"Le lettere smarrite di William Woolf" di Helen Cullen
Editore Nord
Genere Narrativa
Su una cosa concordavamo tutti noi della lettura di gruppo: ci aspettavamo una storia con un qualche tipo di mistero legato a delle lettere, invece ci siamo ritrovati tra la mani una coppia in crisi 😩
William, il protagonista, fa un lavoro fantastico (sua moglie però lo odia). È un detective postale, tenta cioè di consegnare tutte quelle lettere o pacchi che per un motivo o un altro non sono stati consegnati.
Il suo lavoro è davvero affascinante, gli permette, ogni giorno, di venire a contatto con storie d'amore, storie di eroi, storie tristi o divertenti. Ha a che fare con decine e decine di enigmi ogni settimana. Il suo ufficio è un museo pieno di tesori! Si è imbattuto in armature, lampadari, gioielli e animali vivi!
Il reparto preferito di William, però, è la Divisione del Soprannaturale, dove vengono riunite le lettere indirizzate, per esempio, a Dio, a Babbo Natale, a determinate stelle o altre icone popolari.
Insomma, non è straordinario il lavoro di William?
Ultimamente, lui è preso da dalle lettere misteriose firmate "Winter" e destinate "al mio grande amore".
Di chi sono queste affascinanti lettere?
Ora, se il libro si concentrasse soprattutto sul lavoro di William, sarebbe stupendo! Purtroppo, al centro di tutto c'è il suo matrimonio in crisi 😵
Il libro è noioso, monotono, pesante!
Altro che lettere smarrite, l'unica cosa smarrita qui era la mia voglia di andare avanti con la lettura!
Le parti in cui lui parla della moglie e quelle dove lei parla di William, sono prolisse e tediose, appesantiscono la lettura in modo inaccettabile.
L'autrice non poteva concentrarsi sul lavoro da detective di William invece di focalizzare tutto sulla crisi matrimoniale?!
Anche le lettere di Winter, a lunga andare, diventano seccanti e le lettere smarrite che ogni tanto fanno la loro comparsa tentando di alleggerire il libro, non riescono sempre nel loro compito.
Non parliamo del finale! La scrittrice ci tormenta con tutti i problemi di William con la moglie e poi conclude ... non si sa bene come!
Decide di chiudere il libro con un finale criptico e affrettato.
Insomma, "Le lettere smarrite di William Woolf" è stato per me una grande delusione.
Bocciato senza se e senza ma.
Commenti dalla lettura di gruppo:
Nancy: "Ma.. Io mi sono persa negli ultimi due capitoli. Non ho capito chi è questa Winter e non ho capito bene il collegamento tra i tre."
Alessandra: "Dopo l'inizio spettacolare sono passata al dormiveglia. Mi sono appassionata alle lettere sia degli altri personaggi che a quelle di Winter per poi passare al finale... un attimo, quale finale???"
Viviana: "Ho appena finito il libro e ... mi ha entusiasmato! Non vedevo l'ora di scoprire la fine e ... anche se 'enigmatica' niente male!"
Marianna: "Mi aspettavo un libro completamente diverso. Una delusione."
Roberta: "Finalmente finito. Mi è piaciuto abbastanza. Peccato la scrittura lenta e noiosa da farmi perdere, sovente.
Winter mi è piaciuta molto anche se non sono ancora sicura di chi sia veramente.
Woolf mi ha delusa perché è stato sempre molto piatto ed insulso.
Sono curiosa di vedere se ci sarà un seguito ....se sì lo leggerò sicuramente."
Daiana: "Finalmente ho concluso il libro...mamma mia che parto 😪... Ed il finale purtroppo proprio non mi è piaciuto.
L'interpretazione che si può dare è interessante...ed anche il messaggio, ma non sono proprio riuscita a godermi la lettura.
Peccato davvero perché l'ufficio aveva un gran potenziale...ma finisce per essere tutto un film mentale, un dubbio, un fare e disfare...mi spiace, ma per me proprio no."
Lucia: "Finito di leggere. Ma quanto mi è piaciuto 🤩 l'ho trovato di una delicatezza disarmante. Clare è la mia preferita, una figura così ingessata nella sua apparente perfezione che si sgretola per mostrare ciò che è realmente. Secondo me la figura di Winter non è importante, le sue lettere e ciò che la donna rappresenta lo sono perché sono la miccia che farà esplodere il castello di carte di William e Clare. Certo, ha degli alti e bassi ma nel complesso mi è piaciuto."
Martina: "Romanzo dal titolo illusorio, si pensa di trovare grandi racconti sulle lettere smarrite e invece ci si ritrova a leggere la storia di un matrimonio in crisi. Oltre a questo anche la ne è risultata abbastanza noiosa, mi sono persa diverse volte e non è riuscito a prendermi in nessun momento."
Chiara: "Un romanzo che tradisce le aspettative soprattutto perché dalla presentazione sembra focalizzato sul lavoro non comune di William e non sulla sua vita privata che, ahimé, è molto comune."
Laura: "Ho faticato molto a leggere il libro, troppo lento per i miei gusti e il protagonista non mi è piaciuto. Mi aspettavo di meglio."
"Follia" di Patrick McGrathAlessandra: "Dopo l'inizio spettacolare sono passata al dormiveglia. Mi sono appassionata alle lettere sia degli altri personaggi che a quelle di Winter per poi passare al finale... un attimo, quale finale???"
Viviana: "Ho appena finito il libro e ... mi ha entusiasmato! Non vedevo l'ora di scoprire la fine e ... anche se 'enigmatica' niente male!"
Marianna: "Mi aspettavo un libro completamente diverso. Una delusione."
Roberta: "Finalmente finito. Mi è piaciuto abbastanza. Peccato la scrittura lenta e noiosa da farmi perdere, sovente.
Winter mi è piaciuta molto anche se non sono ancora sicura di chi sia veramente.
Woolf mi ha delusa perché è stato sempre molto piatto ed insulso.
Sono curiosa di vedere se ci sarà un seguito ....se sì lo leggerò sicuramente."
Daiana: "Finalmente ho concluso il libro...mamma mia che parto 😪... Ed il finale purtroppo proprio non mi è piaciuto.
L'interpretazione che si può dare è interessante...ed anche il messaggio, ma non sono proprio riuscita a godermi la lettura.
Peccato davvero perché l'ufficio aveva un gran potenziale...ma finisce per essere tutto un film mentale, un dubbio, un fare e disfare...mi spiace, ma per me proprio no."
Lucia: "Finito di leggere. Ma quanto mi è piaciuto 🤩 l'ho trovato di una delicatezza disarmante. Clare è la mia preferita, una figura così ingessata nella sua apparente perfezione che si sgretola per mostrare ciò che è realmente. Secondo me la figura di Winter non è importante, le sue lettere e ciò che la donna rappresenta lo sono perché sono la miccia che farà esplodere il castello di carte di William e Clare. Certo, ha degli alti e bassi ma nel complesso mi è piaciuto."
Martina: "Romanzo dal titolo illusorio, si pensa di trovare grandi racconti sulle lettere smarrite e invece ci si ritrova a leggere la storia di un matrimonio in crisi. Oltre a questo anche la ne è risultata abbastanza noiosa, mi sono persa diverse volte e non è riuscito a prendermi in nessun momento."
Chiara: "Un romanzo che tradisce le aspettative soprattutto perché dalla presentazione sembra focalizzato sul lavoro non comune di William e non sulla sua vita privata che, ahimé, è molto comune."
Laura: "Ho faticato molto a leggere il libro, troppo lento per i miei gusti e il protagonista non mi è piaciuto. Mi aspettavo di meglio."
Editore Gli Adelphi
Genere Narrativa
Non ero molto fiduciosa a proposito di "Follia" ma mi sono ricreduta subito.
Il libro è ambientato in un ospedale psichiatrico criminale e la vicenda ruota attorno a Stella, la moglie del nuovo vicedirettore ed Edgar, uno dei pazienti.
Max Raphael ottiene un lavoro all'interno del manicomio e con la moglie si trasferisce in una casa vicino al cancello principale della struttura.
Max ha una passione per il vittoriano e decide quindi di ristruttura l'antica serra vicino la casa.
Per i lavori, chiede l'aiuto dello scultore Edgar Stark, uno dei pazienti dell'ospedale.
Da quel momento, le cose precipitano.
"Non si controlla un innamoramento, mi disse, non è possibile."
La narrazione è particolare, è molto analitica, la storia viene raccontata e analizzata dal punto di vista psicologico.
Alcune volte, però, si discosta. A narrare non è sempre Peter, il collega di Max.
I personaggi sono tutti molto complessi, dal punto di vista della psiche.
Stella è particolarmente contorta e per questo affascinante.
Il suo personaggio è odioso, precipita sempre più in una voragine oscura, va a pezzi, senza rendersene conto, non fa nulla per frenare la sua caduta.
Si lascia andare e mentre cade travolge anche tutti gli altri.
Durante la lettura, assistiamo appunto alla degenerazione di questa donna ... malata? Innamorata? Pazza? Tutte e tre le cose insieme?
Sebbene lei sia un personaggio detestabile, la sua storia è accattivante.
In particolare, una cosa che mi ha colpita di questo libro, è l'abilità dello scrittore di gestire bene la trama.
Cioè la storia di Stella ed Edgar si svolge molto velocemente, tanto che a un certo punto mi sono chiesta come mai ci fossero ancora tante pagine da leggere. La loro relazione inizia subito e si svolge velocemente quindi che altro poteva scrivere per riempire duecento e passa pagine? Invece ci è riuscito! Ha prolungato la trama senza appesantirla o renderla banale.
"Follia" è stata una lettura estremamente piacevole e particolare.
La consiglio con vivo entusiasmo!
Commenti dalla lettura di gruppo:
Antonella: " A me è piaciuto tantissimo questo libro, è impossibile rimanere imparziali sui personaggi. Ho odiato un po' tutti e tutti hanno fatto degli errori abbastanza pesanti, tranne Charlie."
Nancy: "Questo libro dimostra che la follia si nasconde anche dietro a persone apparentemente normali ed è ovunque. In questi casi la più grande tristezza è la solitudine."
Marianna: "È un libro che mi ha piacevolmente stupito, soprattutto nel finale. Sembrava che la storia d'amore fosse banale e patetica, poi invece c'è uno scorrere di tragedie che ti tiene incollato fino all'ultima sillaba. La cosa più bella è stata la narrazione incalzante, scorrevole e obiettiva. Il personaggio più affascinante è stato Edgar, Stella mi è stata antipatica all'inizio, poi l'ho detestata ed infine mi ha suscitato tenerezza e compassione. Certo solo delle menti malate potevano concepire una tale passione e progressività. Il narratore Peter molto bravo a descrivere gli eventi, ma poi viene folgorato da Stella, nel vortice del suo fascino. Il poverino Max, marito tradito e umiliato la ama davvero e rimane anche inerte davanti agli errori/ orrori della moglie.
Bella la caratterizzazione psicologica dei personaggi e la vice fuori campo che interpreta e ci guida nella storia.
Il finale davvero inaspettato."
Rita: "Una grande storia d'amore e follia, l'amour fou, una passione ossessiva e irragionevole. Folle!!
Niente è più folle di innamorarsi alla follia di un folle!!
Stella, moglie del vice direttore di un manicomio criminale, "perde la testa" per uno dei pazienti dell'istituto, Edgar ... e da qui il caos nella vita della famiglia Raphael."
Amanda: "Ho adorato questo libro! Una storia coinvolgente e straziante. I personaggi, anche se odiosi a tratti, mi sono piaciuti davvero tutti. Caratterizzati benissimo. Una vicenda che non finisce di stupire con continui cambi di scena. In finale tragico, ma che in qualche modo ho trovato giusto. Una conclusione adeguata per una storia che ha solo rovinato delle vite, l'unica cosa che l'amore non dovrebbe mai fare."
Matilde: "Follia e uno dei miei libri preferiti. Ciò che amo di questo libro è che lascia tantissime domande, non finisce quando leggi l’ultima riga, ma continua a farti pensare."
Roberta: "Mi è piaciuto anche se l'ho trovato molto bizzarro. Mi sembravano tutti pazzi e non solo i pazienti.
Stella l'ho odiata dall'inizio, una persona orribile.
Mi ha fatto tanta tenerezza Charlie.
Il finale mi ha sorpresa anche se secondo me questo libro non finisce anzi ti lascia piena di dubbi su te stessa."
Loredana: "I due psichiatri (sia il marito che Peter) si sono comportati da uomini e non da medici. Tutti i personaggi, compreso il bambino, sono tetri, grigi, monotoni. Francamente non mi è piaciuto e non lo consiglierei."
Alessandra: "Sono stata piacevolmente stupita, mi aspettavo un "pacco" di libro, tanto che volevo saltare questa lettura di gruppo, invece mi sono ritrovata in una lettura scorrevole e intrigante tanto da non riuscire a fermarmi. A dir la verità una piccola pausa l'ho presa, a circa trenta pagine dalla fine avevo quasi timore a proseguire perché la protagonista è talmente instabile che non si sa cosa mai aspettarsi da lei. Non c'è niente di logico in questo romanzo, tutte le scelte dei protagonisti sono, e qui non c'era titolo più azzeccato, folli."
Marina: "Libro ben scritto, storia accattivante, non so se lo consiglierei, ma sono contenta di averlo letto."
Francesca: "Una trama ricca di colpi di scena accompagnata da un eccellente scrittura e caratterizzazione dei personaggi. Infatti quello che mi ha colpito di più è il modo di scrivere dell'autore mettendo ancora più in risalto la vicenda e descrizione psicologica dei personaggi."
Federica: "La fine struggente e mi ha trasmesso tanta ansia.
È un buon libro ma non lo rileggerei e avrò difficoltà a consigliarlo."
Manuela: "Per me questo libro è stata una rilettura e, nonostante lo abbia apprezzato maggiormente per l’intensità della storia, la passione morbosa e le descrizioni intense, continua ad esserci qualcosa che disturba."
Debora: "C'è talmente tanta pazzia in quelle pagine che ad un certo punto credevo di impazzire anch'io...e per concludere, un finale del tutto inaspettato.
Un libro che almeno una volta nella vita andrebbe letto."
Elisa: "Ho letto per la prima volta questa libro ben 15 anni fa e già allora mi aveva affascinata. Rileggerlo mi ha fatto piacere anche se non mi ha folgorato come la prima volta ovviamente."
Ellen: "Questo libro mi ha coinvolto molto, mi è piaciuto molto e mi ha fatto riflettere molto. L'autore riesce a catturarti da subito e si ha la voglia di arrivare quanto prima alla fine , che in questo caso mi ha lasciato a bocca aperta."
Sonia: "Interessante argomento, è bello che oltre ad una storia si possa cercare di capire perché i personaggi agiscano in determinati modi. Difficile però rimanere obiettivi."
La prima lettura di gruppo non è piaciuto nemmeno a me, purtroppo. Follia invece l'ho letto più volte, e non nascondo che sono tentata a rileggerlo ☺️☺️
RispondiEliminaLa prima lettura è stata una vera delusione!
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