Miei cari lettori,
ho il piacere oggi di ospitare Alessia e la sua recensione al libro "Le pietre magiche di Shannara".
Con il gruppo di lettura organizzato da Emanuela Brancato del blog Confidenze Librose e con la partecipazione di Giulia Capacchietti del blog il Club delle lettrici compulsive eccoci giunte alla fine di questo meraviglioso libro.
Come sempre quando si tratta di Terry Brooks probabilmente non riuscirò mai ad essere del tutto obiettiva, ma ritengo che questo secondo libro sia il suo libro migliore, per me è un piccolo capolavoro. Un romanzo high fantasy classico, di altri tempi, si sente tutto nel linguaggio scelto e nello stile narrativo, una trama in fondo molto tradizionale con un evento drammatico che porta ad una scelta dell’eroe riluttante e al suo viaggio, spesso in compagnia, per portare a termine la missione e salvare il mondo. Qui troviamo tutto questo, ma sviluppato in modo magistrale, c’è più azione, combattimenti ed intrighi politici, c’è sentimento, emozione, c’è una capacità descrittiva eccezionale, sembra di vivere le scene dal vivo, ma soprattutto c’è un finale che non ti aspetti, originale la scelta di non avere un lieto fine nel classico significato del termine, una scelta coraggiosa che ho molto apprezzato, da adolescente un po’ di meno lo ammetto.
Con il gruppo di lettura organizzato da Emanuela Brancato del blog Confidenze Librose e con la partecipazione di Giulia Capacchietti del blog il Club delle lettrici compulsive eccoci giunte alla fine di questo meraviglioso libro.
Come sempre quando si tratta di Terry Brooks probabilmente non riuscirò mai ad essere del tutto obiettiva, ma ritengo che questo secondo libro sia il suo libro migliore, per me è un piccolo capolavoro. Un romanzo high fantasy classico, di altri tempi, si sente tutto nel linguaggio scelto e nello stile narrativo, una trama in fondo molto tradizionale con un evento drammatico che porta ad una scelta dell’eroe riluttante e al suo viaggio, spesso in compagnia, per portare a termine la missione e salvare il mondo. Qui troviamo tutto questo, ma sviluppato in modo magistrale, c’è più azione, combattimenti ed intrighi politici, c’è sentimento, emozione, c’è una capacità descrittiva eccezionale, sembra di vivere le scene dal vivo, ma soprattutto c’è un finale che non ti aspetti, originale la scelta di non avere un lieto fine nel classico significato del termine, una scelta coraggiosa che ho molto apprezzato, da adolescente un po’ di meno lo ammetto.
Sono passati circa cinquant’anni dagli eventi narrati nella Spada e ci troviamo a cambiare del tutto ambientazione, questa volta siamo nelle terre dell’Ovest, nelle terre degli Elfi dove l’albero magico a protezione del Divieto si sta indebolendo ed è prossimo alla morte con la conseguenza che i Demoni rinchiusi al suo interno sono liberi di invadere il mondo, l’unica speranza è che uno degli Eletti che servono l’Eterea bagni un suo seme nel Fuoco di Sangue, una località mitica e non bene localizzata.
L’unica che può portare a termine la missione è la giovane nipote del Re degli Elfi, Amberle Elessedil, un’insegnante che ha rifiutato il suo compito da Eletta per dedicarsi totalmente ai più deboli, verrà accompagnata nel suo viaggio da Wil, il nipote di Shea Ohmsford, un apprendista guaritore presso gli Gnomi e unico possibile utilizzatore delle elfiche Pietre Magiche indispensabili nella ricerca, tutti e due i ragazzi si troveranno a dover abbandonare la loro vita e i loro sogni per affrontare una missione impossibile ed a fronteggiare il male più puro.
L’unica che può portare a termine la missione è la giovane nipote del Re degli Elfi, Amberle Elessedil, un’insegnante che ha rifiutato il suo compito da Eletta per dedicarsi totalmente ai più deboli, verrà accompagnata nel suo viaggio da Wil, il nipote di Shea Ohmsford, un apprendista guaritore presso gli Gnomi e unico possibile utilizzatore delle elfiche Pietre Magiche indispensabili nella ricerca, tutti e due i ragazzi si troveranno a dover abbandonare la loro vita e i loro sogni per affrontare una missione impossibile ed a fronteggiare il male più puro.
Abbiamo quindi due filoni narrativi, da una parte gli Elfi ed Allanon, che ritroviamo più pieno di segreti che mai, che tentano in tutti i modi di arginare i Demoni e far guadagnare tempo ai due ragazzi e dall’altro il viaggio di Amberle e Wil alla ricerca del Fuoco di Sangue.
La parte dei due ragazzi è quella che ho preferito, hanno avuto un percorso di crescita ed accettazione straordinario, di fronte a mille difficoltà troveranno la forza dentro di sé per affrontarle e maturare insieme in un crescendo di rispetto, amicizia, amore e sacrificio.
In questo libro c’è tanto di tutto: avventura, colpi di scena, sofferenza, amicizia, coraggio, un inno alla vita, alla bellezza ed al rispetto della natura; personaggi nuovi e memorabili, il principe Ander, il comandante del Libero Battaglione Stee Jans, la conturbante Nomade Eretria e il giovane Cavaliere Alato Perk, tutti lasciano il segno e conquistano un posto nel cuore e ho molto apprezzato il conoscere meglio il popolo degli Elfi e l'originalità dei Demoni imprigionati nel Divieto.
Il finale è perfetto e commovente, giuro che non riesco a non piangere ogni volta che lo leggo, un libro da leggere, a qualsiasi età, non ve ne pentirete.
Come sempre un enorme ringraziamento a Claudia che mi ha ospitato nuovamente sul suo blog!
Alessia
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