Editore OSCAR MONDADORI
Pagine 543
Prezzo cartaceo 10,50 EURO
Prezzo ebook 2,99 EURO
Anno prima edizione 1847
Genere: Classico
Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nelle soffitte del suo tetro palazzo.
Quando attraversavo quella che comunemente viene chiamata “fase adolescenziale”, ero convinta del fatto che i libri classici ed io non avevamo nulla in comune.
Oggi, come ben immaginerete, la mia opinione in merito è del tutto contraria a quella mia prima, errata idea.
Leggere un libro classico, per me, equivale ora alla piacevole sensazione di immergersi in un ricordo dolce, a volte un po’ tumultuoso, ma il più delle volte estremamente piacevole. Sono dell’idea, che se non avessimo l’opportunità di avere tra le mani e sotto agli occhi queste egregie testimonianze di un tempo passato, il nostro bagaglio mentale non sarebbe completo e la nostra emotività soddisfatta.
È in parte per questo che ho scelto di iniziare il mio anno con la lettura di un classico. “Jane Eyre”, per l'appunto, è stato il primo libro che ho letto in questo nuovo anno. Ho scelto appositamente questo testo per inaugurare al meglio questo 2015 letterario che, spero, si dimostri essere, dal punto di vista delle letture, soddisfacente almeno quanto questa mia prima lettura.
Mi auguro vivamente che “Jane Eyre” diventi il simbolo di questo mio nuovo anno letterario, in cui sono speranzosa di trovare letture altrettanto superbe, emozionanti e nobili, quali questa è stata.
Questo libro si apre con un’introduzione interessante e ricca di nozioni.
Ormai mi conoscente abbastanza da aver capito che non sono una grande ammiratrice e sostenitrice delle introduzioni, ma questa che ho trovato in “Jane Eyre” mi ha soddisfatta in modo particolare. L’ho trovata completa ed esaustiva, da essa di può capire quanto della vita e del carattere della scrittrice è presente nel testo. Quanto di Charlotte è riversato nel personaggio di Jane Eyre.
A proposito di questo, Trollope scrisse: “Ella visse con quei personaggi e sentì in ogni fibra del suo cuore i desideri e le sofferenze dell’uno e dell’altra.”
I disegni che Jane eseguiva ed i libri che essa leggeva, erano gli stessi pensati e amati dalla stessa Charlotte.
In questo testo, sotto le vesti della comune ma sagace Jane Eyre non vi è altro se non la travagliata vita della scrittrice stessa, che con grande maestria, trasforma la realtà in romanzo donandogli una sfumature agrodolce dai lineamenti pacati e dal cuore palpitante.
La scrittrice sceglie come protagonista di questa opera immortale una semplice,
povera ma onesta governante. La stessa Charlotte, a riguardo delle governanti dirà che sono adulti costretti a stare coi bambini senza possedere l’autorità di un vero adulto.
La protagonista che viene scelta per questo libro non ha una bellezza stravolgente, non è particolarmente ricca, non ha doti eccezionali ad accezione della sua natura votata alla giustizia e al rispetto di sé. Ha una mente fine, che accrescerà alla scuola di Lowood, una struttura di carità dove Jane viene mandata dall’acida zia Reed, che era stata obbligata a prendersi cura della bambina a causa di una promessa che suo marito le aveva strappato prima di morire.
La signora Reed non ha mai provato sentimenti di affetto nei confronti di Jane, ed è ben lieta di mandarla per sempre in un luogo poco salubre dove spera che la piccola perda la vita.
Jane Eyre, però, è più forte di quel che lei crede. Grazie al suo carattere battagliero riesce a divenire una delle studentesse più brave, tanto che, al termine dei suoi anni di studio, assumerà la carica di insegnante nella stessa scuola.
Tra quelle mura, l’ordinaria Jane, rimarrà per otto anni, alla fine dei quali, decide che è arrivato il momento di affrontare nuove avventure e cambiamenti.
Grazie ad un annuncio sul giornale, viene assunta come governate nella dimora altolocata di Thornfield Hall, sontuosa abitazione in possesso di Mr. Edward F. Rochester.
Jane ha il compito di educare la piccola e sfacciata Adèle, bambina francese che vive sotto la protezione dell’austero Mr. Rochester.
La storia che prende vita tra queste pagine racconta di come una semplice governante dall’aspetto poco attraente ma dal carattere deciso impari quale siano le cose importanti della vita, e di come un infelice e ricco signore riesce a trovare, infine, la felicità negli occhi semplici di un carattere affine al suo.
Jane scoprirà i segreti dell’amore, riuscirà a riconoscere le varie sfumature di luce che illuminano lo sguardo dell’amato “(…) mi sorrise, con un suo sorriso speciale che aveva soltanto in rare occasioni, quasi gli sembrasse troppo prezioso per servirsene sempre.” Mr. Rochester, invece, scoprirà che l’amore vero non ha bisogno di elaborati vestiti o di ricchi gioielli, e che farsi aiutare non è degradante, ma solo la prova dell’amore dell’altro.
Questo libro è stato scritto con una delicatezza raffinata, la scrittrice è molto abile nel descrivere i pensieri e il carattere dei personaggi, la trama è tutto fuorché banale, anche a decenni di distanza dalla sua prima apparizione nelle librerie, quest’opera rimane di una bellezza e di un’eleganza tale da permettere ai Lettori di ogni età e provenienza di innamorarsi di questa storia appassionata e tormentata.
Qual è il segreto alla base di questo libro? La necessità pressante della scrittrice di esprimersi, di evadere dalla realtà che l’aveva attanagliata, e di realizzare ciò che i desideri avevano creato solamente nella sua mente.
Questo libro è prezioso perché tra le sue pagine c’è la stessa Charlotte Bronte, con le sue paure, la sua vita, le sue speranze ed i suoi sogni.
Questo libro offre uno stralcio veritiero di vita, illuminato da un lieto fine sereno che pone una sorta di punto alle tribolate esistenze dei due protagonisti.
Il mio animo si è crogiolato tra le parole di questo libro, il mio cuore ha sussultato grazie alle emozioni provate dai personaggi, i miei occhi hanno brillato per le immagini suggestive evocate dalla scrittrice.
Consiglio questo libro a chi non rifiuta mai di leggere una buona storia, a chi ama lasciarsi rapire dalle pagine di un libro, a chi ha bisogno di innamorarsi di un nuovo personaggio letterario.
Genere: Classico
Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nelle soffitte del suo tetro palazzo.
Oggi, come ben immaginerete, la mia opinione in merito è del tutto contraria a quella mia prima, errata idea.
Leggere un libro classico, per me, equivale ora alla piacevole sensazione di immergersi in un ricordo dolce, a volte un po’ tumultuoso, ma il più delle volte estremamente piacevole. Sono dell’idea, che se non avessimo l’opportunità di avere tra le mani e sotto agli occhi queste egregie testimonianze di un tempo passato, il nostro bagaglio mentale non sarebbe completo e la nostra emotività soddisfatta.
È in parte per questo che ho scelto di iniziare il mio anno con la lettura di un classico. “Jane Eyre”, per l'appunto, è stato il primo libro che ho letto in questo nuovo anno. Ho scelto appositamente questo testo per inaugurare al meglio questo 2015 letterario che, spero, si dimostri essere, dal punto di vista delle letture, soddisfacente almeno quanto questa mia prima lettura.
Mi auguro vivamente che “Jane Eyre” diventi il simbolo di questo mio nuovo anno letterario, in cui sono speranzosa di trovare letture altrettanto superbe, emozionanti e nobili, quali questa è stata.
Questo libro si apre con un’introduzione interessante e ricca di nozioni.
Ormai mi conoscente abbastanza da aver capito che non sono una grande ammiratrice e sostenitrice delle introduzioni, ma questa che ho trovato in “Jane Eyre” mi ha soddisfatta in modo particolare. L’ho trovata completa ed esaustiva, da essa di può capire quanto della vita e del carattere della scrittrice è presente nel testo. Quanto di Charlotte è riversato nel personaggio di Jane Eyre.
A proposito di questo, Trollope scrisse: “Ella visse con quei personaggi e sentì in ogni fibra del suo cuore i desideri e le sofferenze dell’uno e dell’altra.”
I disegni che Jane eseguiva ed i libri che essa leggeva, erano gli stessi pensati e amati dalla stessa Charlotte.
In questo testo, sotto le vesti della comune ma sagace Jane Eyre non vi è altro se non la travagliata vita della scrittrice stessa, che con grande maestria, trasforma la realtà in romanzo donandogli una sfumature agrodolce dai lineamenti pacati e dal cuore palpitante.
La scrittrice sceglie come protagonista di questa opera immortale una semplice,
povera ma onesta governante. La stessa Charlotte, a riguardo delle governanti dirà che sono adulti costretti a stare coi bambini senza possedere l’autorità di un vero adulto.
La protagonista che viene scelta per questo libro non ha una bellezza stravolgente, non è particolarmente ricca, non ha doti eccezionali ad accezione della sua natura votata alla giustizia e al rispetto di sé. Ha una mente fine, che accrescerà alla scuola di Lowood, una struttura di carità dove Jane viene mandata dall’acida zia Reed, che era stata obbligata a prendersi cura della bambina a causa di una promessa che suo marito le aveva strappato prima di morire.
La signora Reed non ha mai provato sentimenti di affetto nei confronti di Jane, ed è ben lieta di mandarla per sempre in un luogo poco salubre dove spera che la piccola perda la vita.
Jane Eyre, però, è più forte di quel che lei crede. Grazie al suo carattere battagliero riesce a divenire una delle studentesse più brave, tanto che, al termine dei suoi anni di studio, assumerà la carica di insegnante nella stessa scuola.
Tra quelle mura, l’ordinaria Jane, rimarrà per otto anni, alla fine dei quali, decide che è arrivato il momento di affrontare nuove avventure e cambiamenti.
Grazie ad un annuncio sul giornale, viene assunta come governate nella dimora altolocata di Thornfield Hall, sontuosa abitazione in possesso di Mr. Edward F. Rochester.
Jane ha il compito di educare la piccola e sfacciata Adèle, bambina francese che vive sotto la protezione dell’austero Mr. Rochester.
La storia che prende vita tra queste pagine racconta di come una semplice governante dall’aspetto poco attraente ma dal carattere deciso impari quale siano le cose importanti della vita, e di come un infelice e ricco signore riesce a trovare, infine, la felicità negli occhi semplici di un carattere affine al suo.
Jane scoprirà i segreti dell’amore, riuscirà a riconoscere le varie sfumature di luce che illuminano lo sguardo dell’amato “(…) mi sorrise, con un suo sorriso speciale che aveva soltanto in rare occasioni, quasi gli sembrasse troppo prezioso per servirsene sempre.” Mr. Rochester, invece, scoprirà che l’amore vero non ha bisogno di elaborati vestiti o di ricchi gioielli, e che farsi aiutare non è degradante, ma solo la prova dell’amore dell’altro.
Questo libro è stato scritto con una delicatezza raffinata, la scrittrice è molto abile nel descrivere i pensieri e il carattere dei personaggi, la trama è tutto fuorché banale, anche a decenni di distanza dalla sua prima apparizione nelle librerie, quest’opera rimane di una bellezza e di un’eleganza tale da permettere ai Lettori di ogni età e provenienza di innamorarsi di questa storia appassionata e tormentata.
Qual è il segreto alla base di questo libro? La necessità pressante della scrittrice di esprimersi, di evadere dalla realtà che l’aveva attanagliata, e di realizzare ciò che i desideri avevano creato solamente nella sua mente.
Questo libro è prezioso perché tra le sue pagine c’è la stessa Charlotte Bronte, con le sue paure, la sua vita, le sue speranze ed i suoi sogni.
Questo libro offre uno stralcio veritiero di vita, illuminato da un lieto fine sereno che pone una sorta di punto alle tribolate esistenze dei due protagonisti.
Il mio animo si è crogiolato tra le parole di questo libro, il mio cuore ha sussultato grazie alle emozioni provate dai personaggi, i miei occhi hanno brillato per le immagini suggestive evocate dalla scrittrice.
Consiglio questo libro a chi non rifiuta mai di leggere una buona storia, a chi ama lasciarsi rapire dalle pagine di un libro, a chi ha bisogno di innamorarsi di un nuovo personaggio letterario.
Assegno al libro:
5 stelle su 5
Ecco alcune frasi dal libro:
- "Anche per me la vita aveva qualche raggio di sole."
- "Sentivo che Helen Burns vedeva le cose in una luce invisibile ai miei occhi."
- "Rimasi in silenzio: Helen mi aveva calmato; ma nella serenità che comunicava vi era una parte di tristezza inesprimibile."
- "(...) sembrava che il suo spirito si affrettasse a vivere in un breve spazio quello che molti vivono in una lunga esistenza."
- "(...) questa mattina temevo di incontrarlo; ora lo desidero, perchè la mia attesa è stata delusa tanto a lungo da farsi impaziente."
- "Era questo il punto che mi toccava sul vivo e mi faceva soffrire, che alimentava la mia febbre: lei non poteva farlo innamorare."
- "Le giovani donne sono molto abili nel farvi sentire ridicole senza pronunciare una sola parola."
- "Ma esiste qualcosa che sia più ostinato della gioventù, più cieco dell'inesperienza?"
- "In quei giorni non riuscivo a vedere Dio perchè me lo impediva una sua creatura: di cui mi ero fatta un idolo."
un classico che io adoro molto ! <3
RispondiEliminaLo amo anch'io!
EliminaTotalmente innamorata di questo libro! Complimenti per la recensione!!!
RispondiEliminaSiamo in due! *_*
EliminaAmo le sorelle Bronte *_* e anche se preferisco Cime Tempestose, Jane Eyre è un classico fantastico che consiglio a tutti!
RispondiEliminaA me cime tempestose non è piaciuto invece.
EliminaComplimenti per la recensione, decrivi perfettamente ciò che penso!
RispondiEliminaGrazie :D
EliminaLetto in inglese anche se in versione ridotta. Devo assolutamente rimediare con quella integrale perché mi era piaciuto molto!
RispondiEliminaanch'io ho letto la versione ridotta in inglese, per scuola :P però avevo già letto l'originale in italiano ed ero partita avvantaggiata!
Eliminama non si può ridurre un classico!
EliminaCiao Chiara! Bel blog! Mi sono iscritto e lo terrò d'occhio su google+ e bloglovin'!!! Se ti va iscriviti anche al mio; pubblico poesie e recensisco per lo più classici...l'ho aperto da poco però...ecco il link: http://recensioni-libri-classici.blogspot.it/
RispondiEliminaSu Jane Eyre però non hai menzionato la chiave di lettura più importante: la protagonista rappresenta un modello di femminilità virtuosa che non accetta compromessi (per questo ad esempio non sposa più Rochester quando scopre che è sposato) tanto da essere stata presa come modello letterario femminista. Non trovi che sia così? :)
Non so perchè ma è errore comune il chiamarmi chiara, io sono claudia ;)
EliminaScusa :)
EliminaNessun problema :D
EliminaOddiooo ho amato "Jane Eyre"! L'ho letto per inserirlo in tesina lo scorso anno e sono contentissima di averlo fatto! Avevo letto e amato anche "Agnes Grey", libro che al contrario non è molto conosciuto, ma che io ho amato ancora di più!
RispondiEliminaSe non si era capito, adoro le Bronte! **
agnes grey mi manca, ma se dici che ti è piaciuto magari gli do una chance.
EliminaAssolutamente sì, leggilo!! **
Eliminaun grande classico, anche se io non sono un grande amante
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