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giovedì 31 dicembre 2020

Book Recap 2020


Il 2020 si sta concludendo,
questo anno mi è letteralmente scivolato tra le dite.
Ho come l'impressione di non averlo vissuto veramente.

Per quanto riguarda la lettura, 
ho letto tanto quanto gli altri anni anche se, 
nell'ultimo mese, mi sono arenata.
A dicembre ho letto meno di dieci libri, 
pochissimo per me.

Spero di ritrovare presto la voglia 
di leggere.
Nel frattempo, ecco le 
statistiche di quest'anno.


Qui sotto, la classifica dei libri più belli.
Non ho assegnato 10 quest'anno, solo a qualche rilettura.
Sotto trovate anche una nomina speciale
per quei libri a cui non ho assegnato un volto
altissimo ma che meritano un riconoscimento
speciale.


domenica 27 dicembre 2020

Recensioni: "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" - "La vita invisibile di Addie Larue" - "C'era una volta un Duca"



"Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" di Christiane F.

Genere Biografia

Questa è la storia di Christiane F. 
Inizia quando lei ha sei anni e si trasferisce con la famiglia a Berlino.
È un mondo nuovo per lei, affatto accogliente. Un mondo in cui il rispetto te lo devi conquistare, devi dimostrare di essere forte per sopravvivere all'interno del branco.
La regola più importante è: o darle o prenderle.
E Christiane le prende spesso, soprattutto dal padre.
Christiane inizia allora ad indurirsi, a prevaricare sugli altri, prima a parole poi con i pugni.
A otto anni inizia a fumare, a dieci a rubare.
A dodici anni fuma l'hascisc poi prova la droga.
A tredici anni fa uso di pasticche, fumo, efedrina, acidi, sempre più spesso sprofonda nel suo mondo d'estati.
È sempre più magra, sempre più distante.
Alla soglia dei quattordici anni si fa di eroina, il punto di non ritorno è sempre più vicino.
A poco poco perde la sua libertà, diventa sempre più dipendente. Cosa è disposta a fare per una dose? 

"Come ci si potrebbe altrimenti liberare di tutta la merda che uno vive durante il giorno?"

👉 Mi è piaciuto molto l'uso di un linguaggio gergale, elementare, grezzo. 

👉 Christiane ci racconta la sua vita ma nel testo ci sono le testimonianze anche di altre persone, come la madre o la polizia. Ci mostrano il loro punta di vista. Questi capitolo ricoprono circa il 10% del testo.

👉 Mentre Christiane ci racconta della sua storia, ci parla anche di Berlino, del clima che c'era negli anni settanta.
Nel quartiere in cui viveva c'erano molte regole, i bambini non potevano fare praticamente nulla.
Non appena inventavano un nuovo gioco, ecco che arrivavano gli adulti a vietare, chiudere, cementare.
Inoltre, Berlino non era pronta per affrontare il problema della tossicodipendenza.

👉Questo libro mi ha colpita per vari motivi.
Sono rimasta impressionata dalle storie parallele di Christiane e della sua amica Kessi.
Entrambe ragazzine, entrambe drogate ma con l'unica differenza che Kessi è stata "salvata" subito dalla madre con ceffoni e divieti. Cosa sarebbe successo se anche la madre di Christine si fosse resa conto prima del problema della figlia? 

👉 Il libro parla di un gruppo di ragazzini, poco più che bambini, che scappano dalle loro vite per rifugiarsi nell'estasi delle droghe.
Ed ecco un altro aspetto che mi ha sorpresa: il loro affiatamento.
Si prendono cura l'uno dell'altro. Dividono l'eroina tra loro, offrono ospitalità a chi ne ha bisogno. 
Alcuni si prostituiscono per guadagnare soldi per l'eroina, che poi regalano anche a Christiane. 
I soldi che poi riescono a guadagnare? A quattordici anni, Christiane riesce a racimolare quattromila marchi al mese! Peccato che li spenda tutti in droga.

👉 Questa testimonianza ha cambiato molto il mio modo di vedere i tossicodipendenti. Ho visto il loro piccolo, miserabile e sensibilissimo mondo. Loro sono consapevoli dei pericoli che corrono, loro sono i primi ad ammonire gli altri, a consigliarli di non toccare mai l'eroina, drogarsi è la decisione più stupida che si possa prendere e loro lo sanno bene ma ormai è tardi. Non riescono più a farne a meno.
Il richiamo dell'eroina è così ammaliante, non riescono a ignorarlo anche se ci provano. 

👉 Non c'è un vero e proprio finale, a un certo punto la storia si interrompe. Del futuro di Christiane non ci viene svelato nulla.
C'è però un secondo libro: "La mia seconda vita".

👉 Consiglio caldamente la lettura di questo libro, apre gli occhi su un mondo non abbastanza conosciuto.

Nota: Hanno tradotto male il titolo. "Wir Kinder vom Bahnhof Zoo" vuol dire "Noi, i ragazzi di Bahnhof Zoo". Il Bahnhof Zoo è una stazione della metropolitana dove Christiane e gli altri vanno spesso a drogarsi o a spacciare, non è uno zoo.

"La vita invisibile di Addie LaRue"di Victoria Schwab 

Genere Fantasy
Editore Mondadori

Addie LaRue cambia nome ogni volta, il suo non lo può rivelare, non riesce proprio a pronunciarlo.
Addie è un'ombra che si perde nel tempo, un secondo e chi la conosce si dimentica di lei.
Ha sette lentiggini sul viso, la conosciamo da bambina quando arrabbiata corre da Estele, l'anziana donna che venera gli antichi dei. Le chiede di insegnarle a invocarli.

"Non pregare mai gli dei che sono in ascolto dopo il tramonto."

Cosa si è disposti a fare per realizzare il sogno più grande?
Addie farà un patto con una divinità (o un mostro?), l'oscuro dagli occhi verdi.
In cambio della libertà, dell'indipendenza, lui può prendere la sua anima quando lei si sarà stancata di vivere. Addie non ha però tenuto conto delle clausole ...

"Chiedi un tempo senza limiti. Una libertà senza regole. La totale assenza di legami. Vuoi vivere in tutto e per tutto come ti pare."

Nessuno si ricorda di lei, trecento anni vissuti nell'ombra.
Nel 2014, Addie entra in una libreria e lì trova qualcuno che per la prima volta, non la dimentica.

👉 Addie è uno spirito libero, una sognatrice, l'arte è l'unica cosa di cui non può fare a meno. 

👉 Questo testo ci porta a spasso nel tempo, noi siamo gli unici testimoni dell'esistenza di Addie.
Tutto inizia in Francia, nel 1714 ma poi Addie si sposta e arriviamo nella New York del 2014.

👉 Ho letto questo libro con gran fatica, ciò che proprio non mi è piaciuta è l'infinita serie di ricordi.
Dopo un po' non ne potevo più. Ho apprezzato le parti in cui protagonisti erano Addie e l'oscuro, mi sono piaciute anche le scene in cui si racconta del suo presente e quelle in cui racconta dove tutto ha inizio ma è tutta la storia che sta in mezzo che mi ha annoiata.
Trecento pagine in meno e sarebbe stata una lettura molto più scorrevole, l'avrei apprezzata molto di più.

👉 La trama è piuttosto accattivante, l'idea di questo patto/maledizione è affascinante.
 
👉 Un anello di legno che la insegue.
Un desiderio disperato, una fede cieca, un'ultima supplica, un pegno prezioso.
Un'ultima occasione per essere libera. 
Una serie infinita di primi incontri.
Un girovagare continuo.
Questa è la vita di Addie Larue.

 

"C’era una volta un duca (i duchi di natale Vol. 1)" di  Erica Ridley

Genere Romanzo
Editore WebMotion

Immaginate un villaggio inglese in cui è sempre Natale.
Si chiama Nashtale, o come lo chiamano gli abitanti: "Natale".
Benjamin, quinto duca di Silkridge odia quel posto e ancora più odia il Natale.
La Vigilia lui organizza una festa contro la solitudine, una serata anti-natale.
Durante i non-festeggiamenti, il duca riceve una lettera. L'odiato nonno è morto ed è richiesta la sua presenza per la lettura del testamento.
Benjamin deve andare a Nashtale, patria dell'eterno Natale.
Dovrà affrontare il passato, il motivo per cui ha lasciato quel posto e ... Noelle.

👉 Benjamin è un grande lavorato, è infaticabile, prende il suo ruolo al Parlamento con grande serietà e dedizione.
L'energia che mette al lavoro nasce da una ferita che gli ha inferto suo nonno. L'intera sua vita è condizionata da quel torto subito.

👉 Uno dei personaggi più simpatici del libro (e unico degno di nota) è il signor Fawkes, un anziano che ha problemi di udito. Quanti fraintendimenti!

👉 Il testo è narrato in modo piuttosto frettoloso, diversi dettagli non vengono specificati, vengono semplicemente accantonati. La narrazione è poi mediocre, non se per via della traduzione.

👉 Nel testo c'è praticamente solo una scena erotica e non particolarmente spinta.

👉 La trama non è molto originale, unico dettaglio interessante è il villaggio.
Sul finale, la storia diventa ancora più banale.

👉 Purtroppo, "C'era una volta un Duca" è un libro che si dimentica in fretta. 

Recensioni: "Re Enrico IV e Amleto" - "Di turno la notte di Natale"


"Re Enrico IV-Amleto" di William Shakespeare

Genere Classico
Editore Dalai

Re Enrico IV
Mentre il re è impegnato con dei problemi riguardanti dei prigionieri di guerra, il figlio viene convinto dall'amico Poins, a partecipare a un furto con scherzo ai danni di alcuni ladri ma in particolare di Falstaff.

👉 Lo scherzo è semplice ma abbastanza simpatico, mi sono ritrovata a sorridere mentre leggevo lo scambio di battute tra i personaggi.

👉 Falstaff è un bugiardo cronico, quante ne dice e quante ne inventa! Con che convinzione poi! Poveretto, mi fa anche un po' pena, continua a mentire anche quando lo smascherano. 

👉 Questa opera non è tra le mie preferite, non è all'altezza delle altre. Shakespeare di solito crea trame complesse, dai mille intrecci, questa è fin troppo semplice.

👉 La traduzione non è delle migliori, hanno semplificato molto secondo me.

Amleto
Lo spettro del defunto re di Danimarca continua ad apparire alle sentinelle notturne.
Si pensa che parte del suo tormento sia causato dalla sfida con Fortebraccio padre, di Norvegia.
Amleto, non appena viene a conoscenza di queste apparizioni, va a vedere di persona e si ritrova a parlare con il fantasma del padre.
Il re gli confessa di essere stato assassinato e chiede al figlio di vendicarlo, rivelandogli il nome di chi lo ha ucciso.

👉 Amleto è un personaggio molto interessante. Lui è addolorato profondamente per la morte del genitore ed è in collera per la madre per essersi subito risposata (con lo zio di Amleto, tra l'altro).
A un certo punto, si inizia a vociferare che Amleto è impazzito, forse per amore. Tentano di verificare questa voce e in effetti, Amleto sembra parlare a sproposito ma in realtà, dietro ai suoi discorsi c'è sempre tanta logica.

👉 Questa è un'opera teatrale con all'interno un'altra opera teatrale. Una specie di matrioska molto accattivante. Amleto, infatti, fa mettere in scena l'assassinio del padre, senza però ammetterlo apertamente. Lo fa per far confessare il colpevole, per avere la prova certa della sua colpevolezza.

👉 L'opera trascritta non è la stessa che è stata poi rappresentata da Shakespeare. Quella nel libro è la versione integrale (se venisse rappresentata durerebbe circa quattro ore) mentre lo spettacolo di Shakespeare durava circa due ore, quindi aveva tagliato diverse parti.
Alcune parti nel testo, in effetti, sembrano essere proprio di troppo.


"Di turno la notte di Natale" di Adam Kay

Genere Narrativa
Editore Mondadori

Il libro contiene anni di racconti di esperienze che l'autore ha vissuto a Natale mentre era di turno in ospedale.
Le storie iniziano nel 2004, quando Adam era in urologia e finiscono nel 2009 nel reparto di ginecologia e ostetricia.
Di natali al lavoro ne ha passati tanti, non aveva la scusa "ho famiglia" da giocarsi come biglietto "libera tutti".

👉 L'autore ci parla di ciò che gli è capitato a Natale in ospedale e non sono racconti felici, al massimo ironici. A Natale sembra proprio esserci un incremento di incidenti bislacchi.

👉 Ogni racconto è datato e nel libro ci sono anche alcuni schizzi come la flebo avvolta da una ghirlanda.

👉 Le storie raccontate hanno come protagonisti bastoncini di zucchero, burro d'arachidi, barrette di cioccolato ... e no, non erano parte dei pranzi di Natale.
Alcuni di queste "avventure" hanno dell'incredibile, altre invece sono terribilmente tristi, come "l'abbandono dei nonni", parenti che con qualche scusa di tipo medico, fanno ricoverare gli anziani per godersi le feste senza badare a loro. Lo spirito natalizio arde nei loro cuori, non c'è che dire.

👉 Il tutto è narrato con severa ironia, con umorismo pungente, a volte è proprio brutale, tanto da risultare scortese, motivo per cui ho abbassato un po' il mio voto.

👉 Consiglio di leggere questo libro dopo Natale. Non è decisamente una storia che infonde speranza nei cuori delle persone, forse è proprio il contrario, è un monito a fare di meglio.

" ... per la felicità degli altri. Mi dispiace."

sabato 12 dicembre 2020

Clima Natalizio: Candele e Tè Letterari


 

1. Candela Doctor who
Shop: Etsy.com

Candela creata a mano di colore blu con brillantini.


2. Candela Cookies della signora Weasley
Shop: Etsy.com

Candela fatta a mano ispirata alla serie "Harry Potter".


3. Candela Anna dai capelli rossi
Shop: Etsy.com

Candela creata a mano in collaborazione con Enrico De Luca curatore della versione italiana di Anne di tetti verdi e Lettere Animate.


4. Candela Inverno a Narnia
Shop: Etsy.com

Candela fatta a mano ispirata a Narnia.


5. Candela I giardini di Pemberley
Shop: Etsy.com

Candela floreale fatta a mano, ispirata al libro "Orgoglio e pregiudizio"


6. Tè Sherlock Holmes
Shop: Etsy.com

Collezione di tè ispirati ai libri di Sherlock Holmes.


7. Tè Natale a Hogwarts
Shop: Etsy.com

Tè ispirato ai libri di "Harry Potter"


8. Tè Agatha Christie
Shop: Etsy.com

Tè ispirati ai gialli di Agatha Christie


9. Tè Supercalifragilistichespiralidoso
Shop: Etsy.com

Tè ispirato ai libri su Mary Poppins
Tè verde cinese mescolato con fragole e vaniglia.


10. Tè Winnie the Pooh
Shop: Etsy.com

Tè fruttato ispirato ai libri di Winnie the Pooh.

A Natale leggi:

lunedì 7 dicembre 2020

Recensione: "Fuga da Gardenia" - Charlie Foo



Editore Bookabook
Genere Narrativa 

La dottoressa Lucyd non sa cosa la aspetta quando viene invitata a visitare un nuovo parco divertimenti: Gardenia. 
Disperso su un altopiano delle Filippine, Gardenia presenta una struttura particolare, tra cui un labirinto fatto di piante geneticamente modificate. Un paradiso soprattutto per una biologa, ma non tutto è come sembra, tra strani avvenimenti e misteriose sparizioni ... Gardenia si trasformerà presto in incubo botanico.

"Non è da barbari, è nella loro cultura! Come fai a non vedere di chi è la colpa? Questo parco non ha rispettato nulla, né il luogo su cui è sorto, né le popolazioni che l'abitavano da prima che la costruzione iniziasse. Gardenia è una follia, pensata da pazzi e realizzata da pazzi. E' colpa vostra se ci troviamo in questo casino, perciò smettila di accusare i nativi se cercano di fare rispettare la propria cultura!"


Davvero molto interessante, un'avventurosa lezione botanica in uno sperduto ed isolato altopiano delle Filippine, una storia difficile da dimenticare. 
Da grande fan di Jurassic Park, posso dire di aver percepito la stessa atmosfera da tachicardia, il non sapere chi sarebbe stato ucciso e soprattutto come e da quella terribile "creatura" nascosta chissà dove. 
Adoro queste sensazione da thriller, è uno di quei libri dai quali non ti riesci a staccare, rimani incollata alle pagine per sapere cosa succederà.
La Menez è diecimila volte peggio di Hammond (l'ideatore di Jurassic Park, per chi non lo sapesse), una donna terribile e senza scrupoli, che non si fa problemi a fare quello che serve anche a costo di superare il limite consentito.
Ciò che mi è piaciuto di più è l'idea alla base del libro ma ancora di più ho apprezzato l'ambientazione: un labirinto pieno di piante giganti geneticamente modificate, con "spiacevoli sorprese" alla fine dei percorsi sbagliati, tutto su un altopiano. Al centro poi c'è anche un pozzo con piante ... particolari, il tutto sopra un vulcano inattivo!

"Guardai il bicchiere che Leslie aveva lasciato sul mio comodino, e mi accorsi che l'acqua all'interno si muoveva leggermente. Iniziai a sentire il pavimento fremere, poi scuotersi leggermente. Da terra sentii provenire delle vibrazioni, poi alcuni rumori profondi, come se il pavimento stesse per spaccarsi in due."

La scrittura è molto avvincente, scorrevole e ti incuriosisce, soprattutto nella seconda parte, quando le cose iniziano a farsi molto interessanti e più chiare.
I personaggi sono davvero tosti soprattutto Lucyd e Amit, che oltre a formare una bella coppia, non si arrendono mai, soprattutto quando scoprono la verità, cosa si nasconde dietro al parco e la vera identità della ... beh lo scoprirete leggendo.
Insomma un susseguirsi di eventi mozzafiato e un finale con il botto! 
Una narrazione davvero avvincente e con vari colpi di scena.
Devo ammettere però che nonostante le belle illustrazioni che sono sicuramente un punto a favore del libro, ho comunque sbirciato su Google per vedere meglio anche i colori e la forma di alcune piante, soprattutto la mancinella, che mi è rimasta molto impressa tanto per il suo aspetto innocuo quanto invece per la sua pericolosità, a mio rischio e pericolo perché infatti poi le ho anche sognate e non è stato per niente di piacevole ... ecco il prezzo da pagare per la mia curiosità, me lo sono meritata insomma!!
Spero tanto che ci sia un seguito ... da quel che sembra, potrebbe anche esserci.
Comunque, adesso vedo le piante in modo diverso!

"Le nostre gambe e braccia si riempirono di tagli e graffi sanguinanti, inciampavamo e incespicavamo nei gradini insidiosi. Eppure, quando cadevamo a terra, ci rialzavamo velocemente, quando prendevamo una storta continuavamo a correre. Nulla avrebbe potuto fermarci. Nulla."

Recensione a cura di

giovedì 3 dicembre 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "Il caso dell'abominevole pupazzo di neve" - Nicholas Blake

 

Editore Giunti
Genere Giallo 

1940.
A Easterham la grande gelata è finalmente finita.
John e Priscilla Restorick sono affacciati alla finestra della loro cameretta e guardano il pupazzo di neve in giardino. Si sta sciogliendo poco a poco, gli è caduta perfino la testa ... ma ... c'è ...
Ma facciamo un salto indietro, partiamo dall'inizio.
Il Signor Strangeways è un investigatore privato.
La cugina di sua moglie, Clarissa, gli ha scritto una lettera per chiedere il suo aiuto professionale.
La Vigilia di Natale, a Easterham Manor si è tenuta una seduta spiritica nella stanza del Vescovo, dagli abitanti creduta infestata. Durante la seduta, la gatta di casa è impazzita, ha iniziato a gettarsi contro il muro, sembrava posseduta.
Clarissa chiede a Nigel Strangeways di indagare sul fatto.
Costretto dalla moglie, lui non può che acconsentire e insieme raggiungono la famiglia Restorick.
Il mistero è però più ingarbugliato del previsto: Nigel si imbatte nella morte di Elizabeth, una degli ospiti di Easterham Manor.

👉 Il libro parte dalla fine per poi fare un salto nel passato, là dove tutto ha avuto inizio. Ciò non compromette però le nostre indagini, la verità è tutta da scoprire.

👉 Nel libro non ci sono tantissimi personaggi quindi è semplice calarsi nella storia e investigare senza perdere pezzi per strada. Tutto viene descritto chiaramente e fin da subito ci vengono fatti conoscere i vari personaggi.

👉 La migliore tra tutti è Clarissa. Lei fu una delle prime donne intellettuali ma a causa di un esaurimento si perse nell'età georgiana. È come se lei vivesse nel Settecento.

👉 Anche Elizabeth è un personaggio piuttosto particolare. Nel corso della storia, viene delineata magistralmente. La sua vita si srotola davanti ai nostri occhi. 

👉 Lato positivo di questo giallo sono le piste, ce ne sono davvero tante da seguire, quasi tutte plausibili. Indaghiamo quindi su più fronti, causa della vita complessa di Elizabeth. Un passato turbolento, una ferita mai chiusa. Di torti ne ha subiti diversi, di problemi ne ha affrontati tanti.

👉 Altro aspetto che ho apprezzato molto è la costante attinenza al caso, non distogliamo praticamente mai l'attenzione. Gli approfondimenti sulle vite dei personaggi hanno l'unico scopo di aiutarci a indagare meglio sull'omicidio, niente di più viene detto, solo ciò che ha attinenza con le indagini.

👉 Lato dolente è invece la soluzione, poi tanto brillante non è. Non mi ha sorpresa, non mi ha fatto gridare: "geniale!".

👉 In generale, sono soddisfatta da questa lettura. La conclusione non è eccezionale ma il caso è costruito bene, la narrazione più che scorrevole. Il libro si legge davvero bene, lo scrittore riesce a mantenere viva l'attenzione del lettore fino alla fine.

Sotto i commenti della lettura di gruppo.

martedì 1 dicembre 2020

Regali Natalizi per Lettori



1. Diario di Lettura, Reading Journal in italiano, Book Lover: Agenda di lettura tutta in italiano. Tieni traccia dei tuoi libri e delle tue recensioni 

Su questo personal planner per amanti dei libri e book blogger potrai annotare le schede di 50 libri in maniera ordinata così da avere un registro aggiornato con le frasi memorabili, classifiche, ispirazioni, argomenti da approfondire e molto altro.
Puoi vedere un'ANTEPRIMA delle pagine INTERNE sul profilo Secret Garden Weekly Planner.

 



 2. Anpro Poster 100 libri da grattare - film lista dei desideri di libri per gli appassionati di lettura, 6 pezzi di accessori

  



3. There Was A Girl Who Loved Books Book Lover Daughter Girls PopSockets PopGrip: Impugnatura per Telefoni Cellulari e Tablet Intercambiabile




4. Yuanj Lampada Libro USB Ricaricabile, Lampada a Forma di Libro, Luce LED di Legno, Decorativi Lampada da Tavolo -880mAh Mini Lampada a Libro [Classe di efficienza energetica A]




5. HARRY POTTER Trivial Pursuit- Edizione Speciale.