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sabato 26 aprile 2014

"Il dandy della Reggenza" - Georgette Heyer


Editore ASTORIA
Pagine 352
Prezzo 17,50 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2013 
Genere: Narrativa rosa - storica 

Judith e Peregrine Taverner, una ricchissima coppia di fratelli da poco rimasta orfana, si mettono in viaggio per Londra per andare a conoscere il loro tutore e, sperano, per avere il suo consenso a mettere su casa in città. Al loro arrivo scoprono sconcertati che il loro tutore, il quinto conte di Worth, non è l'anziano amico del padre che avevano immaginato, ma il di lui figlio, noto per essere il dandy più affascinante e insopportabile di tutta Londra.
Amico di Beau Brummell - il dandy per eccellenza, ispiratore del principe reggente, il futuro Giorgio IV - Julian Worth acconsente a introdurre in Società i suoi due protetti: affitta loro una casa, affida Judith alle cure di una chaperon, apre loro il bel mondo, ma... Ma tra i fratelli Taverner e il conte di Worth non riesce a svilupparsi simpatia, anzi da lì a poco a Peregrine cominciano a succedere cose strane e i due fratelli si chiedono se per caso non ci sia lo zampino di Worth.






Alla ricerca disperata di un romanzo che mi ricordasse gli amori di Orgoglio e Pregiudizio e che rispolverasse quel linguaggio meraviglioso dell’epoca della Reggenza, mi sono buttata a capofitto sul “Il dandy della Reggenza”.
Un romanzo che unisce in sé storia, avventura, amore e quel fascino irresistibile che l’epoca della Reggenza esercita su di me.
La storia parla di due ragazzi, fratello e sorella, che alla morte del padre vengono affidati ad un tutore a loro sconosciuto ma fidato amico del padre. Il tutore, il Conte di Worth, risulta essere subito antipatico ai ragazzi che lo prendono in antipatia, soprattutto la ragazza, Judith.
Il conte di Worth, uno dei dandy più famosi e rispettati di Londra, si prende, suo malgrado, cura dei ragazzi, a suo modo quantomeno. Judith e il conte, infatti, proprio non riescono ad andare d’accordo, non fanno che litigare. Judith passa le giornate ad escogitare un nuovo modo per sfuggire al regime autoritario del tutore ed il conte non fa che ammonirla e, in gran segreto, salvare il fratello di Judith da svariati tentati di omicidio.
I due fratelli sono infatti in possesso di un ingente patrimonio e nel caso il fratello di Judith morisse, lei erediterebbe tutto e quindi anche il suo futuro ipotetico marito.
Tra corse di cavalli, litigi, balli e duelli, riuscirà il conte a sopravvivere al periodo che lo vede tutore? E chi avrà, alla fine, la mano della bellissima e disubbidiente Judith?
Io l’ho letto fino alla fine e posso assicurarvi che me lo sono proprio gustato. E’ stata una lettura piacevole, tranne la parte in cui viene descritto il Padiglione del Reggente, una lettura lunga e assolutamente tediosa! Saltatela direttamente, tanto verrà ripetuta anche più avanti nel libro!
Il libro non manca di colpi di scena, anche se un po’ banali, e la storia d’amore che fa da sfondo è assolutamente fantastica! Il libro meriterebbe di essere letto solo per quella!
Il linguaggio è paradisiaco, anche se in alcuni punti devo ammettere di essermi persa, ma questo lo attribuisco ad una erronea traduzione.
Riassumendo, il libro merita senza dubbio di essere letto e gli assegno:

4 stelle su 5

Ecco alcune frasi dal libro:

- "Dovevo agire drasticamente - slealmente, forse! - ma soltanto perché vi amo!"

- "Era malinconico pensare che, mentre il giorno prima avrebbe giurato e spergiurato che le sarebbe stato impossibile allontanarsi ancora da lui se soltanto avesse potuto ritrovarlo, tre ore della sua compagnia bastavano per farla pensare con soddisfazione alla sua partenza dell'indomani mattina."

- "Si sentiva un ottimo fratello per essersi ricordato del compleanno e avrebbe comprato un regalo a Judith se Harriet glielo avesse ricordato prima."

- "Sì, terribilmente grati, e io ancor più di mia sorella, perché se non mi aveste rapito come avete fatto, non avrei mai pensato ad andare in crociera."

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