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venerdì 29 novembre 2013

"L'imperatrice Sissi" - Erika Bestenreiner


Editore MONDADORI
Pagine 289
Prezzo 10,50 EURO
Anno prima edizione 2005
Genere: Biografia 


Il 24 aprile 1854, nella chiesa di Sant'Agostino a Vienna, a soli sedici anni la duchessa in Baviera Elisabetta sposa il cugino Francesco Giuseppe. Ha così inizio l'epopea dell'imperatrice Sissi, una delle figure femminili più amate e raccontate della storia moderna, la cui personalità fu segnata da violenti contrasti. E la cui vita, che fu scandita dal drammatico alternarsi di felicità e dolore, di successi mondani e lutti strazianti, venne spezzata nel 1898 dalla mano dell'anarchico italiano Luigi Lucheni il quale, uccidendola, ne fece una martire e un mito. Erika Bestenreiner ricostruisce in queste pagine anche le vicende meno note, ma non meno tumultuose e singolari, che caratterizzarono l'esistenza degli altri figli dei Duchi in Baviera.






A differenza del precedente libro recensito: "Sissi" di Brigitte Hamann, questo nuovo volume si concentra, non solo sulla figura dell'Imperatrice, ma anche sui suoi fratelli, sorelle, figli e nipoti vari.
Rispetto all'altro libro, che si concentrava sulla vita di Elisabetta, questo nuovo libro storico prende in considerazione anche le vite dei famigliari di Sissi e di come, quest'ultima, abbia influito su di essi.
Un volume non troppo spesso ma ricco di nozioni e immagini interessanti.
La vita della sovrana viene trattata dall'inizio alla fine ma non in modo approfondito, come invece viene fatto nel libro della Hamann. Gran parte del volume è dedicato ai fratelli di Elisabetta, alle loro vite, ai loro figli, ai loro matrimoni e anche alle loro morti. Questo libro prende in considerazione la vita dell'Imperatrice attraverso la sua famiglia.
Elisabetta fu una grande donna e questo non comporta il fatto che fu anche una grande imperatrice. I suoi rapporti con i famigliari non furono sempre calorosi e la sua vita non fu l'unica ad avere una fine triste.
La scrittrice Bestenreiner ha fatto nascere in me un dubbio: cosa sarebbe successo, se all'altare, con Francesco Giuseppe, ci fosse andata Nènè e non Sissi? Se Elena in Baviera fosse diventata realmente Imperatrice austriaca, le cose sarebbero andate diversamente?
Un libro ben strutturato, chiaro e istruttivo, che merita:

4 stelle su 5

Alcune frasi dal libro:

- "Elena continuava a pensare che al posto della sorella avrebbe dovuto esserci lei e che, invece, era soltanto oggetto di sguardi compassionevoli."

- "Obbiettivamente sarebbe stato meglio per tutti gli interessati se Francesco Giuseppe avesse scelto Elena. Elisabetta, infatti, nonostante i pregi, la bellezza e lo charme, non fu né una buona moglie né una madre premurosa. (..) Come sarebbe stata diversa la storia della casa d'Asburgo - e, di conseguenza, la storia mondiale - se la duchessa Ludovica non avesse portato Elisabetta a Bad Ischl."

- "Carlo Teodoro (...) desiderava dare un senso alla sua esistenza, voleva essere utile agli altri uomini e poter star vicino alla gente. (...) La morte di Sofia, rafforzò il suo desiderio di studiare medicina. La famiglia si oppose subito e a gran voce. (...) Ma Carlo Teodoro non si lasciava sviare. Incoraggiato dai suoi professori dell'università, realizzò il suo desiderio."

- Frederic Barker: "Sembra una donna di trent'anni. Bianca come il marmo appare la pelle levigata dalla morte, un leggero rossore affiora sulle labbra, così raffinate e delicate come erano state in vita. Alla sua vita dovetti pensare alla statua di Saffo, che Sua Maestà conservava a Lainz e che amava tanto." Se non ha esagerato, la morte e l'arte dell'imbalsamazione avevano restituito all'imperatrice ciò a cui teneva di più: la bellezza giovanile.

- "Anche dopo la morte di Lucheni, il crimine da lui commesso era destinato ad avere molte ripercussioni. Sebbene l'attentatore avesse in fondo esaudito il desiderio di Elisabetta di una fine rapida e indolore, l'imperatrice Sissi era divenuta grazie a lui una martire, vittima di un anarchico senza scrupoli che aveva assassinato una donna indifesa."

- Hans Bankl, autore di "Mal d'Asburgo", in riferimento a Sissi:
"digiunava come Lady Di,
cavalcava e tirava di scherma come d'Artagnan,
faceva ginnastica come Jane Fonda,
venne ammazzata come J.F Kennedy
e assomigliava a Romy Schneider."