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venerdì 27 settembre 2013

Inedito: "Il fantasma che non amava la notte" - Maria Palma Capobianco Migliorini



Pagine: 236
Prezzo cartaceo: 15.50€
Link all'acquisto: Amazon
Link alla pagina del libro: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1010914

"Un palazzo romano. Due delitti legati ad una morte misteriosa avvenuta anni prima. Livia guidata da uno strano fantasma si muove tra passato e presente. La ricerca di un appartamento si trasforma nella ricerca di una identità con l'aiuto di qualcuno che definire fantasma è azzardato."

Non un appartamento qualunque

Il libro si apre con Livia, una donna alla ricerca di una casa nuova in cui abitare. E' in attesa dell'agente immobiliare che le deve mostrare un appartamento. All'appuntamento però si presenta una donna, una giovane ragazza bionda che mostra a Livia l'appartamento. E' pieno di bei mobili ricoperti da numerosi strati di polvere, è desolato, una strana aria avvolge tutto ed in cucina un calendario segna "Agosto 1993". Dopotutto l'appartamento non è male e Livia è intenzionata a prenderlo, se non fosse per la donna che fa di tutto per convincerla a non comprarlo e che alla fine, si volatilizza nel nulla. Livia, sconcertata, esce dall'appartamento e incontra proprio l'agente immobiliare che avrebbe dovuto mostrarle l'appartamento. Si scusa per il ritardo e si mostra pronto per farle visitare l'appartamento. Chi era la donna bionda? Perché cercava di allontanarla da quell'appartamento? Quell'appartamento cela un segreto da ormai troppo tempo, segreto che Livia si ostina a scoprire. Una coppia, vissuta lì vent'anni fa, lui anziano, lei una giovane russa affascinante, tenuta prigioniera dalla gelosia del marito. Tamara era il suo nome. Nome destinato a comparire sui giornali. Omicidio o suicidio? Chi era l'assassino? Questa era la domanda a cui Livia voleva dare finalmente una risposta. Un condominio pieno di segreti, di cose non dette. Due anziane sorelle, una giovane sfortunata donna paralitica, due famiglie. Tutti sanno qualcosa, ognuno ha un pezzo del puzzle, sarà Livia a raccoglierli e a metterli insieme. Vecchi giornali che riportano l'omicidio di Tamara, foto di una bambina, lettere in russo. Una vecchia famiglia, una nuova moglie. E nella disperata ricerca della verità, Livia si imbatterà in un diario, in una pistola, in persone morte e in altre dimenticate. E dopo un omicidio di vent'anni fa, eccone uno nuovo, e dopo il secondo, arriva anche il terzo. Una scia di omicidi che segue quello di Tamara. Qual è il filo conduttore, cosa cela il condominio? Chi è l'assassino? "Vite incrociate, storie mancate e morti violente", la scrittrice riassume perfettamente la storia. Fantasmi che si susseguono. Una domanda dopo l'altra e nessuna risposta. Un libro avvincente, suddiviso in cinque parti ognuna più avvincente dell'altra. Una storia intricata, pezzi di puzzle che non si intrecciano tra di loro. "E' un gioco - Livia disse - Un gioco senza regole, fatto di colpi bassi, con molti giocatori.." I dialoghi sono realistici e fondamentali per lo sviluppo della storia. Grazie alla straordinaria capacità della scrittrice, la curiosità del lettore aumenta con quella della protagonista. E' come un vortice inarrestabile, se inizi non riesci a smettere fino a quando non conosci la fine. Io ora la conosco e posso assicurarvi che vale la pena scoprirla.

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