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giovedì 23 gennaio 2020

Recensioni: "Il Circolo Pickwick" - "L'eleganza del riccio" - "L'agenzia dei desideri"


 "Il circolo Pickwick" di Charles Dickens 

Editore Mondadori
Genere Classico

"Il Circolo Pickwick" è il primo romanzo scritto da Charles Dickens, scrittore famoso per il suo celebre "Canto di Natale".
"Il Circolo Pickwick" uscì per la prima volta nel 1836, venne pubblicato suddiviso in diciannove puntate, come era uso fare all'epoca.
Il romanzo parla dei viaggi che il Signor Pickwick, fondatore dell'omonimo circolo, compie nel 1827 con i suoi amici Nathaniel Winkle, Augustus Snodgrass e Tracy Tupman.
Alla loro compagnia si aggiunge poi anche Sam, il fidato domestico del Signor Pickwick.
Insieme viaggiano nell'Inghilterra del primo Ottocento, imbattendosi in situazioni bizzarre, complicate, seccanti e in persone ancora più singolari e a volte ingannevoli, come l'incontro con uno sconosciuto dal lessico sgrammaticato che a causa di un malinteso, spinge in un duello uno dei componenti del circolo.
In un capitolo, il Signor Pickwick rischia pure di doversi sposare!
Al Signor Pickwick e ai suoi amici ne succedono così tante che ti fanno passare la voglia di uscire di casa!
I membri del circolo sono tutti piuttosto ingenui, facili da abbindolare ma dotati di uno sviluppato senso dell'onore. Sono degli innocenti gentiluomini.
Tutto questo è raccontato con descrizioni dettagliate ma non abbondanti, l'autore, infatti, non si dilunga più di quel tanto, non è puntiglioso a proposito di questo particolare.
Si concentra molto di più sulla storia, sugli eventi o le persone intorno al Circolo Pickwick.
Nel libro si alternano capitoli scorrevoli ad altri più lenti.
Leggere questo libro è stato abbastanza faticoso, ho impiegato molto tempo, non tanto per la mole considerevole del libro ma proprio per la trama che non sempre era avvincente.
Ma sapete una cosa? Nonostante la lettura non troppo scorrevole, non ho potuto non affezionarmi al gentile, leale e giusto Signor Pickwick e al suo fedele Sam.
Inoltre, ho apprezzato molto l'ambientazione, così ben delineata che avevo l'impressione di essere finita io stessa tra le pagine del romanzo.
"Il Circolo Pickwick" non è una lettura fluida ma ha un fascino particolare, al quale è difficile rimanere indifferenti.

"L'eleganza del riccio " di Muriel Barbery 

Editore e/o
Genere Narrativa

In un elegante e lussuoso palazzo di Parigi, vivono due persone apparentemente opposte ma in realtà simili.
Uno di queste è Renée, la portinaia vedova. Grassa, bassa, brutta, appassionata (in gran segreto) di arte, filosofia, musica e cultura giapponese.
L'altra persona di cui vi parlavo è invece Paloma, dodicenne dall'intelligenza estremamente sviluppata che progetta di suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno. Mentre programma la sua dipartita, continua a fingere di essere una bambina dall'intelletto mediocre, per meglio nascondersi, mimetizzarsi tra i suoi coetanei.
Al numero 7 di rue de Grenelle, la quotidianità viene scossa da un avvenimento quanto mai insolito: arriva un nuovo inquilino, monsieur Ozu, un colto signore giapponese che colpisce subito Renée per le sue conoscenze.
Ozu e Paloma si rendono poi conto che in Renée c'è molto più di quello che appare, non è solo una portinaia grassottella, ha l'eleganza del riccio.
Ozu e Paloma si coalizzano per scoprire chi è davvero Renée e quest'ultima fa di tutto per continuare a passare inosservata.
La guardiola è tutto il suo mondo, il suo posto sicuro, un nascondiglio perfetto dove stare in pace senza essere disturbati, dove essere se stessi senza farsi scoprire.
E inaspettatamente, quel posto isolato, poco alla volta, inizia a popolarsi. La guardiola prende improvvisamente vita.

“Stasera, ripensandoci, con il cuore e lo stomaco in subbuglio, mi dico che forse in fondo la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso.”

Il libro è suddiviso in due parti.
La prima è più elaborata e complessa, largo spazio viene dato alla filosofia, alla scienza, all'arte, al cinema.
La seconda parte è incentrata soprattutto sullo sviluppo della storia.
Mi piace la dura realtà, la schiettezza che trasudano da questo libro.
L'autrice solleva il velo candido posto sul bel mondo altolocato.
Mette a confronto la portinaia e la figlia di un ministro, il bel mondo con quello più povero, chi ostenta la sua aristocrazia e chi ce l'ha nell'anima.
Con questo libro, la scrittrice vuole mostrarci che si può essere ricchi senza avere denaro, essere aristocratici senza avere un titolo, essere infelici senza un motivo concreto per esserlo e che alla fine di tutto, poveri o ricchi che siano, sono solo persone che presto o tardi dovranno avere a che fare con la morte.
L'autrice costruisce personaggi stereotipati solo per mostrare che in realtà sono molto più complessi. Mostra due mondi diversi e poi annulla le distanze tra essi e li riduce all'essenziale.
Il tema principale del libro è la camelia, simbolo della sensibilità per la bellezza semplice, quella delle piccole cose.
Altro tema importante è quello della rinascita.
Che altro dire di questo libro? L'ho amato, è un libro di una profondità inimmaginabile, di una bellezza genuina.
Questo libro ti lascia a bocca aperta per quanto è stupendo.
Sa commuovere, sa far riflettere, in breve ... ti travolge.

"L'agenzia dei desideri" di Dominique Mainard

Editore Bompiani
Genere Narrativa

Delphine ha un'agenzia molto particolare, si chiama "Per voi" ed offre servizi oltremodo unici.
Una coppia non riesce ad avere un figlio? Lei gliene noleggia uno per qualche ora a settimana.
Un marito non sopporta la solitudine dopo il divorzio? Ecco una finta moglie in sostituzione per uscire a cena.
A un padre è stato portato via il figlio? L'agenzia gli invia dei disegni e delle lettere come quelli che faceva il bambino.
Insomma cosa fa "Per voi"? Rende felici i clienti, realizza i loro sogni.
All'inizio, Delphine si occupava personalmente dei clienti ma poi con l'aumentare delle richieste, ha assunto dei collaboratori.

"... continuo a servirmi di anime perse per consolare altre anime perse."

Delphine vende illusioni, effimere, false, costruite minuziosamente. Vende sogni che durano qualche ora e poi svaniscono.
Vende impalpabile gioia.
Lei traffica sentimenti.
Sembra tutto molto bello ma a me è sembrato tutto molto triste.
La narrazione stessa è malinconica, pacata, riflette il carattere di Delphine, donna fredda, distaccata, quasi priva di sentimenti.
Il suo lavoro l'ha resa l'amica, la sorella, la moglie, la figlia, la nipote di persone sconosciute.
Poi, a un certo punto, è diventata la cliente di se stessa.
La cosa più sorprendente di tutto è leggere di Delphine, persona apatica che ogni giorno ha a che fare con mille sentimenti diversi.
Lei si aggira indifferente tra le emozioni, senza lasciarsi coinvolgere.
Piano, piano però, la sua corazza inizia a cedere e pagina dopo pagina scopriamo tutta la verità su Delphine.
Il libro racconta questo: la rinascita di una donna che per una vita non ha fatto che soddisfare i sogni degli altri, ignorando se stessa.
I suoi clienti venivano sempre prima di tutto il resto ma è tempo che il cuore Delphine torni a battere.
La trama di questo libro è decisamente singolare, l'idea dell'agenzia è geniale e anche la narrazione, in linea con il personaggio di Delphine, ha un suo perché, anche se può apparire monotona.
Il libro, a mio avviso, non è eccezionale ma si legge abbastanza velocemente.
Questo è uno di quei libri che non mi sento né di consigliare né di sconsigliare.
Non è stata una pessima lettura ma non mi ha nemmeno appassionata.
In breve, è un bel libro ma niente di più.

4 commenti:

  1. Mi ha colpito molto la tua frase "chi ostenta la sua aristocrazia e chi ce "l'ha nell'anima". Non ho ancora letto L'eleganza del riccio ma so che è ricco di insegnamenti ... come traspare benissimo dalla tua recensione. Sembra essere in grado di farti riflettere su più ad un aspetti della vita

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    1. è stupendo! Uno dei libri che porterò sempre nel cuore, dà tanti insegnamenti

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  2. Il circolo Pickwick è una di quelle lacune letterarie che prima o poi dovrò colmare. Mi ha incuriosita davvero molto il tuo parere su L'eleganza del riccio, che languisce sullo scaffale da troppo tempo. A questo punto vedrò di leggerlo anche io ☺️☺️☺️

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