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giovedì 30 dicembre 2021

Recensioni: "Il sogno della regina in rosso" - "La felicità sulla porta di casa" - "La casa sul mare celeste"


"Il sogno della regina in rosso" di Anne Moberly, Eleanor Jourdain

Pagine 304
Genere Fantascienza

Originalità 7
Trama 6
Narrazione 5
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 7
Finale: Non eclatante

Voto Finale: 7

In epoca vittoriana due signore si sono recate in visita a Versailles
Mentre si recano al Petit Trianon (una fattoria dove la regina Maria Antonietta andava a svagarsi) sbagliano strada, si trovano su un sentiero che porta a un bosco, una sensazione di malinconia le avvolge e si imbattono in strane apparizioni: un chiosco, un uomo dal volto deturpato, un altro che sbuca da una roccia e poi ancora rumori di passi e ciò che più mette soggezione è che queste apparizioni iniziano a parlare con le due donne. È come se la corte di Maria Antonietta fosse risorta.
Le due signore raccontano, ognuna dal proprio punta di vista, questo episodio e poi lo analizzano.

👉 100 pagine di introduzione!! Un po' esagerato se consideriamo che il libro è di circa 300 pagine. Retroscena, vecchie edizioni, approfondimento sulle autrici ... ok ma stringiamo. Troppo corposa e minuziosa, a volte non fa che ripetere ciò che viene detto nella storia.

👉 Affascinante l'episodio (a loro dire reale) vissuto dalle due signore vittoriane (autrici del libro) nell'agosto del 1901 ma ...

👉 Più che una storia di fantasmi è lo studio di un'apparizione. Dopo il racconto dell'evento infatti ci sono i risultati delle ricerche fatte sulla corte di Maria Antonietta e il luogo dove gli spettri si sono manifestati. Perché erano lì, chi erano quei fantasmi, come è mutato l'ambiente e cose così. Tutto questo non viene scritto subito dopo l'evento da loro vissuto ma anni dopo. 

👉 Interessante però la storia della regina. Infatti, questo libro ci fa fare due tuffi nel passato, uno del 1901 e l'altro alla fine del 1700.

👉 Una cura fin troppo maniacale con i mille approfondimenti e le tantissime note aggiunte nel testo. C'è anche una parte dove le autrici rispondo alle domande che hanno loro posto più di frequente. 

"La felicità sulla porta di casa" di Jason F. Wright 

Pagine 144
Genere Narrativa

Originalità 6
Trama 6
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 7
Finale: Dolce ma malinconico

Voto Finale: 7

È l'ultimo giorno dell'anno e come da tradizione, Louise sta mangiando pollo nel locale dove va sempre.
Questa volta però accade qualcosa di inaspettato: trova una neonata abbandonata.
Louise è una donna di mezza età, sola, fa le pulizie e non indugia un attimo: prende la bimba e l'adotta ufficialmente.
La chiama Hope.
La piccola cresce e sogna di diventare una giornalista. La sua carriera è in salita, ancora non ha finito la scuola e già lavora in una redazione.
Ma poi sua madre muore, il suo appartamento viene svaligiato e ... ecco, spuntare dal nulla, davanti la sua porta, un barattolo pieno di monete. Non sono tanto i soldi ma ciò che rappresentano a fare la differenza: un gesto gentile, la consapevolezza che qualcuno pensa a te e non sei solo.
Hope ha una storia da scrivere: da dove viene quel barattolo di Natale?

"Grazie per avermi visto."

👉 Una storia commovente, piena della magia del Natale.
Una storia che ci porta a un'altra storia e a molte altre. Tutto grazie a un gesto di pura generosità. 

👉 Alcune coincidenze sono però un po' forzate. Soprattutto nella parte finale.

👉 Una narrazione scorrevole e piacevole.

👉 Personaggi ben caratterizzati, dalle storie singolari e non sempre felici.

"La casa sul mare celeste" di T. J. Klune 

Pagine 390
Genere Fantasy

Originalità 7
Trama 9
Narrazione 9
Personaggi 10
Descrizioni 8
Ambientazione 9
Finale: Perfetto

Voto Finale: 9+

Linus è un assistente sociale del Dipartimento della Magia Minorile.
Un giorno, inaspettatamente, viene contattato dalla Suprema Dirigenza. Hanno un caso speciale per lui: un orfanotrofio per bambini magici segreto.
Sono ospitati lì sei bambini particolari e potenzialmente pericolosi. Linus deve andare sull’isola su cui sorge l’orfanotrofio per valutare se lasciarlo aperto o chiuderlo. 
Quando Linus legge il fascicolo del primo bambino, sviene.
Lucy: figlio del diavolo.

👉 Linus è un uomo di quarant’anni, lavora al Dipartimento da diciassette e non ha mai provato a fare carriera. Non ama molto il suo impiego per via dei capi troppo autoritari ed esigenti, dei veri dittatori, eppure svolge al meglio i suoi incarichi. Passa spesso inosservato, ha solo la sua gatta Calliope, viene spesso tormentato dagli altri. È un uomo onesto e giusto, un lavoratore serio e corretto. È un protagonista buffo, facilmente impressionabile ma sa imporsi quando necessario.
Linus è convinto di essere solo un ingranaggio insignificante in un circuito molto più vasto e importante ma sull'isola si scontra con l'ottusità e i pregiudizi della gente del posto e realizza che può fare molto di più. 

"È solo questione di scelte, grandi o piccole che siano."

👉 Sull’isola, un posto affascinante e bislacco, ci sono tanti personaggi interessanti, da Talia la gnoma a Zoe lo spirito dell’isola. Da Theodore la viverna al signor Parnassus il direttore.

👉 I bambini sono fantastici, mi hanno fatta ridere un sacco, soprattutto Talia quando tenta di usare Linus come fertilizzante per il suo giardino. Sono però bambini fragili, additati spesso come mostri. A uno di loro hanno dato così spesso del mostro che ha iniziato a nascondersi sotto ai letti ... fanno così i mostri giusto? Si nascondo sotto i letti per far paura a chi vi dorme sopra.

👉 Una via di mezzo tra Harry Potter e Miss Peregrine.
Un libro contro gli stereotipi: un protagonista che per una volta non è una bellezza mozzafiato ma imperfetto come noi, dei mostri che in realtà sono solo bambini con dei sentimenti e un anticristo in grado di piangere.

👉 Ironia, dolcezza, tanta fragilità e il coraggio di combattere ciò che è sbagliato.

4 commenti: