Pagine 329
Genere Fantasy
Originalità 7
Trama 5
Narrazione 6
Personaggi 6
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: Prevedibile
Voto Finale: 6
L'inizio è un conto alla rovescia abbastanza ansiogeno.
Meno diciannove anni, meno ventisette ore, meno nove ore, meno cinque ore ... al suicidio.
Durante questo lasso di tempo, alla protagonista muore il gatto, perde il lavoro, abbandona il fidanzato poco prima del matrimonio e rinuncia a praticamente ogni opportunità che gli si presenta.
"Penso che il tuo problema fosse che tu hai paura della vita."
Nessuno ha più bisogno di lei, nessuno la cerca, il fratello non le parla e allora Nora decide di suicidarsi.
Scrive una lettera d'addio e poi ... il nulla o meglio un edificio avvolto dalla foschia.
Una biblioteca piena di scaffali colmi di libri.
C'è anche una bibliotecaria, identica a quella della scuola di Nora.
Quella è la biblioteca di mezzanotte, un posto tra la vita e la morte.
I libri raccolgono tutte le vite che Nora avrebbe potuto avere se non avesse fatto altro scelte ed ora, lei ha la possibilità di viverle.
Nora inizia così a vivere tutta una serie di vite, quelle che avrebbe avuto se non avesse rinunciato o scelto altrimenti.
👉 L'idea di questa biblioteca è piuttosto interessante anche se un po' crudele. Nora viene messa davanti a tutti i suoi rimpianti e in alcune vite dovrà affrontare la perdita di persone care.
Però è anche vero che è una biblioteca piena di possibilità.
"Talvolta i rimpianti sono solo ... un mucchio di stronzate."
👉 Nora è una protagonista che ti fa spazientire. Sembra davvero avere paura di vivere, abbandona sempre quando è sul punto di fare qualcosa di grande, di dare una svolta alla sua vita. Possibile che si tiri sempre indietro? 😓
👉 I capitoli brevi rendono la lettura più veloce e scorrevole.
👉 Dopo un paio di vite la storia diventa però monotona e fin dall'inizio si capisce come andrà a finire. Insomma, un libro alquanto prevedibile ma bello il messaggio che vuole mandare.
Commenti della lettura di gruppo qui sotto.
Veronica del blog "Immersi nel mondo dei libri"
RispondiEliminaCasata LOST IN AUSTEN
Quando è stato aperto il sondaggio mi aveva subito colpito il titolo del romanzo e quindi con piacere ho iniziato la lettura.
I primi capitoli iniziano con un conto alla rovescia delle ore, contano le ore di vita di Nora prima che decida di togliersi la vita, ma proprio quando si può pensare che succeda ecco che qualcosa avviene.
Nora cade in un limbo dove può ancora decidere della sua vita, infatti lei è appena entrata nella biblioteca dove sono raccolti tantissimi libri e in ogni libro viene rappresentata una variabile della vita in cui si poteva svolgere la sua vita.
Ho trovato molto interessante la possibilità di vedere le varie alternative che Nora rivive attraverso i libri della biblioteca, ciò ci fa comprendere che ogni nostra scelta dalla più piccola a quella più importante ha infinite possibilità.
I capitoli sono brevi ma scorrevoli da leggere, questo rende la lettura piacevole e fluida, inoltre le scene e i personaggi sono ben scritti e i dialoghi sono molto realistici.
Questo romanzo in definitiva è un libro di formazione con l’obiettivo di ricordarci che il futuro è sempre una possibilità aperta e che tutto può cambiare.
Libro letto in un paio d'ore poiché molto scorrevole. Ero incuriosita dal titolo, ma non ero sinceramente pronta alla storia di Nora perché è una storia profondamente triste. Essere sempre insoddisfatti della propria vita e vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto anziché mezzo pieno, mi dà la sensazione di non essere mai pienamente realizzati, come se ci fosse sempre qualcosa di meglio. Eppure non sempre i nostri desideri o quello che pensiamo possa essere meglio, sia poi realmente meglio. E forse questo è l'unico insegnamento di questo libro: imparare a vedere le cose positive, a concentrarsi su ciò che ci fa sorridere e non sulle cose che vanno male, a saper cogliere la bellezza anche in una goccia di rugiada e non a volere tutti i costi una rosa, se poi non vogliamo anche le spine. Molto carina l'idea di questa biblioteca immaginaria. Ho apprezzato Mrs Elm, la bibliotecaria, nella sua austera sincerità. Tuttavia, non è un libro che consiglierei per il fatto che dopo un po' è seccante leggere delle mille vite di Nora e risulta un po' deprimente che lei non sia mai soddisfatta, mai felice di vivere.
RispondiElimina#bambinisperduti
Elimina#LostinAusten
RispondiEliminaCosa succederebbe se... Nora stanca della sua vita tenta il suicidio ma invece di morire finisce nella biblioteca della Mezzanotte dove ha la possibilità di tornare agli snodi più importanti della sua vita compiendo scelte diverse e superando i suoi rimpianti.
Il tema del libro è interessante e potenzialmente sarebbe potuto venire fuori un libro molto più articolato e interessante ma, secondo il mio parere non era questo lo scopo dell'autore, bensì dare una lezione di vita.
La biblioteca della Mezzanotte diventa quindi una mera metafora volta a far comprendere (in modo anche un po' didascalico) a Nora e al lettore il significato della vita.
Il libro è scorrevole ma a tratti un po' scontato ed il personaggio di Nora per buona parte del libro non mi è stata neanche simpatica.
Alcuni espedienti narrativi poi sono davvero semplicistici e mi hanno lasciato un po' perplessa.
Nel complesso comunque un libro carino da leggere senza pretese.
Elisa Salerno - #BambiniSperduti
RispondiEliminaHo trovato questa lettura una gran bella scoperta! Molto piacevole da leggere e super-scorrevole.
L'idea della biblioteca come luogo di collegamento dei vari universi paralleli è stupenda! Così come l'approfondimento della teoria stessa dell'esistenza degli universi paralleli...una teoria che mi ha sempre affascinato.
L'unico aspetto della storia che non mi è proprio piaciuto è stato il primo incontro con Hugo Lefevre. Ho trovato questa parte senza senso, non per i loro discorsi, anzi il confronto con lui è stato fondamentale per la protagonista, ma per come si è concluso il loro incontro. Non ho capito per quale motivo si conclude in quel modo...mi sembra di essermi persa qualcosa e, anche dopo aver letto quel pezzo più volte, non mi è chiaro.
In conclusione, è vero che la trama è abbastanza prevedibile e che la protagonista fa spazientire, ma in questa storia si dà un'occhiata al pensiero e al comportamento di una persona che soffre di depressione, ovviamente è solo un accenno (molto superficiale)... ma fa capire quanto sia una situazione difficile.
Ed è per questo che è una lettura che consiglierei.
Un po' Regina degli scacchi, un po' Sliding Doors, un po' Doctor Strange e, ancora, un po' The Butterfly Effect. Ecco cosa ho pensato durante la lettura.
RispondiEliminaSicuramente un libro interessante, che fa riflettere sulla vita, sulle decisioni e sui rimpanti. Haig scrive spesso di depressione e suicidi, perché l'ha provato sulla propria pelle, ma sembra quasi voglia elevarsi a santone di turno, nonostante i suoi libri abbiano un senso. E, di sicuro, non tira fuori nulla di così nuovo.
Insomma... L'accettazione di sé stessi, l'importanza delle piccole, il guardare i propri successi e non badare a ciò che non si è riusciti a fare. Che anche il dolore serve per crescere e prendere consapevolezza. Un po' come l'amico che tira fuori i luoghi comuni quando sei in piena depressione.
La lettura scorre fluida, con la curiosità di sapere che ne sarà di Nora. Molte le similitudini con la musica, la fisica quantistica, gli scacchi e la filosofia. Molti personaggi si ripropongo ma, a volte, il tutto risulta un po' ridondante. Così come Nora rischia di risultare un po' snervante e pesante.
Certo, per certi versi mi son rivista in Nora, nelle sue paure, nei suoi rimpianti e nella percezione che ha di sé stessa. Ma non ho comunque trovato così originale questa idea degli universi paralleli, delle infinite possibilità e tutto il resto. Temi già trattati in letteratura e film. Ma il libro è comunque scritto bene ed è una lettura valida.
Detto ciò...
Mi piacerebbe provare a viaggiare tra le mie vite pararelle? Forse sì, forse ne avrei paura, forse ne rimarrei delusa, forse mi ritroverei a rosicare. Sicuramente anche io avrei voluto prendere decisioni diverse, fare le cose in altro modo, ma sono convinta che questa è la mia vita che le cose succedono per un motivo. Anche perché non sarei questa me, in un'altra vita, perché sono il risultato delle decisioni che ho preso, delle persone che ho incontrato. E, sinceramente, per quanto la mia vita sia imperfetta, sono contenta di ciò che sto diventando.
«Qual è il tuo più grande rimpianto? Qual è la decisione che vorresti non aver preso? Qual è la vita che vorresti provare?».
⭐ ⭐ ⭐ ⭐
Hilary
EliminaCassy Giann
RispondiElimina#bambinisperduti
Ho iniziato il libro, non so perché, ma credendo fosse un fantasy 😅 invece mi sono trovata avanti un libro adatto ad un adulto, perche un pubblico piu piccolo penso non capirebbe nel modo giusto lo stato d'animo di Nora, una donna depressa, che non riwsce a cogliwre le oppo3della vita,ma vede intorno a se solo nero.
La storia della "bib" è stata molto carina, ben fatta secondo me e sinceram anche se alcune parti sono risultate ripetitive ho trovato questo libro molto bello.
Giustam ha avuto necessità di tempo per capire gli insegnamenti della bibliotecaua, ma oian piano ha capito che ogni vita merita di essere cissuta, che c'è semore qualcuno che ha bisogno di noi, che siamo importanti, che se non amiamo la nostra vita sta a noi dargli una scossa e cambiare il suo percorso..
Mi è oiaciuto e lo consiglio
Monica Burel #ladredilibri
RispondiEliminaCi sono libri che ci chiamano. Questo era uno di quelli. Talvolta però ci creiamo delle aspettative che in parte vengono deluse.
La storia che racconta il libro non mi è dispiaciuta. Però la ripetitività sulle vite che Nora decide di vivere dopo un po mi hanno portato alla noia. Nora stessa mi è piaciuta fino ad un certo punto. Probabilmente avrei voluto una protagonista più decisa e con una personalità più spiccata. Anche le persone che le fanno da contorno sono deboli. L'unica che si salva è Mrs Elm. L'idea della biblioteca dove ci sono libri che ci fanno vedere come sarebbe potuta andare la nostra vita se avessimo scelto una strada diversa, è originale. Rimpianti ne abbiamo tutti. Pure io mi sono chiesta parecchie volte come sarebbero andate le cose se avessi scelto altre persone da frequentare, o avessi scelto un altro lavoro, o altri studi.. Ma non si vive di rimpianti..anche perché tornare indietro non si può. Dunque non ci resta altro da fare che vivere al meglio il presente senza crearci inutili film su ciò che poteva essere. ⭐⭐⭐
Nora è una donna poco più che trentenne, molto sensibile e che si è sempre preoccupata degli altri e mai di se stessa. È depressa, si sente sola, inutile, piena di rimpianti per le occasioni sfuggite e scoraggiata da una serie di fatti che le succedono, così decide di suicidarsi Analizzando la sua vita, non riesce a vedere altro che incompletezza, sofferenza, abbandono, rimpianti, pensa a se stessa solo in termini di cose che non ci sono, di traguardi mai raggiunti, di possibilità non colte, di tutte le cose che non è riuscita a diventare, un buco nero, un stella morente che implodeva su se stessa. Tuttavia, non è incontro alla morte che si dirige. Fra la vita e la morte esiste una biblioteca. fa il suo ingresso nella Biblioteca di mezzanotte, le viene offerta l'occasione di rimediare agli errori commessi.
RispondiEliminaFino a quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di infelicità e scelte sbagliate.
Le sembra di aver deluso le aspettative di tutti, comprese le proprie.
Ma le cose stanno per cambiare. Come sarebbe andata la vita di Nora se avesse preso decisioni diverse? I libri sugli scaffali della Biblioteca di mezzanotte hanno il potere di mostrarglielo, proiettando Nora in una versione alternativa della realtà
Ma le cose non vanno sempre secondo i piani, e presto le sue nuove scelte non le daranno la felicità che cerca disperatamente. Prima che scada il tempo, Nora deve trovare una risposta alla domanda di tutte le domande: come si può vivere al meglio la propria vita?
La biblioteca di mezzanotte è un romanzo coinvolgente, appassionante e anche commovente, è un libro speciale, magnetico, malinconico e riflessivo, che parla dritto al cuore. Scava a fondo, sfiora la nostra sensibilità e abbraccia le nostre paure e tutti quei perché rimasti in sospeso nel corso degli anni. A volte, vedere le cose da una diversa prospettiva, senza rimpianti, può servire a dare il giusto valore a quello che si ha.
#ordinedellafenice https://lalibreriaincantatadiselene.blogspot.com/2021/03/la-biblioteca-di-mezzanotte-di-m-haig.html
RispondiEliminaElisa Baviera
#ladredilibri
RispondiEliminaDenise Cau
Prima del sondaggio non conoscevo questo libro e nemmeno l’autore.
La trama mi ha intrigata ed incuriosita e così mi sono cimentata nella lettura.
Il libro e’ scritto in modo fluido e semplice e la lettura scorre veloce, infatti ci ho messo pochi giorni per finirlo.
Non posso dire che non mi sia piaciuto... ma neppure che mi e’ piaciuto, lo colloco nel limbo.
La trama mi aveva un pochino illusa, a chi non e’ mai capitato di pensare a come sarebbe stata la propria vita se....
Nora e’ un personaggio che non mi ha suscitato ne’ simpatia ma neppure antipatia, l’ho trovata un po’ noiosa.
Man mano che le pagine scorrono ci troviamo a scoprire le varie vite alternative di Nora, e dopo un po’ si intuisce quale potrebbe essere il finale, anche se la storia in cui e’ sposata con Ash mi aveva quasi fatto sperare in un finale meno scontato.
Un libro con un alto potenziale ma che ha deluso le mie aspettative.
Le storie delle varie vite di Nora mi sono sembrate un po’ troppo frettolose come se si dovesse far spazio alla successiva per raccontarne più possibili, senza preoccuparsi di approfondirle.
Secondo me si poteva fare di più.
Peccato....
Alice Fontana
RispondiElimina#ordinedellafenice
Avevo votato questo romanzo perché ero incuriosita dal titolo...
Ma ho idea che la prossima volta mi terrò la curiosità 😅
Sarà che ho toccato con mano alcuni degli argomenti trattati nel corso della storia, ma il romanzo mi ha lasciato molto amaro in bocca e non ho apprezzato per nulla il modo in cui questi temi sono stati trattati (o per meglio dire 'mal'trattati).
La protagonista non mi ha suscitato particolare simpatia anzi, l'avrei presa a testate più volte nel corso della storia e non per empatia, ma proprio perché la trovo insopportabile.
Le poche note positive che ho apprezzato sono la scrittura sciolta e scorrevole che, malgrado la storia moscia, fa leggere il libro con semplicità e fluidità...
E l'idea della biblioteca e dei viandanti, un'idea davvero molto interessante.
Nel complesso non è un libro che rileggerei o consiglierei ad altri.
Voto 5
Roberta notarangelo
RispondiElimina#ordinedellafenice
Nonostante i diversi commenti negativi, a me questo libro è piaciuto davvero tanto. Probabilmente la trama era prevedibile, ma la cosa non mi è dispiaciuta. È comunque un libro originale,le pagine scorrono veloci ed è piacevole da leggere. Un libro che da diversi spunti di riflessione
Giulia Borsari
RispondiElimina#LostinAusten
Un romanzo che si propone di insegnarci una lezione di vita molto importante: vivere al meglio la propria vita e' un diritto (e forse un dovere) di ciascuno di noi. Come fare?
Nora, la protagonsta della storia narrata, si presenta inizialmente come vittima di una vita dura, inclemente, aspra, in cui ogni briciolo di felicita' sembra esserle precluso. Avra' modo, nello svolgersi della vicenda, di interrogarsi su una questione che tormenta molti di noi: se in alcuni momenti della mia vita avessi fatto scelte diverse, sarei piu' felice ora?
Ho trovato la scrittura piacevole e scorrevole, una narrazione abbastanza ascutta, priva di orpelli e dettagli non essenziali alla storia e forse per questo un po' didattica. Si ha talvolta la sensazione che la storia si costruita finalizzata alla lezione di vita che ci vuole trasmettere: per quanto questa lezione sia importante rende questo romanzo un po' meno "romanzo" e un po' piu' "manuale di autoaiuto".
Ho riserve sul personaggio di Nora, la protagonista: capisco che tante volte prima di risalire bisogna aver toccato il fondo ma non sono riuscita a provare empatia per lei. Non per una descrizione carente dei suoi pensieri e delle sue emozioni, delle sue angosce e dei sui timori: tutto questo viene reso in modo impeccabile dall'autore. Tuttavia in certi momenti questa sua disperazione si scontra con un atteggiamento frivolo nei confronti delle scelte che deve compiere. Altre volte invece l'autocommiserazione che la tormenta raggiunge livelli fastidiosi.
Apprezzo, comunque, il messaggio generale del libro: la vita e' preziosa e ci sono sempre possibilita' per cambiare qualcosa che ci fa stare male, basta volerlo, volerlo davvero. Infatti molto spesso e' la nostra "lettura" di cio' che ci circonda a colorare il mondo in cui viviamo di tinte fosche o allegre, disperazione o possibilita'.
RispondiElimina#ordinedellafenice
Nora è infelice, insoddisfatta, nessuno la ama, non ha amici, sua madre e suo padre sono morti e con il suo unico fratello i rapporti sono pessimi ed è appena morto anche il suo amato gatto Voltaire. Ha sempre fatto scelte sbagliate. Decide quindi di farla finita assumendo una massiccia dose di sonniferi ma invece di morire si sveglia in una biblioteca. Tra la vita e la morte c'è una biblioteca, qui ci sono libri a non finire in tutte le sfumature del verde ed anche una vecchia conoscenza di Nora, la signora Elms, la bibliotecaria con cui Nora al liceo giocava a scacchi, l'unica persona che è sempre stata gentile con lei e le è stata vicina alla morte del papà. La signora Elm guiderà Nora in un viaggio magico che a partire dal libro dei rimpianti della sua vita, le permetterà di rivivere tutte le vite che avrebbe desiderato perché per imparare bisogna vivere!
Nora passerà così dall'essere una rock star ad una campionessa olimpica di nuoto, da prof di filosofia a Cambridge a coltivatrice di vino in California, da glaciologa alle Svalbard a scrittrice. Entra e esci da mille esistenze fino a ritrovare la propria perduta identità. Con l'insegnamento che bisogna imparare ad amarsi, ad accettarsi e soprattutto a perdonarsi.
Idea molto originale, magari un po' esasperata però lettura molto gradevole. Un viaggio di formazione e crescita personale che ci ricorda che anche quando ci sentiamo inconcludenti, soli, inadeguati la vita va sempre vissuta in pieno, nonostante tutto, nonostante sia piena di difficoltà e delusioni.
Inutile pensare e se? E se avessi detto? E se avessi fatto?
La vita é come una partita a scacchi.... Ognuno di noi ha le pedine da muovere in modo da scegliere come vivere la vita.
Voto 3⭐/5 ⭐
#LostinAusten
RispondiEliminaLoredana
http://lepaginedilo.blogspot.com/2021/03/la-biblioteca-di-mezzanotte-matt-haig.html
#Ladredilibri
RispondiEliminaTITOLO: La biblioteca di mezzanotte
AUTORE: Matt Haig
PAGINE: 329
Punti: 5
Il libro racconta la storia di Nora Seed, presentando i mattoncini che hanno contribuito alla sua decisione di togliersi la vita, e di come, nel limbo tra la vita e la morte, lei riesca a lasciarsi i propri rimpianti alle spalle per capire se davvero vuole morire, se invece voglia vivere e come dovrebbe riuscire a farlo. Tutto ciò, passando per un luogo di transito, la biblioteca, in cui è sempre mezzanotte e i cui scaffali sono riempiti di volumi verdi che raccontano tutte le sue vite possibili.
Il libro comincia molto gravemente, descrivendo una serie di sventure e passi falsi che schiacciano Nora e le fanno sentire che per lei non esiste via d’uscita se non il suicidio. A questo punto però, cominciamo a vivere con lei diverse vite e se dapprima diventano una via per capire come lei possa lasciarsi i rimpianti alle spalle (e come ha scansato diversi fossi, primo tra tutti il suo amore storico), poi però si susseguono vite quasi senza senso, con nessun collegamento con la vita originale della protagonista. Già dalla seconda vita, si capisce il finale più che scontato e banale: la vita è una ed è sempre il migliore dei mondi possibili. Dopo tutto il percorso psicologico dei primi capitoli, dopo la discesa negli abissi, il romanzo avrebbe acquistato profondità in una scelta più coraggiosa, in una denuncia della possibile solitudine dell’individuo anche in mezzo alla gente, in un sollecito all’empatia e a non guardare solo il proprio giardino.
CASATA: L' Ordine della Fenice
RispondiElimina#ORDINEDELLAFENICE
❛ ━━━━━━・❪ ★ ❫ ・━━━━━━ ❜
Nora ha una vita normale con alti e bassi come tutti, ma quello che lei percepisce non è altro che solitudine e negatività. È sempre stata bloccata dalle sue insicurezze e dalla paura di deludere gli altri, non ha mai coltivato i suoi interessi e le sue passioni, non ha mai investito le sue energie in qualcosa di importante. È un insieme di relazioni insoddisfacenti e potenziale inespresso. Ha perso l'entusiasmo, ha perso la capacità di vedere il bello nelle cose. Complice una forma depressiva e una serie di eventi sfortunati Nora decide di togliersi la vita.
E in quel momento di sospensione fra la vita e la morte, Nora si ritrova in una biblioteca.
Una biblioteca sospesa nell'attimo di una mezzanotte eterna, che non si trova in alcun luogo ed in cui le leggi del mondo non valgono. Una biblioteca infinita, i cui scaffali contengono infiniti libri, ed ognuno racconta la storia di quella che sarebbe stata la vita di Nora se solo avesse fatto in un determinato momento, una scelta differente.
L'universo infinito delle possibilità, un numero infinito di vite alternative. E Nora scopre di poterle visitare tutte. Può essere tutto ciò che vuole, vivere in ogni luogo, può esplorare tutto quello che avrebbe potuto succedere se avesse preso ad ogni svolta una strada differente. E può scegliere di restare, nel caso trovasse una vita capace di soddisfarla appieno. Ma come scoprirà soltanto con l'esperienza, nessuna di quelle vite sarà perfetta o capace di gratificarla completamente.
Ciò che ci insegna questo libro è che è facile idealizzare ciò che non abbiamo ottenuto e credere che sarebbe stato perfetto, perché non abbiamo modo di provare il contrario. E allora non ha senso perdersi nell'infinito mare delle possibilità di ciò che avrebbe potuto essere, ma dobbiamo cercare di trarre il meglio dalla vita che abbiamo. Perché la vera felicità non esiste, è solo una questione di punti di vista. Come aveva scritto Thoreau, «Non importa ciò che guardi, ma quello che riesci a vedere».
#ordinedellafenice
RispondiEliminaEleonora Salviato
È vero che è stato parecchio deprimente nei primi capitoli, forse anche un po' prevedibile e un po' troppo dettagliato dal punto di vista "fisico" e universi paralleli, dei quali è sempre difficile farsi capire, ma tutto sommato a me è piaciuto! Nora è una persona fragile, insicura, di sicuro anche "demotivata" diciamo, ma è reale, chissà quante persone soffrono e non lo dicono...Questo libro fa riflettere, il linguaggio e i capitoli corti si fanno leggere in modo scorrevole, anche se in certi punti diventa quasi "noioso" quando descrive certe vite, ma l'idea della biblioteca tra la vita è la notte mi è molto piaciuta, anche il fatto che abbia incontrato un 'altra persona come lei. Forse poteva essere sviluppato meglio e di sicuro accorciato 😅Ma io consiglierei e lo rileggerei😙
#LadreDiLibri
RispondiEliminaNora è stanca della sua vita. È quello che si intuisce subito, sin dalle prime pagine, che sono un countdown al gesto estremo. Il suo gatto muore investito, il fratello non le rivolge parola, perde il lavoro e tutto nel giro di una giornata. È tanto da sopportare e Nora, già stanca non ce la fa, e decide di abbandonare. Anche la vita.
Si ritrova in un limbo, un'immensa biblioteca piena di sue biografie. Ogni libro coincide con una sua scelta. E lei può scegliere ora quale vita vivere, capire come sarebbe andata se avesse fatto scelte diverse. E così partiamo con lei per capire quale sia la vita a lei più adatta.
L'inizio è abbastanza triste, ma poi il libro sembra prendere un'altra piega e l'idea di base è anche carina. Ma già dopo un paio di vite alternative, si capisce che il finale è quasi scontato (ma evito spoiler e non ve lo racconto)
È un libro leggibile, i capitoli sono corti e scorrevoli, ma non posso dire mi sia piaciuto. L'ho trovato abbastanza scontato, la protagonista quasi sempre fastidiosa, arrendevole e poco combattiva. E nemmeno troppo simpatica. Carino l'incontro con un altro viandante, a caccia come lei della vita perfetta. Finale scontato e prevedibile, come già detto, ma che, almeno, lascia speranza.
#bambinisperduti - Rossana Giacon
RispondiEliminaE' il secondo libro che leggo di questo autore, e mi piace questa sua passione per i mondi paralleli. La possibilità che viene data alla protagonista di poter scegliere una vita diversa, si sa non può andare proprio come si spera. L'ho provato anch'io per esperienza personale le cose brutte che succedono possono portare ad eventi bellissimi. L'ho trovato a tratti un po' noioso, la similitudine con il gioco degli scacchi mi è piaciuta moltissimo, come anche quando dice che "il verbo volere indica mancanza" non ci avevo mai riflettuto. Tutto sommato, parere positivo.
elisa ventura
RispondiElimina#ordinedellafenice
‘Forse però è così che sono fatte le vite di ognuno (...) Acri di disillusione e monotonia e ferite e rivalità, intervallati da sprazzi di meraviglia e bellezza. L'unico significato che aveva davvero importanza è essere al mondo, testimone di sé stesso’.
Caratterizzato da una scrittura semplice e capitoli brevi, l’autore usa questo libro per far riflettere sulle paure e dubbi che tutti abbiamo provato prima o poi. Chi non sogna di poter tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa? Senza esagerare, vengono affrontate molte tematiche, tutti spunti per eventuali riflessioni personali che il lettore può fare senza essere obbligato o sentirsi oppresso/depresso. Uno scivolone in uno dei capitoli finali che ho trovato inutile e a mio avviso un po’banale ma che non rovina il libro.
I personaggi sono abbastanza numerosi e rimangono tutti marginali, sono strumenti utilizzati per il percorso che deve fare Nora, tutti hanno un compito ben preciso e per questo è impossibile per me separare il personaggio da quello che rappresenta. Per quanto riguarda Nora invece mi è piaciuta, è andata alla deriva, sopraffatta dai suoi rimpianti, dal non aver esaudito le aspettative degli altri dimenticando sé stessa. Ha affrontato una crescita importante ed evidente durante tutto il romanzo.
Una bella lettura, scorrevole e leggera ma con diversi spunti di riflessione.
Luana Cibin
RispondiElimina#lostinausten
Quando sono arrivata alla parte delle biblioteca, come punto di snodo per le infinite vite possibili ho pensato "questo libro potrebbe essere molto interessante o banalissimo"; infatti io non amo particolarmente i romanzi sentimentali, ma apprezzo fantasy, fantascienza e affini. Per questo motivo vedevo la grandissima potenzialità di sviluppare in maniera "scientifica" la teoria degli universi paralleli, ma d'altra parte vedevo il "pericolo" di un pippone sentimentale.
L'impressione a fine lettura tutto sommato è buona, più sentimentale di quello che speravo, ma abbastanza articolato da appssionarmi.
Mi è piaciuto molto l'espediente della biblioteca che contiene tutte le possibili vite; interessante anche la soluzione della mezzanotte come punto fisso di ripartenza. Non ho invece capito il senso dell'altro viandante tra universi paralleli, non mi è chiaro perchè lui poteva provare un numero illimitato di vite e Nora no e mi pare che il loro incontro non abbia aggiunto nulla alla storia; mi sarei aspettata un loro ricongiugimento nella vita reale, ma non essendoci stato, mi sembra che manchi la conclusione.
RispondiEliminaTraccia Gold di Marzo
Casata: #LostinAusten
" La biblioteca di mezzanotte ", Matt Haig
Cominciamo col titolo che, a differenza di molti che mi sono capitati sottomano ultimamente, ho trovato empatico ed evocativo... al contrario, la storia non è proprio originale e, soprattutto nella parte centrale, ha subito uno stallo un po' fastidioso... però tutto sommato è stata una lettura piacevole e scorrevole, che impone anche momenti di riflessione e qualche domanda... tipo: Esiste davvero una vita perfetta? E chi lo sa🙄... Esiste sicuramente un percorso per ognuno di noi, fatto di rinunce, di cadute, di errori, di sconfitte, di vittorie e naturalmente di alternative che impongono una scelta...
Di sbagli ne ho fatti in vita mia e non sempre ho imparato qualcosa... per fortuna non ho rimpianti, eccetto uno, ma molto importante e per il quale, se potessi, tornerei certamente indietro per avere la possibilità di recuperare 6 lunghissimi anni che mi mancano terribilmente😞
#bambinisperduti
RispondiEliminaMamySara
La biblioteca di mezzanotte è un testo che a tratti mi ha ammaliata ma a tratti avrei preso la protagonista e la sua depressione e le avrei urlato contro 😅. Ho letteralmente divorato il libro per la curiosità di vedere se immaginavo il finale..e così è stato!
Inoltre questo libro mi ha ricordato un libro di Coelho, Veronika decide di morire.
Lo avevo letto in un pomeriggio in biblioteca mentre facevo finta di fare una ricerca di storia.
Consiglio questo libro se si ha bisogno di leggere qualcosa di non impegnativo e scorrevole.
Voto 🌟 🌟
Alessandra Tenuti
RispondiElimina#ordinedellafenice
Lettura non apprezzata a pieno. Quando tutto va male, quando sembra che il mondo se la sia presa solo con te, quando sei sola e ignorata la soluzione è... cambiare. Perché alla fine è questo che ha fatto Nora, è cambiata, o meglio, è cambiato il suo modo di vedere le cose e questo solo dopo aver constatato che anche se le sue scelte fossero state diverse non avrebbe ottenuto la felicità e la serenità. Non è troppo superficiale e semplicistica come soluzione? Libro comunque scorrevole e originale, ammetto che sarebbe interessante fare un viaggio in ogni mia possibile vita, e di rimpianti ne ho a quintali. Personaggi pesanti e non proprio simpatici a partire dalla protagonista. L'unica che salv è Mrs.Elm che è una sorta di grillo parlante/life coach che ognuno di noi dovrebbe avere. Il finale, più che scontato.
⭐⭐/5
Casata #LostInAusten
RispondiEliminaLa biblioteca di mezzanotte è un libro che mi ha colpito molto. La storia di Nora, il suo sentirsi incompleta e fallita nella sua vita, e la scelta di volersi suicidare, sono elementi che fanno riflettere molto. Capita spesso di sentirsi vuoti, soli, di non vedere una luce fuori dal tunnel della propria vita, che il suicidio sembra l'unica soluzione possibile. Ed è quello che pensa Nora stessa, finchè non arriva nella biblioteca, dove incontra Mrs Elm, la bibliotecaria ai tempi della scuola, con la quale aveva un buon rapporto. Da qui in poi inizia per Nora un viaggio all'interno di tante "Nora", di vivere le sue vite, di vedere che cosa sarebbe successo "se..." e così, tra un salto e l'altro, Nora incontra tante persone, tante versioni di se, ma in ognuna di essa lei non è felice, c'è sempre un prezzo da pagare, in una la morte della madre, in un'altra quella del fratello, in un'altra il tradimento del marito, campionessa olimpica, geologa. Ognuna delle vite di Nora, ha qualcosa che le rende forse uniche ma al tempo stesso non veritiere, in quanto la vera Nora non è nessuna di loro. Così tra i vari libri e la guida di Mrs Elm, Nora capisce come le sue azioni, le sue scelte abbiano portato si a momenti tristi ma anche a momenti felici che cambiano la vita delle persone. Forse il finale può sembrare scontato e forse lo si intuisce sin da quando Nora mette piede nella Biblioteca però in tutto il romanzo c'è questa sottile proclamazione alla vita, a non arrendersi a lottare anche quando sembra che tutto stia andando nel verso sbagliato. A me personalmente, ha aiutato molto leggere questo libro, attraversando un periodo un po' buio in cui sembra che tutto vada nel verso sbagliato, questo romanzo mi ha confermato, che gli sbagli, le rinunce possono certo portare a chiudersi in se stessi e vedere tutto intorno negativo, ma anche a crescere e capire che la vita, difficile o meno va vissuta, va amata e per quanto difficile sia, va combattuta, insomma fare quello che fa Nora, passare da una persona vinta a vincitrice!
Lyzzie Naturopata #ordinedellafenice
RispondiEliminaIo l'ho apprezzato molto, lo sto già consigliando e non l'ho trovato superficiale, né il finale banale (tutto questo mi è dato proprio dal finale, che non ha fatto scegliere una vita "migliore" o "perfetta", ma che dobbiamo destreggiarci con quello che abbiamo creato senza se e senza ma, anche perché indietro non si torna). Concordo che poteva essere mooolto più corto e che la scrittura sia fluida e abbia aiutato ad arrivare alla fine (ero molto presa fino a circa metà libro poi mi sono arenata un pochino ma ho mantenuto un buon ritmo). Non ho sentito il bisogno di approfondimento del personaggio di Hugo, anzi mi ha confermato la diversità di ognuno di noi (lei era agli sgoccioli per un'intossicazione da farmaci, lui probabilmente in coma aveva più tempo per girovagare). La tecnica di infilare "spiegoni" di teorie e leggi, di varie materie è odiosa però può aiutare a seconda dei vari livelli di cultura generale del lettore (in questo caso di filosofia e fisica). Anche l'originalità della trama lascia un po' a desiderare, ma per essere un libro molto recente non è caduto in troppi cliché scontati (come purtroppo ho trovati in libri scritti negli ultimi 20 anni), ma per essere un romanzo "di formazione" un viaggio deve esserci (Alice nel paese delle meraviglie, Il mago di Oz, La storia infinita, Il canto di Natale)
Casata ordine della fenice
RispondiElimina1Cristina
My Books
Browse ▾
Community ▾
Cristina rated a book really liked it
about 1 hour ago
La biblioteca di mezzanotte by Matt Haig
La biblioteca di mezzanotte
by Matt Haig (Goodreads Author)
Read
Read in March 2021
Libro giusto al momento giusto. Quando un libro diventa medicina!
Chi di voi almeno una volta nella vita non ha avuto dei rimpianti .In questo momento ne ho parecchi e leggere adesso la biblioteca di mezzanotte è stato come un balsamo per la mia anima.
Siamo chi scegliamo di essere, ma allo stesso tempo una parte di noi vive molteplici vite in universi paralleli, quante più vite a seconda delle nostre scelte, ogni piccola variazione, scelta ci conduce per altre strade. Come un albero con innumerevoli ramificazioni. E' quello che accade a Nora Seed, una 36°enne che lotta con la depressione, con i fallimenti della propria vita, che colleziona rimpianti. Dopo aver perso legami affettivi, lavoro decide di suicidarsi ingerendo delle pillole a mezzanotte.
Nora si risveglia in una biblioteca come quella che frequentava a scuola credendo di essere morta e incontra la bibliotecaria della sua scuola MRS Elm che le spiega di non essere ancora morta e che ha la possibilità di vivere altre vite, quelle a cui era destinata in base ad altre scelte che non aveva fatto e che rimpiange. Ogni libro in quella biblioteca è una vita di Nora. Può visitarle e scegliere di rimanere definitamente in quella vita.
Come sarebbe la sua vita se avrebbe continuato con il nuoto agonistico, se si fosse sposata con il fidanzato lasciato 10 anni prima, se fosse diventata una rockstar, se avrebbe fatto quel viaggio in Australia con l'amica e cosi via......
Sfido chiunque non si sia posto queste domande nella propria vita.
Attraverso questo percorso Nora imparerà tanto di se stessa; un viaggio alla ricerca di una vita perfetta o semplicemente di accettazione?
E' vero che è una storia dal finale scontato, ma quello che mi ha colpita sono i temi trattati e la riflessione che mi ha portato a fare. I rimpianti sono veleno e questo romanzo ci porta in un certo senso a far pace con noi stessi, ci aiuta ad accettare le nostre scelte passate.
Bosa Ellen casata #bambinisperduti
RispondiEliminaIl titolo è molto curioso e intrigante.Nella trama ho percepito dall'inizio alla fine molta incertezza e inquietudine.
Devo dire che il primo spostamento verso la biblioteca non mi ha coinvolta.
Ho trovato un idea geniale, provare a vivere le possibilità di vita, ma non so il perché più andavo avanti con la lettura più la trama diventa scialba e sempre meno stimolante.
Nora non è , a mio avviso, un personaggio carismatico, a volte mi ha pure infastidito.
Lettura veloce senza contenuto.
⭐⭐/5
Sono stata subito attratta dal titolo, che ho trovato magnetico e interessante. Il libro è coinvolgente, anche se ansiogeno, nell’accompagnare il lettore verso la biblioteca con il conto alla rovescia al tentativo di suicidio di Nora.
RispondiEliminaAngosciante e tetra è anche la descrizione della biblioteca, però avvincente l’idea che ogni libro possa contenere varie possibilità di vita in base alle decisioni prese. Personalmente credo che tutta la nostra vita sia un susseguirsi di sliding doors condizionata dalle nostre scelte. Che poi… sono quelle giuste? Se avessi agito in modo diverso? Chissà… Il libro su questo ci tranquillizza. Ci fa capire e riflettere sul fatto che, nonostante i molti rimpianti, la vita che stiamo vivendo è la migliore possibile.
Il libro è scorrevole ma, purtroppo, molto scontato e prevedibile. Già dall’incontro con Nora e la bibliotecaria, Mrs Elm, si capisce dove l’autore andrà a parare. Un libro sicuramente da leggere, ma senza pretese. Voto 6.
Chiara salvalaggio :
RispondiEliminaLa biblioteca di mezzanotte
Matt Haig
304 pag
Idea non nuova : le infinite possibilità non percorse
Inizio promettente ma poi lo schema diventa ripetitivo, con contenuti scontati e dialoghi non propriamente brillanti.
Le esagerate ripetizioni lo rendono un po’ noioso.
Infarcito di nozioni filosofiche e di fisica per dare spessore, ma a mio parere non ci riesce comunque.
Io che ho sofferto di attacchi di panico e depressione in passato non l’avrei trovato per nulla utile, anzi credo che rischi di fare effetto opposto se lo leggi in un periodo un po’ buio. Che alla fine non ti ritrovi a pensare che la tua vita può prendere tutte le strade possibili indipendentemente da dove ti trovi, ma che se l’attuale vita ti fa schifo e non hai le forze per vivere quella non le troverai di certo leggendo questo libro. Non darà la spinta necessaria a rimettersi in gioco.
Darà la certezza che è meglio non vivere dato che quella attuale non piace e che le altre non sono possibili davvero.
Se invece parliamo di una lettura che farà una persona un po’ triste, allora potrebbe anche far vedere il bicchiere mezzo pieno. Che il cambiamento deve avvenire da noi.
Ma non si tratta di un manuale di autoaiuto, ma di un romanzo che non sfrutta la svolta che poteva esserci. Hugo e gli altri viandanti.
Scritto in capitoli cortissimi che aiutano nella lettura. L’ho trovato molto scorrevole.
Per come è scritto potrebbero benissimo farne una trasposizione cinematografica, magari migliorando alcune parti per far sì che il film risulti notevole.
Ho dimenticato la casata.
Elimina#ladredilibri
Un romanzo avvincente da leggere tutto d'un fiato. L'angoscia iniziale per una protagonista a cui capita una sventura dopo l'altra, lascia presto il passo alla curiosità per questa biblioteca che consente a Nora di vivere tutte, o quasi, le vite che avrebbe potuto vivere se solo avesse preso decisioni differenti. Vita dopo vita, Nora, a anche il lettore, imparerà quanto sia importante non vivere di rimpianti (una scelta diversa non significa necessariamente una vita migliore in tutto e per tutto) e che la vita deve essere solo vissuta.
RispondiEliminaMaria Francesca Galletti
Casata #ordinedellafenice
#ordinedellafenice
RispondiEliminaErsilia Facciolo
“Se uno cammina con fiducia nella direzione dei suoi sogni vivrà la vita che si è immaginato.”
Nora Seed si è sempre sentita inadatta alla vita, sentendo dentro di lei la consapevolezza che nessuno aveva bisogno di lei. Così un giorno decide di porre fine alla sua vita. Ma le cose sono andate un po’ diverse, non è morta, è finita in una specie di limbo, in una sorta di vita di mezzo. Trovandosi in una grande biblioteca piena di libri, tutto con lei protagonista o meglio le vite che avrebbe potuto vivere. Inizia così un viaggio attraverso infinite vite in infiniti mondi paralleli. Nora vivrà vite che ha sempre, in qualche modo, rimpianto, rendendosi conto che in fondo non erano vite che avrebbe davvero desiderato.
📍La biblioteca di mezzanotte pone una domanda: “come si può vivere al meglio la propria vita?”
È facile rimpiangere le vite che non viviamo. Facile desiderare di aver sviluppato altri talenti, accettato altre offerte, aver desiderato qualcosa di diverso. Ma il vero problema non sono le vite che rimpiangiamo di non aver vissuto. È il rimpianto stesso. Il rimpianto che ci fa sentire inadeguati, facendoci vivere male la nostra vita. Perché nessuna vita è perfetta o immune da delusioni e momenti duri, quindi dovremmo cercare di vivere al meglio quella che abbiamo, cercando di fare ciò che desideriamo.
Un romanzo sulla fiducia in se stessi. Sulla felicità del qui e ora, sull’assaporare ogni singolo momento. Una storia a tratti pesante e a tratti poetica con una scrittura coinvolgente che i capitoli brevi rendono più fluida.
Un consiglio ad essere gentili con chi ci sta attorno.
Simona Anelli
RispondiElimina#ordinedellafenice
Lettura gold mese di marzo
Il romanzo mi aveva incuriosita fin da subito. Rivivere la propria vita come Nora, o meglio, avere la possibilità di rivivere gli snodi principali della propria vita, è un tema molto affascinante. Purtroppo ho trovato la trama piuttosto “scontata”. Di contro invece la narrazione è scorrevolissima e fa sì che il libro si legga comunque in un tempo molto breve. Non mi è dispiaciuto ma non lo consiglio.
Voto 🌟 su 5
Ho letto questo libro molto velocemente anche grazie alla scrittura scorrevole. Nora si ritrova in un momento della sua vita in cui nulla ormai riesce a renderla felice o anche solamente utile a qualcuno. In una sola giornata ha perso tutto, dal lavoro al suo animale domestico, stanca di tutto questo decide di togliersi la vita. Ma è solo quando sembra che sia arrivata la fine che si vede una seconda possibilità di ripartire o meglio tante possibilità. Il limbo in cui si trova prima della vera fine è una biblioteca e sarà qui che potrà vivere tutte le vite possibili che avrebbe potuto vivere cambiando le proprie scelte e soprattutto ad eliminare i propri rimpianti.
RispondiEliminaNonostante il finale possa essere scontato per molti riesce comunque ad intrattenere i lettori e a farli riflettere sul valore della vita e dei rimpianti, di come essi possano influenzare ogni minima scelta e di come queste ultime possano cambiare radicalmente la nostra vita.
Consigliato
Martina Granella #lostinausten
EliminaMarianna Salerno #bambinisperduti
RispondiEliminaNon è stato facile entrare nel clou del libro, un libro che si assapora man mano con una idea di fondo molto particolare la zona grigia tra la vita e la morte è un luogo misterioso punto tutti noi abbiamo dei rimpianti e dei rimorsi E sarebbe bello ritornare indietro per fare di meglio. Ho molto apprezzato I viaggi nel tempo della prof della protagonista in realtà nel tempo e nello spazio e le sue citazioni filosofiche anche io come lei sono appassionata di filosofia ma anche la parte in cui è glaciologa è bohemien è stata molto particolare. È un romanzo che fa riflettere sulla propria vita, sul Non ripetere errori già fatti Air impianti che non possono ritornare indietro. Nora alla conclusione di questa avventura ha una rivalutazione delle sue esperienze nel bene e nel male e va al di là dei suoi pregiudizi che sono barriere per il suo futuro.
È bella l'idea che il libro è una via di fuga da una vita che non ci piace.
E comunque la vita che avrei voluto vivere è quel con la figlia Molly.
Voto 8
Personaggi 9
Trama 8
Finale 7
Alessandra Acanfora#LostinAusten
RispondiEliminaTitolo: la biblioteca di mezzanotte
Autore: Matt Haig
Pagine: 329
Cosa c'è dopo la vita? Tutti noi pensiamo che dopo la morte non ci sia nulla, ma Nora sperimenta il contrario. Dopo essersi tolta la vita si ritrova in una biblioteca, che funge da limbo, dove attraverso delle scelte può trovare la vita più adatta a lei oppure proseguire con la morte.
Per tipi metà del libro ho pensato he era pesante e non adatto a tutti. Però poi lei fa un discorso motivazionale che tutti dovremmo leggere, a parer mio; dopo questo discorso il libro ha preso una piega interessante. Concordo con lei quando dice che tutti dovremmo avere nella nostra vita una Mrs. Elm. È un libro che tutti dobbiamo leggere nella nostra vita.
#lostinausten
RispondiEliminaAnna Perna
Avevo votato il libro nel sondaggio perchè mi incuriosiva molto il titolo, ma non avrei mai pensato alla storia che viene raccontata.
All'inizio troviamo un conto alla rovescia molto inquietante, cioè il tempo che manca al suicidio di Nora. In questi capitoli ci troviamo avvolti nell'angosciante depressione di Nora, come se fosse in un fosso senza speranza alcuna di venirne fuori. Tutto ciò che fa parte della sua vita va male, non c'è un solo aspetto che sembra degno di essere vissuto. Nora giunge al culmine dell'abisso e decide di togliersi la vita ma si ritrova nella Biblioteca di Mezzanotte, dove le viene data una seconda possibilità: poter vivere una vita in cui ha fatto scelte diverse. Alla fine proprio la sua vita e le sue scelte, acquistano un nuovo significato, non tutto è perduto e vale la pena viverla per come era.
Il libro è carino e scorrevole, il messaggio che vuole far passare è importante. Purtroppo chiunque abbia avuto a che fare con patologie psichiatriche come depressione e attacchi di panico sa bene che non è un libro del genere che può dare un aiuto. Resta comunque un bel libro, da consigliare ma con attenzione.
#ordinedellafenice
RispondiEliminaUn libro scorrevole, ma a a tratti scontato, nonostante l'idea mi intrigasse parecchio Mi sarebbe piaciuto che alcuni personaggi, come Hugo, fossero più sfruttati invece di essere mere meteore apparse quasi per sbaglio. Non ho apprezzato quei paio di capitoli che sembravano essere pure liste della spesa. Con la protagonista nonostante tutto mi sono sentita solidale, soffrire di attacchi di panico e depressione e conviverci non è semplice, specialmente se non hai nessuno a cui poter raccontare e che capisca invece di giudicare.
Sicuramente non è la lettura dell'anno, ma non so se lo consiglierei.
Anche io ho letto questo libro, mi è piaciuto, ma non eccezionale. Però è anche colpa mia, ero partita con un'idea completamente diversa, ovvero che fosse più simile all'altro libro dell'autore dove esplora il tema dell'ansia.
RispondiEliminahttps://shadowseaofbooks.altervista.org/
Valentina - Lost in Austen
RispondiEliminaHo iniziato questo libro, per la traccia gold, ma anche perchè mi sembrava una lettura leggera in una serata in cui ero molto stanca. Me lo sono divorata tutto in quella sera e sono andata a dormire tardi.
In pochi giorni Nora perde il gatto, il lavoro e la voglia di vivere. Sembra che nessuno senta che lei sia importante, nè la sua amica Izzy che alla fine è andata in Australia da sola, nè suo fratello Joe che non le ha mai perdonato di aver lasciato la band per amore di Dan. Lo stesso Dan che ha abbandonato sull'altare pochi giorni prima del matrimonio.
La vita non ha ormai più senso e quindi, cadenzato da un conto alla rovescia, Nora decide di togliersi la vita.
Nel limbo tra la vita e la morte si ritrova in una biblioteca, dove non scorre il tempo ed è sempre mezzanotte, in cui ritrova la sua cara bibliotecaria della scuola Mrs Elm.
Qui Nora ha la possibilità di rivedere i rimpianti della sua vita e quindi vivere tutte le vite parallele, che quelle possibilità avrebbero portato.
Ma quando sembra aver trovato la vita che la rende felice, la biblioteca traballa e la Nora originale rischia di morire.
Un libro leggero, scorrevole ma dal messaggio profondo, bisogna amarsi e credere in sè stessi perchè il futuro non è scritto e tutto può cambiare.
Lo stile è scorrevole, i capitoli sono brevi e la lattura è piacevole. Ammetto di aver immaginato il finale ad un certo punto, ma mi è piaciuto molto
#ordinedellafenice
RispondiEliminaInes Fraser Dossena
https://www.gigareadingsisters.it/2021/03/09/recensione-la-biblioteca-di-mezzanotte-di-matt-haig/
Debora Dell'Erba - #bambinisperduti
RispondiEliminaAvevo questo libro in lista da un po' e devo dire che non ha per niente deluso le mie aspettative, anzi...l'idea delle molteplici vite, che se facessimo scelte diverse cambierebbe o addirittura stravolgerebbe totalmente la nostra esistenza mi è piaciuta davvero molto. Mi ha ricordato il film con la Paltrow(Sliding Doors), solo che in questo caso la protagonista sceglie, in base ai suoi rimpianti, quale vita "affrontare". Non mi aspettavo il finale...credevo che sarebbe comunque morta. Sarà che in questo periodo mi trovo anche io nella situazione di pensare "e se quel giorno avessi fatto una scelta diversa...?", ma il libro mi è davvero piaciuto.
Ne è decisamente valsa la pena.
Ottilia Mason
RispondiEliminaCasata #bambinisperduti
Questo libro ha dentro di sé molti spunti di riflessione. Tante volte è capitato ad ognuno di noi di ripensare alla propria vita, al proprio passato: abbiamo fatto veramente ciò che realmente volevamo oppure ci siamo accontentati di quello che ci capitava e ora abbiamo dei rimpianti di una vita che avremmo potuto fare in alternativa? Come idea è veramente eccezionale: avere la possibilità di esplorare le infinite varianti derivate dalle nostre scelte o dal destino. Per quanto riguarda invece il tipo di scrittura devo dire che sono abbastanza delusa. Ho trovato un linguaggio e dei dialoghi molto elementari. Certo, dopo aver letto Umberto Eco la mia asticella di aspettative si è notevolmente alzata, però mi è sembrato in alcuni momenti che non ci fosse una vera e propria ricerca ma che mettesse avvenimenti presi a caso. Il tema della filosofia, con Thoreau molto ricorrente, non mi ha invogliato ad approfondire la tematica nonostante io sia molto interessata alla filosofia... Comunque il significato che porta il libro al suo interno supera la forma stilistica e quindi credo di non bocciarlo totalmente.
Monica Longi
RispondiEliminaLadre di libri
La biblioteca di mezzanotte
Pag 329
Nora Seed non è soddisfatta della propria vita il suo lavoro non le piace e non l’appaga, oltretutto si ritrova a perderlo per “la sua faccia triste”, il suo gatto rosso Voltaire, detto Volts, viene rinvenuto privo di vita, non ha un compagno, i genitori sono venuti meno, con il fratello non riesce a intessere un rapporto e la sua unica vera amica Izzy si trova in Australia.
Decide quindi di morire, ma si ritrova in una dimensione parallela, La Biblioteca di mezzanotte un luogo di passaggio, un punto di transizione all’interno del quale poter scegliere di vivere infinite altre vite sino a che non si è giunti a trovare la vita perfetta.
«Tra la vita e la morte c’è una biblioteca. E all’interno di questa biblioteca, scaffali e scaffali di libri che si rincorrono all’infinito. Ogni libro offre la possibilità di vivere un’altra delle vite che avresti potuto vivere. Di vedere come le cose avrebbero potuto essere, se avessi fatto altre scelte… Avresti agito diversamente, se ti fosse stata concessa l’opportunità di gettarti alle spalle i rimpianti?»
Ho letteralmente amato questo libro, un romanzo ma anche saggio, coinvolgente e appassionante, un romanzo capace di parlare al cuore delle persone e che può dare conforto e sostegno a chi in questo o in altri momenti della sua vita si è sentito inadeguato, sotto pressione, inconcludente, mediocre, solo. Quello che il libro vuole fare capire è che non si è mai soli, e la vita merita sempre, sempre, di essere vissuta, nonostante tutto.
La scrittura di Matt Haig è piacevolmente scorrevole, anche grazie a capitoli molto brevi che rendono la narrazione molto fluida, le scene sono ben dettagliate e ben descritte cosi come i personaggi e i dialoghi.
Questo romanzo è un percorso di crescita e formazione, parla con estrema delicatezza e semplicità di depressione, difficoltà a reggere la pressione generata dalle aspettative degli altri, dei momenti di black out che possono vivere alcune persone.
#lostinausten
RispondiEliminaSinceramente fin dall’inizio pensavo fosse un libro diverso, non so perché mi fossi fatta questa idea. Sta di fatto che non ho apprezzato questo libro, se non alcuni particolari della storia. Mrs Elm in primis, è il personaggio che ho amato di più anche perché secondo me è la bibliotecaria fatta ad hoc. Gli argomenti e i messaggi contenuti sono profondi e trattati con un certo garbo e delicatezza. Il libro è di lettura scorrevole ed è scritto bene, ma la storia proprio non mi ha convinto. Nora non l’ho apprezzata, anzi mi faceva un po’ antipatia.
Ilaria Vitale
RispondiEliminaCasata #bambinisperduti
E' un libro che non avrei mai letto se non facessi parte della challenge.
La protagonista, Nora, è una donna adulta che sta attraversando un periodo di depressione, che la spinge al suicidio. Ma invece di morire, si ritrova in una biblioteca particolare, con libri di varie sfumature di verde, in ognuno c'è la vita che Nora avrebbe avuto se avesse fatto una determinata scelta. Tra tanti ve n'è uno in particolare, molto pesante: il libro dei rimpianti.
Nora ha la possibilità di vivere diverse vite, ma nonostante ciò, in ognuna di esse è comunque insoddisfatta. Questo ci fa riflettere sulla vita, qualsiasi decisione prendiamo, grande o piccola che sia, dobbiamo accettare noi stessi per quel che siamo, accettare che anche il dolore fa crescere.
Tutto ciò è racchiuso nella descrizione dell'albero della vita.
La lettura è fluida e piacevole, i capitoli si leggono velocemente poichè corti. Unica cosa, forse, negativa è che dopo un po' si sa già cosa accadrà dopo ed il finale è un po' scontato.
Il personaggio chiave credo sia Mrs Elm, la bibliotecaria che indirizza Nora sulla cosa più importante: imparare a vedere le cose positive che ci capitano, accettare quelle negative e concentrarci su ciò che ci fa stare bene.
RispondiEliminaQuesto libro può essere scontato, ma sinceramente ho pensato:" se succedesse a me?" Se potessi scegliere una vita diversa? Certo di errori ne ho fatti molti (anche se alla fine non mi pento, perche hanno creato cio che sono ora) ma se avessi un altra vita, non potrei avere i figli che ho ora, che con tutti i loro pregi e difetti sono cio che mi fanno alzare la mattina ed avere un ragione per farlo. (Nb non è retorica la mia)
🌷🌷🌷🌷/5
Una vera scoperta. Questo libro è stato un regalo di natale e prima di allora non lo avevo mai sentito o visto, quindi quando ho iniziato a leggerlo non sapevo cosa aspettarmi. Beh...ho trovato il libro bellissimo! Davvero molto molto interessante. Ho provato un forte legame con Nora, non è uno dei personaggi migliori a cui ispirarsi ma io per lei ho provato forte empatia....capivo quello che provava, lo sentivo mio e ho apprezzato un sacco i vari progressi della protagonista. La sua crescita e la sua capacità di saper andare avanti e volercela fare. Anche se tutto sembra nero e non pensiamo di valere abbastanza.
RispondiEliminaE' stato il primo libro per cui di mia spontanea volontà ho voluto prendere in mano la matita e sottolineare frasi, mi è entrato dentro. Me lo sono assaporato passo dopo passo, vita dopo vita fino ad avere la sensazione che davvero l'unica vita possibile per lei e per me è quella che stiamo vivendo. L'unica che alla fine potrà effettivamente darci quello che cerchiamo. Mi ha sorpreso. Parecchio!
#LostinAusten
Francesca Rossi
#lostinausten
RispondiEliminaManuela Biondi
È un libro che ho fatto un po' di fatica a leggere,pensavo che fosse un po' fantasy,non fantasioso .L'idea di una biblioteca tra la vita e la morte è interessante .Anche l'idea di poter vedere che la vita che abbiamo potrebbe essere diversa se si fosse fatta un'altra scelta nel passato,è carina.
Nora però non mi è piaciuta tanto perché un po' negativa e arrendevole.Il finale carino.
Ho sottolineato alcune frasi,quella che preferisco è"....gettarsi alle spalle i rimpianti era in realtà un modo per far avverare i propri desideri..."che per me significa che non si deve vivere pensando ai rimpianti,è il passato,bisogna vivere,godersi il presente e sperare nel futuro.
Rita Ladre
RispondiElimina"La biblioteca di mezzanotte" di Matt Haig
Editore E/O, 2020
329 pagine
Fra la vita e la morte esiste una biblioteca. Quando Nora Seed entra nella Biblioteca di mezzanotte, le viene offerta l'occasione di rimediare agli errori commessi. In primis sfogliando il pesantissimo "libro dei rimpianti", Nora rimpiange molte cose, tante scelte sbagliate, delusioni, infelicità... ed è per questo che ha deciso di porre fine alla sua vita.... 😔
Ma ora le cose potrebbero cambiare. Come sarebbe andata la vita di Nora se avesse preso decisioni diverse??
I libri sugli scaffali della Biblioteca di mezzanotte hanno il potere di mostrarglielo, ogni libro offre la possibilità di vivere un’altra delle vite che avrebbe potuto vivere, se avesse fatto altre scelte…
Cancellando piano piano ogni suo rimpianto, Nora cercherà la vita perfetta che ha sempre desiderato.
Ma esiste la vita perfetta??? 🙄
Lei vuole vivere???
"«Se uno cammina con fiducia nella direzione dei suoi sogni» aveva detto Thoreau, «vivrà la vita che si è immaginato»
Thoreau era sempre stato il suo filosofo preferito. Ma chi mai potrebbe sul serio camminare con fiducia nella direzione dei suoi sogni? A parte Thoreau, ovvio. Se n’era andato a vivere nei boschi, senza nessun contatto col resto del mondo, a scrivere e tagliare legna e sfilettare pesci..." 😊
Che vita si è immaginata Nora?
Vivere le vite che non hai mai vissuto porta davvero alla felicità??
Perché comunque per ogni vita, apparentemente perfetta, c’è sempre un conto da pagare e Nora dovrà fare la sua scelta prima della scadenza del tempo 🕛 📚
"Una copia del National Geographic era esposta in bella mostra sullo scaffale. Mentre fissava la copertina della rivista – la fotografia di un buco nero – si rese conto di essere esattamente la stessa cosa.
Un buco nero.
Una stella morente, che implodeva su se stessa."
È così che vede la sua vita: un buco nero, un stella morente 😱 ...ma con l'aiuto della dolcissima bibliotecaria, Mrs Elm, Nora inizia a fare questi viaggi e vedendo le cose con occhi diversi, vivendo nuove vite, facendo altre esperienze, inizia a capire che per essere felice e trovare la vita "perfetta" deve amarsi di più e accettarsi, deve smettere di incolparsi per tutto, deve vivere i suoi sogni e non quelli degli altri. Deve vivere!!
«[....] Non riuscirai mai a trovare la strada che desideri se vai avanti così». [....]
«È solo che non sono in grado di comprendere la vita» esclamò Nora in tono afflitto.
«Non devi comprendere la vita. Devi semplicemente viverla».
Mi aspettavo una storia totalmente diversa... carina l'idea della biblioteca... ma la lettura non mi ha entusiasmato per niente 😊 ...anche se tratta tematiche come la morte, il suicidio, l'amore, la famiglia e il vero senso della vita!!
E... non sono riuscita ad empatizzare con Nora Seed, troppo negativa, troppo disperata... troppo "buco nero" 😬 mi è piaciuta un po' solo alla fine, quando finalmente ha capito, che la vita è unica e va sempre vissuta!!!
⭐⭐⭐