"Una lunga estate crudele" di Alessia Gazzola
Editore Longanesi
Genere Giallo
0. Sindrome da cuore in sospeso
1. L'allieva
2. Un segreto non è per sempre
3. Le ossa della principessa
4. Una lunga estate crudele
5. Un po' di follia in primavera
6. Arabesque
7. Il ladro gentiluomo
Ho un rapporto di amore e odio con le serie.
Non riesco quasi mai a leggerle nell'ordine corretto.
Spesso inizio un libro e solo alla fine scopro che fa parte di una serie (e spesso è proprio l'ultimo!).
Anche con la serie "L'allieva" ho avuto questo problema. L'ho letta a caso e "Una lunga estate crudele" è l'ultimo libro che mi mancava di leggere.
In questo volume, Alice, al quarto anno di specializzazione, viene chiamata insieme a Claudio Conforti per un nuovo caso.
Nei sotterranei del teatro del Bardo dell'Avon, in un camerino, è stato trovato un passaggio segreto che porta a una piccola stanza. Lì dentro è stato ritrovato un cadavere mummificato, si pensa appartenga a un attore scomparso diversi anni prima.
Nella mano della vittima viene anche ritrovato un pezzo di carta con sopra un verso di Shakespeare.
La stanza misteriosa era chiusa da fuori, della chiave non c'è traccia.
Non resta che indagare!
All'inizio, il caso mi sembrava molto intrigante, la scoperta del cadavere nella stanza segreta aveva un che di misterioso che stuzzicava la mia curiosità.
Sfortunatamente, il caso è risultato essere alquanto banale.
Ho individuato il colpevole subito! Non appena è stato ritrovato il corpo.
Anche il secondo mistero legato al primo è di facile intuizione.
Questo giallo si è dimostrato essere alquanto mediocre e triste.
Di tutta la serie, questo libro è forse quello più scontato.
Fortuna che a ravvivare il mio interesse c'era la storia tra Alice e Claudio.
Alice, come sempre, ne combina una delle sue.
Il suo personaggio è sbadato, intuitivo e ... ficcanaso.
Ora che ho finito la serie sono combattuta.
Non è male ma più che dai casi ero attratta dalla parte romantica.
I casi raccontati, in generale, non mi hanno fatta impazzire, il finale della serie però non mi ha soddisfatta appieno, quindi leggerei volentieri un altro libro solo per sapere come sono andate le cose tra Alice e Claudio.
"La signora delle camelie" di Alexandre (figlio) Dumas
Editore Newton Compton
Genere Classico
"La signora delle camelie" di Dumas (figlio) è una storia tragica che parla di un amore travagliato tra Marguerite, una celebre mantenuta e Armand, un giovane non abbastanza ricco e quindi incapace di mantenere l'amata.
Il narratore si imbatte nella loro storia per caso, vedendo l'annuncio della vendita dei mobili di Marguerite.
La storia inizia dalla fine, Armand e il narratore si incontrano e la ripercorrono.
Questa narrazione mi ha ricordato quella di "Cime tempestose", libro che però non ho apprezzato quanto questo.
Marguerite è una giovane abbastanza rozza, è evidente che non ha nobili natali. Ha un tenore di vita estremamente dispendioso, si mantiene "affidandosi" a tre o quattro gentiluomini alla volta.
All'inizio, Marguerite non mi ha fatto una buona impressione, sembrava così vanesia, così attaccata al suo dispendioso tenore di vita, poi però mi sono accorta che lei è un personaggio profondo, complesso, la sua evoluzione, le sue scelte mi hanno colpita.
Lei non è la migliore dei personaggi ma c'è da riconoscerle il pregio di essere fedele a se stessa, nel bene e nel male.
"La signora delle camelie" è una storia commovente, estremamente coinvolgente. La lettura mi ha rapita, non riuscivo a smettere di andare avanti.
Da "La signora delle camelie" è tratta la celeberrima opera lirica di Verdi "La traviata".
La storia è ispirata a un fatto reale legato alla vita dello stesso autore.
Armand è in realtà Dumas e Marguerite è Marie Duplessis, una mantenuta.
I due sono stati insieme per circa un anno e la loro relazione trova, in parte, spazio nel libro.
Non è però l'amore il tema principale del testo ma la donna.
Nel libro emerge una sorte di riverenza, da parte dell'autore, verso le donne che tentano di sopravvivere alla meglio in un mondo di uomini e qui subentra un altro tema: il prezzo di una donna, quanto vale il suo tempo, la sua compagnia? Quanto vale la sua vita?
Marguerite si vendeva per mantenersi e alla sua morte, tutto ciò che aveva viene venduto per pagare i suoi debiti.
La sua vita, la sua persona, erano perennemente in vendita, anche nella morte.
Dire che ho apprezzato questo libro è poco, l'ho amato.
"La signora delle camelie" è un libro appassionante, toccante, è una lettura che assolutamente consiglio.
"Il giardino delle farfalle (The Collector Series Vol. 1)" di Dot Hutchison
Editore Newton Compton
Genere Thriller
Ho sentito molto parlare di questo libro e a forza di leggere le recensioni delle lettrici della mia Book Challenge ho deciso di leggerlo anch'io.
La storia viene raccontata al contrario, si parte dalla fine, a caso risolto.
A narrare il tutto è una delle vittime, Maya, una delle Farfalle del Giardino.
Siccome le sue compagne si affidano a lei, l'agente speciale dell'FBI Victor Hanoverian ha scelto di interrogare Maya per conoscere tutta la storia del loro rapimento. L'ascolta con pazienza per interi giorni.
Maya gli racconta di come il Giardiniere rapiva giovani ragazze, donava loro splendide e inquietanti ali tatuate, simbolo della loro schiavitù e le imprigionava nel suo paradisiaco Giardino. Loro erano le sue farfalle ... nella vita come nella morte.
Maya racconta tutto ciò che accadeva nel Giardino, parla delle sue compagne e della sua vita prima di venir rapita.
Racconta tutto ciò a modo suo, senza fretta, con meticolosità, come se volesse che l'FBI non solo sappia ma capisca ciò che ha vissuto.
La storia è inquietante, il Giardiniere è una figura contorta, lui ama le sue Farfalle ma in modo malato.
Maya ha una vita molto complessa, anche prima di arrivare nel Giardino. Le sono capitate diverse sciagure, lei e la fortuna non si conoscono.
Maya è un personaggio affascinante, è molto intuitiva, non le riesce però facile legarsi agli altri.
Ogni personaggio è ben delineato, ogni Farfalla ha il suo carattere, un aspetto particolare che la contraddistingue dalle altre.
Le gemelle Maggie e Lena mi hanno colpita molto.
Sono uno l'opposta dell'altra.
Una allegra e l'altra scontrosa.
Le ragazza Farfalla, in generale, sono una forza della natura perché si ricordano come ridere, come essere amiche anche in quell'inferno in cui sono costrette a vivere.
Un unico aspetto di questo libro non mi ha convinta appieno: perché le ragazze non si sono ribellate?
Le Farfalle hanno un certa libertà, all'interno del Giardino girano a loro piacere, non hanno guardie che le osservano, solo delle telecamere e hanno accesso alla cucina.
Loro sono una ventina, i loro rapitori due, perché quindi non si sono mai ribellate? Perché non li hanno avvelenati o assaliti? Potevano farlo, ne avevano i mezzi ma per anni, generazioni di Farfalle si sono lasciate schiavizzare e assassinare. Questo aspetto è ancora più inspiegabile se consideriamo che non tutte le Farfalle erano fragili e facili da sottomettere! Per questo particolare non ho assegnato il massimo punteggio al libro che di per sé, è fantastico.
La lettura è molto scorrevole, un thriller estremamente accattivante.
Mette i brividi ma è riuscito anche a commuovermi.
Un libro intenso che consiglio caldamente.
Editore Longanesi
Genere Giallo
0. Sindrome da cuore in sospeso
1. L'allieva
2. Un segreto non è per sempre
3. Le ossa della principessa
4. Una lunga estate crudele
5. Un po' di follia in primavera
6. Arabesque
7. Il ladro gentiluomo
Ho un rapporto di amore e odio con le serie.
Non riesco quasi mai a leggerle nell'ordine corretto.
Spesso inizio un libro e solo alla fine scopro che fa parte di una serie (e spesso è proprio l'ultimo!).
Anche con la serie "L'allieva" ho avuto questo problema. L'ho letta a caso e "Una lunga estate crudele" è l'ultimo libro che mi mancava di leggere.
In questo volume, Alice, al quarto anno di specializzazione, viene chiamata insieme a Claudio Conforti per un nuovo caso.
Nei sotterranei del teatro del Bardo dell'Avon, in un camerino, è stato trovato un passaggio segreto che porta a una piccola stanza. Lì dentro è stato ritrovato un cadavere mummificato, si pensa appartenga a un attore scomparso diversi anni prima.
Nella mano della vittima viene anche ritrovato un pezzo di carta con sopra un verso di Shakespeare.
La stanza misteriosa era chiusa da fuori, della chiave non c'è traccia.
Non resta che indagare!
All'inizio, il caso mi sembrava molto intrigante, la scoperta del cadavere nella stanza segreta aveva un che di misterioso che stuzzicava la mia curiosità.
Sfortunatamente, il caso è risultato essere alquanto banale.
Ho individuato il colpevole subito! Non appena è stato ritrovato il corpo.
Anche il secondo mistero legato al primo è di facile intuizione.
Questo giallo si è dimostrato essere alquanto mediocre e triste.
Di tutta la serie, questo libro è forse quello più scontato.
Fortuna che a ravvivare il mio interesse c'era la storia tra Alice e Claudio.
"E se penso che in questo istante finisse il mondo, non me ne fregherebbe niente. Non finché mi tiene stretta così ..."
Il suo personaggio è sbadato, intuitivo e ... ficcanaso.
Ora che ho finito la serie sono combattuta.
Non è male ma più che dai casi ero attratta dalla parte romantica.
I casi raccontati, in generale, non mi hanno fatta impazzire, il finale della serie però non mi ha soddisfatta appieno, quindi leggerei volentieri un altro libro solo per sapere come sono andate le cose tra Alice e Claudio.
"La signora delle camelie" di Alexandre (figlio) Dumas
Editore Newton Compton
Genere Classico
"La signora delle camelie" di Dumas (figlio) è una storia tragica che parla di un amore travagliato tra Marguerite, una celebre mantenuta e Armand, un giovane non abbastanza ricco e quindi incapace di mantenere l'amata.
" ... non sono abbastanza ricco per amarvi come vorrei io, né abbastanza povero per amarvi come come vorreste voi."
La storia inizia dalla fine, Armand e il narratore si incontrano e la ripercorrono.
Questa narrazione mi ha ricordato quella di "Cime tempestose", libro che però non ho apprezzato quanto questo.
Marguerite è una giovane abbastanza rozza, è evidente che non ha nobili natali. Ha un tenore di vita estremamente dispendioso, si mantiene "affidandosi" a tre o quattro gentiluomini alla volta.
All'inizio, Marguerite non mi ha fatto una buona impressione, sembrava così vanesia, così attaccata al suo dispendioso tenore di vita, poi però mi sono accorta che lei è un personaggio profondo, complesso, la sua evoluzione, le sue scelte mi hanno colpita.
Lei non è la migliore dei personaggi ma c'è da riconoscerle il pregio di essere fedele a se stessa, nel bene e nel male.
"... siamo costretti ad amare i morti, perché, occupati come siamo, non abbiamo il tempo di amore altro."
Da "La signora delle camelie" è tratta la celeberrima opera lirica di Verdi "La traviata".
La storia è ispirata a un fatto reale legato alla vita dello stesso autore.
Armand è in realtà Dumas e Marguerite è Marie Duplessis, una mantenuta.
I due sono stati insieme per circa un anno e la loro relazione trova, in parte, spazio nel libro.
Non è però l'amore il tema principale del testo ma la donna.
Nel libro emerge una sorte di riverenza, da parte dell'autore, verso le donne che tentano di sopravvivere alla meglio in un mondo di uomini e qui subentra un altro tema: il prezzo di una donna, quanto vale il suo tempo, la sua compagnia? Quanto vale la sua vita?
Marguerite si vendeva per mantenersi e alla sua morte, tutto ciò che aveva viene venduto per pagare i suoi debiti.
La sua vita, la sua persona, erano perennemente in vendita, anche nella morte.
Dire che ho apprezzato questo libro è poco, l'ho amato.
"La signora delle camelie" è un libro appassionante, toccante, è una lettura che assolutamente consiglio.
"Il giardino delle farfalle (The Collector Series Vol. 1)" di Dot Hutchison
Editore Newton Compton
Genere Thriller
Ho sentito molto parlare di questo libro e a forza di leggere le recensioni delle lettrici della mia Book Challenge ho deciso di leggerlo anch'io.
La storia viene raccontata al contrario, si parte dalla fine, a caso risolto.
A narrare il tutto è una delle vittime, Maya, una delle Farfalle del Giardino.
"Ma le mie ali non potevano muoversi e io non potevo volare, e non potevo nemmeno piangere."
Maya gli racconta di come il Giardiniere rapiva giovani ragazze, donava loro splendide e inquietanti ali tatuate, simbolo della loro schiavitù e le imprigionava nel suo paradisiaco Giardino. Loro erano le sue farfalle ... nella vita come nella morte.
"E una volta terminato ero pronta, un'altra delle Farfalle del suo Giardino. Dio che creava il suo piccolo mondo privato."
Racconta tutto ciò a modo suo, senza fretta, con meticolosità, come se volesse che l'FBI non solo sappia ma capisca ciò che ha vissuto.
La storia è inquietante, il Giardiniere è una figura contorta, lui ama le sue Farfalle ma in modo malato.
"Perché la cosa più malata di tutte - e ce n'erano molte tra cui scegliere - era che lui teneva sinceramente a noi."
Maya è un personaggio affascinante, è molto intuitiva, non le riesce però facile legarsi agli altri.
"I miei segreti sono vecchi amici; mi sentirei una pessima amica se li abbandonassi ora."
Le gemelle Maggie e Lena mi hanno colpita molto.
Sono uno l'opposta dell'altra.
Una allegra e l'altra scontrosa.
"Sceglieva di essere felice perché non le piaceva essere triste o incazzata."
"Abbiamo passato così tanto tempo vivendo nell'orribile fantasia di qualcun altro che non sappiamo più come essere reali."
Le Farfalle hanno un certa libertà, all'interno del Giardino girano a loro piacere, non hanno guardie che le osservano, solo delle telecamere e hanno accesso alla cucina.
Loro sono una ventina, i loro rapitori due, perché quindi non si sono mai ribellate? Perché non li hanno avvelenati o assaliti? Potevano farlo, ne avevano i mezzi ma per anni, generazioni di Farfalle si sono lasciate schiavizzare e assassinare. Questo aspetto è ancora più inspiegabile se consideriamo che non tutte le Farfalle erano fragili e facili da sottomettere! Per questo particolare non ho assegnato il massimo punteggio al libro che di per sé, è fantastico.
La lettura è molto scorrevole, un thriller estremamente accattivante.
Mette i brividi ma è riuscito anche a commuovermi.
Un libro intenso che consiglio caldamente.
Bello questo tris di recensioni! Io ho letto "La signora delle camelie" molto tempo fa e nelle tue parole ho ritrovato tutto il fascino della storia. Amando i thriller non potevo non leggere "Il giardino delle farfalle", è piaciuto molto anche a me. Ora devo assolutamente recuperare gli altri volumi della serie :)
RispondiEliminaIo sono titubante sul fatto di leggere gli altri volumi della serie, temo di non siano belli quanto il primo
EliminaSono davvero contenta che Il giardino delle farfalle ti sia piaciuto, era una lettura che aveva catturato anche me! Mentre con La signora delle camelie io ho un rapporto molto più conflittuale, perché da un lato mi ha affascinato e ho dovuto leggerlo in una sola seduta perché non riuscivo a staccarmene, ero come ipnotizzata, ma dall'altra i personaggi mi hanno esasperato tantissimo (ma io sono fatta così e ho spesso questa reazione con i personaggi dei classici!) :)
RispondiEliminaIo credevo che mi sarei adirata per il finale invece, sorprendentemente, ho apprezzato molto questa lettura, totalmente
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