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sabato 29 aprile 2023

Recensione: "Il porto segreto" - María Oruña


Pagine 501
Genere Giallo

Originalità 6
Trama 7
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 7

Voto Finale: 7+

Oliver ha ereditato una casa a Suences, in Spagna, dalla madre.
Vuole trasformarlo in hotel ma durante i lavori di ristrutturazione gli operai trovano nell’ intercapedine di una parete nel seminterrato, il cadavere di un neonato.
Il sergente Riveiro viene chiamato ad indagare ma quando gli omicidi iniziano ad accumularsi entra in gioco la bella tenente Valentina Redondo, dagli occhi di colori diversi.

👉 La storia di quel mucchietto d’ossa ci porta indietro nell’estate del 1936 quando scoppia la guerra civile. È in quel momento, su una spiaggia nel nord della Spagna che incontriamo la piccola Jana e la sua famiglia. Da questo momento in poi seguiremo la sua storia passo dopo passo.

👉 Le indagini portano alla luce molti segreti: sulla casa, sulla madre di Oliver, spunta anche una statuina azteca.

👉 La casa di Oliver è un’ambientazione iniziale fantastica: una villa coloniale con accesso diretto alla spiaggia, immersa in un giardino esotico.

👉 Il ritrovamento di quel corpicino scatena una furia omicida, i cadaveri si susseguono velocemente.

👉 Passato e presente scorrono fino a unirsi. Un giallo che ruota attorno a più famiglie.

👉 I personaggi sono ben caratterizzati e le vite private degli investigatori non subentrato più di quel tanto nella storia, giusto il necessario per comprendere meglio le ombre dietro i loro occhi.

👉 Non ci sono scene ripetitive, niente punti noiosi. Per esempio, quando Oliver indaga per conto suo non viene descritta la scena e poi ripetuta alla tenente, lui fa direttamente il riassunto per telefono o a voce.

👉 Un viaggio tortuoso che inizia nel passato e conduce alla soluzione del caso. Un caso avvincente che tiene il lettore incollato al libro.
 

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