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giovedì 22 novembre 2018

Recensione: "Il canto degli abissi" - Valentina Piazza


Editore Literary Romance
Pagine 173
Prezzo Cartaceo 11,90 €
Prezzo Ebook 2,99 €
Prima Pubblicazione 2018
Genere Romanzo Rosa

Dicembre, 1900. James Ducat è il sovrintendente al faro dell’isola di Eilean Mor; lo ccompagnano due fidati marinai, il vecchio Thomas Marshal e il giovane Donald McArthur. Tutti loro sono a conoscenza dei misteri del luogo, ma non se ne lasciano sopraffare se non quando è proprio James a sentirne il richiamo. Il canto che lo ammalia ha la voce di donna, è soave, è potente. Sfidando i compagni e le leggi stesse della natura, James Ducat cede a quella voce, mettendo tutti in pericolo…
Giorni nostri. Gli inspiegabili fatti accaduti al faro, non hanno trovato ancora risposta e la sede della Northern Lighthouse Board, ha insabbiato ogni cosa da decenni ormai. Quando, Morgan Ducat, decide di far chiarezza sulla misteriosa scomparsa del suo avo, si ritrova a combattere con la diffidenza della Società che gestisce la funzionalità dei fari. Soprattutto quello di Eilean Mor.
Tuttavia, le carte di cui è in possesso, possono aiutarla a fare chiarezza sulle tante voci che si rincorrono riguardo alla misteriosa scomparsa dei guardiani del faro.
Scortata sull’isola da Jacob Hollsen, il dirigente della Northern, inizia le proprie ricerche per scoprire la verità e, a mano a mano che esplora l’isola, la cappella diroccata e il faro stesso in cui risiede,
riporta a galla suppellettili che il mare sembra volerle mostrare.
Finché non sente anche lei il canto degli abissi…

Ci sono vari tipi di sirene, principalmente però o sono bellissime, romantiche e passionali, oppure sono temibili creature degli abissi, mangia-uomini che vogliono solo possedere e non sanno amare.
In questo libro prevalgono quelle del secondo tipo, in particolare si parla di una sirena, il cui nome non è certo.
Non lasciatevi incupire da questo fatto però, perchè sebbene non ci sia una storia d'amore tra umano e sirena, non è detto che i più romantici rimarranno delusi.

Fonte: Google immagini
In questo libro troverete avventure, leggende marinaresche e inquietanti misteri, il tutto ambientato in Scozia, sfondo che a mio parere ha qualcosa di magico per via di tutti i suoi castelli antichi, i fari e i suoi particolari edifici. Sfondo dipinto meravigliosamente dall'autrice.
Altro fatto interessante è l'aggiunta di citazioni particolari e azzeccate inserite all'inizio di qualche capitolo. Tra queste troverete quelle di alcuni scrittori come Herman Melville, Andersen e Lampedusa.

Fonte: Google Immagini
Il libro è diviso in più parti, nella prima, ambientata nel mese di dicembre del 1900, viene raccontata l'infanzia e l'adolescenza di James Ducat, protagonista indiscusso di questa prima parte.
Seguiamo le sue vicende fino all'incontro con la sirena, incontro che turberà entrambi.
Da qui in poi, la storia si infittisce, le cose si fanno più misteriose.
Facciamo un salto avanti nel tempo, da quel giorno del lontano 1900 sono passati anni, ora ci troviamo ai giorni nostri e la nipote di James, Morgan, vuole indagare e far luce su quello che successe veramente a suo zio quel lontano giorno di dicembre.

"Hai ragione, Morgan. Chissà quali mostri abitavano in James Ducat e nei suoi compagni."

Fortunatamente la nostra Morgan non indaga da sola, perchè in esplorazione con lei sul campo c'è anche Jacob Hollsen, responsabile alla Northern, una società che si occupa della sicurezza della pesca e della navigazione.
I due hanno idee contrastanti, Jacob aiuta Morgan per fare un favore a Mr. Ferguson, un amico comune. Jacob non crede a miti e leggende marinaresche, mentre Morgan è decisa a scoprire la verità, qualunque essa sia.
Strani eventi e disavventure che lasceranno i segni sui nostri due protagonisti ci porteranno finalmente all'agoniata e tanto attesa verità.
Non tutti i mali vengono per nuocere, questa avventura è servita tanto a Morgan che a Jacob.

"Non vedi com'è bella? Non senti quel canto che risuona dagli abissi in una melodia celestiale? Il mare mi chiama, marinaio, ormai gli appartengo. Appartengo a lei."

Tra le due parti, preferisco decisamete la prima, quella datata 1900, perchè più intrigante e particolare.
"Il canto degli abissi" è sicuramente un bel libro, grazie anche alla sua narrazione scorrevole, interessante e anche un pò dark, che ci porta negli abissi ... l'importante è non sentire quel fatale canto.
Assegno al libro:

4 Wonderland su 5

Recensione a cura di

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