Editore OSCAR MONDADORI
Pagine 177
Prezzo 8,50 EURO
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 1948
Genere: Giallo
St. Mary Mead: un piccolo villaggio isolato nella
campagna inglese dall'aria innocua e tranquilla. Eppure anche qui, come spiega la più celebre degli abitanti del paese, Miss Jane Marple, il male può nascondersi ovunque, facendo irruzione anche nella vita degli individui più insospettabili. Lo dimostra il caso del colonnello Bantry e di sua moglie Dolly che una mattina vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata, venuta ad annunciare che, nella biblioteca della villa, è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, apparentemente assassinata.
Un libro giallo, a mio avviso, dovrebbe avere, di base, questi tre elementi: deve essere accattivante, intrigante e plausibile.
A questi tre elementi, poi, io ne richiedo sempre un quarto: la possibilità per il lettore di poter individuare il colpevole. Un giallo i cui indizi vengono svelati per intero solo al momento del verdetto finale, per me è illeggibile e scorretto.
Un giallo, per me, deve muovere i meccanismi della mente, deve incuriosire e spingere il lettore a mettersi nei panni del detective, al fine si trovare il colpevole.
Detto questo, penso che Agatha Christie sia una giallista eccezionale. E’ in grado di rendere meno ovvio ciò che verrebbe considerato ovvio, ed è in grado di mascherare agevolmente il banale, trasformandolo in sbalordimento.
“C’è un cadavere in biblioteca”, non è il primo libri di Agatha Christie che leggo, e spero che non sia nemmeno l’ultimo.
In questo piccolo volume, composto da meno di 200 pagine, si parla di un cadavere di una ragazza che viene ritrovato nella biblioteca di una casa signorile.
Nessuno degli abitanti della casa sa chi sia la ragazza, che a quanto pare, è comparsa dal nulla.
La polizia viene subito avvertita e, con essa, anche l’arguta signorina Miss Marple, che arriva prontamente a prestare il suo aiuto.
La ragazza, Ruby Keene, si scopre essere una ballerina, che lavorava come intrattenitrice al Majestic, un albergo dove era anche ospite un signore anziano, che si era appena deciso ad adottare Ruby.
Ruby era stata assunta come sostituta ballerina grazie alla cugina, la quale si era storta le caviglie, e non era più in grado di ballare.
Ruby, però, oltre che a ballare con gli ospiti, li intratteneva anche, giocando con loro a tennis e chiacchierando, di tanto in tanto. È proprio chiacchierando, che Ruby è entrata in confidenza con l’anziano paralitico: il Signor Jefferson.
L’anziano Conway Jefferson aveva da tempo perso i figli e la moglie a causa di un incidente, gli erano rimasti solo i generi ed un nipote acquisito che, però, stavano per allontanarsi da lui, per risposarsi e continuare con le loro vite.
Il profondo senso di solitudine, fu ciò che spinse il Signor Jefferson a scegliere di adottare la giovane Ruby che, prontamente viene uccisa.
Ruby, però, non è la sola ragazza che viene assassinata, poco lontano dal Majestic, viene ritrovata in una cava, un auto bruciata con all’interno, il cadavere di un’altra ragazza.
Un unico assassino, oppure si tratta di due omicidi completamente diversi uno dall’altro? Chi ha ucciso Ruby, e perché l’ha abbandonata nella biblioteca di un signore che apparentemente non centra nulla?
Penso che questo sia un giallo non troppo complesso, ma nel suo piccolo interessante e pieno dell'acume della fantastica Agatha Christie.
Quando arrivi alla fine rimani a bocca aperta, ti prepari ad un finale grandioso, eccentrico, complesso, ed invece trovi tutta la semplicità dell’ingegno genuino della scrittrice.
Niente in questo libro è troppo complesso o assurdo, nullo appare però troppo ovvio. È un mistero le cui trame sono state finemente tratte, è una storia le cui parole sono state ben scelte e non posso, come per il resto dei suoi libri, non consigliarvelo.
Un grande scrittore di gialli non è colui che inventa una trama complessa e fitta di intrighi ingarbugliati, ma colui in grado di sorprendervi.
Agatha Christie è la regina dei gialli, non perché inserisci nei suoi libri storie piene di colpi di scena ed indizi curiosi, ma perché nelle sue storie inserisce sempre la fattibilità e l’intuito.
Genere: Giallo
St. Mary Mead: un piccolo villaggio isolato nella
campagna inglese dall'aria innocua e tranquilla. Eppure anche qui, come spiega la più celebre degli abitanti del paese, Miss Jane Marple, il male può nascondersi ovunque, facendo irruzione anche nella vita degli individui più insospettabili. Lo dimostra il caso del colonnello Bantry e di sua moglie Dolly che una mattina vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata, venuta ad annunciare che, nella biblioteca della villa, è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, apparentemente assassinata.
Un libro giallo, a mio avviso, dovrebbe avere, di base, questi tre elementi: deve essere accattivante, intrigante e plausibile.
A questi tre elementi, poi, io ne richiedo sempre un quarto: la possibilità per il lettore di poter individuare il colpevole. Un giallo i cui indizi vengono svelati per intero solo al momento del verdetto finale, per me è illeggibile e scorretto.
Un giallo, per me, deve muovere i meccanismi della mente, deve incuriosire e spingere il lettore a mettersi nei panni del detective, al fine si trovare il colpevole.
Detto questo, penso che Agatha Christie sia una giallista eccezionale. E’ in grado di rendere meno ovvio ciò che verrebbe considerato ovvio, ed è in grado di mascherare agevolmente il banale, trasformandolo in sbalordimento.
“C’è un cadavere in biblioteca”, non è il primo libri di Agatha Christie che leggo, e spero che non sia nemmeno l’ultimo.
In questo piccolo volume, composto da meno di 200 pagine, si parla di un cadavere di una ragazza che viene ritrovato nella biblioteca di una casa signorile.
Nessuno degli abitanti della casa sa chi sia la ragazza, che a quanto pare, è comparsa dal nulla.
La polizia viene subito avvertita e, con essa, anche l’arguta signorina Miss Marple, che arriva prontamente a prestare il suo aiuto.
La ragazza, Ruby Keene, si scopre essere una ballerina, che lavorava come intrattenitrice al Majestic, un albergo dove era anche ospite un signore anziano, che si era appena deciso ad adottare Ruby.
Ruby era stata assunta come sostituta ballerina grazie alla cugina, la quale si era storta le caviglie, e non era più in grado di ballare.
Ruby, però, oltre che a ballare con gli ospiti, li intratteneva anche, giocando con loro a tennis e chiacchierando, di tanto in tanto. È proprio chiacchierando, che Ruby è entrata in confidenza con l’anziano paralitico: il Signor Jefferson.
L’anziano Conway Jefferson aveva da tempo perso i figli e la moglie a causa di un incidente, gli erano rimasti solo i generi ed un nipote acquisito che, però, stavano per allontanarsi da lui, per risposarsi e continuare con le loro vite.
Il profondo senso di solitudine, fu ciò che spinse il Signor Jefferson a scegliere di adottare la giovane Ruby che, prontamente viene uccisa.
Ruby, però, non è la sola ragazza che viene assassinata, poco lontano dal Majestic, viene ritrovata in una cava, un auto bruciata con all’interno, il cadavere di un’altra ragazza.
Un unico assassino, oppure si tratta di due omicidi completamente diversi uno dall’altro? Chi ha ucciso Ruby, e perché l’ha abbandonata nella biblioteca di un signore che apparentemente non centra nulla?
Penso che questo sia un giallo non troppo complesso, ma nel suo piccolo interessante e pieno dell'acume della fantastica Agatha Christie.
Quando arrivi alla fine rimani a bocca aperta, ti prepari ad un finale grandioso, eccentrico, complesso, ed invece trovi tutta la semplicità dell’ingegno genuino della scrittrice.
Niente in questo libro è troppo complesso o assurdo, nullo appare però troppo ovvio. È un mistero le cui trame sono state finemente tratte, è una storia le cui parole sono state ben scelte e non posso, come per il resto dei suoi libri, non consigliarvelo.
Un grande scrittore di gialli non è colui che inventa una trama complessa e fitta di intrighi ingarbugliati, ma colui in grado di sorprendervi.
Agatha Christie è la regina dei gialli, non perché inserisci nei suoi libri storie piene di colpi di scena ed indizi curiosi, ma perché nelle sue storie inserisce sempre la fattibilità e l’intuito.
Termino con l'assegnare al libro:
4 stelle su 5
Ecco alcune frasi dal libro:
- "La natura umana è sempre la stessa, Sir Henry."
- "Suppongo che si sia ribellata contro quel vivere nel passato. Dopotutto, ogni cosa ha il suo tempo. Non si può portare i paraocchi per tutta la vita."
- "In breve, sembrava che tutti potessero aver commesso il delitto. Ma in realtà io sapevo."
Adoro Agatha Christie!!
RispondiElimina"Detto questo, penso che Agatha Christie sia una giallista eccezionale."
Concordo con te!
Agatha Christie è la regina del giallo! La amo!
RispondiEliminaSììì questo volevo già leggerlo! :3
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