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lunedì 2 dicembre 2019

Recensioni: "Aiuto, Poirot" - "Il mercante di Venezia" - "Meglio non chiedere"


"Aiuto, Poirot!" di Agatha Christie

Editore Mondadori
Genere Giallo

Questo è il secondo libro che narra le gesta di Hercule Poirot, detective belga dalla mente estremamente acuta.
In questo episodio, Poirot dovrà vedersela con un nemico agguerrito: la noia.
Non ha infatti nuovi casi per le mani.
Fortuna che una lettera arriva a sollevare il suo umore.
Un certo signor Renauld teme per la sua vita e invita Poirot a raggiungerlo quanto prima in Francia.
Il nostro detective dall'aspetto elegante e impeccabile arriva però tardi.
Renauld è già stato assassinato e lo scenario che si presenta a Poirot è singolare.
La porta d'ingresso è stata trovata aperta, la moglie della vittima era legata e imbavagliata in camera sua e il corpo del signor Renauld giaceva a faccia in giù in una tomba aperta, pugnalato alla schiena.

"I fatti, considerati con metodo e messi in ordine, non consentono che una spiegazione. Io devo aver ragione. Io ho ragione!"

Anche in questo volume ritroviamo un Hastings perennemente innamorato.
Poirot è sempre un gentiluomo dall'intelletto prodigioso, superiore alle frecciatine di certi detective non altrettanto brillanti.
Poirot indaga a modo suo, alla vecchia maniera, non si fida molto dei nuovi metodi, come l'analisi delle impronte digitali. Lui usa la deduzione e la psicologia.
Anche questa volta, Agatha è riuscita a sorprendermi.
Mi porta sempre su una falsa pista, mi confonde e alla fine mi stupisce con la soluzione del caso.
Pian piano sto cercando tutti i suoi libri, in particolari quelli con Poirot e Miss Marple protagonisti.

"Il mercante di Venezia" di William Shakespeare

Editore Newton Compton
Genere Opera Teatrale

Ogni tanto vado in libreria e compro un'opera di Shakespeare.
Questa volta ho voluto leggere "Il mercante di Venezia".
Il mercante in questione è Antonio.
Il suo migliore amico Bassanio, gli confessa che ha in mente un progetto per liberarsi dai debiti.
Vuole sposare la bella e ricca Porzia ma per farlo ha bisogno di un aiuto economico.
Ecco quindi che Bassanio chiede un prestito al ricco ebreo nemico di Antonio e proprio quest'ultimo farà da garante. Cosa non si fa per i propri amici!
Porzia, intanto, si dispera perché non può sposare chi vuole né rifiutare chi non vuole.
Suo padre ha ideato una lotteria, solo colui aprirà lo scrigno giusto potrà sposare la figlia.

"Per me il mondo è (...) un palcoscenico dove ognuno deve recitare una parte."

Questa è la storia di una grande amicizia, in nome della quale i protagonisti sono disposti anche a morire.
Dal testo emerge un'idea di ebreo alquanto negativa. L'antagonista di Antonio viene descritto come un uomo avido, privo di compassione, vendicativo!
L'unico ebreo per cui vengono spese parole positive è quello convertito.
Insomma, gli ebrei non erano molto amanti, del resto la società inglese in epoca elisabettiana venne sovente descritta come giudeofobica.
E questo stesso libro ha suscitato e suscita ancora oggi parecchi dubbi sul fatto che sia o meno antisemita.
Comunque, tra le opere di Shakespeare che ho letto, questa non è certamente la mia preferita, forse è proprio quella che mi è piaciuta di meno.
Trovo la trama molto più semplice rispetto alle altre che ho letto, ci sono meno intrecci, meno incomprensioni, è tutto fin troppo lineare.
Non mi ha rapita molto.

"Meglio non chiedere" di Donald E. Westlake 

Editore Tropea
Genere Narrativa

Dortmunder è un ladro professionista ma il suo ultimo colpo non è andato molto bene ... meglio non chiedere!
Fortuna che gli propongono un nuovo colpo.
Dortmunder viene contattato da Tiny, un suo amico, che a sua volta è stato contattato dal cugino Grijk (attenzione a come leggete il suo nome perché è puntiglioso a proposito!), quest'ultimo parla a nome del committente: una nazione!
Si tratta di un affare di stato!
Insieme alla sua banda (Kelp e Stan) Dortumunder deve rubare il femore di santa Ferghana, per conto di un neo-paese indipendente: la Tsergovia.
Dove si trova il femore? Su una nave malmessa che ospita l'ambasciata concorrente.
I due paesi, infatti, si contendono il femore, il palio c'è l'ammissione all'Onu!
La trama è sicuramente originale, alcune parti però sono più lente e monotone di altre.
Di tanto in tanto la narrazione si interrompe per lasciare spazio a dei capitoli di approfondimento.
I personaggi sono affascinanti non tanto per il loro essere ma per le (dis)avventure che gli capitano.
A Dortmunder, in particolare, le cose non gli vanno sempre bene ... anzi! Diciamo che un piano su due fallisce.
Tuttavia è proprio questo l'aspetto più divertente del libro, vedere come Dortmunder e gli altri ladri affrontano le peripezie che accadono loro.
Il libro è abbastanza simpatico, senza essere eccessivamente comico.
Una lettura leggera, scorrevole, piacevole, posso dire di esserne rimasta abbastanza soddisfatta.

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