"Frankenstein" di Mary Shelley
Editore Barbera
Genere Classico
Il capitano Walton stava navigando tra vaste pianure di ghiaccio quando avvista un uomo mezzo congelato su una slitta.
Lo sventurato è uno scienziato, Victor Frankenstein. Nei giorni a seguire racconterà la sua incredibile storia al suo soccorritore, storia che riguarda i suoi genitori, una bambina adottata e una curiosità irrefrenabile per l'alchimia e le leggi che regolano l'elettricità.
Saranno queste sue passioni a condurre Victor verso la sua disgrazia.
A diciassette anni va all'università ed è studiando che a Victor viene l'idea di dare vita a corpi morti.
Vuole creare un essere gigantesco, formato dalla somma di più parti.
E alla fine ci riesce ma ciò che crea sarà anche ciò che lo tormenterà per il resto della sua vita.
👉 Il libro inizia con le lettere che il capitano scrive alla sorella. Lettere in cui è riportato l'incontro con lo scienziato e il racconto della vita di quest'ultimo. È un inizio pesante e poco accattivante ma del resto, nemmeno il resto è poi tanto migliore.
👉 La narrazione è lenta e dispersiva. Non avevo proprio voglia di andare avanti a leggere. L'unica parte accettabile è quella dove il mostro racconta la sua storia.
👉 Victor mi ha lasciata senza parole, in senso negativo. Vuole a tutti i costi creare questa creatura, darle vita e poi quando ci riesce, quando questo essere apre finalmente gli occhi giallastri ... Victor si spaventa e scappa, "aiuto un mostro!" ... serio? L'ha creato lui così! Lui gli ha dato vita. "Voglio un mostro, voglio un mostro" e poi "che paura, un mostro!" Proprio un genio questo scienziato!
👉 Fin da subito ho simpatizzato per la creatura di Victor. Il modo in cui è stato creato e poi ignobilmente abbandonato mi ha fatto provare pena e compassione per lui.
L'unico mostro in questo libro è lo scienziato. Lui ha creato quell'essere e poi lo ha rinnegato, lui ha fatto germogliare nella creatura sentimenti quali la solitudine e la rabbia.
Victor è la causa del suo stesso male e di quello della sua creatura. È un uomo ottuso, non si rende proprio conto del male che fa, nemmeno quando la creatura gli restituisce il favore e gli fa provare ciò che lui gli ha fatto provare per primo.
Victor ha creato il mostro, gli ha dato la vita ma lo ha privato della felicità, dell'amore e lo ha colmato di rancore. Il mostro è Victor.
👉 Verso metà libro, la creatura racconta la sua storia, di come ha imparato a parlare e a capire le emozioni. È sorprendente come sia riuscito a comprendere velocemente sentimenti come la compassione, la gentilezza, l'altruismo. Come ho detto, è migliore lui di Victor.
👉 Una parte considerevole la ricoprono le ambientazioni. L'autrice le descrizione ampiamente.
👉 Decisamente non è stata una lettura scorrevole, l'ho terminata a fatica ma mi è piaciuto soffermarmi a pensare sulla vera identità del mostro e sui limiti della scienza.
"La sfida della mummia" di Elizabeth Peters
Editore Tea
Genere Giallo
1880.
Amelia Peabody è l'ultima di sei fratelli, l'unica ad essere rimasta con il padre fino alla sua morte.
Da lui non ha eredità solo ricchezze ma anche un'invidiabile cultura.
Il padre era un'amante delle antichità e Amelia ha deciso ora di visitare tutti quei posti che suo padre studiava.
A Roma, Amelia rimane senza dama di compagnia ma ... colpo di fortuna! Una ragazza inglese, Evelyn, le sviene davanti!
La poverina è stata ammaliata e abbandonata dal suo maestro di disegno.
Amelia decide di aiutarla e assumerla come sua dama di compagnia.
Evelyn movimenta ancora di più la vita di Amelia, una schiera di gentiluomini e guai la segue ovunque! Amelia non si immaginava un viaggio così ... affollato.
Le due donne si mettono in viaggio, destinazione: il Cairo.
Lì avranno a che fare con due fratelli affascinanti e fastidiosi e con una tomba ... maledetta.
Una mummia darà la caccia alle nostre dame.
Riuscirà Amelia a risolvere il mistero?
👉 Amelia è una persona singolare per la sua epoca. Ha trentadue anni e non ha nessuna intenzione di sposarsi, preferisce viaggiare.
Lei è un medico mancato, il suo sogno nel cassetto è amputare qualche arto.
👉 Le varie ambientazioni sono descritte in modo molto suggestivo. Si ha quasi l'impressione di visitare le piramidi insieme ad Amelia o di navigare con lei sul Nilo. Per non parlare delle notti trascorse in tombe trasformate in camere da letto.
👉 La soluzione del caso è fin troppo banale, avevo detto tutto fin dall'inizio.
👉Tuttavia la storia mi è piaciuta molto. Amelia mi ha incantata così come il suo viaggio al Cairo tra le mummie e le piramidi.
👉 Alcuni personaggi citati nel libro sono realmente esistiti.
👉 Una storia simpatica, ricca di avventure e cambi di ambientazione. Un libro veloce da leggere e piuttosto accattivante.
"La famiglia Sappington" di Lois Lowry
Editore il Castoro Editrice
Genere: Narrativa per ragazzi
"C'era una volta una famiglia che si chiamava Sappington". Non è così che iniziano tutte le fiabe?
Questa però è decisamente sopra le righe.
I Sappington sono una famiglia d'altri tempi (così continuano a ripetere nel libro).
La famiglia è composta dai due genitori e da quattro figli: Tim, dodici anni, Bernabò A e Bernabò B, dieci anni e Jane, sei anni e mezzo.
Tim è il tiranno della famiglia, decide sempre lui per fratelli, anche quello che può o no piacere loro.
Jane è invece una creaturina timida e sottomessa, alla ricerca di un briciolo di affetto.
I gemelli sono sempre impegnati a litigarsi il maglione, la madre gliene ha fatto uno solo, era troppo impegnata a farne uno per il gatto.
I genitori dei quattro bambini ... beh ... si dimenticano spesso dei figli, a essere sinceri, non li sopportano proprio. Un giorno decidono che ne hanno abbastanza ed escogitano un piano per sbarazzarsi di loro.
Tuttavia, anche i bambini si sono stancati dei genitori ed escogitano a loro volta un piano per diventare orfani.
In pratica, vogliono farsi fuori a vicenda.
Chi riuscirà per primo nell'intento?
👉 Una storia decisamente folle ma anche piuttosto divertente.
👉 Protagonista della storia è una famiglia oltremodo originale, una famiglia in cui la parola "amore" è sconosciuta. Mi è piaciuta questa visione brutale e disincantata della famiglia, una visione insolita.
👉 La storia, inoltre, racconta di come le persone sole si attraggono, di come quelle acide vengono invece dimenticate. Una storia razionalmente senza senso!
👉 Il libro è breve e la narrazione coinvolgente, si legge in un attimo e sono tanti i sorrisi che riesce a strappare.
👉 Molto carini anche i disegni in bianco e nero ad inizio capitolo. Sono semplici ma arricchiscono la storia.