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sabato 31 marzo 2018

Book Challenge - Aprile -

Miei cari Lettori Professionisti,
marzo è stato un mese difficile un po' per tutti, speriamo che aprile ci porti più soddisfazioni.
Sono stata forse un po' troppo gentile con le nuove tracce, voi che ne dite?


Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog

Per le regole della Challange, leggere qui --> Info Book Challenge 2018



Si aggiudicano il bonus con 167 punti
Sono arrivate seconde con 153 punti
Sono arrivati terzi con 140 punti
Sono arrivati quarti con 130 punti

Le ladre di libri si aggiudicano quindi il bonus casata per aprile.

Vince la Missione di Marzo

Rossana Omodeo Zorini‎ con 40 like
Angela Luciani‎ con 37 like
Francesca Rossi‎ con 31 like

Avrete un punto extra in classifica


Missione
- 1 punto ai tre vincitori -

Scattate una foto in cui compare un libro a vostra scelta e una candela

Scatola della parole
- 2 punti casata per ogni abbinamento corretto -

Pesce
Uovo
Pulcino
Giallo
Sole

Traccia Gold
- 2 punti per il lettore e 1 punto per la casata -

"La ragazza con la bicicletta rossa" di Monica Hesse 


Tracce Aprile
-  1 punto per ogni recensione e 0,5 punti per le foto -

Un libro con la nebbia in copertina
Un libro con la parola "bambola" nel titolo
Un libro ambientato in un ristorante 
Un libro che hai in wish list da almeno un mese
Un libro di genere steampunk

Buona Challenge a tutti!
Vi aspetto sulla pagina gruppo!

mercoledì 28 marzo 2018

Quiz: A quali libri appartengono questi disegni/mappe?


Quante mappe/illustrazioni riuscite a collegare ai propri libri?
Un nuovo quiz letterario tutto per voi!

Ricordatevi di inserire in commento il vostro risultato!

Da 1 a 5 risposte esatte: Puoi migliorare
Lo so, probabilmente non hai letto i libri del quiz, per questo non hai riconosciuto tutte le mappe, ma nessun problema! Sei ancora in tempo per migliorare!

Da 6 a 8 risposte esatte: Bravo!
Non male, puoi perfezionarti, ma già così puoi ritenerti soddisfatto dei tuoi risultati.

Da 9 a 10 risposte esatte: Il migliore!
Hai letto tutti i libri nel quiz o hai solo avuto tanta fortuna?
In ogni caso: complimenti!

Recensione in Anteprima: "La voce delle cose perdute" - Sophie Chen Keller


Editore Nord
Pagine 368
Prezzo Cartaceo 15,30 €
Prezzo Ebook 9,99 €
Prima Pubblicazione 2017
Genere Narrativa Straniera

Walter odia le parole. Soffre di un disturbo che gli impedisce di articolare bene i suoni e, un giorno, stanco delle prese in giro dei coetanei, ha smesso di provarci. Ha deciso di chiudere la bocca e aprire gli occhi. Adesso, a dodici anni, Walter osserva e nota cose che sfuggono alla maggior parte delle persone, distratte da chiacchiere inutili. Ed è diventato bravissimo a ritrovare le cose perdute. Ecco perché, quando il libro della madre scompare, lui si lancia nella ricerca con l’aiuto del suo unico amico, Milton, un Labrador grassoccio e intraprendente. Insieme, Walter e Milton si avventurano negli angoli dimenticati di New York, incontrando persone che per gli altri sono invisibili: dalla donna che tutte le mattine raccoglie le lattine per strada a una coppia delusa dal mondo, che si è ritirata in un stazione abbandonata della metropolitana. Grazie alle loro storie, Walter scoprirà generosità e speranza,
solitudine e rimpianti, ma soprattutto capirà che la vita è un dono troppo prezioso per guardarla scorrere. E così riuscirà non solo a trovare le magiche pagine del libro perduto, ma pure la forza di aprirsi agli altri e di dare voce ai suoi sogni.
È capitato a tutti noi di avere l’impressione di aver perso qualcosa, di sentirci soli e incompresi. Questo romanzo ci ricorda che, nonostante tutto, c’è tanta speranza nel mondo. E che basta avere il coraggio di guardarsi intorno con occhi nuovi e ascoltare il nostro cuore per ritrovare ciò che abbiamo smarrito.

Walter è un bambino piuttosto particolare.
Ha un disturbo oro-motorio, in pratica fatica a parlare perchè i muscoli non danno retta al suo cervello.
Per questo motivo, Walter non parla molto, sta in silenzio per la maggior parte del tempo, osservando ciò che lo circonda.
Scrive sul suo taccuino ciò che vede e a tredici anni, dopo aver visto solo le storie degli altri, scritto delle avventure degli altri, finalmente può averne una tutta sua.
Walter è un bravissimo cercatore di cose perdute, proprio per via della sua capacità di osservare ciò che gli sta intorno.
Aiuta spesso gli altri a ritrovare ciò che hanno perso e ovviamente, quando il libro che anima la pasticceria della madre scompare, lui non si tira indietro e parte per una straordinaria avventura, che lo porterà a conoscere persone singolari, magnifiche nel loro essere fuori dai soliti canoni.
La pasticceria incantata ha bisogno di lui, i dolci giacciono immobili, privi di vita, il negozio ha perso ciò che lo rende unico, sta morendo, Walter deve intervenire.

"In cinque anni di ricerche, ho imparato che tutti perdono cose, musicisti o no; i vecchi perchè se ne dimenticano, i giovani perchè non prestano attenzione, gli adulti perchè hanno troppo da fare."


In uno scenario assolutamente normale, ecco spuntare immagini fantastiche.
Una pasticceria che serve stupore e fantasia, che prende vita grazie a un libro speciale.
Una biblioteca all'interno di veicoli dismessi.
Una moltitudine di personaggi alla deriva, con un amico in comune: Walter. Un bambino che mentre cerca le cose perdute degli altri, tenta di ritrovare il padre e sconfiggere le proprie paure.
Nel suo peregrinare, Walter si imbatte in varie persone, tra queste, la mia preferita è Lan, una donna cinese che lavora senza tregua per guadagnare qualche soldo da mandare alla figlia. Raccoglie lattine, dalla mattina alla sera, per avere in cambio, dalle macchine per il riciclaggio, qualche banconota.
La sua storia mi ha fatto davvero tanta tenerezza.
Non è l'unica però ad avere una vita difficile, questo libro è pieno di personaggi che hanno bisogno di aiuto, aiuto che spesso arriva tramite un bambino di tredici anni.
"La voce delle cose perdute" è una storia incantata in cui la gentilezza e i piccoli gesti fanno tutta la differenza del mondo.
L'autrice plasma la realtà, colmandola di fantasia. Gioca con le parole, le intreccia, dà loro valore, le cosparge di meraviglia e alla fine, quelle parole sanno di cose belle e buone.
Che genere di libro è questo?
Un libro straordinario come i topi vol-au-vent che si tuffano con un salto mortale nelle scatole regalo. 
Magico come la storia della sirena che con un disegno indica a un uomo il suo destino.
Sensazionale come il bambino che trova cose perdute e non smette mai di sperare nel ritorno del padre.
Un libro pregno di magia, che incanta i sensi con il suo profumo di dolci.
Un libro che ti circonda di colori, sensazioni, profumi, pieno di storie e cose perdute.
Mi sono persa tra le pagine di questo libro, allo stesso modo in cui ci si perde tra i sogni.
E' una lettura che nasce dalla realtà ma che poi si mischia alla fantasia.
E' un viaggio verso nuove scoperte, nuove emozioni, nuove consapevolezze.
E' stato bellissimo viaggiare con Walter.
Assegno al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 5 - Cover: 5 - Finale: 4 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Scrivici le cose che noti e che il resto di noi si perde."

- "Ero intrappolato nel mio ruolo di osservatore, separato da chiunque altro e incapace di fare parte della storia."

- "Chi l'avrebbe detto che la vita potesse essere così ... emozionante?"

venerdì 23 marzo 2018

Recensione Lettura di Gruppo: "Wonder" - R.J. Palacio


Editore Giunti
Pagine 288
Prezzo Cartaceo 12,00 €
Prezzo Ebook 6,99 €
Prima Pubblicazione 2012
Genere Narrativa Straniera


È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.

In un mondo in cui tutti sognano di emergere, August Pullman non desidera altro che passare inosservato.
Normale, ecco cosa vorrebbe essere.
August è un bambino nato con un grave e raro difetto congenito dovuto alla mutazione di un gene ereditato da entrambi i genitori.
Ha subito ventisette operazioni da quando è nato ma il suo aspetto non è ancora come quello degli altri.
Quando la madre gli rivela la sua intenzione di mandarlo a scuola, August non la prende molto bene.
Lui che a scuola non ci è mai andato per via dei suoi problemi di salute, è letteralmente terrorizzato dall'idea di andare in prima media. E a giusta ragione.
I suoi compagni non sono sempre gentili con lui, alcuni lo prendono in giro senza remore e non si fanno problemi di coscienza nell'ideare sciocchi giochi votati ad isolare August.

"Facevano il giro più lungo possibile per evitare in tutti i modi di imbattersi in me, neanche gli potessi attaccare qualche virus; come se la mia faccia fosse contagiosa."


Come è vero però che nella vita c'è sempre qualcuno pronto ad affondarti e a darti contro, c'è anche chi è pronto a sostenerti e a starti vicino.
Tra bisbigli, sguardi curiosi e risatine sfrontate, August riuscirà a trovare degli amici. Amici speciali che gli staranno accanto anche quando tutto andrà male. Amici straordinari che volteranno le spalle agli altri per stare con lui.

"La gente è così ... non si comporta sempre nel migliore dei mondi."

Auggie è un bambino incredibile. Affronta la vita a suon di risate e gentilezza. E' intelligente, autoironico, educato. Nonostante le difficoltà, riesce a rimanere una persona splendida. Una persona da ammirare.
Questo però non è solo il libro di August, ma anche di Via, Summer, Jack, Justin e Miranda.
Il testo è infatti diviso in vari capitoli, narrati dal punto di vista di questi personaggi, che a volte sbagliano ma altre rimediano alla grande.
Via è la sorella di Auggie, è una ragazza responsabile, estremamente matura per la sua età. E' abituata a starsene nell'ombra, perchè il fratello ha bisogno di molte più attenzioni di lei. Deve contare su se stessa, anche quando le cose vanno male.
Sinceramente, ho provato più tristezza per lei, che per Auggie.

"August è il sole. Io, mamma e papà i pianeti che mutano intorno al sole."


Summer è invece l'amica che tutti noi vorremmo avere. E' fantastica perchè sa guardare oltre l'aspetto, non ti giudica per come appari, ma per il tuo cuore.
Insomma, questo libro mostra non solo la storia di Auggie e le difficoltà che deve affrontare, ma anche quelle delle persone che gli stanno vicino. Ed è questo che ho amato maggiormente, la capacità di questo libro di far capire che ognuno ha dei problemi, delle giornate no, anche se non sembra, anche se non lo dà a vedere.

"Ma la questione non è su chi abbia i giorni più difficili. Il punto è che tutti dobbiamo fare i conti con le nostre giornate no."

Un altro aspetto meraviglioso di questo libro è la visione d'insieme che dà della storia.
Mostra entrambi i lati della medaglia, il meglio e il peggio delle persone. Dà modo ai personaggi di giustificare le proprie azioni o di rimediare. Di dimostrare che in loro c'è anche sensibilità e gentilezza.
Al contempo, mostra quanto sia facile fare del male agli altri, basta uno sguardo, un gesto, un atteggiamento involontario. Si può far male anche quando non se ne ha l'intenzione.
E a sbagliare, spesso, non sono solo i ragazzi, ma anche gli adulti.

"Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile." Dr. Wayne W. Dyer.


Al libro, però, ho preferito il film.
Nella rappresentazione cinematografica sono state aggiunte alcune scene e se nella maggior parte dei casi questo non è visto di buon occhio, in questo frangente trovo che la cosa abbia arricchito la storia invece di penalizzarla.
Avrei davvero voluto leggere di quelle scene perché racchiudono in sé tanta ironia e dolcezza.
"Wonder" è comunque una storia meravigliosa, una storia che cambia il modo di vedere le persone, che spinge a conoscere meglio i fatti prima di giudicare.
"Wonder" è un libro fantastico, pieno di gioia, coraggio, forza, ma anche cattiveria.
Un libro pieno di giorni brutti e belli, di momenti difficili e di altri che ti scaldano il cuore.
Un libro basato sul coraggio, sull'amicizia, sulla gentilezza, sull'affetto.
Un libro con la sua colonna sonora e i precetti fantastici del signor Browne.
Un libro che in tutta sincerità, consiglio a tutti di leggere.
Assegno al libro:

- Trama: 5 - Narrazione: 5 - Personaggi: 5 - Cover: 5 - Finale: 5 -

5 Wonderland su 5

Commenti dalla lettura di gruppo:

Clara:
"Bellissimo libro, trama bellissima con un argomento impegnativo e scritto in maniera scorrevole."

Roberta:
"Libro straordinario ero partita molto scettica invece è stato splendido!!!! Ha trattato un argomento importante in modo leggero e diretto."

Alessandra:
"Bellissimo, mi è piaciuto soprattutto il fatto che si sia data la possibilità a quasi tutti i personaggi di raccontare il loro punto di vista. A volte si giudica troppo in fretta ..."

Chiara:
"Condivido tutto quello che è già stato detto. Un argomento difficilissimo da trattare, impegnativo dal punto di vista emotivo. Non era facile non cadere sul banale visto che si tratta di una storia di ragazzi. Con lo stratagemma di far parlare il punto di vista di tutti i personaggi l'autrice è riuscita a darci un quadro completo della vicenda che ruota intorno al piccolo August. Mi è piaciuto molto anche se per me rimane una lettura adatta a un pubblico più giovane."

Roberta:
"Davvero bello, un libro che tratta di.un problema importante con leggerezza, tant e vero che dopo ho voluto guardare il film insieme al mio bimbo di 7 anni, che ha commentato : non e neanche tanto brutto ;) pero il film mi ha fatto piangere molto  😉😊"

Elena:
"Molto bello. Mi è piaciuto molto il fatto che i capitoli erano i diversi punti di vista dei personaggi.
Mi è dispiaciuto, invece, che è tutto frutto dell'attrice."

Beatrice:
"Non ho visto il film ma il libro mi è piaciuto tantissimo! Mi sono piaciuti tutto i personaggi e in particolare la sorella di august, Via, vera come non mai, ama suo fratello e si sente in colpa perché non vuole che nessuno della nuova scuola lo veda... è molto combattuta ma riesce comunque a superare questa fase!!! Molto tenera anche la scena finale!!!"

Elena:
"Ho adorato sia il libro che il film. Mi è piaciuta molto la forza di carattere di Auggie ed il suo modo di affrontare tante difficoltà. Sono stata felice del taglio ottimista e positivo dato a questo romanzo, tutto bene quel che finisce bene. Mi fa invece tanta tenerezza la sorellina che vive totalmente nell' ombra del fratello, anche lei avrà avuto un grande coraggio per affrontare difficoltà e rinuncie, e per accettare di passare quasi sempre dopo.... ma in fondo questa è la storia di Auggie."

Manuela:
"Questo libro mi è piaciuto abbastanza, una storia forte raccontata con moderata ironia, i personaggi: August è un ragazzino fantastico nonostante tutto quello che ha passato affronta la vita con coraggio e il sorriso sulle labbra con la famiglia sempre al fianco. I vari ragazzini, amici e meno, rappresentano bene l’età e le vicissitudini giornaliere, il mio preferito è Summer. E Vie...la sorella maggiore che ama e subisce il fratello con grande determinazione. Se proprio devo dire ciò che non mi è piaciuto è lo stile con cui è scritto, in alcuni tratti rallenta e annoia un po’. E adesso... devo assolutamente vedere il film!!! "

Ines:
"Era da un Po che volevo leggere questo libro e finalmente ci sono riuscita. Pensavo fosse un libro più tosto e drammatico invece l'ho trovato scorrevole delicato e a tratti divertente. "

Monica:
"Libro molto carino, scorrevole e commovente."

Cassy:
"Avevo già letto questo libro ma è stata una piacevole rilettura.. parla di un bambino August, affetto da una grave malformazione al viso, che inizia la scuola.. purtroppo molto lo eviteranno e lo maltratteranno.. la storia è triste, commovente e ti senti impotente nel leggere Delle cattiveria... Un libro scorrevole adatto a tutti, grandi e piccoli.. stupendo."

Barbara:
"Siamo solo a marzo, lo so, ma credo di aver appena incoronato il "miglior libro 2018"."

Roberta:
"È un inno alla gentilezza, un libro che credo soprattutto i bambini dovrebbero leggere, perché in giro ci sono fin troppi Julian."

Dal libro:

- "Non si ha bisogno degli occhi per amare, giusto? Lo senti semplicemente dentro di te ..."

- "Credo dovrebbe esserci una regola per cui tutti nel mondo, prima o poi, hanno diritto a ricevere almeno una standing ovation nella vita."

- "E' il più grande colui la cui forza trascina il maggior numero di cuori grazie al richiamo del proprio."

venerdì 16 marzo 2018

I libri che per primi sono entrati nella mia libreria


Quali libri sono entrati per primi nella vostra libreria?
Ricordare i primi libri acquistati è piuttosto semplice per me, in quanto tengo quei libri separati dagli altri più recenti.
Per la precisione, li tengo nel mio armadio, al sicuro dietro ai vestiti.
Non ricordo, però, con esattezza, quali sono i primissimi in ordine cronologico. Comunque, quelli in lista, sono tra i volumi più vecchi nella mia libreria.

I libri di Geronimo Stilton e la saga "La bambina della Sesta Luna"


Sono tra i primissimi libri che ho comprato.
Ho una collezione dei libri di Geronimo Stilton, mentre devo ancora completare i libri su Nina. 
I libri della Pitzorno invece mi sono stati regalati.

I capolavori di Agatha Christie - la saga "Innamorata di un angelo" - i primi libri di Sophie Kinsella


All'epoca adoravo i romanzi rosa, ma anche i gialli.
Se la memoria non mi inganna, il volume con i capolavori della Christie è il primo giallo che ho letto.

giovedì 15 marzo 2018

Recensione: "Mezzanotte alla Libreria delle Grandi Idee" - Matthew Sullivan


Editore Longanesi
Pagine 356
Prezzo cartaceo 17,60 EURO
Prezzo ebook 8,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Giallo

Lydia è una ragazza schiva e introversa. Ama nascondersi fra i suoi adorati libri e fra gli scaffali della Libreria delle Grandi Idee presso cui lavora, nel cuore di Denver, Colorado. Una libreria che, in particolare nelle ore di apertura serali, si popola di bizzarri bibliomani che fra i volumi passano lunghe ore.
Una sera, poco dopo la chiusura, a Lydia tocca una sconcertante, terribile sorpresa. Uno degli abituali frequentatori, il giovane Joey, si è impiccato fra gli scaffali del piano superiore. Prestandogli i primi soccorsi, Lydia fa una scoperta che cambierà la sua esistenza: dalla tasca dei jeans di Joey spunta una foto. Una foto che ritrae lei da bambina.
Perché Joey si è suicidato proprio in libreria? Per quale motivo teneva in tasca quella foto? E perché
Lydia ha l’impressione che sia solo il primo di una serie di messaggi che Joey le ha lasciato prima di morire, affidandoli ai libri?
Nel tentativo di scoprire la verità, Lydia rievoca immagini di una terribile notte della sua infanzia, dettagli sepolti da tempo nella memoria. E insieme ai ricordi riemergono presenze che pensava di aver lasciato ormai nel passato, come quella di suo padre.
Mezzanotte alla Libreria delle Grandi Idee è un thriller ambientato nel mondo degli amanti dei libri, fra personaggi che alla passione per la lettura e per il sapere hanno votato la propria vita, fino alle conseguenze più estreme…


E' mezzanotte e Lydia è ancora al lavoro in libreria.
Sta per chiudere, quando ai piani superiori sente tonfi di libri che cadono.
Mentre Ernest, un collega, pensa agli ultimi clienti e alla chiusura della cassa, Lydia va a vedere se a fare tutti quei rumori è Joey.
Joey è il più giovani dei Topi di Libreria e il preferito di Lydia.
E' un ragazzo schivo, che spesso si rifugia nei libri mentre è in fuga dalla vita. In questo somiglia molto a Lydia, entrambi tentano di scrollarsi dal tempo, di dimenticare.
Joey, vaga spesso tra gli scaffali della libreria Grandi Idee, mettendo tutto a soqquadro per cercare i libri desiderati.
Solitamente, però, è innocuo ... fino a quella sera almeno.
In effetti, è lui a fare tutto quel baccano ai piani superiori della libreria Grandi Idee. Si sta suicidando.
Lydia lo trova impiccato a una trave con una fune di nylon, e la cosa che più la sconvolge, non è solo quel corpo dondolante appeso al soffitto, ma la fotografia che lui ha in tasca.
Una fotografia di lei da bambina.
E' un tuffo nel passato, in una serie di perchè che pretendono risposta e che conducono Lydia verso il ricordo di quell'infanzia così disastrosa che tace perfino a David, il suo ragazzo, un terremoto dal cuore d'oro.
Lydia è di nuovo sotto al lavello e per quanto provi ad uscirne, per quanto tenti di dimenticare la piccola Lydia e di tenere il passato lontano, ben chiuso fuori dalla porta della sua vita ... non ci riesce, non dopo Joey.
Lui le lascia un compito.
Decifrare una serie di indizi, la cui soluzione, Lydia può trovare solo tra le pagine dei libri.
La chiave di lettura di quegli enigmi non è complessa ma ciò che Joey ha inventato è ammirevole, intrigante.
Mi sono davvero appassionata alla storia di Lydia e Joey, a quei messaggi che conducono alla verità.

"Quel ragazzo aveva un buco nero nel cuore."


La libreria delle Grandi Idee, nata in un'ex fabbrica di lampadine, è un'ambientazione meravigliosa che accoglie tra i suoi muri ricoperti di libri, un team di dipendenti rispettabilmente originali.
Dall'ex suora sessantottenne amante della pornografia, alla diciassettenne con un monocolo tatuato sull'occhio sinistro. Poi ancora hippie e appassionati di cravattini di cuoio e cappelli alla parigina.
Da non dimenticare la generosa, creativa e felice Plath, il suo discorso preferito riguarda i vibratori della fine dell'Ottocento!
La libreria delle Grandi Idee è un'ambientazione familiare, confortevole, è il luogo a noi Lettori così caro.
Al suo interno trovano riparo i Topi di Libreria, persone in fuga dal mondo, diretti verso realtà fatte di pagine, inchiostro e sogni.
Mi sono rivista in loro, la loro storia era un po' anche la mia, la nostra. E' con un'inaspettata spontaneità che mi sono affezionata a loro e ad ogni altro personaggio che incontravo.
Sono figure insolite, accattivanti nel loro essere singolari.
Personaggi teneri, bislacchi, umani e vulnerabili. Personaggi perfetti proprio per via di quelle loro innumerevoli imperfezioni.
Viene naturale desiderare di poterli avere come amici.

"Fin dal primo giorno Lydia si accorse che erano più felici di chiunque altro conoscesse, o almeno lo sembravano."

Tra le pagine di questo libro mi sono sentita a casa, tra persone che capiscono quanto i libri possano essere importanti. A volte possono perfino salvarti la vita.
E' la prima volta che leggo un libro su di una libreria, su dei lettori, in cui mi rispecchio totalmente. Solitamente odio questo genere, questa volta però, non ho potuto fare a meno di amarlo.
E' un libro in grado di stapparti uno e più sorrisi, al contempo, però, evoca immagini tetre e tristi, e ci chiede di rimettere insieme i pezzi di un puzzle ingarbugliato.

"Mangerei ragni, masticherei vetri, mi strapperei unghie e denti ... solo per riuscire ad appartenere."


Una storia all'interno di un'altra storia più grande.
Un evento che scatena in Lydia un flusso di pensieri che invadono la sua mente con l'impeto di uno tsunami.
Una storia malinconica, commovente, che ripercorre i passi di personaggi spezzati, alla ricerca di un senso di completezza, di un perchè, di una famiglia a cui appartenere.
Personaggi bloccati in un passato disastroso e in un presente opprimente. L'unico modo di andare avanti è affrontare il buio che si annida nei ricordi.
Questo libro mi ha incantata, ero ipnotizzata dalle parole, dalla storia, dai personaggi.
Non riuscivo a smettere di leggerlo.
L'ho amato, senza ma e però.
Ho amato l'intreccio di eventi che Lydia ha dovuto sbrogliare per dare un senso e una soluzione a tutto.
Ho amato il giallo che avvolge la vita di Lydia, i misteri che aleggiano intorno a Joey.
Ho amato le storie dei protagonisti, piene di ombre e difficoltà.
Di questo libro, ho amato praticamente tutto!
Sopratutto quei suoi misteri coinvolgenti, che ogni volta che mi convincevo di aver capito, venivo prontamente sbalordita.
Solo sul finale, sono riuscita a collegare correttamente gli indizi. E che sorpresa!
Insomma, vi consiglio di leggere questo libro. Secondo me, merita davvero le vostre attenzioni.
Assegno al libro:

- Trama: 5 - Narrazione: 5 - Personaggi: 5 - Cover: 4 - Finale: 4 -

5 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Per fortuna ci sono i libri."

- "Bisogna cercare e cercare e cercare, non importa quanto la vita è difficile: adagiarsi è la vera sconfitta."

- "Credo che tutto ruoti attorno al tentativi di cogliere la felicità prima che svanisca."

BlogTour "Chiudi gli occhi" - Introduzione al BDSM

Salve miei cari Lettori,
oggi ho il piacere di ospitare la prima tappa del blogtour dedicato al romanzo "Chiudi gli occhi", scritto da Monique Scisci, in uscita il 22 Marzo per la Newton Compton.
Oggi parleremo del mondo del BDSM, un universo di cui si parla molto ma mai in maniera approfondita.
A parlarcene sarà la stessa autrice.
Con dovizia di particolari ci presenterà un mondo forse non conosciuto da tutti, un mondo che ritroverete nel suo nuovo romanzo.
Lascio quindi a lei la parola.



Quando sentiamo parlare di sesso estremo, grazie ai successi letterari degli ultimi anni, facciamo subito riferimento all’acronimo Bdsm, sigla ormai di dominio pubblico.
Se non sapete di cosa si tratta, nessun problema! Certo, sono in molti a non sapere di cosa si tratta. Se per esempio mi capita di tirare fuori l’argomento con persone del tutto estranee al mondo della sessualità alternativa o in generale della narrativa erotica, queste sgranano gli occhi, mi guardano confuse, altre pensano mi stia riferendo alla sequenza numerica usata per la classificazione dei libri. Durante la stesura di ‘Chiudi gli occhi’ per mesi mio marito ha continuato a ripetere agli amici che sua moglie stava scrivendo un libro Isbn … così, per dire.
Tuttavia, la maggior parte di coloro che leggono romanzi di genere erotico sanno a grandi linee in che ambito siamo.
Ma che cosa sappiamo realmente del Bdsm? 
Tutto si riduce a una serie di pratiche in cui le persone agitano fruste per aria interpretando strani giochi di ruolo? Si tratta di una filosofia di vita, una cultura, oppure è solo un guazzabuglio di parafilie sotto mentite spoglie per annoiati o pervertiti che si divertono a infierire sui più deboli? Chi sono gli amanti del kinky e come si comportano in camera da letto? Ma, soprattutto, quali sono i tratti che caratterizzano un dominatore e chi sono i sottomessi?
Non ho la presunzione di rispondere in maniera esaustiva a tutte queste domande, tantomeno mi cimenterò in un trattato didascalico sul tema, in fondo ho solo scritto un libro, anzi, un romanzo che per antonomasia è un’opera di fantasia. Non mi ritengo un’esperta, però ho fatto molti studi sull’argomento. Ho scavato la rete in cerca di testimonianze, ho stalkerato persone per raccogliere quante più informazioni utili, ho letto diversi libri, persino un manuale senza il quale mi sarei persa, perché la prima regola a cui deve attenersi uno scrittore è: ‘racconta ciò che conosci’. Se ve lo state chiedendo, no, non conosco direttamente il mondo sommerso, ma solo chi lo pratica e questo mi ha di certo semplificato le cose. Devo dire che la mia esperienza in rete è stata piuttosto positiva, ho incontrato persone per bene che hanno avuto la pazienza di risolvere i miei quesiti. Perché credetemi, questo mondo di sfumature ne ha di certo più di cinquanta. Allontanandoci dal mito letterario di E. L. James, i Bdsmer non vivono la sessualità alternativa in modo esclusivo, semplicemente aggiungono creatività ai loro rapporti in un regime di sicurezza e, soprattutto, di consensualità.


Iniziamo, quindi, con qualche informazione tecnica. Innanzi tutto chi pratica Bdsm non è uno psicopatico, lo dice la scienza. Una persona su dieci, almeno una volta nella vita, ha sperimentato l’erotismo nella sua forma più estrema. I Bdsmer, inoltre, pare siano più estroversi, aperti a nuove esperienze, coscienti di sé e meno nevrotici rispetto a chi vive il sesso vanilla (vanilla sta per ‘normale’, ‘tradizionale’). Questo perché sanno quello che vogliono e non hanno paura di comunicare i propri desideri al partner.
Partiamo dall’abbiccì, srotoliamo l’acronimo.

B D S M

La B, sta per bondage, che in inglese significa appunto ‘legame’. Infatti, il bondage racchiude tutte quelle pratiche che hanno a che fare con corde, legature e costrizioni, che possono essere bavagli, semplici manette, maschere, barre regolabili per la divaricazione degli arti, cappucci di isolamento, manette, cinghie eccetera (se dovessi farvi l’elenco di tutti gli oggetti esistenti, questa introduzione si trasformerebbe in un dizionario). Oltretutto il termine bondage è una definizione ombrello che raggruppa un insieme di varianti, alcune anche molto antiche.

La D, invece, indica la dominazione e si riferisce al piacere, più che altro psicologico, di lasciarsi guidare nel gioco erotico dal proprio partner, il quale esercita un potere totalizzante sul corpo e sulla mente del sottomesso. Ma, secondo il manuale di Ayzad, la D starebbe anche per ‘disciplina’ e, in questo caso, indicherebbe l’insieme di regole somministrate al sottomesso e che implicano punizioni se non rispettate. Non pensate a punizioni letali, torture medievali o cose del genere, si tratta pur sempre di penitenze sopportabili che, talvolta, il sottomesso ricerca disubbidendo. Siamo nel mondo nel mondo delle contraddizioni, non dimenticatelo.

La S fa riferimento al sadismo. Eh sì, gli amanti dell’erotismo estremo, i dominatori nello specifico, amano infliggere un certo grado di sofferenza sia fisica che mentale al proprio sottomesso, ma si tratta di un’inclinazione per nulla fine a se stessa. Per intenderci, siamo sempre in un contesto di gioco in cui il fine ultimo è la soddisfazione reciproca che si raggiunge tramite la sperimentazione della fisicità. In alcuni casi, più che l’orgasmo, è il piacere mentale che conta. Il sadismo fa parte della natura umana, ma deve seguire certe precauzioni, per questo si sente parlare spesso della regola del SSC, ovvero sano, sicuro e consensuale. Ricordate il contratto che il famigerato Christian Grey fa firmare alla sventurata Ana? Beh, udite udite, esiste anche nella realtà, solo che è molto più dettagliato e scrupoloso e può essere modificato man mano che il legame si fa più intenso. Sì, perché i limiti possono essere superati. Ovviamente è tutto relativo, c’è chi segue un certo rigore e ama i dettagli e chi si lascia trasportare dalle situazioni. Dipende dalle persone, dalle relazioni e dai contesti.

La M indica, invece, il masochismo. In pratica siamo nella sfera opposta al sadismo. Qui però bisogna fare una doverosa precisazione, l’autolesionismo non ha nulla a che fare con il Bdsm, sia chiaro. I masochisti del mondo sommerso non sono coloro che amano infliggersi dolore, sono persone che ricercano il piacere attraverso il dolore o l’umiliazione sia fisica che verbale. Queste persone hanno quindi imparato a sperimentare la propria sensorialità attraverso situazioni erotiche.


E fin qui ci siamo, il Bdsm è un insieme di pratiche talvolta molto differenti fra loro subordinate a regole e limitazioni precise a seconda del partner e, soprattutto, del buon senso. Per quanto il Bdsm sia anarchico, non tutto è lecito. Di per sé non è pericolo, ma chi lo pratica deve essere preparato. Ecco perché esiste la regolina d’oro di cui vi ho parlato e, ovviamente, la famosa safeword. Apro una parentesi, esiste un’alternativa alle SSC, si chiama Rack, l’acronimo sta per Risk Aware Consesual Kink, ‘giochino erotico consensuale fra persone coscienti dei rischi’, ma da quanto mi è parso di capire è in disuso soprattutto nel panorama italiano, per cui non spenderò altre parole sull’argomento. Anche perché vi annoierei o rischierei di confondervi arrotolandomi nei significati.

Quindi, ricapitoliamo, chi vive l’erotismo in maniera estrema non è un malato di mente (anche se c’è chi lo pratica assecondando disturbi mentali anche piuttosto gravi, d’altronde non esiste un patentino per gli amanti del kinky), bensì una persona con una profonda conoscenza dei propri desideri, consapevole di appartenere a un mondo alternativo.


Il Bdsm è una cultura? Sì, e c’è chi ne fa una vera e propria filosofia di vita. Chi lo vive apertamente sotto gli occhi di tutti, chi invece si nasconde al riparo da sguardi indiscreti e soprattutto dal pregiudizio (ancora vivo, ahimè), chi ne parla solo con gli amici, chi si espone agli eventi pubblici (esistono molte feste a tema, ritrovi informali e Play Party), chi vive una doppia vita. Insomma, si tratta di persone normalissime con pulsioni forti e un bisogno viscerale di uscire fuori dagli schemi. I giochi di dominazione e sottomissione implicano molta sincerità fra i partner, c’è empatia nella coppia e il rispetto reciproco è la base su cui si fondano questi legami.

Durante la mia ricerca, chattando di forum in forum, mi sono resa conto che spesso le persone con tendenze masochiste sono uomini d’affari, che ricoprono importanti cariche professionali, persone che hanno grandi responsabilità e che, di contro, nell’intimità necessitano di abbandonarsi completamente nelle mani del proprio partner. Non è la regola, ma c’è della logica in tutto ciò. Così, quando ho deciso di scrivere questo romanzo ho passato molto tempo a interrogarmi sui personaggi principali, volevo che fossero credibili, lontani dagli stereotipi di genere. Sapevo che Mads Kavén era un dominatore, ma che tipo di dominatore doveva essere? Di certo non il classico bello da capogiro, giovane, inspiegabilmente ricco e con un passato difficile alle spalle. Insomma, volevo un personaggio sicuro, scevro da turbe mentali e problemi esistenziali irrisolti, doveva essere razionale e consapevole del proprio ruolo. I dominatori, nella maggior parte dei casi, sono coloro che conducono vite tranquille, senza particolari pesi sulle spalle, ma che nei rapporti sessuali hanno bisogno di esercitare il controllo. E, invece, chi è Josephine Lewis? L’innocente fanciulla in attesa del misterioso principe azzurro/tenebra, oppure una persona forte, a tratti difficile, spigolosa, abituata a vivere in un mondo ad alto contenuto di testosterone? Onestamente ho preferito raccontare la storia di una donna complessa, nascosta dietro tante maschere, concentrata sul lavoro, con una famiglia sgangherata che si dedica troppo poco tempo. Jos è una donna moderna, come tante, ambiziosa, impegnata che però non sa ascoltarsi. Non è una principessa, bensì un leader e Mads non arriva a salvarla, lui la distrugge per poi ricostruirla.
Le pratiche descritte nel romanzo hanno il compito di aiutarvi a capire il tipo di rapporto che lentamente si instaura tra i protagonisti, il grado di intensità che lega un padrone alla sua schiava, due amanti in perfetta sintonia che si scoprono incontro dopo incontro. L’erotismo estremo è la miccia che fa esplodere i loro sentimenti in un contesto di forte instabilità.


Con questa stringata introduzione, spero di essere riuscita a illustrarvi le basi di una cultura variegata e complessa, spesso stigmatizzata dalla morale comune che, tuttavia, non ha nulla di assurdo o depravato se non il giudizio che gli viene ingiustamente appioppato. Ad ogni modo, per chi volesse saperne di più a livello teorico, in commercio ci sono diversi titoli interessanti.

Monique


Ora che Monique ci ha spiegato meglio il BDSM, che dite? Siete curiosi di leggere "Chiudi gli occhi" per approfondire il tema, per vedere da vicino questo mondo?
Continuate a seguire il tour per conoscere meglio il libro di Monique.
Domani non perdetevi la tappa con sottofondo musicale sul blog Leggere Romanticamente

mercoledì 14 marzo 2018

Recensione: "Red Sparrow" - Jason Matthews


Editore DeA Planeta
Pagine 508
Prezzo cartaceo 19,80 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2013
Genere Thriller


Bella, intelligente, intuitiva, votata alla disciplina più ferrea e imbevuta di ideali patriottici. Nella Mosca di oggi, dove nessuno fa più finta di credere che la Guerra fredda sia finita davvero, Dominika Egorova sembra nata per fare la spia. Se non fosse per il carattere impetuoso, che non sempre le riesce di dominare. Quando il padre muore senza preavviso e un brutto incidente la costringe a lasciare l’accademia di danza, Dominika si ritrova invischiata in un gioco la cui portata non sospetta neppure. Lo zio, potente vicedirettore dell’SVR, vede in lei la candidata ideale a diventare una “sparrow”, un’agente segreta
specializzata in sofisticate tecniche di seduzione e manipolazione dell’avversario. Ciò che Dominika non può immaginare è la vertiginosa spirale di inganni, violenza, doppio gioco e passione nella quale si ritroverà suo malgrado a sprofondare. E il travolgente passo a due che la vedrà schierata ora contro, ora al fianco di Nate Nash, agente CIA dal carattere schivo ma determinato.
Eccitante, adrenalinico, splendidamente congegnato, Red Sparrow alza il velo sul pericoloso mondo delle spie del nuovo millennio. A lungo ai primi posti della classifica del New York Times, acclamato da critica e lettori sulle due sponde dell’Atlantico, Red Sparrow è una delle spy novel più lette e amate degli ultimi anni grazie al talento e all’esperienza sul campo di un autore con alle spalle oltre trent’anni di servizio nella CIA.

Le Spy story, le storie di spionaggio, non rientrano tra quei generi che preferisco leggere ma dato che il trailer del film "Red Sparrow"(uscito i primi di marzo nei cinema) mi ha incuriosita, ho deciso di dare una possibilità al libro.
"Red Sparrow" ripercorre un po' la trama del film "Mr. & Mrs. Smith".
Da un lato abbiamo gli Stati Uniti con Nate, agente di un gruppo ristretto della CIA specializzato in operazioni intere e in territorio ostile, dall'altra parte, invece, c'è l'Unione Sovietica con una giovane Dominika, agente appena uscita dall'Accademia di intelligence internazionale, con tanto di addestramento nell'arte della seduzione a fini di spionaggio.

"Il respiro di Dominika accelerò, le pulsazioni di Nate anche, ma entrambi ricordarono cosa dovevano fare all'altro e si misero all'opera."

Ciò che unisce i due e li metterà l'uno sulla strada dell'altra, è una talpa, che lavora ufficialmente per l'Unione Sovietica ma che in segreto passa informazioni agli Stati Uniti tramite Nate.
Proprio per scoprire l'identità di questo infiltrato, la SVR (KGB in versione migliorata) dà a Dominika il compito di avvicinare Nate ed estorcergli l'informazione tanto delicata e ricercata.
Le cose, però, non vanno propriamente come immaginato dalla SVR.

"Aveva un compito importante, il suo obbiettivo era una spia americana."


Ho iniziato questa lettura con aspettative positive, aspettative che poi sono divenute opinioni non delle più rosee.
Parto però parlandovi di ciò che ho apprezzato maggiormente di questo libro. Mi riferisco a Dominika, uno dei personaggi principali.
Lei mi è piaciuta non tanto per il suo carattere forte e impetuoso o per la sua tempra da combattente. Non è nemmeno il suo spiccato intelletto ad avermi colpita maggiormente, ma la sua peculiarità di percepire i suoni, le lettere, i numeri, le reazioni umane come colori.
E' una caratteristica che mi ha affascinata molto, poi il personaggio in sè è piuttosto accattivate.
Dominika è una ragazza che per gran parte della sua vita sogna di diventare una grande ballerina. Lei non è nata con il desiderio di divenire una spia, lei voleva ballare, ma una gelosia pericolosa ha deviato il suo percorso, trasformandola in un'arma pericolosamente seducente.
La SVR è intenzionata infatti ad usare il corpo di Dominika più che la sua arguzia, per questo la mandano a fare un corso di perfezionamento alla Scuola delle Rondini e la trasformano in una Sparrow, una Rondine.
Da notare poi quanta fedeltà e convinzione, Dominika mette nel suo lavoro. All'inizio lei è davvero leale all'Unione Sovietica, lei crede davvero in quello che fa con la SVR, nonostante sia restia a usare il sesso per i suoi scopi.

"Resisti. Combatti. Sopravvivi."


Nate, al contrario, non mi ha colpita molto. E' un uomo che dedica al suo lavoro tutta la sua vita. E' un agente esperto che non manca però, da umano qual è, di commettere qualche errore.
Al di là, però, di Nate e Dominika, in questo libro ci sono decine di altri personaggi, a mio avviso, ce ne sono fin troppi.
Tra SVR, FSB, CIA, FBI e tutti i loro agenti e capi, facevo una gran fatica a memorizzare tutti i nomi e i ruoli, soprattutto se consideriamo il fatto che ognuno di loro ha uno scopo all'interno della storia.
Inoltre, trovo che la trama si dilunghi inutilmente.
Nel testo trovano largo spazio missioni, intrighi, trappole, ma anche scene cruente e ovviamente, non mancano gli omicidi. Tra frasi in russo e dissanguamenti vari, a fine di ogni capitolo, fanno poi la loro apparizione alcuni abbozzi di ricette.
In un clima teso, in cui aleggiano complotti e tradimenti, si erge questo mondo spietato, in cui la guerra fredda non è mai finita, mondo pieno di persone infide, pronte a tutto per raggiungere i propri scopi. Ogni arma è lecita, anche la malia.
Le ambientazioni, così come gli stessi personaggi, sono delineati con abbondanza di parole però, rimane sempre quella mia ostile opinione: trovo che la storia divaghi un po' troppo.
Nonostante gli argomenti trattati, nonostante gli eventi che danno ritmo alla storia, ho faticato a finire questo libro.
Non ero spronata ad andare avanti, non riuscivo a immedesimarmi, per questo, non mi sento di assegnare al libro un voto più alto della sufficienza:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "A conti fatti, era soltanto un solitario a cui piaceva ammazzare la gente."

- "No, mi dispiace, qui stanotte Dio non c'era."

- "Piangeva per la Russia, una patria in cui sentiva di non credere più."