Genere Classico
Editore Dalai
Re Enrico IV
Mentre il re è impegnato con dei problemi riguardanti dei prigionieri di guerra, il figlio viene convinto dall'amico Poins, a partecipare a un furto con scherzo ai danni di alcuni ladri ma in particolare di Falstaff.
👉 Lo scherzo è semplice ma abbastanza simpatico, mi sono ritrovata a sorridere mentre leggevo lo scambio di battute tra i personaggi.
👉 Falstaff è un bugiardo cronico, quante ne dice e quante ne inventa! Con che convinzione poi! Poveretto, mi fa anche un po' pena, continua a mentire anche quando lo smascherano.
👉 Questa opera non è tra le mie preferite, non è all'altezza delle altre. Shakespeare di solito crea trame complesse, dai mille intrecci, questa è fin troppo semplice.
👉 La traduzione non è delle migliori, hanno semplificato molto secondo me.
Amleto
Lo spettro del defunto re di Danimarca continua ad apparire alle sentinelle notturne.
Si pensa che parte del suo tormento sia causato dalla sfida con Fortebraccio padre, di Norvegia.
Amleto, non appena viene a conoscenza di queste apparizioni, va a vedere di persona e si ritrova a parlare con il fantasma del padre.
Il re gli confessa di essere stato assassinato e chiede al figlio di vendicarlo, rivelandogli il nome di chi lo ha ucciso.
👉 Amleto è un personaggio molto interessante. Lui è addolorato profondamente per la morte del genitore ed è in collera per la madre per essersi subito risposata (con lo zio di Amleto, tra l'altro).
A un certo punto, si inizia a vociferare che Amleto è impazzito, forse per amore. Tentano di verificare questa voce e in effetti, Amleto sembra parlare a sproposito ma in realtà, dietro ai suoi discorsi c'è sempre tanta logica.
👉 Questa è un'opera teatrale con all'interno un'altra opera teatrale. Una specie di matrioska molto accattivante. Amleto, infatti, fa mettere in scena l'assassinio del padre, senza però ammetterlo apertamente. Lo fa per far confessare il colpevole, per avere la prova certa della sua colpevolezza.
👉 L'opera trascritta non è la stessa che è stata poi rappresentata da Shakespeare. Quella nel libro è la versione integrale (se venisse rappresentata durerebbe circa quattro ore) mentre lo spettacolo di Shakespeare durava circa due ore, quindi aveva tagliato diverse parti.
Alcune parti nel testo, in effetti, sembrano essere proprio di troppo.
"Di turno la notte di Natale" di Adam Kay
Genere Narrativa
Editore Mondadori
Il libro contiene anni di racconti di esperienze che l'autore ha vissuto a Natale mentre era di turno in ospedale.
Le storie iniziano nel 2004, quando Adam era in urologia e finiscono nel 2009 nel reparto di ginecologia e ostetricia.
Di natali al lavoro ne ha passati tanti, non aveva la scusa "ho famiglia" da giocarsi come biglietto "libera tutti".
👉 L'autore ci parla di ciò che gli è capitato a Natale in ospedale e non sono racconti felici, al massimo ironici. A Natale sembra proprio esserci un incremento di incidenti bislacchi.
👉 Ogni racconto è datato e nel libro ci sono anche alcuni schizzi come la flebo avvolta da una ghirlanda.
👉 Le storie raccontate hanno come protagonisti bastoncini di zucchero, burro d'arachidi, barrette di cioccolato ... e no, non erano parte dei pranzi di Natale.
Alcuni di queste "avventure" hanno dell'incredibile, altre invece sono terribilmente tristi, come "l'abbandono dei nonni", parenti che con qualche scusa di tipo medico, fanno ricoverare gli anziani per godersi le feste senza badare a loro. Lo spirito natalizio arde nei loro cuori, non c'è che dire.
👉 Il tutto è narrato con severa ironia, con umorismo pungente, a volte è proprio brutale, tanto da risultare scortese, motivo per cui ho abbassato un po' il mio voto.
👉 Consiglio di leggere questo libro dopo Natale. Non è decisamente una storia che infonde speranza nei cuori delle persone, forse è proprio il contrario, è un monito a fare di meglio.
" ... per la felicità degli altri. Mi dispiace."
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