Translate

domenica 30 giugno 2019

Book Challenge - Luglio -


In questi giorni ho un problema con Facebook, anzi, lui ha un problema con me.
Non mi lascia postare commenti nei gruppi e non ho capito perché.
Comunque, ho risolto, in qualche modo.
L'unica cosa che non ho aggiornato è la classifica dei vostri punti. La sistemerò appena potrò.


Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog




Bambini Sperduti 

Soluzione Gioco Casata Giugno: Giardino d'estate



Gioco casata
- 1 punto ai componenti della casata che indovinerà di che libro si tratta -

I libri del gioco casata sono stati tutti letti da me, quindi potete cercare qui sul blog, sulla pagina Facebook, su Goodreads oppure su Instagram.

Indizi: Trovatutto - scrittori - età vittoriana

Traccia Gold
- 5 punti per il lettore -


Gruppo lettura: link



Traccia Musicale
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Abbina uno o più libri a questo estratto, leggili e scrivi la recensione. 

" ... dove il cielo si muove se lo guardi attentamente
dove basta un minuto intenso per vivere sempre
dove piove ma tu esci per bagnare la mente
perché se la vita è nostra non ci ostacola niente ..."

Ultimo - Rondini al guinzaglio

Tracce Casate
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi e recensisci uno o più libri legati solo alla traccia assegnata alla tua casata.

Traccia scelta dalle Ladre di libri per le Lost in Austen: Libro con un mese nel titolo

Traccia scelta dall'Ordine della fenice per i Bambini Sperduti: Un libro pubblicato postumo

Traccia scelta dalle Lost in Austen per l'Ordine della fenice: Un libro tra i titoli scartati nei sondaggi per le tracce gold da luglio 2018 a questo mese.

Traccia scelta dai Bambini sperduti per le Ladre di libri: Un libro scritto da un'autrice con le tue stesse iniziale (sia nome che cognome)

Tracce Luglio
-  I punti variano a seconda delle pagine del libro letto - 

Scegli una sola traccia, abbinala a un libro, leggilo e fai la recensione, poi puoi collegare il libro scelto a un altro libro, che puoi collegare a un altro. I collegamenti sono liberi, tranne il primo che deve essere legato alla traccia.

Un libro con un ombrello in copertina
Un libro con due persone in copertina (solo due, non di più)
Vai in libreria o apri Amazon, leggi il primo libro su cui posi gli occhi (se il libro lo hai già letto, vale il secondo che guardi)

Esempi tracce ombrello - persone

sabato 29 giugno 2019

Recensioni: "Proposta indecente" - "Come finiscono le favole" - "Beastly"



"Proposta indecente" di Emma Wildes

Editore Leggereditore
Genere Romanzo storico

"Proposta indecente" è un romanzo storico ambientato in Inghilterra, nel 1812.
Nicholas Menning, sesto duca di Rorhay, grande esperto di cavalli e di donne, ha fatto un'oltraggiosa scommessa con il suo amico, lord Manderville (Dereke Drake), su chi dei due sia l'amante migliore.

"È follemente perverso, ma due dei più begli uomini d'Inghilterra faranno del loro meglio per dare piacere alla prescelta. Provate a immaginare cosa c'è in serbo per la signora che acconsentirà."

Ora, chi sarà la donna a fare da giudice?
Tutti si stupirebbero se sapessero che a offrirsi volontaria è stata la fredda e altezzosa Caroline.
Lei è vedova, il suo non era un matrimonio felice ed è tormentata da un dubbio: davvero era colpa sua (come affermava il marito) se a letto non c'era passione?

"Era logico dedurre che se non avesse provato piacere neppure tra le braccia dei due amanti più celebri di Londra, allora doveva davvero essere colpa sua."

Carolina dovrà trascorrere una settimana in compagnia di ognuno dei due gentiluomini, alla fine dovrà decretare chi dei due è l'amante più esperto.
Tutto questo, però, dovrà farlo stando sempre attenta a non venir riconosciuta, per evitare di finire al centro di uno scandalo.
Soprattutto ora che suo cognato la tormenta per via dei soldi avuti in eredità dal marito.
Quell'uomo avido è capace di tutto pur di ottenere i soldi che lui crede gli aspettino di diritto.
Un personaggio davvero odioso!
Protagonisti di "Proposta indecente" sono tre figure sottovalutate. Dietro alla maschera che portano in società si celano emozioni pesanti da portare.
Caroline appare come una signora distaccata, austera ma dentro di sé porta le cicatrici di un matrimonio infelice.
Nicholas e Dereke sono libertini di prim'ordine, vengono rispettivamente chiamati il Diabolico Duca e l'Angelo ma i loro cuori sono ancora doloranti per delle delusioni avute in passato.
Questo particolare, il fatto che dietro ai gesti e al modo di apparire dei protagonisti si celino ricordi e sentimenti tormentati, mi ha fatto apprezzare di più il libro.
"Proposta indecente" ovviamente non è un romanzo storico pertinente all'epoca. Non è decisamente in stile Jane Austen.
È un romanzo pieno di passione anche se, in base alla trama, me lo aspettavo più spinto.
La lettura è scorrevole, le pagine sono riuscite ad incantarmi con facilità.
Purtroppo nel libro ci sono vari refusi che però non hanno reso la lettura meno romantica, scandalosa ed emozionante.

"Come finiscono le favole" di Lisa Kleypas 

Editore Mondadori
Genere Romanzo

Dopo la morte della madre, Holly viene affidata allo zio Mark.
Mark la porta a vivere sull'isola dove è nato e dove vive tuttora: San Juan.
I due vanno a vivere nella grande villa di Sam, fratello di Mark.
Sam e Mark non hanno idea di come crescere una bambina ma in poco tempo, la piccola li conquista.

"Comincia volendole bene."

Da quando è morta la madre, Holly non parla, fortunatamente Maggie riesce a cambiare le cose.
Maggie si è trasferita da poco sull'isola, ha aperto un meraviglioso negozio di giocattoli e lega subito con Holly perché capisce il dolore che prova.
Maggie è una sognatrice, il suo mondo è fatto di magia, balocchi, fate e conchiglie che raccolgono parole.
Mark, al contrario, è razionale, nel suo mondo c'è solo ciò che si vede ad occhio nudo.
Nonostante le differenze tra i due, l'attrazione tra loro è praticamente istantanea.
Per Natale, Holly chiede a Babbo Natale una mamma. Riuscirà Mark ad accontentarla?

"Non bisognerebbe preoccuparsi del per sempre ... il tempo finisce prima di quanto ci aspettiamo."

Il libro è di una semplicità elementare. La trama è breve e praticamente priva di colpi di scena, il tutto è intuibile fin dall'inizio.
I distacchi da un capitolo all'altro sono netti, disorientano.
Tra il primo e il secondo capitolo c'è un distacco di sei mesi, da Mark e Holly, si passa a parlare di Maggie.
Inutile dire che ero super confusa.
Lato positivo della storia è che è riuscita a mettermi di buonumore.
Non manca, inoltre, un pizzico di umorismo, una nota allegra che vivacizza la trama.
Il finale l'ho trovato un po' affrettato ma reso magico dal calore del Natale.
Consiglio questo libro? La storia non è male, è scorrevole, forse un po' superficiale, il difetto maggiore è che è ... fin troppo semplice.

"Beastly" di Alex Flinn 

Editore Giunti
Genere Romanzo

Il protagonista del libro è Kyle, un ragazzo di prima liceo, bello, ricco e sfrontato.
È crudele con chi non ha la sua fortuna di essere popolare e affascinante.
Non ha remore a trattare male gli altri, ad esempio ha fatto uno scherzo orribile a una ragazza innocente.
Le ha fatto credere che sarebbe andato al ballo di fine anno con lei. In realtà, ci è andato con la sua bellissima ragazza (per cui non prova affetto), mettendo cosi in ridicolo l'altra.
Kyle non ha rispetto per le persone, le tratta come vuole e non riceve mai una punizione... a questo rimedierà la ragazza umiliata che, in realtà, è una strega.

"Saprai come ci si sente a non essere belli, a essere brutti dentro e fuori. Se imparerai bene la lezione, potrai rompere l'incantesimo. Altrimenti vivrai per sempre in punizione"

Toglie a Kyle la sua bellezza, lo trasforma in una bestia.
Zanne in bocca, artigli sulle dita, corpo ricoperto di peli.
Kyle, il bello, si trasforma e diventa Adrian, il tenebroso.

"Per tutta la vita sei stato un privilegiato solo perché eri bello, e per tutta la vita hai usato la tua bellezza per essere crudele con chi era meno fortunato."

Kyle è cresciuto senza amore ed ora la sua vita dipende proprio da questo sentimento.
L'incantesimo si spezzerà solo se qualcuno lo amerà così come è.

"Così il mondo ti giudicherà per quel che sei veramente."

"Beastly" è una rivisitazioni moderna della celebre fiaba "La Bella e la Bestia" (una delle mie preferite).
Il romanzo è ambientato in epoca contemporanea ed più o meno fedele alla fiaba.
Ho deciso di leggere il libro perché il film tratto da esso mi era piaciuto.
Ovviamente ci sono diverse differenze tra una rappresentazione e l'altra, tra le due, però, ho preferito la versione del libro.
Nel testo ci sono alcuni errori ma la lettura è davvero scorrevole e piacevole.
Nella costruzione della trama alcuni aspetti non mi hanno convinta.
L'avvicinarsi di Kyle alla sua Bella mi è apparso troppo affrettato e lei è fin troppo accondiscende con il padre che, in pratica, la dà via solo per riavere indietro la sua roba.
Inoltre, la "chat incantata" non l'ho capita fino in fondo.
Kyle scrive ad altre "creature" (il ranocchio, la sirenetta) coinvolte in un incantesimo.
Quello che non mi è chiaro è: sono stati davvero incantati da una strega come Kyle o le loro storie sono solo metafore?
Il libro non mi ha coinvolta totalmente, forse è adatto a un lettore più giovane ma è stata ugualmente una lettura gradevole.

giovedì 27 giugno 2019

Recensione: "L'enigma dell'abate nero" - Marcello Simoni


Editore Newton Compton

Pagine 331
Prezzo ebook 5,99 €
Prezzo cartaceo 9,90 €
Genere Thriller storico

Secretum Saga
1. L'eredità dell'abate nero
2. Il patto dell'abate nero
3. L'enigma dell'abate nero

Molte cose sono state rivelate nei precedenti due libri, i misteri da scoprire, però, sono ancora tanti.
Tigrinus è l'uomo più ricercato di Firenze.
Le spie di Cosimo de Medici e di Nicolò Vitelli, capo dei birri, gli danno la caccia da mesi e sulla sua testa pende perfino una taglia e tutto per colpa di un libro molto speciale, un libro che racchiude segreti pericolosi.
Il ladro dai capelli di due colori, però, è ancora in affari.
Una vecchia conoscenza, il mercante Angelo Bruni, ha una proposta da fare a lui e al suo amico Caco.
Mentre era per mare, Bruni si è imbattuto in una galea "bisognosa d'aiuto". Su di essa stava viaggiando un uomo, Troilo, da cui dipende la vita di una persona a cui sono legate le sorti di tutta la cristianità.
Bruni non si lascia sfuggire l'occasione, offre i suoi servigi a Troilo e non perché è un uomo generoso o gentile.
A quanto pare, il prelato da salvare è assai ricco e Bruni ha ideato un piano per alleggerirgli le tasche.
Promette a Troilo di reclutargli gente fidata per aiutarlo con la sua missione, le persone in questione sono Tigrinus e Caco.
Altro che proteggere il prelato, loro lo deruberanno ... o almeno, questa è l'idea.
Vari imprevisti si metteranno sulla strada di Tigrinus e Caco.
Tra questi, gli affari di Bianca e beh ... non è mai un piacere avere a che fare con lei.
Tra tutti i personaggi, lei è quello che mi è mancato di meno, non sono stata tanto contenta di incontrarla di nuovo.
Bianca è sempre pronta a riversare sugli altri le proprie colpe.
Questa volta, di mezzo, ci è andato suo padre ed è proprio per farlo uscire di prigione che si è messa sulle tracce di Tigrinus. Ha stretto un accordo con il signore di Firenze e non ha remore a sacrificare gli altri per ottenere ciò che vuole.
Lei è una donna infingarda, manipolatrice, non la sopporto proprio insomma.
Tigrinus, invece, mi fa un po' pena. Lui è il capro espiatorio perfetto, se si vuole dare la colpa di un reato a un altro per allontanare le attenzioni dalla propria persona, ecco: "è stato Tigrinus".
Non è un santo, è un ladro ma non tutti i reati che avvengono in città sono opera sua.
Devo ammettere inoltre, che ho visto più nobiltà e cuore in Tigrinus che in Bianca.

"Sparire e vivere nell'ombra. Finché gli uomini non avessero smesso di dibattersi, tradire e affannarsi in quella terribile tempesta che era la storia."

La "Secretum Saga" è una serie intrigante e avvincente.
Dopo averci incantati nei primi libri, il nano Caco, sempre pronto a mettersi nei guai, l'abile ladro Tigrinus e l'insopportabile Bianca tornano per una nuova avventura che li condurrà al centro di un complotto, lontano dalla loro Firenze.
Misteriosi personaggi si riaffacceranno nella vita di Tigrinus e nuove rivelazioni sulla sua famiglia lo spingeranno sempre più lontano da Firenze.
Lo scrittore è abilissimo a creare un'atmosfera evocativa.
Con le sue descrizioni dagli accurati dettagli, ci porta nella Firenze del 1461, lungo strade brulicanti di mercanti, ladri, assassini, spie, preti, nobili e povera gente.
Ci conduce tra intrighi, bugie, malaffari.
Tutto questo, lo fa senza annoiare il lettore, cosa non insolita quando si parla di thriller storici.
Marcello Simoni ha una scrittura fluida e leggera, è un piacere leggere i suoi scritti.
"L'enigma dell'abate nero" è un nuovo libro avvincente quanto scorrevole. Non l'ho letto ... l'ho divorato!

domenica 23 giugno 2019

Alice on Wednesday - Negozio delle Meraviglie a Tokyo


Per la rubrica:

A Tokyo c'è un negozio a cui è impossibile rimanere indifferenti.
Il negozio in questione si chiama "Alice on Wednesday". Il nome bizzarro è stato scelto per dare un senso a quello che è apparentemente uno dei giorno più noiosi della settimana: mercoledì (wednesday).
Il negozio riproduce, più o meno fedelmente, il mondo di "Alice nel Paese delle Meraviglie".
L'entrata per questo mondo è singolare.
Sulla facciata dell'edificio ci sono varie porte di dimensioni e forme diverse. Quale sarà quella giusta?
La più piccola, ovviamente, come in "Alice nel Paese delle Meraviglie".
Per entrare, infatti, bisogna abbassarsi un po'.


Una volta dentro, ci si trova in mezzo a gadget di ogni tipo, suddivisi in tre piani.
L'intero negozio è arredato in stile "Paese delle Meraviglie" ma i temi variano di piano in piano.
Perfino le scale hanno dei temi particolari: Brucaliffo e Stregatto.


Al piano terra, nella stanza bianca, ci sono alimenti e bevande, ovviamente legati alla storia di Alice. 
Ad esempio, ci sono le bottiglie “Drink Me”.



Al secondo piano c'è la stanza del Cappellaio Matto. Qui ci sono vestiti e gadget vari ispirati ad Alice.



Il terzo piano è dedicato alla Regina di Cuori e ai suoi accessori.


Nel negozio ci sono gadget di ogni tipo.
Portachiavi, borse, ombrelli, gioielli, potete vederli qui --> link onlineshop del negozio
Questo, invece, è il sito del negozio --> www.aliceonwednesday.jp 

Fonti:

venerdì 21 giugno 2019

Recensioni Letture di Gruppo: "L'invenzione delle ali" - "La chimera di Praga"


"L'invenzione delle ali" di Sue Monk Kidd 

Editore Mondadori
Genere Narrativa

In questo libro, due mondi opposti, in guerra tra di loro, si avvicinano dando vita a una storia dolce - amara.
Il libro parla di due bambine. I più superficiali diranno che sono una padroncina e la sua schiava ma no, in realtà sono solo due bambine con il cuore grande come l'oceano.
Hetty è una piccola schiava, una dei quattordici che gestisce la casa della famiglia Grimké.
La casa dei padroni è il mondo di Hetty, un mondo in cui viene picchiata praticamente ogni giorno, a volte, solo per essersi appisolata durante le preghiere.
Sarah è sua coetanea ma per sua fortuna, è nata dalla parte giusta del mondo.
Lei è una dei dieci figli dei coniugi Grimké e una schiava non la vuole proprio, non è giusto. Il suo sogno è diventare un avvocato (in un epoca in cui le donne non hanno nemmeno un'istruzione).
Sarah è diversa dalle altre fanciulle, lei è affamata di conoscenza, ama leggere, imparare, riempirsi la mente con mille e più nozioni.
Sarah, però, non è molto brava a parlare, fa fatica a far uscire le parole di bocca. Ha iniziato ad avere questo problema dopo aver visto la brutalità con cui sua madre ha punito una schiava. Forse è stato quell'episodio a spingerla a lottare contro la schiavitù.
Per il suo undicesimo compleanno, sua madre, le regala Hetty (con tanto di fiocco) ma Sarah quel dono non lo vuole, lei non vuole possedere persone. Vuole, invece, liberare Hetty, che ha avuto il coraggio di fermare, con un'occhiata rabbiosa, la mano che la stava bastonando.

"Ognuno si ribella come può."

In un mondo razzista e violento, in un epoca in cui la conoscenza è un'arma temuta e l'ignoranza uno scudo per tenere a bada gli "inferiori", ecco due bambine, che contro ogni convenzione e regola, diventano amiche, alleate.

"Non eravamo un popolo speciale che aveva perso la magia. Eravamo un popolo di schiavi, e non saremmo andati da nessuna parte." 

Questo libro ha diversi aspetti che mi sono piaciuti.
Innanzitutto, nonostante il tema, non ci sono scene eccessivamente violente, cioè alcune scene brutali ci sono ma mi aspettavo di peggio.
Questo particolare, però, ha anche una lato negativo: rende il libro meno coinvolgente.
Una patina di superficialità aleggia sulla storia.
Benché il libro mi sia piaciuto, non è riuscito a coinvolgermi al cento per cento.
Il fascino dell'amicizia tra Hetty e Sarah si attenua pagina dopo pagina.
Loro si allontano, non hanno più una storia in comune ma due divise e distanti.
Nonostante questo, però, la storia di Sarah e Hetty rimane qualcosa di sorprendente, queste due signorine sono una forza della natura, sono coraggio, determinazione, giustizia.
Non sono, però, gli unici personaggi degni di nota. Sono diverse le figure che si ergono contro la crudeltà e la disumanità.
Questo è un libro in cui le punizioni si contrappongono a gesti altruisti, la gentilezza alla ferocia, è un libro di grandi confronti e lotte per la libertà.

"Volevo far sentire la mia voce ..."

Ciò che più di tutto mi è piaciuto, però, è la scoperta fatta a fine libro.
Sarah, sua sorella, Hetty e molti altri personaggi sono realmente esistiti, hanno davvero combattuto contro la schiavitù, a favore dei diritti delle donne e dell'uguaglianza.
Ero convinta fosse una storia inventata, invece parte delle cose narrate sono vere.
"L'invenzione delle ali" non è la lettura più bella che io abbia fatto ma sono ugualmente rimasta piacevolmente colpita.

Commenti dalla lettura di gruppo:

Federica: "Ho scelto di leggere il libro mensile perché mi aveva incuriosito la copertina. Poi ho iniziato a leggerlo e l'ho amato, mi è piaciuto davvero davvero molto. Mi piace leggere di paesi lontani, di culture diverse e qui c'è proprio questo: l'incontro tra due culture che si conoscono e si migliorano."

Chiara: "Questo libro mi ha colpita perché mi aspettavo qualcosa di molto melenso e in stile via col vento (il film) e invece ho trovato un libro molto vero e a tratti anche crudo."

Marisa: "Un libro intenso e profondo, intriso di momenti tragici e altri di grande umanità. Bellissimo il rapporto tra Sarah e la schiava Monella, regalatale per il suo undicesimo compleanno. In realtà sono entrambe schiave, Sarah delle convenzioni e rigidi schemi sociali, Monella della legge e dei padroni."

Sara: "Sono partita molto scettica su questo libro ma devo dire che con la prima parte poi sono andata piuttosto d'accordo, tanto che credevo che mi sarebbe piaciuto. Dalla metà in poi, invece, ho fatto una fatica immensa."

Martina: "È stato un romanzo che mi ha colpito molto, soprattutto perché racconta una storia vera che tratta anche un argomento molto delicato ed importante della storia."

Maria: "Una storia che ci fa vedere le due facce della stessa medaglia, la schiavitù e le prime lotte per la sua abolizione. Trent'anni di storia fino all'epilogo del tutto inatteso."

Roberta: "Libro molto interessante, mi è piaciuto leggere cosa dovevano subire gli schiavi e come vivevano i ricchi dell'epoca. Mi è piaciuta tantissimo Sarah che si è sempre battuta per le sue idee e per liberare la sua piccola schiava."

Elvira: "Sue Monk Kidd, ha ripercorso una fetta di storia, tra realtà e fantasia, nel cammino lungo e penoso verso le libertà, soffermandosi su figure denigrate come la razza nera e -più in generale- la donna.
Certamente l’autrice non è così spietata e arguta come vorrei per criticare tutte le nefandezze perpetuate dalla sua razza nella sua terra, ma scegliendo personaggi realmente esistiti, ha reso omaggio a chi si è mossa in prima linea in quel campo senza per questo diventare famosa."

Marianna: "Il romanzo è veramente molto bello e tocca degli argomenti particolarmente delicati; la scrittrice ha deciso di raccontare gli eventi alternando i pensieri e le vite delle due protagoniste che messe a confronto fanno vedere in maniera ancora più eclatante le differenze delle due realtà. Una pecca non indifferente è che il continuo alternarsi delle due a volte “sdubbia” un po’, perché ti stai affascinando ad un lato e ti ritrovi già dall’altra parte."

Ellen: "Questo libro mi è piaciuto molto.Ho gradito alla fine , la spiegazione di come sia stata ispirata la scrittrice."

Alessandra: "Leggendolo ho pensato, questo libro già mi piace. Invece è trascorso lentamente pagina dopo pagina senza emozionarmi profondamente."

Paola: "Sinceramente, mi aspettavo molto meglio. Questo mese faccio un po' fatica a leggere e questo libro non mi ha aiutata particolarmente: tremendamente lento per buona parte e in più non succede mai davvero qualcosa. La storia raccontata da Monella è certo molto più interessante di Sarah (un personaggio che ho trovato odioso e inutile) ma nel complesso pareva non finire mai. A me è piaciuto poco."

Marina: "innanzitutto volevo ringraziare Claudia che con le sue gold mi permette di scoprire libri che forse non conoscerei. Detto questo trovo questo libro meraviglioso. Letto in due giorni, mi ha presa, portata nel 1800, nel pieno Sud America e in mezzo agli schiavi. Ti fa venire voglia di aiutare sia Sarah che Hetty, e di partecipare alle loro lotte di emancipazione."

Francesca: "Il romanzo si legge bene, nonostante sia un po' lento ma c'è la voglia di finirlo per sapere come si sviluppano le vicende. In particolare i temi trattati sono delicati e fanno molto riflettere. Spesso le descrizioni delle punizioni degli schiavi, ma anche semplicemente il modo in cui venivano trattati nel quotidiano, ti fanno salire dentro un sentimento di rabbia ed ingiustizia e ti fa veramente riflettere su quanto male possa fare l'uomo. Il tema della schiavitù è difficile da digerire e questo libro lo descrive molto bene."

Marina: "È un libro intenso, carico di pathos, che si legge velocemente, che ti sbalordisce e che ti lascia una speranza indelebile sul cuore. È una storia che porta a riflettere sulla condizione di noi donne : antica e, ahimè , ancora tanto moderna."

Emma: "Intrigante, avvincente e scorrevole. Una storia vera ma romanzata sulle difficoltà del periodo della schiavitù e della condizione femminile nel 1800."


"La chimera di Praga" di Laini Taylor

Editore Fazi
Genere Fantasy

Serie
1. La chimera di Praga
2. La città di sabbia
3. Sogni e mostri di divinità

Per le strade di Praga si aggira una giovane studentessa di diciassette anni. Ha capelli color blu elettrico, sulle mani ha due tatuaggi singolari e il suo viso è impreziosito da un sorriso ironico.
Affascina gli amici con le storie dei mostri che raffigura nei suoi molteplici album.
I suoi amici osservano con ammirazione i suoi disegni, invidiano la sua fantasia, non le credono quando afferma che quelle creature incredibili sono, in verità, reali ... e se lo fossero davvero?
Karou è la figlia adottiva di Sulphurus, un demone chimera. Lui ha un negozio molto speciale, un negozio a cui si può accedere in parti diversi del mondo ma la cui reale posizione è ignota a tutti. Le porte per entrare sono custodite da Sybilis, una chimera dolcemente inquietante con la coda da rettile, sul cui corpo si attorcigliano serpenti velenosi. Nel negozio vengono venduti desideri, il loro prezzo? Denti.
Attraverso porte magiche, Karou viene mandata da Sulphurus in giro per il mondo per recuperare ingredienti e denti, in cambio, riceve desideri di poco valore.
Ci sono cinque tipi di desideri diversi, più sono potenti più il sacrificio richiesto per ottenerli è alto.
Karou è una ragazza tosta ma dentro di sé sente pulsare continuamente un senso di solitudine opprimente.
La sua quotidianità viene scossa all'improvviso quando nota sulle porte del negozio di Sulphurus, un'impronta bruciata.
Karou non sa che è in corso una guerra.
Chimere e angeli si scontrano da decenni e Akiva è intenzionato a porre fine, una volta per tutte, a questo scontro.
Lui è un angelo che ha dimenticato cos'è la pietà.
Akiva chiama le chimere mostri, per Korou, invece, sono la sua famiglia.
Quando le loro strade si uniscono, il duello tra loro è praticamente istantaneo, però, Akiva tentenna ... Korou gli ricorda ... possibile che lei ...

"Abbiamo in noi la possibilità di fare altro piuttosto che uccidere."

"La chimera di Praga" rivoluziona, sconvolge gli stereotipi a cui siamo abituati.
In questo libro, gli angeli non sono figure innocenti votate al bene ma guerrieri sanguinari che si tatuano un segno sulle dite per ogni chimera uccisa.
I demoni, invece, non sono creature malvagie (non tutte almeno) alcune sono in grado di allevare una bambina come una figlia.
Ciò che più mi ha colpito del libro, però, è il concetto di buono e cattivo che emerge dal testo.
È un concetto relativo, perché a volte non esiste una distinzione netta, a volte si tratta solo di opinioni diverse e non è detto che entrambe non possano essere giuste o ugualmente sbagliate.

"La pace è qualcosa di più dell'assenza della guerra. La pace è accordo. Armonia."

Il libro è ambientato parte nel passato, parte nel presente.
Ho decisamente preferito la prima parte, quella che si svolge nel presente.
L'altra mi ha annoiata, avrei preferito leggere un riassunto piuttosto che la versione estesa.
La trama è intrigante, però, alcuni aspetti sono facilmente intuibili.
Le varie ambientazioni, invece, sono evocative, in particolare, Praga. Mentre leggevo, mi sembrava di camminare per le vie della città insieme a Karou.
Ad inizio testo ero entusiasta del libro ma questo mio stato d'animo è scemato verso la fine, soprattutto quando vengono rievocati ricordi del passato.
Sono un po' delusa da questa lettura. L'inizio è ottimo, l'idea del negozio di desideri intrigante, la guerra tra chimere e angeli stuzzicante ma poi la trama ha preso una piega inaspettata, la narrazione è diventata pesante, la storia pedante.
Non so se continuerò la serie. Sono curiosa di leggere come andrà a finire però non sono molto invogliata.
Magari aspetterò un po' prima di leggere il seguito.

Commenti dalla lettura di gruppo:

Elvira: "La storia è scritta con un linguaggio scorrevole.
I personaggi incuriosiscono con la loro forza prorompente. Bella la mescolanza fra mitologie cristiane e pagane con la pura fantasia ed il veloce vagare tra Praga e Marrakech. Mi son piaciute pure le leggende tramandate tra i serafini e le chimere a giustificare ognuno l’odio reciproco.
L’idea della sacralità dell’anima e del suo possibile trasmigrare è resa molto bene.
Per il resto il libro mi è sembrato un po’ scontato, ho ritrovato stereotipi amorosi un po’ banalizzati."

Sonia: "Storia davvero originale ed avvincente che col finale sospeso costringe a continuare la lettura dell'intera saga!"

Antonella: "Un'altra proposta di Claudia, di cui non ero convinta e mi rimangio tutto lo scetticismo!
Un romanzo davvero bello, scritto in modo impeccabile, capitoli corti e storia molto interessante!"

Maria: "Bellissima storia, divorata in 2 pomeriggi. Era da parecchio che non leggevo così di gusto. Non vedo l'ora di leggere il seguito."

Chiara: "Non amo questo genere di narrativa.L 'ho trovato una storiella superficiale adatta a dei giovani adolescenti.
Poco avvincente, si salvano solo le descrizioni delle città in cui si svolge il romanzo che sono interessanti e dettagliate. "

Ines: "La scrittura della Taylor l'ho trovata scorrevole e ben dettagliata, mi sono piaciute tanto le descrizioni di Praga tanto più che voglio andare a visitarla."

Ilaria: "Il libro è diviso in due parti, una ambientata nel presente e l’altra nel passato, dove è un susseguirsi di cambio dimensione, personaggi e tempo. Decisamente ho apprezzato più la prima parte, dove viene descritto questo universo magico, le sue leggi e i suoi misteri. La seconda lo trovata confusionaria, a tratti anche lenta e il finale, in realtà mi è sembrato abbastanza scontato."

Roberta: "Adoro Karou e i suoi modi di fare e la tenerezza di akiva nonostante la sua potenza, la storia è avvincente e scorrevole e non vedo l ora di leggere il seguito."

Federica: "Libro bello, con questi tratti fantastici mischiati alla realtà. Questa lotta tra bene e male che ha mille sfaccettature e non così una linea netta come si pensa sempre. Bello lo svolgersi della storia con tutti questi incastri e misteri che fanno prendere il lettore."

Emma: "L’ho letto fino alla fine con molto piacere, potendo avrei voluto un finale diverso, ma comunque continuerò a leggere gli altri due libri della serie."

Marina: "Libro interessante, piacevole, ti fa capire che tutti abbiamo un po' di bene del male e un po' di male nel bene."

sabato 15 giugno 2019

Recensioni: "Il principe svedese" - "Un delitto fatto in casa" - "Suicide Club"


"Il principe svedese" di Karina Halle 

Editore Newton Compton
Genere Romanzo

Ad inizio testo, l'autrice fa una precisazione.
Afferma che il libro è una specie di rivisitazione di "Vacanze romanze" e che il testo "contiene una grande quantità di parolacce e dettagli sessuali". In effetti, è così, però pensavo peggio.
Il problema maggiore, secondo me, è la storia in sé.
Il libro parla di Maggie, una ragazza che ha dovuto abbandonare l'università per tornare a casa a occuparsi dei cinque fratelli.
Maggie aveva ottenuto una borsa di studio per la New York University, il suo sogno era diventare una giornalista.
Una sera, però, mentre è fuori con un'amica, Maggie riceve una chiamata da una delle sue sorelle.
Un detenuto del carcere dove lavorava il padre, è uscito di prigione ed ha ucciso i loro genitori.
Dato che Maggie è il tutore legale dei fratelli, torna a casa per prendersi cura di loro.
Il compito di genitore non è semplice.
Deve badare a Callum, un bambino di sette anni che si mette sempre nei guai, poi c'è April, una ragazzina di quattordici anni piena di rabbia.
Fortunatamente le gemelle di undici anni, Rosemery e Thyme sono diligenti e l'aiutano e ovviamente ha il supporto di Pike, unico altro fratello maggiorenne.
Mentre tenta di badare ai fratelli, Maggie deve anche provvedere alla famiglia.
Ha sostituito la madre al lavoro, pulisce le camere da letto in un albergo della zona e proprio lì, fa un incontro elettrizzante.
Un giorno, durante il suo giro, Maggie entra in una stanza e si scontra letteralmente con un cliente ... nudo.
Il soggetto in questione è Viktor, erede al trono svedese.
La morte del fratello lo ha traumatizzato a tal punto che i suoi genitori gli hanno concesso una breve vacanza in America.
A causa di una serie di strane circostante, Maggie e Viktor si conoscono meglio.
Meggie invidia Viktor, è convinta che lui possa viaggiare senza pensieri, in realtà, lui è solo in libera uscita, presto dovrà tornare a casa, per adempiere ai suoi doveri di principe.

"... quando cresciamo non solo ci rendiamo conto che il Principe Azzurro non arriverà mai, ma anche che non lo volevamo davvero."

A mio avviso, la trama manca di originalità.
Scrivere una rivisitazione, prendere spunto da un altro libro o film per creare un nuovo testo non è semplice, perché si rischia di sfociare nella banalità, come in questo caso.
Secondo me, la scrittrice poteva direttamente scrivere una storia nuova invece di ricalcare malamente il film con Audrey Hepburn.
Alla fine, però, ho assegnato un voto basso al libro perché ho faticato a finirlo, non riuscivo proprio a farmi coinvolgere dalla storia. La narrazione (forse qui è un problema di traduzione) è semplice ma non molto fluida.
La storia d'amore, inoltre, più che tenera è violenta. In alcune scene temevo che Maggie si facesse male sul serio.
Poi lui, non è il massimo dell'eleganza ... si fuma una canna a Disneyland, il regno delle famiglie ma soprattutto dei bambini!
Questo libro, di regale ha ben poco, è passionale, a volte triste, brutale sotto certi aspetti, ma niente di eclatante o travolgente.

"Un delitto fatto in casa" di Farinetti Gianni 

Editore Marsilio
Genere Giallo

La storia si svolge tra l'Italia e la Francia e questa è praticamente l'unica cosa chiara del libro.
Per il resto ... che confusione!
Il libro è un marasma di personaggi. La trama è tutta spezzettata, perché a turno, segue tutte le vicende che riguardano i personaggi. Cosa che appesantisce eccessivamente il libro.
Al centro della storia c'è la famiglia Guarienti (anche se intorno a loro vorticano decine di altri personaggi).
I Guarienti si riuniscono per il Natale nella villa di famiglia.
Nello stesso momento, Duccio, l'amante di Sebastiano Guarienti, è a Nizza, nell'appartamento di famiglia. Per sua sfortuna, assiste alla caduta della signora Adelaide, l'inquilina del piano superiore che è precipitata giù dalla finestra.
Suicidio o omicidio?

"Più o meno riposano tutti in questa notte di Natale tra Francia e Italia. Anche il cadavere della signora Laide ..."

Ora, io ho sintetizzato molto perché in realtà, queste poche righe, nel libro, ricoprono lo spazio di cento pagine!
A un certo punto, mi era venuto il dubbio che questo non fosse affatto un giallo perché per pagine e pagine e pagine l'autore non fa che parlare della vita dei personaggi.
E questo va a letto con quella, questo tradisce e a quella non gli interessa. E questo è gay e quello non lo vuole dire ai suoi genitori. E questa ama giocare d'azzardo e insomma non ne potevo più!
Su quattrocento pagine, le indagini ricoprono meno di cento pagine! Ma neanche, cinquanta al massimo!
Il libro è di una monotonia impressionante, di una noia inaudita. Le uniche parti accettabili sono quelle inerenti la morte di Adelaide e la relazione tra Duccio e Sebastiano (e anche quest'ultima parte, a lunga andare, annoia).
Zero suspense, trama e narrazione di una pesantezza infinita.
Ho odiato questo libro dall'inizio alla fine.
Mancava poco che lo buttassi fuori dalla finestra!
La soluzione del caso poi? Avevo capito già tutto poche pagine dopo la morte della signora Adelaide.
Insomma, non solo non consiglio questo libro ma non lo voglio più nemmeno sentir nominare!

"Suicide Club" di Rachel Heng 

Editore Nord
Genere Narrativa

In un mondo in cui vivere centoquarantadue anni viene considerata una sconfitta e la ricetta dell'immortalità è di prossima invenzione, che fare se si vuole invecchiare?"Suicide Club" parla di una realtà in cui le persone hanno un'estrema cura di loro stessi.
La cura del corpo è un'ossessione, i gelati e i frappè chi li mangia più! Anche la carne è in pratica cibo spazzatura! Non ci sono dottori ma Curanti e possono esserlo solo coloro che hanno secoli di vita a disposizione, perché gli anni di studio sono davvero tanti.
È un gene che definisce chi sei o per lo meno, se vale la pena investire sulla tua vita.
Alla nascita, le persone vengono classificate. In base ai geni o sei un Aspirante (e puoi quindi vivere anche trecento o più anni) o un Sub-100 (un essere difettoso, malato, che non vale la pena preservare).
Ma se uno l'immortalità, l'eterna giovinezza non la vuole?
In un mondo in cui i bambini sono una rarità e le persone fanno continue sedute di mantenimento, in un mondo in cui la società ti obbliga a vivere, ecco nascere il Suicide Club.
Loro mangiano cibo intasa arterie, non gli interessa vivere per sempre ... anzi, aiutano, chi lo vuole, a morire.

"Non ci lasciano scelta."

In questo mondo, Lea è un'Aspirante.
Ha cento anni e ha ancora tutti i suoi arti naturali, nessun ricambio! Il suo aspetto, poi, non assomiglia a quello di una fragile nonnina ma a quello di una giovane donna..
Sua madre era l'emblema di quella società votata alla bellezza, lei stessa lavora per il Ministero ma un giorno rischia di perdere il diritto all'immortalità.
Per raggiungere il padre che non vedeva da ottantotto anni, Lea si getta in mezzo alla strada e viene investita. Niente di grave, solo qualche graffio ma quel suo gesto viene scambiato per un tentato suicidio e il suo nome finisce nella Lista di Osservazione.
Lea è costretta ora a frequentare un gruppo di sostegno e lì entra in contatto con alcuni componenti del Suicide Club.
Il titolo di questo libro è molto più affascinante del testo.
Innanzitutto, non viene data un'idea chiara fin da subito, le varie informazioni sugli Aspiranti, gli Empi, i Sub-100 ecc. vengono seminate per tutto il libro.
La trama poi è piatta, a parte il contesto, la storia di Lea e suo padre è pedante.
Vogliamo poi parlare di Lea? È una psicopatica! Ma le cose che fa da bambina sono degne di uno squilibrato mentale, di un cattivo dei film horror.
Altro che persona sana di mente! Lei è un'Aspirante solo perché la madre era brava a manipolare le persone!
Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di molto più elettrizzante, sicuramente, mi aspettavo più azione o comunque qualcosa più in linea con il titolo, una vera associazione che ha mille modi per "aiutarti" invece ... niente, "Suicide Club" non è altro che una storia ... noiosa.

venerdì 14 giugno 2019

Recensioni: "Master Magician" - "Il giardino d'estate" - "Le sette morti di Evelyn Hardcastle"


"Master Magician" di Charlie N. Holmberg

Editore Fannucci
Genere Fantasy

Trilogia
1. Paper Magician
2. Glass Magician
3. Master Magician

Dopo un apprendistato piuttosto turbolento, Ceony sta per affrontare il suo esame finale ma non è solo con la carta che si sta esercitando.
Ceony conosce un segreto prezioso, segreto che la rende di fatto una delle maghe più abili e potenti.
Sa come legarsi ai vari materiali.
Non è più costretta a lavorare solo con la carta, può fare magie anche con gli altri elementi.
Cosa ritenuta illegale e impossibile fino a quel momento.

" ... lei aveva potere su ogni cosa."

Come se Ceony non fosse già agitata per il suo esame, la sua quiete viene ulteriormente scossa dal ritorno di un vecchio nemico.
Ceony non riesce a stare con le mani in mano, non vuole più rischiare, non vuole più farsi trovare impreparata. Questa volta non sarà la preda ma la cacciatrice.
Ceony è impulsiva, ardita, spesso le sue decisioni la mettono nei guai ma le sue azioni sono frutto di scelte prese dal suo cuore.

"Tu vuoi essere tutto."

"Master Magician" è l'ultimo libro di una trilogia avvincente.
Anche in questo volume i duelli magici non mancheranno. Questa volta saranno ancora più formidabili, in quanto Ceony ci mostrerà magie nuove e complesse. Mi aspettavo, però, un'ulteriore svolta, relativa al potere della narrazione appreso nel primo volume.
Sono rimasta, tuttavia, sbalordita dal finale, da ciò che Ceony intuisce.
Tra tutti e tre i libri, questo è quello più romantico senza eccedere nel passionale.
Non aspettatevi nulla di più di qualche bacio.
È una trilogia adatta soprattutto ai ragazzi, ai più giovani ma anche i più grandi sapranno apprezzarla tantissimo.
Io sono rimasta piacevolmente colpita.
Tutti e tre i volumi sono brevi e scorrevoli, si leggono in pochissimo tempo e lasciano nel cuore una sensazione di freschezza.
È una trilogia magica quanto romantica. Una serie che vale la pena di leggere.

"Il giardino d'estate" di Paullina Simons

Editore Bur
Genere Romanzo

Trilogia
1. Il cavaliere d'inverno
2. Tatiana e Alexander
3. Il giardino d'estate

1946. Alexander e Tatiana sono di nuovo insieme, in America, con loro figlio Anthony.
Dopo tante peripezie sono finalmente insieme, sono una famiglia ma al lieto fine non si sono ancora nemmeno avvicinati.
Le cose tra loro sono difficili.

"Vivi qualcosa che ti cambia radicalmente. Vedi cose che non puoi non vedere. Poi cammini come un sonnambulo attraverso la tua vera vita, traumatizzato."

Alexander vuole viaggiare con il loro camper, ogni mese vuole visitare uno stato diverso.
La mancanza di privacy però, causata da un Anthony estremamente impiccione, sempre bisognoso delle cure della madre, irrita Alexander che, sempre più spesso, è nervoso.

"Pensavamo che il peggio fosse passato, invece ci sbagliavamo. Il peggio è vivere."

Tatiana invece è malinconica e non riesce a toccare il marito, a guardare il suo corpo martoriato.

"Non era accettabile che suo marito portasse Hitler e Stalin su tutto il corpo, anche lì a Miami, dove le acque tropicali sfioravano il cielo."

Tatiana, inoltre, timorosa di perdere di nuovo il marito, sfugge le richieste del governo americano di un incontro con Alexander.
Con il suo mutismo, la sua testardaggine, non fa che complicare le cose, attira su Alexander numerosi sospetti. La situazione è tesa, soprattutto per i rapporti irrequieti tra gli USA e l'URSS. Il maggiore dell'Armata Russa da che parte sta? Alexander è forse una spia?
Tatiana poi non fa che piangere, perdonare Alexander, compiacerlo. Inoltre è fastidiosa perché afferma di essere servile al marito, di baciare la terra dove cammina eppure alla fine fa sempre quello che vuole, andando anche contro al volere di Alexander.
A un certo punto, l'ho compatito! Non solo doveva SOPPORTARE la moglie ma pure il figlio, invadente all'ennesima potenza! Anthony si è guadagnato il premio di personaggio più fastidioso del libro!

"Volevi il ragazzo che avevi conosciuto nel 1941, il ragazzo che amavi, che avevi sposato. Non riuscivo a trovarlo, ma non riuscivo a trovare neanche te."

Anche Alexander, però, un po' esasperante lo è.
In guerra sapeva bene come muoversi, ma nella società, in tempo di pace, non riesce a inquadrare bene le persone. Si lascia abbindolare come un ingenuo.

" ... te ne vai in giro con la guerra addosso."

La trilogia del "Cavaliere d'inverno" racconta l'intera storia di Alexander e Tatiana. Dal loro primo incontro, alla loro vecchiaia, non mancando di menzionare anche episodi della loro infanzia.
E la loro è una storia travolgente, una storia lunga una vita, una storia piena di gioie e battaglie, di guerre e baci, di giorni passati in piscina con la famiglia e di altri trascorsi nei campi di battaglia.
La loro è una storia a cui non ci si può non affezionare.
Certo, avrei preferito libri più brevi e con meno sciagure. L'autrice si lascia un po' andare, è piuttosto ridondante, ma è riuscita a creare dei romanzi dolci quanto malinconici, una storia straordinaria perché piena di difficoltà e proprio questo aspetto, rende il tutto più reale.
Niente favola romantica, niente lieto fine a capitolo venti, in questi libri, Alexander e Tatiana lottano ogni giorno per poter stare insieme, per essere felici, proprio come facciamo noi ogni giorno.
Ed ora, dopo aver letto l'ultimo libro, con ancora nel cuore la lunga vita di Alexander e Tatiana, vi consiglio di leggerla, leggete questa fantastica trilogia, colma di amore, sfide da superare, missioni cruente da affrontare.

"Le sette morti di Evelyn Hardcastle" di Stuart Turton

Editore Neri Pozza
Genere Giallo

Non vedevo l'ora di leggere questo libro e fortunatamente le mie rosee aspettative non sono state deluse.
I coniugi Hardcastle hanno organizzato un ballo in maschera a Blackheath House, in onore del ritorno della figlia ... in realtà vogliono commemorare un funesto evento.
Gli invitati sono gli stessi di quel lontano giorno.
Quattordici ospiti più i quattro componenti della famiglia.
Il testo, però, non si apre mostrandoci una festa gioiosa ma un bosco.
Un uomo, che scopriremo poi essere il dottor Sebastian Bell, si risveglia senza memoria e con sulle labbra il nome “Anna”.
Poco dopo, sente una donna gridare, qualcuno la insegue e … oh uno sparo!
Quella donna è forse Anna? L'hanno uccisa?

"C'è un enigma che va risolto."


Sebastian riesce a raggiungere una villa e lì scopre di essere uno dei quattordici ospiti.
Mentre li guarda in viso, pensa: uno di loro è forse l'assassino?
Strane cose iniziano ad accadere intorno a Sebastian.
Compare un misterioso uomo vestito da medico delle pestilenze medievali, arrivano messaggi dai morti, un maggiordomo viene aggredito, un uomo viene appeso al soffitto.
E quando sembra che nulla possa essere più strano di così, ecco iniziare un nuovo giorno e Sebastian ... non è più Sebastian ma il maggiordomo e la nuova giornata è in realtà la stessa del giorno prima.

"Era un medico (...). Poi è stato un maggiordomo, oggi è un playboy e domani sarà un banchiere. Nessuno dei quattro ha il suo vero volto né la sua vera personalità. È stato privato dell'uno e dell'altra quando è arrivato a Blackheath, e non le verranno restituiti finché non se ne andrà."

Aiden Bishop ha a disposizione otto giorni e otto incarnazioni per risolvere l'enigma della morte di Evelyn Hardcastle. Verrà liberato solo quando risolverà il mistero ... se risolverà il mistero.
Questa non è una semplice indagine, è una vera e propria sfida.
Aiden non è l'unico intrappolato nella villa, altre persone sono impegnate a sgrovigliare il rompicapo e se non ci riusciranno, rivivranno tutto da capo.

"Qualcuno sarà assassinato ala ballo stasera. La sua morte non sembrerà un omicidio, perciò il colpevole non verrà catturato. Rettifichi questa ingiustizia e io le mostrerò la maniera di uscire di qui."


Ogni ospite nasconde dei segreti, gli indizi sono tutti lì, in quella casa, teatro di macabri intrighi, intessuti così abilmente che non sarà semplice sciogliere i nodi.
Tutti mentono, ognuno di loro ha un pezzo di puzzle, Aiden riuscirà a raccoglierli tutti e a scoprire la verità?

"La morte ha gettato i dadi ed Evelyn ha pagato il suo debito."

La trama è davvero intrigante, con entusiasmo mi sono messa nei panni di Aiden e ho attraversato le stanze di Blackheath House alla ricerca di una risposta alla domanda: "Chi ha ucciso Evelyn".
L'enigma è ingarbugliato, io ne avevo intuito solo una parte.
Blackheath House nasconde molti segreti.
È stato esaltante conoscere tutti i vari personaggi, scavare nelle loro vite, nel loro passato.
E l'idea delle incarnazioni? Geniale il gioco diabolico di cui fa parte Aiden.
Non è un semplice libro giallo dove c'è qualcuno che indaga su un omicidio, in "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" lo schema consueto viene sconvolto e esaltato da questo loop temporale, da questa singolare competizione.

"Questa giornata si ripeterà otto volte, e lei vedrà attraverso gli occhi di otto diverse incarnazioni."

Di tutto il libro un unico aspetto non mi è piaciuto.
Aiden prende la sfida alla leggera, la sottovaluta.
I suoi avversari si buttano con irruenza nella competizione, lui, al contrario, si focalizza su cose secondarie.
Avrei preferito leggere di un Aiden più agguerrito e concentrato sull'indagine.
La sua debolezza mi ha infastidita un po'.
Questo particolare a parte, sono soddisfatta di questa lettura.
Ho letto il libro con trasporto e curiosità.
Ho trovato la trama davvero ingegnosa! Era da un po' che non leggevo un giallo così arguto!
L'assenza di un cambio ambientazione e la ripetizione di alcuni eventi non ha, a mio avviso, appesantito la narrazione che ho trovato abbastanza sciolta e scorrevole.
"Le sette morti di Evelyn Hardcastle" è un libro che mi sento di consigliare a chi ama immergersi in indagini intricate con il fine di scoprire il colpevole.