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domenica 9 novembre 2014

"Una mamma" - Grazia Cioce


Editore GENESIS PUBLISHING 
Pagine 189
Prezzo ebook 3,99 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Narrativa italiana

In quanti modi si può morire? Fino a che punto il dolore può cambiarti?
Lucia, donna forte eppure fragilissima, vive in un mondo fatto di dolci e pietanze appetitose. Per questo mondo, e per la paura della sua maternità, ha dato tutto, sacrificando la sua vita, allontanandosi dal marito e dal figlio, finché un giorno torna a casa. Ma è troppo tardi e il destino le riserva una sorpresa atroce: la morte di suo figlio Marco.
Da quel giorno, Lucia vive per poter conoscere le persone cui gli organi di Marco sono stati donati, in un atto di estrema generosità. Fino a quando incontra Luigi e la sua vita cambia: come il clic di una serratura che si apre, Lucia rivolge il suo sguardo al mondo e a se stessa, scandaglia il suo cuore alla ricerca della serenità messa a dura prova da una vita di perdite e dolore.
Può un foglio strappato ricomporsi? Può una tale, profonda, lacerazione rimarginarsi?
Un romanzo ricco di colpi di scena e appassionante come solo l'amore sa esserlo. Un romanzo che celebra la vita e la rinascita.







A volte, nel corso della nostra vita, ci accadono degli avvenimenti che ci cambiano, che ci permettono di crescere, sono sfide che la vita ci pone e che sta a noi superare.
Alcune volte questi avvenimenti sono così grandi, così oltre le nostre possibilità di affrontarli che, semplicemente, facciamo finta di non accorgerci di loro.
Questo libro, che definirei intenso, racconta proprio la storia di una donna e dell’avvenimento che ha stravolto la sua vita.
Lucia ha perso il figlio. Marco, un ragazzo quindicenne, muore in un incidente ed i suoi organi, come da suo desiderio, vengono asportati e donati a persone che ne hanno bisogno.
Lucia è stata travolta da questa scomparsa. Il senso di colpa per essere stata lontana da casa quando Marco era piccolo, riaffiora. La paura di non essere una brava moglie per Giuseppe, che con lei condivide quel dolore, la tormenta. La vita che continua irrefrenabile la blocca.
In Lucia nasce il desiderio pressante di poter conoscere coloro che sono vissuti grazie al dono di Marco. Ha bisogno di vedere che il suo bambino vive ancora, che non tutto è finito, che il suo cuore batte ancora.
Per Lucia, chef nel ristorante “Chez Armand”, la vita procede in automatico e il solo desiderio che la riempie è poter finalmente rincontrare il figlio nelle persone da lui aiutate. Desiderio che il marito Giuseppe non condivide.
La vita di Lucia innesca la seconda quando l’avvocato Luigi Palma le dona il suo aiuto. Colpito dalla reazione di Lucia alla conoscenza dell’onorevole La Paglia, Luigi aiuterà Lucia non solo a scoprire chi ha avuto il cuore del figlio, ma anche a fondare un’associazione per tutte le mamme che hanno bisogno di aiuto.
Questo libro semplice, dalla copertina fresca e ben progettata, è l’incarnazione letteraria dell’horror vacui, il terrore del vuoto, l’arte caratterizzata dal riempire completamente ogni spazio.
In questo testo c’è tutta l’essenza di una madre che si sente persa, di una donna che tenta di rincollare i pezzi della sua vita, di una persona messa alla prova dalla vita.
Le descrizioni usate in questo testo sono minuziose e particolarmente evocative, mi piace l’aggiunta delle ricette citate nei paragrafi e gli stralci di alcune frasi del testo poste ad inizio capitolo.
Sono presenti alcuni errori di battitura e alcuni errori nella formazione delle frasi, ma penso che questa sia l’unica pecca di questo libro.
Questo testo è in grado di trasmetterti paura, angoscia, dolore, speranza, amore, ma più di tutto ti trasmette la voglia di vivere, di non fermarsi, di continuare ad andare avanti anche se la tua mente ti dice che è sbagliato. Questo libro ti strazierà, ti emozionerà, ti lascerà con il fiato sospeso. In questa storia c’è follia, ricette gustose, un amore gay, un processo giudiziario, un nuovo inizio e tanti colpi di scena.
Questo non è un libro strappalacrime, anche se alcune le verserete, non è un libro intrigante, anche se rimarrete con il fiato sospeso leggendo del processo, non è un libro istigante, anche se qualche istinto omicida verso Nicola vi verrà. Cos’è allora questo libro? Il desiderio di poter vivere ancora. La prima lacrima di una madre che ha perso il figlio.
Assegno al libro: 
4 stelle su 5

Dal libro:

- "Ero una mamma. Sono una mamma. Sebbene senza un figlio."

- "Non c'era rimprovero nella sua voce, solo nostalgia di un momento non vissuto."

- "Quando il mondo aveva i colori che noi volevamo che avesse."

- "Avevo paura a dirlo, avevo paura a pensarlo ma ... ero felice."

- "Piansi le mie prime lacrime per lui. Non gli avevo mai detto davvero addio ed era il momento."

- "(...) e in quelle parole c'era un romanzo intero."

- "A volte fare tanto rumore per coprire il silenzio del dolore è l'unico modo per andare avanti (...)."

8 commenti:

  1. Libro struggente e interessante, bella recensione

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  2. Amo i libri che parlano della vita. Amo la realtà tra le pagine bianche.

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    1. Hai la capacità di dare voce ai miei pensieri ^_^

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  3. Penso che questo sia un libro da un milione di lacrime ... ma che sicuramente aiuta a crescere e a riflettere.

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  4. Questo sì che mi ispira! Voglio leggerlo!

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  5. Grazie, leggo ora i commenti. Grazie a chi lo ha letto e ha amato Lucia e Giuseppe e Luigi!
    Grazia

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