272
Prezzo 12,77 €
Genere Fantasy

L'Oscurità è arrivata all'improvviso e ha invaso la valle.
Solo un'anima pura e luminosa può combatterla.
Riuscirà il nostro Xeymus a perdonarsi per ciò che ha fatto e ad andare avanti, così da compiere il suo destino e riportare la pace?

"Solo un mago molto potente poteva arrivare fin qui" rispose con soave voce musicale. "Uno stregone dall'anima pura."
Il sopracciglio di Xeymus si alzò ancora di più: "La mia anima sarebbe pura?" chiese, un amaro scetticismo nella voce profonda.
La donna sorrise ancora: "Se non lo fosse, la magia non vi avrebbe permesso di arrivare fin qui, quindi..."

Xeymus è un personaggio complesso, è stato abbandonato dalla sua famiglia per via dei suoi poteri magici.
Ha un passato difficile e oscuro, caratterizzato da periodi di solitudine e oblio.
Lui è tormentato dai demoni del suo passato, da ricordi vivi e indelebili che si agitano nella sua mente.
Fortunatamente, lungo il suo cammino, Xeymus incontrerà persone speciali che lo sosteranno e lo affiancheranno in battaglia.
Parlo di Ravi, un giovane senza poteri magici e Nimue, una misteriosa maga.
Insieme i tre affronteranno viaggi ultraterreni contro il tempo, scaveranno nel loro io più profondo, decifreranno rune antiche e misteriose, si ritroveranno invischiati in una lotta tra luce e oscurità.
"Dentro l'anima" è un libro per chi ama viaggiare con la fantasia, è un'esplorazione introspettiva alla ricerca del proprio io nascosto.
È un intricato viaggio alla ricerca di perdono, certezze e amore.
Una lettura davvero intensa, densa di avventure incredibili, quanto surreali e magiche.
Questo non è il solito fantasy frivolo (non che abbia niente in contrario, sono belli anche quelli, io adoro il fantasy in ogni sua sfumatura), questo libro tratta temi attuali e intricati, quali il perdonarsi, il sentirsi degni ed apprezzati, l'andare avanti e trovare la pace, cosa che mi ha positivamente sorpresa.
I personaggi sono davvero tosti, riflessivi e introspettivi al punto giusto, mi è piaciuto molto il sotto-tema del ciclo arturiano con la "presenza" di Merlino e lo spirito della "vecchia" Nimue, adoro tantissimo le leggende su Merlino.
Ogni personaggio è poi speciale a modo suo, Xeymus è un'anima tormentata, in cerca di pace, è forte, ma allo stesso tempo ha bisogno di qualcuno al suo fianco, qui arriva Nimue, che  ... beh, niente spoiler!

"Quale donna sarebbe stata in grado di accettare davvero il suo passato e le sue orribili azioni? No, lui non era l'eroe di guerra, facile da amare e da salvare per mano di improvvisate infermiere in cerca di cuori infranti, non era il cavaliere dalla lucente armatura del quale la bella principessa si sarebbe innamorata senza pensiero alcuno. No, lui era il tenebroso cavaliere nero, rimasto troppo a lungo nell'oscurità perché la luce potesse di nuovo illuminarlo. E alle donne, checché ne dicessero, l'oscurità faceva solo paura.
E poi, lui, era ancora capace di amare?"

Poi c'è Ravi, il buon amico, l'aiutante fedele, il ragazzo gentile sempre disposto a tutto, che mette i bisogni altrui davanti ai propri.
Devo ammettere che in certi punti mi sono un po' persa tra Oscurità, Anima Oscura, Giardino del Tempo, Merlino e Rune, ma è stata un'avventura che intraprenderei volentieri di nuovo, perché mi ha fatto davvero riflettere sui temi che affliggevano Xeymus.
Quindi, che aspettate? Immergetevi anche voi in questo utopistico viaggio spirituale.

Recensione a cura di





lunedì 5 agosto 2019

Novità in libreria - Agosto -

Per la rubrica:
"Più in alto del giorno"
di Valentina Orengo


Mimì ha tredici anni ed è convinta che la vacanza in quel piccolo paese di frontiera affacciato sul mare sia la più noiosa della sua vita. Trascorre le giornate leggendo, seduta sul tronco mozzato di un ulivo, e aspettando che qualcosa succeda. Un pomeriggio, all’improvviso, quasi dal nulla compare Alfred, un ciuffo di capelli a coprirgli gli occhi e i piedi nudi. Da quel momento tutto intorno a lei comincia a cambiare. È lui a farle scoprire che il paese profuma di bucato, di pomodori secchi e di gelsomino. È lui a farle conoscere Scatto, Nero e Scintilla. Insieme a loro trascorre giorni spensierati tra i viottoli che si arrampicano sulla collina, la piazza e la spiaggia. Per la prima volta assapora il gusto della libertà e, mentre il mondo degli adulti si fa sempre più lontano, tutto sembra essere quasi troppo perfetto per essere vero. Ma quel momento incantato è breve. Sulle colline, Mimì e Alfred scoprono un segreto troppo grande per due ragazzini. Un segreto che, nonostante tutto, decidono di non rivelare a nessuno. La realtà irrompe violenta nelle loro vite svelandone le sfumature più cupe. L’amicizia tra Alfred e Mimì diventa ancora più profonda, ma la paura, le cose non dette e il dolore nascosto nelle pieghe imprevedibili degli eventi, segnano la fine della loro infanzia.
Un esordio che lascerà il segno e avrà un’eco infinita nel lettore. Valentina Orengo ci accompagna per mano in un luogo dove il tempo pare essersi fermato, in un momento della vita di tutti noi in cui si è bambini agli occhi degli altri, ma non ai propri. Un libro in cui un’amicizia speciale ha il sapore della libertà e delle sue infinite possibilità.

"Germaine Johnson odia il martedì"
di Katherine Collette

Germaine Johnson è una persona razionale. Ogni elemento della sua vita è analizzato ed espresso in grafici e tabelle, nessun dettaglio è lasciato al caso, tutto è sicuro e certo. Ha una vera passione per il sudoku, in cui è bravissima, ma proprio non le riesce di inserire in uno schema le persone. Motivo per cui Germaine ne fa volentieri a meno. La sua vita è così, e la rende felice. Fino al giorno in cui qualcosa rimette tutto in discussione: viene licenziata. Una variabile che non aveva preso in considerazione. Deve al più presto trovare un altro impiego, ma mai si sarebbe aspettata di accettare un lavoro al Telefono amico per la terza età. Lì, passa le sue giornate rispondendo a mille e più improbabili richieste di anziani che alzano la cornetta per un nonnulla: niente di più irritante per una persona come lei, abituata a non sprecare neanche un attimo del proprio tempo. Ma la cosa che Germaine odia di più è il martedì. Perché è il giorno in cui i colleghi si riuniscono in sala mensa per i biscotti. Ma, soprattutto, perché il martedì è il giorno in cui è costretta ad andare al centro anziani e passare il pomeriggio in compagnia di chi la tartassa con inutili telefonate. Eppure, giorno dopo giorno, Germaine comincia a provare qualcosa che non sentiva da tempo. Qualcosa a cui non sa dare un nome ma che assomiglia molto al sentirsi utile. Perché di fronte alla minaccia del comune di trasformare il centro in un parcheggio, tutti gli anziani contano sul suo aiuto. Germaine, però, sa che non esiste una formula matematica per confermare la loro fiducia e, per la prima volta, è in preda alla confusione. I suoi amici numeri non sanno esserle di alcun aiuto. Ma ormai non è più sola, e sta per scoprire che, se vissuti insieme, le emozioni e i sentimenti fanno meno paura.




"The chain"
di Adrian McKinty 

"Mi chiamo Rachel Klein e fino a pochi minuti fa ero una madre qualunque, una donna qualunque. Ma adesso sono una vittima. Una criminale. Una rapitrice. È bastato un attimo: una telefonata, un numero occultato, poche parole. Abbiamo rapito tua figlia Kylie. Segui le istruzioni. E non spezzare la Catena, oppure tua figlia morirà. La voce di questa donna che non conosco mi dice che Kylie è sulla sua macchina, legata e imbavagliata, e per riaverla non sarà sufficiente pagare un riscatto. Non è così che funziona la Catena. Devo anche trovare un altro bambino da rapire. Come ha fatto lei, la donna con cui sto parlando: una madre disperata, come me. Ha rapito Kylie per salvare suo figlio. E se io non obbedisco agli ordini, suo figlio morirà. Ho solo ventiquattro ore di tempo per fare l'impensabile. Per fare a qualcun altro ciò che è stato fatto a me: togliermi il bene più prezioso, farmi precipitare in un abisso di angoscia, un labirinto di terrore da cui uscirò soltanto compiendo qualcosa di efferato. Io non sono così, non ho mai fatto niente di male nella mia vita. Ma non ho scelta. Se voglio salvare Kylie, devo perdere me stessa...".

"Quel che so di lei. Vite di donne straordinarie" 
di Monica Guerritore

Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, viene trovata morta il 2 marzo 1911 in un albergaccio vicino alla stazione Termini. È stata uccisa dal suo amante, al quale aveva concesso un ultimo appuntamento. Un femminicidio feroce, uno schema che ancora oggi si ripete: le donne abbassano le difese, non guardano con i mille occhi dei lupi, credono nell’amore come lo vedono gli occhi dei bambini e tentano la via nuova con lo stesso sguardo e lo stesso cuore di ieri. Ma vengono annientate da uomini che ne spezzano il volo.
Cosa cercava, Giulia, in quella squallida stanzetta? Monica Guerritore le si è messa accanto e, nel tempo dilatato di quel pomeriggio di marzo che conduce Giulia alla stanza dove troverà la morte, rivive i momenti fatali che l’hanno portata fin lì. A guidarla in questo viaggio saranno apparizioni, figure della mente come Emma Bovary, la Lupa, Oriana Fallaci, Carmen, la Signorina Giulia. In ognuna di loro vive un racconto immutabile, specchio o eco di un percorso femminile di solitudine, desiderio e perdizione, tanto reale che quando lo riconosciamo il nostro cuore ha un sussulto. Sono otto grandi personaggi femminili che l’autrice ha interpretato nella sua carriera. Le loro storie tessono un filo rosso di sangue e passione. Prenderne consapevolezza può permetterci di lasciare andare le nostre compagne di ieri per specchiarci, in un racconto del femminile ancora tutto da scrivere. Magari abbandonando il pianto per ballare al ritmo di una ritrovata, leggera dolcezza.


"Quella mattina prima di morire"
di Jo Jakeman

Un divorzio non è mai una cosa semplice, e quello di Imogen non fa eccezione. Suo marito Phillip è un maniaco del controllo, un violento, ed è determinato a renderle la vita un inferno. Quando Phillip piomba in casa sua senza preavviso, intimandole di andarsene entro un mese, Imogen sente il mondo crollarle sotto i piedi. Se non acconsentirà alla richiesta, rimanendo senza un tetto sopra la testa, Phillip farà di tutto per toglierle l’affido di Alistair, il figlio di sei anni. In un momento di follia, Imogen reagisce d’impulso. Per la prima volta nella sua vita prende il controllo della situazione e compie un’azione che cambierà per sempre il suo destino. Quello che non avrebbe mai immaginato, però, è che sia la prima moglie che l’attuale fidanzata di Phillip sarebbero rimaste coinvolte nel suo piano. Tre donne molto diverse si ritroveranno improvvisamente alleate nel tentativo di vendicarsi dell’uomo che le ha fatte soffrire.

"La piccola casa delle farfalle"
di Cressida McLaughlin

Abby Field adora il suo lavoro nella bellissima riserva naturale di Meadowsweet. E, tra tutti quei panorami incantevoli, il suo preferito in assoluto è la Casa delle farfalle: si tratta di una casa deliziosa ma in rovina, abbandonata da anni. Abby ci passa davanti quasi ogni giorno e coltiva il sogno di riuscire a rimetterla in sesto. Quando un famoso programma televisivo elegge una località rivale come set per la nuova stagione, Meadowsweet è a rischio: serve un piano per contrastare il drastico calo di visitatori e attrarne di nuovi. Ma Abby, al momento, è molto distratta dall’arrivo di un fastidioso vicino. Jack Westcoat è uno scrittore in cerca di ispirazione, ha un vero caratteraccio ed è terribilmente affascinante… Se vuole davvero salvare la riserva e non avere rimpianti, Abby dovrà riuscire a trovare al più presto un’idea per sistemare le cose. Se solo Jack non occupasse ogni suo pensiero...

"La paziente scomparsa"
di Liz Lawler 

Emily Jacobs è appena stata ricoverata nell’ospedale dove lavora come infermiera per una piccola operazione. Quando si sveglia nel cuore della notte, ancora confusa dall’anestesia, fatica a capire bene cosa stia succedendo. Per un momento le sembra quasi che un medico stia cercando freneticamente di rianimare la paziente nel letto a fianco. Al risveglio chiede spiegazioni, ma la risposta è che il letto accanto al suo è sempre stato vuoto. Una volta tornata al lavoro, Emily è decisa a non dare più peso alla cosa, ma il ritrovamento di un braccialetto riporta a galla tutte le sue inquietudini. Potrebbe essere della donna scomparsa? Più ci pensa e più si convince che i suoi colleghi nascondano un terribile segreto. Potrebbe sbagliarsi, è vero. Forse per colpa di un trauma del suo passato che rischia di influenzarla… E se invece avesse ragione? Chi altro sarebbe in pericolo?

"I segreti di Villa Durante"
di Montague

Londra, 1937. Alessandra Durante sta cercando di superare il dolore per la perdita dell’adorato marito inglese, quando riceve una notizia inaspettata: è diventata l’erede della villa tra le colline toscane posseduta dai suoi avi italiani. Decisa a voltare pagina, Alessandra parte insieme a sua figlia Diana, con la speranza di ricominciare una nuova vita in mezzo alla natura. Ma gli effetti dell’imminente conflitto mondiale si fanno sentire anche in mezzo alle vigne e ai cipressi: infatti la villa diventa un ricovero per tutti coloro in cerca di un rifugio. E l’arrivo di Davide, un giovane che nasconde un segreto importante, è destinato a cambiare per sempre la vita di Diana, che sarà chiamata alla scelta più difficile di tutte: quella tra la testa e il cuore. Intanto, a Londra, il secondo figlio di Alessandra, Robert, si arruola come pilota della RAF. È determinato a fare la sua parte per liberare l’Italia dalla morsa del fascismo. Il suo coraggio lo porterà ad accettare una missione pericolosissima, che lo vedrà infiltrarsi oltre le linee nemiche. Riusciranno Alessandra, Diana e Robert a sopravvivere alla guerra senza tradire loro stessi?

"Orgoglio e pregiudizio bookclub"
di Georgia Hill

Tash ha una vita perfetta, è un’agente immobiliare di successo e ha un fidanzato adorabile. Le cose per lei sembrano andare davvero a gonfie vele, ma è davvero tutto oro quello che luccica? Emma ha una passione per la lettura. Iniziare a frequentare un corso di letteratura potrebbe aprirle nuovi orizzonti e mettere in discussione le sue scelte. E poi c’è Amy, che gestisce una piccola libreria. È un’inguaribile romantica che, nonostante un cuore spezzato, si ostina a credere ancora nel vero amore. Tash, Emma e Amy non potrebbero essere più diverse, ma i loro destini sono destinati a intrecciarsi quando si uniscono a un club letterario che si tiene ogni settimana in una caffetteria. Tra deliziose torte e indimenticabili letture, per loro sta per cominciare un anno ricco di colpi di scena. Perché tra classici, thriller e storie d’amore, la vita è sempre l’avventura più inaspettata.

"Otto anni prima"
di Simon Wood 

Quando il giornalista Scott Fleetwood riceve una chiamata anonima che gli offre un’intervista esclusiva con il pericoloso Pifferaio, il famigerato criminale che rapisce i bambini a San Francisco, non può credere alle sue orecchie. È un’occasione per guadagnare visibilità e far decollare la sua carriera da reporter all’«Independent». Per anni, infatti, il Pifferaio ha terrorizzato in totale anonimato le più influenti famiglie della città, costringendo i genitori a pagare un riscatto altissimo pur di riavere i loro figli. Ma le ambizioni di Scott gli si ritorcono contro: l’uomo che sta intervistando non è il vero Pifferaio, e la situazione precipita. Il bambino sequestrato viene ucciso, nonostante i genitori fossero pronti a pagare il riscatto. Per otto lunghi anni Scott convive con il senso di colpa. La sua leggerezza a causato la morte di un innocente. Ma l’incubo non è ancora finito. Quando il Pifferaio torna a farsi vivo, esige più di un riscatto. Questa volta la posta in gioco è molto più alta. E in ballo c’è la vita dei figli di Scott.