Pagine 304
Genere Fantascienza
Originalità 7
Trama 6
Narrazione 5
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 7
Finale: Non eclatante
Voto Finale: 7
In epoca vittoriana due signore si sono recate in visita a Versailles
Mentre si recano al Petit Trianon (una fattoria dove la regina Maria Antonietta andava a svagarsi) sbagliano strada, si trovano su un sentiero che porta a un bosco, una sensazione di malinconia le avvolge e si imbattono in strane apparizioni: un chiosco, un uomo dal volto deturpato, un altro che sbuca da una roccia e poi ancora rumori di passi e ciò che più mette soggezione è che queste apparizioni iniziano a parlare con le due donne. È come se la corte di Maria Antonietta fosse risorta.
Le due signore raccontano, ognuna dal proprio punta di vista, questo episodio e poi lo analizzano.
👉 100 pagine di introduzione!! Un po' esagerato se consideriamo che il libro è di circa 300 pagine. Retroscena, vecchie edizioni, approfondimento sulle autrici ... ok ma stringiamo. Troppo corposa e minuziosa, a volte non fa che ripetere ciò che viene detto nella storia.
👉 Affascinante l'episodio (a loro dire reale) vissuto dalle due signore vittoriane (autrici del libro) nell'agosto del 1901 ma ...
👉 Più che una storia di fantasmi è lo studio di un'apparizione. Dopo il racconto dell'evento infatti ci sono i risultati delle ricerche fatte sulla corte di Maria Antonietta e il luogo dove gli spettri si sono manifestati. Perché erano lì, chi erano quei fantasmi, come è mutato l'ambiente e cose così. Tutto questo non viene scritto subito dopo l'evento da loro vissuto ma anni dopo.
👉 Interessante però la storia della regina. Infatti, questo libro ci fa fare due tuffi nel passato, uno del 1901 e l'altro alla fine del 1700.
👉 Una cura fin troppo maniacale con i mille approfondimenti e le tantissime note aggiunte nel testo. C'è anche una parte dove le autrici rispondo alle domande che hanno loro posto più di frequente.
Pagine 144
Genere Narrativa
Originalità 6
Trama 6
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 7
Finale: Dolce ma malinconico
Voto Finale: 7
È l'ultimo giorno dell'anno e come da tradizione, Louise sta mangiando pollo nel locale dove va sempre.
Questa volta però accade qualcosa di inaspettato: trova una neonata abbandonata.
Louise è una donna di mezza età, sola, fa le pulizie e non indugia un attimo: prende la bimba e l'adotta ufficialmente.
La chiama Hope.
La piccola cresce e sogna di diventare una giornalista. La sua carriera è in salita, ancora non ha finito la scuola e già lavora in una redazione.
Ma poi sua madre muore, il suo appartamento viene svaligiato e ... ecco, spuntare dal nulla, davanti la sua porta, un barattolo pieno di monete. Non sono tanto i soldi ma ciò che rappresentano a fare la differenza: un gesto gentile, la consapevolezza che qualcuno pensa a te e non sei solo.
Hope ha una storia da scrivere: da dove viene quel barattolo di Natale?
"Grazie per avermi visto."
👉 Una storia commovente, piena della magia del Natale.
Una storia che ci porta a un'altra storia e a molte altre. Tutto grazie a un gesto di pura generosità.
👉 Alcune coincidenze sono però un po' forzate. Soprattutto nella parte finale.
👉 Una narrazione scorrevole e piacevole.
👉 Personaggi ben caratterizzati, dalle storie singolari e non sempre felici.
Pagine 390
Genere Fantasy
Originalità 7
Trama 9
Narrazione 9
Personaggi 10
Descrizioni 8
Ambientazione 9
Finale: Perfetto
Voto Finale: 9+
Linus è un assistente sociale del Dipartimento della Magia Minorile.
Un giorno, inaspettatamente, viene contattato dalla Suprema Dirigenza. Hanno un caso speciale per lui: un orfanotrofio per bambini magici segreto.
Sono ospitati lì sei bambini particolari e potenzialmente pericolosi. Linus deve andare sull’isola su cui sorge l’orfanotrofio per valutare se lasciarlo aperto o chiuderlo.
Quando Linus legge il fascicolo del primo bambino, sviene.
Lucy: figlio del diavolo.
👉 Linus è un uomo di quarant’anni, lavora al Dipartimento da diciassette e non ha mai provato a fare carriera. Non ama molto il suo impiego per via dei capi troppo autoritari ed esigenti, dei veri dittatori, eppure svolge al meglio i suoi incarichi. Passa spesso inosservato, ha solo la sua gatta Calliope, viene spesso tormentato dagli altri. È un uomo onesto e giusto, un lavoratore serio e corretto. È un protagonista buffo, facilmente impressionabile ma sa imporsi quando necessario.
Linus è convinto di essere solo un ingranaggio insignificante in un circuito molto più vasto e importante ma sull'isola si scontra con l'ottusità e i pregiudizi della gente del posto e realizza che può fare molto di più.
"È solo questione di scelte, grandi o piccole che siano."
👉 Sull’isola, un posto affascinante e bislacco, ci sono tanti personaggi interessanti, da Talia la gnoma a Zoe lo spirito dell’isola. Da Theodore la viverna al signor Parnassus il direttore.
👉 I bambini sono fantastici, mi hanno fatta ridere un sacco, soprattutto Talia quando tenta di usare Linus come fertilizzante per il suo giardino. Sono però bambini fragili, additati spesso come mostri. A uno di loro hanno dato così spesso del mostro che ha iniziato a nascondersi sotto ai letti ... fanno così i mostri giusto? Si nascondo sotto i letti per far paura a chi vi dorme sopra.
👉 Una via di mezzo tra Harry Potter e Miss Peregrine.
Un libro contro gli stereotipi: un protagonista che per una volta non è una bellezza mozzafiato ma imperfetto come noi, dei mostri che in realtà sono solo bambini con dei sentimenti e un anticristo in grado di piangere.
👉 Ironia, dolcezza, tanta fragilità e il coraggio di combattere ciò che è sbagliato.
Sei una brava recensitrice Buon Anno!
RispondiEliminaGrazie, felice anno anche a te
EliminaVery nice and perfectinformation for me i am
RispondiEliminadaily check your blog for more information thanks for sharing!
Thanks
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