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martedì 29 novembre 2016

Recensione: "Il regalo" - Eloy Moreno


Editore Corbaccio
Pagine 400

Prezzo cartaceo 18,60 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 
2016
Genere 
Narrativa Straniera

Un uomo esce di casa per andare a lavorare. Ha una vita normale, di quelle che si possono considerare «fortunate»: ha una moglie, un lavoro, degli amici. E ha anche una ragione particolare per sentirsi felice: ha un macchina nuova. Ma all’autogrill dove si ferma per fare colazione gliela rubano. Ed è l’inizio di una vicenda sconvolgente, che lo porterà a perdere tutto: portafogli, cellulare, carte di credito, in una truffa perfettamente organizzata… Ma chi è il regista di questa operazione? E qual è il suo scopo? Smarrito ma incuriosito al tempo stesso, il protagonista cerca di venire a capo di questa vicenda, incontrando nel suo cammino persone apparentemente comuni, come lui, come lui intrappolate in una vita che credono di volere, e senza più la forza di sognare. Fino a quando, nei modi più inaspettati, si trovano di fronte alla possibilità di ricominciare tutto daccapo. Magari, grazie a un furto…
Dopo «Ricomincio da te», Moreno ci regala un'altra meravigliosa storia sulla vita, sulle opportunità che ci offre, e sulla possibilità di cambiare il proprio destino.

"Potrei dire che quel giorno ebbe inizio un viaggio che mi fece rendere conto di essere un uomo che aveva aperto gli occhi troppi anni dopo essere nato."

Un uomo, un padre, un marito, una persona che non ha idea che la sua vita sta per cambiare, è in procinto di andare al lavoro.
Starà via di casa per qualche giorno e con sè si porterà quindi una valigia con tutto il necessario per stare fuori alcune notti.
Sale in auto e durante il viaggio decide di fermarsi a fare colazione in un locale e lì, in quel momento, la sua vita deraglia dai binari su cui stava correndo.
Mentre il nostro protagonista è a fare colazione, gli viene rubata l'auto con all'interno tutte le sue cose, in più, mentre tenta di correre dietro al ladro, gli rubano pure il telefono, rimasto sul tavolo del bar.
Il nostro sfortunato padre di famiglia viene fortunatamente soccorso da un uomo che di mestiere suona la chitarra, questo lo aiuta accompagnandolo alla polizia ... ma non solo.
Per il nostro protagonista ha inizio ora un viaggio, una permanenza forzata sull'Isola, un posto inusuale che sembra fuori dai confini del mondo, ma a noi stranamente vicino.
Lì c'è una scuola dove i bambini imparano le tecniche di primo soccorso, fanno lezioni di cucina e di finanza, imparano a guadagnarsi i soldi senza bisogno di chiederli ai genitori.
Hanno lezioni straordinarie dove conoscono persone sconosciute che raccontano loro la propria vita, al fine di comprendere che ognuno ha qualcosa da narrare, trasmettere, insegnare.
In quella scuola, i bambini imparano a non credere mai di non essere in grado di fare qualcosa (un gran bel insegnamento a mio dire!).
Sull'Isola c'è anche un parco giochi dentro a un cimitero, un asilo in un castello e un museo dei Momenti, pieno di foto di persone, animali, cose ... di momenti insomma!
Sull'isola vengono celebrati anche strani funerali al proprio passato, a quelle persone che si era e che mai si tornerà ad essere.
Insomma, al nostro eroe bastano tre giorni sull'isola per cambiare, per approcciarsi in modo diverso alla vita, per capire cosa versamente cerca, per fare pace con il proprio passato.
Una storia che è anche un viaggio che aiuta a crescere.
Un libro senza nomi, infatti avrete notato che nella mia recensioni non ho mai inserito il nome del protagonista, perchè semplicemente non ce l'ha.
Questo libro, infatti, non vuole raccontare la storia di un determinato personaggio, ma la storia di tutti noi.
Di tutti coloro che hanno un mutuo da pagare, di coloro che ogni giorno devono andare al lavoro, di coloro che sono sposati, di coloro che hanno figli, di coloro che nella vita ripeto sempre il mantra #MaiUnaGioia.
E' un libro dai personaggi diversi, singolari come la stessa trama che le loro vite intreccia.
La storia viene raccontata mediante narrazioni parallele.
Abbiamo una visuale d'insieme sia sul protagonista che sugli antagonisti (che poi tanto antagonisti
non sono), sia sui personaggi principali che su quelli secondari.
Così, mentre vediamo il nostro eroe derubato, osserviamo anche i ladri all'opera e i loro piani ben congegnati.
Una porta poi rimane sempre aperta anche sugli avvenimenti del passato, accaduti diversi anni prima, sempre sull'Isola.
Un volume dal testo curioso che mai mancherà di catturarvi con le sue inconsuete vicessitudini.
E poi che dire della stravagante ambientazione?
L'Isola, un posto che sorge chissà dove, dove i giorni sono scanditi dal tempo che per gli abitanti ha un valore molto speciale.
L'Isola accoglie tutti coloro che vogliono ricominciare, che vogliono avere il tempo di essere felici, che vogliono imparare a lasciarsi alle spalle demoni, problemi, vite non li appagano più.
Sull'Isola non si seguono le comuni regole comportamentali, si vive in modo diverso, fuori dal mondo, dentro una realtà fatta su misura ... per tutti noi.

"L'Isola esiste.
Potrebbe trovarsi in molti luoghi,
ma mentalmente è dentro di te.
Esiste anche una strada per arrivarci,
ma non si trova in nessuna mappa,
la troverai solo quando i tuoi sogni
deventeranno più forti delle scuse che inventi."

Un volume che mi ha colpita per il pensiero diverso in esso contenuto.
Un testo fuori dagli schemi ... ma non troppo.
Un racconto che inizia con una bambina in procinto di addormentarsi e che poi si trasforma nella sua storia della buonanotte.
Un libro a cui assegno:
4 Wonderland su 5 

Dal libro:

- "Non c'era nessuno accanto a lui a dirgli che era impossibile."

- "A volte è necessario che tutto si rompa in mille pezzi in modo che, quando è il momento di recuperarli, sappiamo quali conviene lasciare a terra, e continuare senza."

- "Per questo volevo portarti sull'Isola, perchè lassù ho imparato che la vita può essere diversa (...)."

2 commenti: