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mercoledì 31 ottobre 2018

Book Challenge - Novembre -

Ci siamo Lettori, la nuova challenge è pronta, uscirà tra poche ore, anche se sarà attiva solo da gennaio 2019.
Intanto voi rimanete concentrati, altri due mesi di sfide vi attendono!

Il Bonus Lettore (assegnato a chi ha fatto guadagnare alla sua casata più punti), questo mese, se lo aggiudica ...

1. Superina Elena con 45 punti
2. Roberta Trompini con 30 punti e 3. Gresi Vitale e Matilde Russo con 16 punti 

Congratulazioni, con la tua casata potrai scegliere una traccia per il mese di dicembre.
Attenzione! Non potete scegliere tracce già fatte in passato.


Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog

Per le regole della Challange, leggere qui --> Info Book Challenge 2018


Si aggiudicano il bonus con 129 punti
Sono arrivati secondi con 124 punti

Sono arrivate seconde con 63 punti
Sono arrivati terzi con 28 punti

Le ladre di libri si aggiudicano quindi il bonus casata.

Vince la Missione di Ottobre

Elisa Zanfretta con 10 like
Angela Luciani‎‎‎ con 15 like
Roberta Torte Notarangelo con 12 like

Avrete un punto extra in classifica


Missione
- 1 punto ai tre vincitori -

Scattate una foto in cui compare un libro a vostra scelta e dei fiori secchi

Scatola della parole
- 2 punti casata per ogni abbinamento corretto -

Sciarpa
Bacche
Austria
Vento
Cimitero

Traccia Gold
- 2 punti per il lettore e 1 punto per la casata -

"Il Palazzo d'Inverno"
di Eva Stachniak


"La Villa delle Stoffe"
di Anne Jacobs


Tracce Novembre
-  1 punto per ogni recensione e 0,5 punti per le foto -

Un libro che ha tra i personaggi una principessa
Un libro scritto da due scrittori
Un libro con il nome di un alimento nel titolo
Un libro con la parola "morte" nel titolo
Traccia di Roberta: Un libro scritto da uno scrittore svedese

Esempi per le tracce 

   

Ebook a 0,99 €


Dal 31 Ottobre al 4 Novembre, tutti gli ebook Fanucci Editore, TimeCrime e Leggereditore sono in vendita a 0,99 € su tutti gli store online.
Qui di seguito, vi lascio qualche consiglio.


 




lunedì 29 ottobre 2018

Recensione: "Il Vampiro che voleva salvare il mondo: III parte della saga del Vampiro Nik" - Alessio FIlisdeo


Editore Nativi Digitali Edizioni
Pagine 211
Prezzo Cartaceo 12,01 €
Prezzo Ebook 3,99 €
Prima Pubblicazione 2018
Genere Fantasy

Dopo il caos scatenato a New York, e il bagno di sangue consumatosi a San Francisco, perfino un tipo come Nikolai Rasputin ha bisogno di far calmare le acque. Peccato che il "progetto basso profilo" vada in fumo ancor prima di prendere forma: a quanto pare una pirotecnica apocalisse stile Vecchio Testamento sta per abbattersi sul pianeta, e l'unico in grado di scongiurarla sarebbe nientemeno che il vampiro Nik. O almeno così afferma una strega...
Alessio Filisdeo ritorna col terzo capitolo della sua grottesca saga Urban Fantasy: un tripudio di esplosioni, cultisti invasati, primordiali entità maligne e leggendarie creature poco raccomandabili. Il dannato più folle di sempre è nuovamente tra noi, e stavolta farà qualsiasi cosa pur di salvare il mondo, a costo di mettercelo prima in pericolo lui stesso!

Irriverente, sfacciato, sociopatico pluriomicida, un concentrato di ironia e follia.
Di chi sto parlando? Ma di lui! Il mio amico Nik, il vampiro più fantastico in cui io mi sia mai imbattuta.
Combina così tanti guai che in molti lo vogliono morto, tra questi, solo per farvi alcuni nomi: il Principe Oscuro di New York, una coppia di sadici svitati di New Orleans, la Sorellanza, l'Ordine Templare, perfino i criminali umani! Ma Nik non demorde, riesce sempre a farla franca, nessuno riesce a fermarlo .. per quanto ci provino!

"Il fatto è che io ammazzo un sacco di gente e non posso mica ricordarmi di tutti, ti pare?"

Nik è dannatamente fortunato, perchè è di fortuna che si tratta, non tanto di bravura!
Dalla sua ha poi alleati agguerriti, come il fedelissimo Dimitri, la sua guardia del corpo che, grazie al cielo, sa fare il suo lavoro molto bene.
Nik è quanto di più lontano dallo stereotipo di vampiro.
Cinico, vanitoso, super social e con l'aspetto di un adolescente non troppo affascinante.
Certo, poi è anche un assassino seriale privo di sensi di colpa.

"Comitato Rasputiniano per il sostegno dei vampiri sfigati." Lo chiameremo ... "Corso di formazione per uccidere mortali e vivere felici."

Una delle regole fondamentali di Nik (così fondamentale che l'ha registrata anche in un video) è quella di evitare ad ogni costo la loggia di Brightmore.
Ovviamente, in questo libro, con chi si trova ad avere a che fare? Con Beatrix, una strega Brightmore che vuole ... salvarlo?!
Beatrix avverte Nik di un pericolo imminente: l'ynkonnu, un cacciatore mandato dalle Tre Megere, gli sta dando la caccia.
Ora, il problema principale con l'ynkonnu è che è impossibile da uccidere!
Beatrix vuole salvare Nik perchè ... per sommo diletto del vampiro ... lui è il prescelto.
Nik è infatti destinato a salvare il mondo dalla minaccia dei Sette Fratelli.

"L'apocalisse è imminente, e l'unico in grado di scongiurarla sei tu. (...) Nikolai Rasputin, tu sei il prescelto."

Intorno a Nik si riuniscono gli amici/nemici di sempre, un'epica avventura animata da scontri sanguinari, antiche leggende, incontri passionali e decine di momenti ironici sta per avere inizio.


Sono sempre felice di leggere di Nik e dei guai in cui finisce, ogni volta mi ritrovo immischiata in un'impresa memorabile quanto esilarante.
Anche questa volta non sono rimasta delusa, scontri feroci, segreti intriganti, piani folli e al centro di tutto, un manipolo di personaggi singolari, magici, gotici.

"Daranno la colpa a me anche questa volta! Ci scommetto!"

L'unica cosa un po' stonata del libro è la narrazione, in quest'ultimo libro l'ho trovata un po' caotica, non mi sono trovata molto a mio agio.
Sono del parere, però, che valga comunque la pena leggere questo libro, anche solo per stare qualche ora in compagnia di Nik e della sua sprezzante eccentricità.
Se non lo avete ancora capito, ve lo dico chiaramente: adoro Nik!

"Fantastico! Ho sempre desiderato uccidere un nazista! È tipo il giorno più bello della mia vita!"

Se cercate un libro divertente, pregno di adrenalina, leggende e creature singolari, ecco, la saga di Nik fa al caso vostro.
Saga composta da:
“Una Notte di Ordinaria Follia” 2015
“Il Risveglio della Cacciatrice” 2016
"Il Vampiro che Voleva Salvare il Mondo" 2018
A quest'ultimo libro, assegno:

- Trama: 3 - Narrazione: 2 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

venerdì 26 ottobre 2018

Recensione Lettura di Gruppo: "Gli omicidi dello zodiaco" - Soji Shimada


Editore Giunti
Pagine 336
Prezzo Cartaceo 18,00 €
Prezzo Ebook 2,99 €
Prima Pubblicazione 2005
Genere Thriller

Siamo in Giappone sul finire degli anni Trenta. Heikichi Umezawa, un uomo assai ricco, artista eccentrico, appassionato di astrologia e alchimia, una giovinezza trascorsa a Parigi, una vita all’insegna dell’occultismo, dell’estetismo e del lusso, viene ritrovato morto, il cranio sfondato da un oggetto appuntito, nel suo studio chiuso a chiave dall’interno. È mattina e ha nevicato per tutta la notte, non ci sono tracce e tutti i possibili sospetti hanno alibi di ferro. L’ artista ha appena completato l’ultimo di una serie di dipinti di soggetto astrologico. Ma soprattutto, tra gli appunti di Umezawa, gli inquirenti scoprono un progetto assurdo e mostruoso: la creazione di Azoth, l’essere femminile perfetto, assemblando parti del corpo di due sue figlie, due figliastre e due nipoti. Ognuna di queste ragazze, tutte vergini comprese tra i diciotto e i venticinque anni, appartengono a segni astrologici diversi e ideali per formare la creatura che costituisce l’ispirazione e il sogno di ogni alchimista. Il fatto è che, poco tempo dopo la morte dell’artista pazzo, le sei ragazze Umezawa vengono effettivamente uccise e ritrovate, variamente smembrate, in luoghi diversi dell’arcipelago nipponico, ciascuno con una precisa valenza magica e simbolica.
Chi ha ucciso Heikichi Umezawa? E chi ha messo in pratica il suo orrendo delirio? La Seconda guerra mondiale e la catastrofe del Giappone interrompono le indagini, ma trent’anni dopo un famoso maestro astrologo, appassionato di investigazioni, e il suo giovane assistente riprendono le fila di quel cupo enigma...

"Omicidi dello zodiaco" è il nome con cui vengono identificati una serie di delitti compiuti nel 1936 in Giappone.
All'epoca nessuno riuscì a far luce sul mistero, motivo per cui, i dettagli dei casi vennero resi pubblici al fine di raccogliere quante più ipotesi possibili, nella speranza di risolvere quel mistero.
Gli anni però passano, le piste si accumulano, in tutto il Giappone si diffonde la febbre delle indagini, tutti tentano di risolvere gli "omicidi dello zodiaco", alcuni impazziscono nel tentativo, poi, nel 1979, ecco che anche Kazumi e il suo amico Kiyoshi tentano l'ardua sfida di dare una soluzione a quei crimini.
Ma di preciso, cosa sono gli "omicidi dello zodiaco"?
Heikichi Umezawa è un artista, un pittore appassionato di alchimia, astrologia, paganesimo e misticismo. In particolare, è ossessionato dall'idea di Azoth, la donna perfetta, una donna formata dall'unione di sei parti perfette.
Heikichi è determinato a crearla e per farlo, deve letteralmente fare a pezzi sei donne diverse.
In particolare, gli serve la testa di una donna nata sotto il segno dell'Ariete, un torace di un Cancro, l'addome di una Vergine, i fianchi di uno Scorpione, le cosce di un Saggitario e le gambe di un Acquario.
Ovviamente, tutte queste parti, dovranno essere raccolte usando elementi legati ai vari segni zodiacali.
L'unione di tutte queste parti darà vita ad Azoth.

Fonte
Il primo capitolo inerente Heikichi Umezawa è abbastanza pesante e prolisso, permette però di capire meglio il caso, la razionalità dietro la follia della creazione di Azoth. Il piano orripilante di Heikichi infatti è frutto di un ragionamento intricato, di un credo che viene attuato in modo macabro.
Heikischi è un uomo colto, peccato che usi le sue conoscenze per compiere mostruosità ... o forse no? 
Qui arriva la parte interessante! 
L'uomo che ha ideato questo diabolico piano, poi effettivamente realizzato secondo il suo schema, muore prima della sua attuazione.
A questo punto ... chi ha commesso gli "omicidi dello zodiaco"? 
Questo è il mistero che per quarant'anni ha portato scompiglio in Giappone.
Mistero che tocca da vicino Kazumi e Kiyoshi.
Il libro è in pratica un lungo dialogo tra questi due personaggi, dialogo che porta alla luce tutti gli aspetti del caso.
Gli unici capitoli che non seguono questo schema sono quelli di Heikichi, quelli di un ispettore invischiato con le indagini e quelli che riportano dei messaggi dell'autore.
All'inizio temevo questo aspetto del libro, ero convinta che risultasse alla fine noioso e pesante, invece non è così, anzi, ho letto il testo con grande trasporto, l'unica pecca erano i nomi, tanti e difficili da ricordare, per fortuna ad inizio libro c'è una lista di tutti i personaggi.
Ma parliamo dell'aspetto più sensazionale di questo thriller: la soluzione del caso.
Non mi è capitato spesso di leggere di un caso così geniale! 
Non c'è altro modo per descrivere il finale di questo libro: geniale! 
Alcuni particolari li avevo intuiti ma mai avrei immaginato un piano così arguto!
Da considerare poi che nel libro, la narrazione è accompagnata da disegni come quello della scena del delitto o la mappa su cui sono segnati i punti in cui sono stati ritrovati i corpi.
Insomma, "Gli omicidi dello zodiaco" è un libro sensazionale, mi sono immersa completamente nella lettura, è un thriller formidabile che consiglio senza riserve.
Assegno al libro:

- Trama: 5 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 4 - Finale: 5 -

4 Wonderland su 5

Commenti dalla lettura di gruppo:

Manuela: "Anche a me è piaciuto, nonostante i nomi assurdi e tutte le congetture scritte e disegnate, non sono riuscita a staccare gli occhi dalle pagine, sarà stato un sortilegio. Ho trovato la storia avvincente considerato che per il novanta per cento si tratta di ipotesi date in un botta e risposta dei due protagonisti. L’idea originale e il finale fantastico."

Rita: "Bello bello bello. Ho adorato i continui battibecchi tra Kazumi e Kiyoshi ...davvero originale!
L'unica difficoltà sono stati i nomi ... e nel romanzo erano tantissimi i personaggi.
Un sogno Kyoto."

Monica: "Anche a me è piaciuto molto, concordo sui nomi forse troppi personaggi da ricordare per il resto l'ho finito in due giorni scritto molto scorrevole."

Marianna: "Un libro avvincente e mozzafiato, in cui l’astrologia, l’alchimia e l’esoterismo giocano un ruolo fondamentale. Mi ha letteralmente stregato. Mi è puaciuto il modo in cui l'autore coinvolge il lettore nella risoluzione del caso visto da vari punti di vista.
Bello, Claudia ottima scelta."

lunedì 22 ottobre 2018

Recensione: "La stanza della tessitrice" - Cristina Caboni


Editore Garzanti
Pagine 300
Prezzo Cartaceo 18,60 €
Prezzo Ebook 9,99 €
Prima Pubblicazione 2018
Genere Narrativa

Bellagio è il luogo dove Camilla si è rifugiata per iniziare una nuova vita. Solo qui è libera di realizzare i suoi abiti capaci di infondere coraggio, creazioni che sono ben più di qualcosa da indossare e mostrare. Ma ora è costretta ad abbandonare tutto perché Marianne, la donna che l'ha cresciuta come una madre, ha bisogno del suo sostegno. È lei a mostrarle il contenuto di un antico baule, un abito che nasconde un segreto: vicino alle cuciture interne c'è un sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. È l'unico indizio per ritrovare la sorella che Marianne non ha mai conosciuto. Camilla non ha mai visto nulla di simile, ma conosce la leggenda di Maribelle, una stilista che, all'epoca della seconda guerra mondiale, era famosa come «Tessitrice di sogni». Nei suoi capi erano nascosti i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Maribelle è una figura che la affascina da sempre: si dice che sia morta nell'incendio del suo atelier parigino, circondata dalle sue creazioni. Camilla non sa quale sia il legame tra Maribelle e la sorella che Marianne vuole ritrovare. Ma sa che è disposta a fare di tutto per scoprirlo. Sente che la sua intuizione è giusta: Parigi è il luogo da dove iniziare le ricerche; stoffe, tessuti e bozzetti la strada da seguire. Una strada tortuosa, come complesso è ogni filo di una trama che viene da lontano. Perché i misteri da svelare sono a ogni angolo. Perché Maribelle ha lottato per affermare le proprie idee. Perché seguirne le orme significa per Camilla scavare dentro sé stessa, dove batte un cuore che anche l'ago più acuminato non può scalfire.

Camilla lavora nella sartoria per signore di Sandra Finot, a Bellagio, sul lago di Como.
Camilla ricava vestiti nuovi da quelli vecchi, dà loro nuova vita, questa sua idea ha attirato molte clienti, gli affari vanno bene ma il suo cuore non è tranquillo.
A Camilla manca Milano, le manca Marianna, la donna che l'ha cresciuta dopo la morte dei suoi genitori. Le manca Daniela, la nipote di Marianna.
Quando quest'ultima la chiama disperata per chiederle aiuto, Camilla mette da parte i motivi che l'hanno portata lontana da Milano, i rancori, i litigi e torna dalla sua famiglia.

"Tu, Daniela, tutti voi non avete fatto altro che sperare che io mi togliessi di mezzo. L'ho fatto."

Marianna non sta bene, ha problemi al cuore, i ricordi che si porta appresso la tormentano, in particolare è oppressa dal senso di colpa.
Il ritorno di Camilla è l'occasione per Marianna di confidarsi, di rivelare finalmente a qualcuno quel passato che la ossessiona.
Marianna ha una sorella, Adele, sparita molti anni prima. Lei non ha mai avuto modo di conoscerla ma l'ultimo desiderio di sua madre era che lei la trovasse.
Tuttavia, Marianna non tenterà mai di cercare la sorella, fino a quel momento almeno.

"Volevo punire mia madre, perchè le sue ultime parole erano state per lei, per Adele, una sorella che mi aveva tenuta nascosta, una sconosciuta alla quale aveva voluto bene."

"La stanza della tessitrice" è un libro affascinante, ricco di bellezze, di immagini meravigliose, di emozioni, di difficoltà, di storie e rivelazioni.
In particolare, la leggenda di Maribelle, la "tessitrice di sogni"che nasconde segreti nei suoi vestiti, è una storia semplicemente divina, idilliaca all'apparenza; sotto la superficie, però, nasconde ombre e ferite mai rimarginate.
Quasi tutti i personaggi del libro sono appesantiti da rimpianti, da promesse non mantenute, da dissapori che fanno male al cuore.
In comune hanno una storia famigliare travagliata.
La mancanza di un affetto profondo.
La solitudine.
Sono tutti personaggi ben costruiti e proprio i loro limiti, i loro problemi, li rendono figure complesse.
Caterina e Camilla sono due protagoniste separate dal tempo ma unite da una vita dura, una vita in cui hanno dovuto darsi da fare per trovare il loro posto nel mondo.
Due protagoniste sole, che fanno affidamento sulla loro forza per non lasciarsi abbattere dalle difficoltà.
A fare da collante anche il loro lavoro, la loro passione per i tessuti, per la creazione di vestiti cuciti con uno spago fatto di sogni.

"Sei stata la mia luce, Caterina, in un mondo pieno di oscurità e di veleno, mi hai mostrato la bellezza."

Non amo particolarmente il modo di scrivere della Caboni, è elaborato, elegante, poetico ma io lo trovo prolisso, spesso mi perdo tra i suoi pensieri, le sue parole.
Trovo, inoltre, che le sue storie siano molto simili tra loro, hanno una base comune, una struttura molto simile, cambiano solo i fatti e i personaggi.
Ad esempio, trovo che questo libro somigli a "Il sentiero dei profumi". Entrambi hanno protagoniste in difficoltà, protagoniste che tentano di riportare alla luce fatti che le riguardano da vicino, fatti avvenuti anni prima. La Caboni è solita intrecciare il presente e il passato, le sue storie hanno radici profonde.
In questo caso, Camilla partirà per un viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca di Adele. Ripercorrerà la storia di Maribelle, ripercorrerà i suoi passi per portare alla luce una verità scomoda.
Nel "Il sentiero dei profumi" invece, la protagonista è alla ricerca della soluzione dell'enigma del Profumo Perfetto.
In entrambi i libri, inoltre, le protagoniste sono alla ricerca di risposte e per trovarle, compiono vari viaggi. Infine, tutti e due i libri ruotano intorno a un tema principale: i profumi e i vestiti.
Le trame della Caboni sono senza dubbio ricche di misteri ma sono costruite in modo un po' troppo simile.

"È come seguire un sentiero: prima la collezionista a Parigi, poi l'atelier in avenue Montaigne, adesso la fabbrica delle stoffe a Como."

"La stanza della tessitrice" è un testo affascinante, mi disturba però il fatto che la Caboni usi un po' lo stesso stampino per i suoi libri.
Senza dubbio, però, è stato un piacere leggerlo.
Assegno al libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 4 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Recensione: "Formule mortali" - François Morlupi



Editore Croce Libreria
Pagine 320
Prezzo Cartaceo 15,00 €
Prima Pubblicazione 2018
Genere Thriller

In una torrida estate romana un passante scopre un cadavere di un uomo atrocemente torturato e mutilato. Sul terreno insanguinato gli arti amputati disegnano una celebre formula fisica. È il primo di una serie di omicidi rituali che coinvolgono vittime senza alcun legame apparente. A tentare di risolvere il caso è chiamato il commissario Ansaldi, professionista integerrimo ma tormentato dall'ansia e dagli attacchi di panico. Ad accompagnarlo in questa avventura verso il male, il vice ispettore Loy, una ragazza con un forte disturbo antisociale di personalità, e altri tre membri del commissariato di Monteverde. Tenteranno insieme di venire a capo di quello che ormai i media hanno battezzato come "il caso delle formule mortali", un'indagine dopo la quale nessuno dei protagonisti sarà più lo stesso.

Siamo a Roma, in pieno agosto.
Durante questa estate torrida viene ritrovato da un passante, il corpo senza vita di un professore.
Immaginate la scena.
I resti sono impalati vicino ad un albero presso un villino.
Il busto è conficcato in un tronco, gli arti invece sono recisi, dita comprese.
La testa della vittima, tumefatta a causa dei colpi ricevuti, è appoggiata per terra vicino al busto. Gli occhi chiusi e gonfi e la lingua penzolante emanano dolore, incomprensione e terrore.
Ma la cosa più strana è che gli arti e le dita mancanti del cadavere sono stati usati per scrivere un messaggio, anzi una formula.

Immagine Vector, su Google
Originale, inquietante, a tratti macabro, avvincente e intrigante.
L'autore ci descrive una Roma oscura, scenario di tragici fatti realmente accaduti che assolutamente non vanno dimenticati.
La storia è accuratamente descritta e dettagliata, nessuna descrizione, dialogo, chiamata o messaggio è superfluo, tutto è inserito all'esclusivo fine di capire appieno la storia e i caratteri dei personaggi.
Personaggi che sono davvero fantastici, coraggiosi e responsabili, il mio preferito è il vice ispettore Loy, una ragazza molto introversa, che a occhi inesperti potrebbe sembrare dura e insensibile ma alla fine è solo una persona dal carattere complicato.

"Se morissi, chi se ne accorgerebbe? Solo il commissario e i miei colleghi. E ancora, se fosse durante le vacanze, nessuno si curerebbe di me. Non ti lamentare, in fondo è quello che vuoi, l'assenza di legami con qualsiasi altro essere umano."

Altro personaggio interessante è il commissario Ansaldi l'ho trovato particolare, sicuramente intelligente ma anche un po' ipocondriaco e cagionevole.

"Eccoli qua, tutti presenti. In meno di un'ora e per di più di sabato. Non posso lamentarmi, avranno le loro stranezze ma sono esemplari. O forse sono completamente matti. In questo caso sono in buona compagnia con me. Ad ogni modo a me interessa poco, sono i fatti che contano."

FarodiRoma
"Formule mortali" presenta alcune scene davvero macabre con cadaveri mutilati, tantissimo sangue, ma quello che più colpisce sono proprio queste formule scientifiche, scritte in un modo particolare, che vengono ritrovate vicino ad ogni cadavere.
A rendere il caso ancora più enigmatico, sono i misteriosi video che appaiono in rete, video che mostrano le torture subite dalle vittime.
Gli enigmi aumentano, cadavere dopo cadavere, ogni ritrovamento ci porta poi in un posto diverso, addirittura fuori dall'Italia.
Questi viaggi porteranno il vice ispettore Loy e il commissario Ansaldi a collaborare con altri due poliziotti. Insieme, riusciranno a comprendere meglio il mistero di queste formule?
"Formule mortali" è un libro un po' lunghetto, ma entusiasmante, pieno di bei personaggi originali.
Il finale aperto preannuncia un seguito (che aspetto con impazienza).
Assegno al libro:

3 Wonderland su 5

Recensione a cura di

giovedì 18 ottobre 2018

Recensione: "Il ladro gentiluomo: La serie dell'Allieva" - Alessia Gazzola



Editore Longanesi
Pagine 304
Prezzo Cartaceo 18,60 €
Prezzo Ebook 9,99 €
Prima Pubblicazione 2018
Genere Giallo

Alice Allevi, finalmente Specialista in Medicina Legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l’affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell’Istituto di Medicina Legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola.
Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un’autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco del cadavere. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L’ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi…
Questa volta, vorrei fare una cosa un po' diversa dal solito.
Invece di lasciarvi direttamente la mia recensione, vorrei prima fare un passo indietro e parlarvi del primo libro della saga.
Innanzitutto, la saga è composta attualmente da:

L'allieva
Un segreto non è per sempre
Sindrome da cuore in sospeso
Le ossa della principessa
Una lunga estate crudele
Un po' di follia in primavera
Arabesque
Il ladro gentiluomo

Di questi, io ho letto il primo e gli ultimi tre (lo so, ho un rapporto conflittuale con le saghe) e devo ammettere che tra questi preferisco decisamente gli ultimi e adesso vi spiego perchè.

"L'allieva" è il libro con cui Alessia Gazzola ha aperto la sua serie.
Protagonista principale della storia è Alice Allevi, specializzanda in medicina legale.
Il suo mentore è Claudio Conforti, "sicuramente l'uomo più stronzo che io conosca e, probabilmente, il più stronzo di tutto l'universo."
Claudio però è un ricercatore brillante, dalla carriera leggendaria, nonché punto di riferimento della giovane Alice all'interno dell'Istituto di medicina legale.
In questo libro, Alice è alle prese con il caso di Giulia Valenti, caso che la riguarda da vicino in quanto ha avuto modo di conoscere superficialmente la vittima.

"Bisogna imparare l'arte di dire addio alle cose e alle persone."

Ora, devo ammettere che questa lettura non mi ha entusiasmata molto.
Il libro l'ho letto qualche giorno fa con le lettrici del mio gruppo lettura e ho notato che l'Alice qui presentata è molto più snervante dell'Alice che ci viene proposta negli ultimi libri (che ho letto prima di questo).
Durante la lettura non riuscivo proprio a sopportarla. Era così svampita, così imbranata, collezionava figuracce in ogni capitolo.
Vogliamo poi parlare delle sue lacune sul lavoro?
Lei afferma di amare ciò che fa, eppure è distratta, svogliata, non si interessa a nessuna ricerca e ignora cose basilari. Io le avrei decisamente fatto ripetere l'anno!
Alice ha poi un cuore troppo tenero per il lavoro che fa, sotto un certo punto di vista è un male, ma è anche vero che ciò la rende anche speciale perché questo suo tenerci le impedisce di arrendersi, le dà una marcia in più.
Una cosa che apprezzo di questa saga, però, è il fatto che la vita di Alice trovi largo spazio nella trama, le indagini infatti ricoprono solo una parte della trama. Indagini non particolarmente intriganti in quanto si scopre il colpevole molto velocemente.
Molto particolare è il modo di scrivere della Gazzola, niente frasi comuni ma tanta ironia e acutezza.
Insomma, "L'Allieva" non è mi piaciuto molto, come voto gli assegnerei un sei striminzito. Anche gli altri lettori del gruppo non lo hanno amato molto:

Paola: Indagine banale e lei piacevole quanto in brufolo al primo appuntamento. In compenso propongo uno spin-off con protagonista Yukino 😂😂

Barbara: Più che imbranata, secondo me lei è troppo piena di sé: se ne frega delle regole, se ne frega del segreto professionale, se ne frega dello studio, continua a lamentarsi degli altri e ne parla spesso male... si capisce che non la sopporto ? Però l'Alice televisiva non è così, anzi... Secondo me la Gazzola ha voluto creare un personaggio alla Bridget Jones, ma lo ha reso banale e mediocre e così nel serial tv lo hanno corretto, cambiando anche molto la trama oltre che i caratteri dei personaggi.

Roberta: A me ha annoiato e l'ho trovato lento. Lei non mi dispiace mi è simpatica nella sua imbranataggine ma il modo di scrivere della Gazzola proprio non mi prende.

Maria Francesca: Nel complesso il libro mi è piaciuto. L'ironia che ho trovato nello stile narrativo della Gazzola ha reso piacevole la lettura, facendo passare in secondo piano aspetti come l'imbranataggine e la superficialità al limite del surreale di Alice.

Manuela: Un libro che ho finito a fatica. Il personaggio di Alice è troppo esasperato e invece di risultare simpatica ti infastidisce a morte. La storia di per sè ci potrebbe anche stare ma la soluzione è banale e scontata...la scrittura, no non mi ha convinto nemmeno quella. Delusione.😔

Rita: A me il libro è piaciuto. Certo Alice a volte mi ha fatto innervosire... "troppo" stupida! Comunque bella la storia, belli gli accenni a musica e canzoni 🎶 ...e ci è scappato anche il viaggio! Bella lettura di gruppo!!

Elisa: A me alla fine è piaciuto. Spensierato e leggero. Leggerò anche gli altri sperando il livello salga un po’! Lettura di gruppo promossa!

Marisa: Capisco che è il primo, semplice la trama e anche lo stile, menomale che col tempo è migliorata!

Emanuela: Davvero non so come possa aver fatto aspettare tanto questo libro. Ringrazio, per avermi finalmente fatta decidere, il gruppo di lettura che ha deciso di leggere tutta la serie in previsione della pubblicazione del nuovo capitolo per Ottobre, perché dopo averla conosciuta non se ne può più fare a meno, nonostante il fastidio che causi quando la vedi combinarne una ad ogni istante e vorresti tanto scuoterla e dirle “ma come fai a non rendertene conto e a cascarci sempre?”
Passiamo ora alla recensione dell'ultimo libro della saga: "Il ladro gentiluomo".

Proprio quando tutto sembra andare bene, soprattutto sul fronte Claudio Conforti, ecco che un pasticcio di Alice rovina tutto (che novità!).
In un momento di sconforto, la nostra protagonista aveva richiesto di essere trasferita in un'altra sede e la Wally non si è fatta di certo sfuggire l'occasione di liberarsi finalmente di lei.
Alice ottiene prontamente il trasferimento e viene spedita nel minuscolo Istituto di medicina legale di Domodossola.
In tutta questa faccenda, però, non mancano alcuni lati positivi. Tanto per cominciare, il nuovo superiore di Alice è decisamente più umano e disponibile della Wally e poi, appena arrivata, le viene subito affidato un caso.

"La vittima si chiamava Arsen Nazarovic Scherbakov, era di nazionalità ucraina e aveva ventotto anni."

Apparentemente sembra un caso semplice, un tentativo di furto andato male ... quel diamante rinvenuto nel suo stomaco però è sospetto.
Ovviamente, Alice non può fare a meno di mettersi in qualche guaio, anche lì, in quel posto un po' sperduto! Accidentalmente, infatti, consegna il diamante al poliziotto sbagliato!
Claudio ha proprio ragione, Alice deve decisamente darsi una bella svegliata.
Sbadata, impacciata, irresponsabile e svampita! Alice è un concentrato di figuracce! Raramente ho incontrato personaggi più imbranati di lei! Anche se, rispetto al primo libro, è decisamente migliorata (ma non di tanto).

"Che nella vita ci vuole attenzione, perchè è questione di un attimo e ti giochi tutto. E che chi hai accanto non può pararti il culo in eterno."


In questo libro, la vita di Alice subisce molti scossoni.
Alice si ritrova ad affrontare una sfida ardua, una sfida personale che lo ammetto, mi ha destabilizzata un po', questa volta non sono rimasta indifferente di fronte alle sue difficoltà.
Sotto certi punti di vista anche Claudio si è evoluto. Certo, ha sempre qualche problemino riguardo all'esternare i proprio sentimenti ma con Alice è più aperto, più sincero, sempre nei limiti del suo carattere burbero ovviamente.

"E poi, io sarò anche un'irresponsabile cronica e lui non brillerà per capacità di empatia e comunicazione, ma per qualche misteriosa ragione siamo fatti l'uno per l'altra."

Anche questa volta, il caso di cui si occupa Alice, non brilla in ingegnosità.
I libri della saga dell'Allieva non sono gialli molto intriganti, a parere mio, il loro fascino sta proprio in Alice, una protagonista maldestra la cui vita è quasi un totale casino.
Lei è una protagonista alla mano, una protagonista che può infastidire per la sua sbadataggine estrema ma che è simpatica perché è una persona come noi, piena di difetti (tantissimi) ma provvista di una cuore e di una tenacia unici.
A me piace leggere questi libri non tanto per i casi polizieschi (piuttosto banali) ma proprio per la vita di Alice, anche se a volte la sua sbadataggine è marcata in modo eccessivo, tanto che alla fine stanca.

"In assoluto, la cosa di cui ho più paura è questa felicità."

Come ho scritto prima nel commento al libro "L'Allieva", trovo che la Gazzola abbia un modo di scrivere molto pittoresco. Nei suoi libri aleggia tanto ironia, cosa che mi piace davvero molto.
"Il ladro gentiluomo" è un libro che si legge velocemente, io l'ho divorato in un giorno, tanto ero presa dalle nuove avventure (disgrazie) di Alice.
Purtroppo, sembra che non usciranno (a breve) altri libri della serie, anche se la scrittrice lascia trapelare qualche rivelazione sul futuro di Alice e Claudio nei ringraziamenti.
Non mi resta quindi che recuperare i libri della serie che non ho ancora letto e ovviamente, non posso perdermi la serie tv!
Assegno al libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 5 - Personaggi: 3 - Cover: 4 - Finale: 3 -

4 Wonderland su 5