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giovedì 13 febbraio 2014

"Elogio della Follia" - Erasmo


Editore ACQUARELLI (GIUNTI DEMETRA)
Pagine 160
Prezzo 4,50 EURO
Prezzo ebook 1,49 EURO
Anno prima edizione 1994
Genere: Filosofia 


Erasmo, con "Elogio della Follia", guarda e invita a guardare alla demenza del mondo con occhi nuovi: nella consapevolezza che la realtà è quella che è e, in fondo, ci sono sempre delle "ragioni" in quello che gli uomini fanno - come non tarderà a sottolineare il Machiavelli - per cui vale forse la pena di dar credito alla "follia".

Il saggio è suddiviso in 69 capitoli in cui è la Follia a parlare.
In ogni capitolo la Follia parla di sé, di come essa è ovunque e in tutti.
E' un saggio che vuole aprire gli occhi di fronte alla realtà, non vuole colpire o aggredire nessuno ma la sua grandezza sta nel modo con cui spiega, in modo pacato e a volte umoristico, quanto la follia faccia parte della nostra quotidianità, e di quanto essa ci rappresenti.
Inizia subito parlando delle sue origini, di come è nata e di come è divenuta comune nella vita degli uomini. Poi passa alle sue caratteristiche e arriva a spingersi fino alla Chiesa e come essa faccia parte di quel mondo.
Un saggio che mi ha tenuta impegnata, semplice ma di grande significato. Ideale per sorridere un pò e utilissimo per allargare la mente.
Numerosi sono i riferimenti ad altri grandi filosofi e alle Sacre Scritture stesse, ma tutto al puro scopo di dimostrare quanto la follia sia ovunque.
Un'opera sublime, fine e impossibile da non leggere.
Merita:
5 stelle su 5

Alcune frasi dal libro:

- "Tutti mi fanno la corte e i miei benefici suscitano il divertimento generale. Ma in tanti e tanti secoli a nessuno è mai passato per la testa di scrivere, come atto di riconoscenza, un encomio della pazzia."

- "Dunque fra i saggi e i folli l'unica differenza è questa: i folli sono assai più felici. La loro condizione è privilegiata prima di tutto perché tanta felicità se la procurano grazie ad una sola modesta convinzione e secondariamente perché vivono in beata compagnia, il che non è un vantaggio di poco conto! Non c'è infatti piacere del quale si possa godere da soli."

- "Dovete sapere, signori, che già Platone aveva intuito qualcosa di simile, quando scrisse che il furore amoroso è fonte di massima gioia. Colui che ama profondamente non vive più per sé, ma per l'amato. E quanto più si allontana da sé per darsi all'altro, tanto più grande è la sua gioia. Quando l'anima cerca di liberarsi dal corpo e non è più padrona dei sensi si parla giustamente di una forma di pazzia."

- "Leggo sui vostri volti che vi aspettate, a conclusione del mio discorso, un epilogo. Ma non sarete davvero così fuori di testa da pensare che possa ricordare tutto il fiume di parole che ho riversato davanti a voi?"

6 commenti:

  1. Non so se è perché mi hanno forzato a leggerlo (causa scuola) o perché non ero nell'ottica giusta per farlo, ma proprio non mi è piaciuto.
    Mi è risultato noioso, anche se il contenuto non è male, ma la narrazione è davvero troppo lenta per i miei gusti. Almeno ho avuto la forza per terminarlo!

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    1. Penso ci sia un momento giusto a seconda della tipologia di libro che leggiamo. Forse è perchè sei stata obbligata a leggerlo ;)

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    2. Prova rileggerlo con calma, se e e quando ne avrai voglia!

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  2. Non l'ho letto e non posso esprimere un'opinione però, penso sia sicuramente un libro molto profondo e che va letto con una certa elasticità mentale. Non so se sono pronta per letture così impegnative

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  3. Uao! Forte! Questo lo prendo alla prossima spesa!

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