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venerdì 18 ottobre 2019

Recensione: "Vi prego, cercate di capire" - May Sarton


Editore Astoria
Pagine 131
Prezzo ebook 8,99 €
Prezzo cartaceo 16,00 €
Genere Narrativa


Caroline ha settantasei anni, dopo aver avuto un infarto, viene scaricata dal fratello "in un campo di concentramento per vecchi", una casa di riposo.
Viene abbandonata lì, messa da parte come una cosa vecchia di cui ci si vuole sbarazzare. 
La memoria di Caroline vacilla (o almeno è quello che le fanno credere nella struttura presso cui soggiorna) motivo per cui inizia a scrivere un diario, questo libro.
Il personale della casa di riposo non è molto gentile, madre e figlia sono false e a volte perfino crudeli.
Caroline, è vero, ha atteggiamenti un po' snob, afferma lei stessa di sentirsi superiore alle persone della casa di riposo per via della sua istruzione ma di certo, per questo, non merita di essere trattata male.

"Siamo così simili a bestie in gabbia ..."

Gli anziani vengono tenuti "a bada", trattati come esseri incapaci di ragionare.
Non vengono ascoltati, non vengono rispettati!
Caroline si sente sepolta viva.
"Vi prego, cercate di capire" è il racconto della degradazione, distruzione lenta di una vita.
Caroline racconta la sua vita, parla del suo passato e del suo pesante presente.
Caroline è un personaggio complesso, moderno per quell'epoca. È una donna indipendente, sola, una donna dalla mente acuta. Nella struttura tentano di piegarla ma lei è tosta, per tutta la vita ha dovuto farsi valere, non è pronta a cedere proprio ora.
Questo libro mi ha rattristata, soprattutto mi ha fatta arrabbiare. 
Il finale è sorprendente ma comprensibile, spiega che Caroline ci ha parlato della sua vita per farci capire come era arrivata a quel punto ... e che punto!
"Vi prego, cercate di capire" mi ha coinvolta più di quanto mi aspettassi.
Si legge in poco tempo e non si può rimanere impassibili davanti alla situazione deprecabile in cui si trova Caroline, situazione fin troppo reale.
Il libro fa riflettere molto, non solo sulla meschinità di alcune case di riposo ma anche sui parenti che lasciano lì i loro famigliari anziani e se ne dimenticano, diventando perfino ciechi di fronte alle mancanze della struttura.
Caroline viene proprio abbandonata, suo fratello si e no la va a trovare e di sicuro non si lamenta mai per come viene trattata.
Lei è un peso, qualcosa da allontanare dalla vista per non provare rimorso.
È inaccettabile, ignobile.
Questo libro è pieno di ingiustizie però non ci sono scene violente.
Sono soddisfatta di questa lettura, ve la consiglio!

2 commenti: