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mercoledì 17 settembre 2014

"Cacao amaro" - Martina Dei Cas


Editore MIELE
Pagine 146
Prezzo cartaceo 10,50 EURO
Prezzo ebook 8,24 EURO
Anno prima edizione 2011
Genere: Narrativa di viaggio 
Link all'acquisto: http://www.amazon.it/Cacao-amaro-Narrativa-Martina-Dei-ebook/dp/B007R6ELBO


In un Nicaragua poverissimo, dove la malavita detta regole e detiene il potere, Viana, giovane donna costretta a subire l'abbandono da parte della madre, cerca di affermarsi in un mondo in cui domina la legge del più forte. Grazie all'aiuto di Ena, ragazza ripudiata dal patrigno con il sogno di
mettere in piedi un laboratorio di sartoria, Svetlana, donna russa occupata presso un'organizzazione che si occupa di agricoltura, e Carlos amico con cui ha condiviso la gioventù nella comunità di San Martin, Viana riesce a dimostrarsi più forte del mondo violento che vuole schiacciarla, spinta dal più grande dono che la vita avesse mai potuto farle: la figlia Raquel.






Ci sono, a volte, degli aspetti della vita che noi non siamo, e forse non saremo mai, in grado di capire.
Uno degli aspetti che più mi avvicina ai libri, e che mi spinge a rispettarli e ad amarli, è il loro potere di far conoscere.
Simo nel ventunesimo secolo, in un epoca dove internet ci comunica, praticamente istantaneamente, notizie provenienti dall’altra parte del mondo, stiamo vivendo in un momento storico dove dalla tv possiamo prendere quasi ogni tipo di informazione, ma siamo anche nell'era del “fingere”.
Viviamo le nostre vite pressoché agiate, fingiamo di avere problemi irrisolvibili e che solo i nostri siano importanti. Ci lamentiamo perché i prezzi salgono fingendo che le persone all’altro capo del mondo facciano lo stesso. Ci arrabbiamo contro i vagabondi, gli stranieri, i rifugiati ma fingiamo che dall’altra parte del mondo non stiano combattendo una guerra. Perché dovremmo? È dall'altra parte del mondo, e noi abbiamo i nostri problemi, sempre più disastrosi di quanto possiamo sopportare.
È per questo che amo i libri, perché con le loro parole, senza importi nulla, quasi sussurrando e avvicinandosi strisciando, ti mostrano quel mondo che fingiamo di non vedere.
“Cacao amaro” è un libro che Martina Dei Cas scrive dopo un’esperienza di volontariato in Nicaragua. Scrive per ricordare quei luoghi lontani e per sostenere un progetto d'aiuto per i bambini di Waslala.
Il Nicaragua è il più grande paese del Centro America e il secondo più povero di tutto lo Stato.
È proprio in questo grande paese povero che questa storia è ambienta.
Una storia che parla della difficoltà di vivere, e con questo non intendo l’aumento dei prezzi al supermercato, ma dell’enorme sforzo che una donna deve fare per poter vivere dignitosamente, senza essere picchiata dal compagno, senza essere abbandonata alla brutalità, senza morire di fame e di stenti.
Questa storia parla di Viana, di come ha combattuto per istruirsi, di come ha lottato per avere il coraggio di smettere di essere picchiata dal padre di sua figlia, di come ha fronteggiato coloro che volevano toglierle tutto, per salvare chi ama.
Questo libro mi ha mostrato una verità, più di quanto una televisione o internet potessero fare. Perché questi ultimi mostrano immagini e video brutali, di morte, di sofferenza, ma non possono mostrarti i sentimenti. Certo, ti trasmettono l’immagine di quel sentimento, ma non ti trasmettono il calore dell’amore, l’ardire del coraggio o il tremore della paura. Tutto questo me lo trasmettono i libri, perché con loro vedo tutta la storia. In fin dei conti, i libri non hanno i “minuti contati”, possono dilungarsi quanto vogliono e prendersi il tempo di raccontarti della vita, di chi la vive, e di chi l’affronta.
Questo libro ha fatto questo. Mi ha mostrato, mi ha emozionata, mi ha fatto capire, e di questo gli sono grata.
Questa però è una recensione, e sebbene attraverso questo libro io sia riuscita a vedere qualcosa che non ero riuscita a vedere di persona, devo ammettere che non è perfetto.
La narrazione è troppo veloce, in alcuni punti il testo sfugge apparendo poco chiaro ed evasivo.
Nel testo sono inserite, come note, le traduzioni dei pezzi di canzoni e poco altro, forse era meglio mettere la traduzione anche delle altre singole parole spagnole che, se non si è pratici della lingua, risultano difficili da comprendere.
Mi piace il fatto che siano stati inseriti gli usi tipici e le tradizioni del luogo. Mi è piaciuto conoscere che loro fanno il bagno nel fiume vestite, o che nei piccoli paesi, le donne partoriscono ancora con l’aiuto delle “ostetriche del paese”. Mi è piaciuto catapultarmi in questa realtà così diversa, ma avrei preferito che la scrittrice si fosse concessa più tempo per approfondire il testo.
Nel complesso, però, il libro, seppure breve, è un concentrato di realtà, di emozioni e di conoscenza.
Molte volte non possiamo dire di capire senza prima aver visto, senza prima aver conosciuto, e a volte non comprendiamo lo stesso. Non dico che sia facile, capire, ma dico che bisogna provarci.
Assegno al libro:
3 stelle su 5

Ecco alcune frasi dal libro:

- "(...) Quello che vide furono solo gli occhi scuri e sgranati di una bambina spaventata diventata donna in un pomeriggio d'estate."

- "Per una volta nella vita gli era stata data la possibilità di fare la cosa giusta."

- "Ogni cosa a suo tempo!"

5 commenti:

  1. Sembra una lettura impegnativa, nonostante lo stile che può non essere dei migliori. Non ho mai letto libri che parlassero del centro America e delle sue dinamiche, devo farci un pensiero.

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  2. mmm... per me è più un sì che un no! Mi incuriosisce troppo come argomento!

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  3. Sono indecisa.. non so bene cosa pensare! Da un lato mi incuriosisce e dall'altro no!

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