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venerdì 10 agosto 2018

Recensione: "Tulip Fever" - Deborah Moggach


Editore Sperling & Kupfer
Pagine 265
Prezzo Cartaceo 15,00 €
Prezzo Ebook 9,99 €
Prima Pubblicazione 2012
Genere Romanzo Rosa

Amsterdam, 1636. La città è tutta fermento e opulenza: il commercio prospera, le arti fioriscono. Come uno specchio, i canali rimandano l'immagine delle dimore più belle, tra cui quella di Cornelis Sandvoort, dove ora tutto è silenzioso e immobile: il ricco mercante e la sua giovanissima consorte, Sophia, stanno posando per il ritratto che li renderà immortali. Insieme a loro, nel dipinto, un vaso di tulipani: i fiori che, secondi soltanto alla sua bellissima moglie, sono la più grande passione di Cornelis. Così come di tutta l'Olanda, che sembra preda di una follia collettiva: i bulbi di tulipano valgono una fortuna, e c'è chi è disposto a ricorrere a ogni mezzo, lecito o illecito, pur di possedere quelli più pregiati. È Jan van Loos, uno degli artisti più promettenti del momento, a fissare su tela quella scena, che dovrà trasmettere per sempre magnificenza e armonia. Ma il suo occhio, attento ai minimi dettagli, sa penetrare l'apparenza e cogliere l'essenza più profonda. Il fuoco sotto la cenere, l'irrequietezza dietro l'obbedienza. Sarà per questo che, ogni volta che il suo sguardo indugia un istante in più su Sophia, il cuore della ragazza perde un battito. Giorno dopo giorno, tra il pittore e la sposa del mercante si instaura un dialogo muto, fatto di sorrisi furtivi e occhiate rubate. E mentre il ritratto prende forma, fuori dalla cornice prende vita una passione bruciante. Capace di consumare tutto ciò che incontra sul suo cammino, in una spirale inarrestabile di desiderio e inganno, sogno e illusione. Con pennellate intense di sensualità e suspense, Deborah Moggach ci immerge in un'epoca affascinante, un mondo brulicante di vita vera, un amore fatale.

Sophia è una giovane donna sposata con il ricco e anziano mercante: Cornelis Sandvoort.
Il loro non è proprio un matrimonio d'amore, lei lo ha sposato solo per necessità.
Sophia, comunque, è una brava moglie, sottostà al volere del marito con animo remissivo, però non è ancora riuscita a dargli un figlio.
Cornelis, dal canto suo, ama teneramente la moglie, a cui è effettivamente legato. Non si può fare a meno di notare l'attenzione che lui ha per lei, il modo in cui tenta sempre di soddisfare le sue esigenze.
Un giorno, Cornelis informa la moglie che presto verranno ritratti dal promettete e giovane pittore Jan van Loos.
Durante le sedute, mentre Cornelis parla in continuazione di sé e di tutto ciò che gli passa per le mente, Sophia e Jan si scambiano alcuni sguardi interessati.
Jan è avvenente, ha occhi blu e capelli neri scompigliati.
Per la prima volta, il servilismo di Sophia nei confronti del marito, vacilla.
Maledetto quel dipinto che tentò i cuori dei due giovani.

"Mi hai rubato il cuore."

Jan è completamente rapito da Sophia, tanto che la cerca, le manda una lettera per trarla in tentazione.

"Devo vederti, amore mio."


Che fare ora? Sophia rimarrà fedele al marito oppure seguirà l'impulso lanciatole del suo cuore giovane?
"Tulip fever" è un romanzo storico, che porta alla luce eventi datati 1636.
La storia è ambientate tra le vie di Amsterdam, vie che vengono rappresentate nitidamente tra le pagine del libro.
Con poche parole ben scelte, ecco che il lettore può immaginarsi tra le strade affollate della città, strade su cui si ode il trambusto del venditore di fiori, dell'uomo della fonderia, del venditore di pesce che si aggira tra le case richiamando a sé le donne intente nei lavori domestici.
Poi, ecco Maria, la domestica dei Sandvoort, che si ammira allo specchio con i vestiti della sua padrona.
Gira per casa, sognando il suo futuro.
Ben delineate non sono solo le ambientazioni, ma anche i personaggi, creati per essere in contrapposizione uno con l'altro.
Da una parte, infatti, c'è Maria, una contadina libera di amare chi vuole, dall'altra Sophia, la figlia di un pittore, costretta a sposare un uomo più grande di lei.
Entrambe hanno ventiquattro anni, ma mentre la prima è un bocciolo in fiore, l'altra si sente avvizzire, giorno dopo giorno.
Poi c'è Cornelis, abile uomo d'affari con tutta una vita alle spalle, opposto a Jan, artista di trentasei anni impegnato ad accrescere la sua reputazione in ascesa.
La storia è divisa in diversi capitoli, che vedono al centro degli eventi protagonisti diversi. Ci sono, infatti, quelli dedicati a Maria, poi quelli di Sophia, e altri ancora che riguardano Jan e Cornelis.
La trama, a mio avviso, è piuttosto prevedibile, tuttavia riserva qualche sorpresa sul finale.
Il destino di questa storia segue poi una beffarda ironia, un'ironia che tende a fustigare i personaggi.
La lettura di questo libro non mi ha travolta particolarmente, anche se ho apprezzato molte le ambientazioni e i vari personaggi.
Prima, di assegnare il mio voto al libro, vi ricordo che il 6 settembre uscirà al cinema "La ragazza dei tulipani" film tratto proprio da questo testo.
Se siete interessati, vi lascio il link del trailer --> link YouTube
Il film è presentato da Leone Film Group e Rai Cinema, ed è distribuito da Altre Storie.


Assegno ora al libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 4 - Personaggi: 3 - Cover: 4 - Finale: 3 -


3 Wonderland su 5

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