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domenica 27 novembre 2016

Lettura di Gruppo Recensione: "La donna in bianco" - Wilkie Collins



Editore Newton Compton
Pagine 507

Prezzo cartaceo 4,90 EURO
Prezzo ebook 2,99 EURO
Anno prima edizione 1859
Genere Giallo Classico


Pubblicato a puntate nel 1859-1860 sulla rivista "All the Year Round" diretta da Charles Dickens, "La donna in bianco" di Wilkie Collins suscitò grande entusiasmo e ammirazione nel pubblico, aprendo la strada a quella narrativa del mistero che in Inghilterra trovò le sue espressioni più ricche e significative. Incentrato sulla somiglianza e lo scambio di persona tra due affascinanti donne - la sventurata Anne Catherick, vestita sempre di bianco, e la bionda e ricca Laura - "La donna in bianco" ebbe analogo successo sia in America sia nel resto d'Europa. Henry James scriverà del libro e dell'autore: "Ha introdotto nel romanzo i più misteriosi dei misteri, i misteri che sono fuori della porta di casa nostra".

Chi è la donna in bianco?
E' questo il mistero che ci accompagna per gran parte del libro.
Qual è la vera identità di quella signora di bianco vestita e qual è il segreto che con sé sempre porta?
Innanzitutto, sappiate che la donna in bianco è ispirata a una figura realmente esistita che porta il nome di Caroline Graves, per più di trent'anni la compagna del nostro scrittore.  
Ma che ruolo ha nel libro?
Partiamo dall'inizio.
Siamo a Londra nel mese di Luglio.
Walter Hartright, un insegnante di disegno di ventotto anni, grazie al suo eccentrico amico italiano, il professor Pesca, riesce a trovare lavoro come insegnante privato presso Mr Fairlie, che lo incarica di dare lezioni alle sue due protette: Miss Fairlie e Miss Halcombe.
Una sera, tornando a casa dopo una visita alla di lui madre e alla sorella si imbatte in una figura femminile dal bianco vestito.
Questa gli chiede soccorso, facendosi aiutare a raggiungere il posto verso cui era diretta.
Durante la strada percorsa assieme, Walter viene a sapere che la donna conosce coloro che saranno le sue allieve e la loro defunta madre, che tra l'altro sembra venerare molto.
Lui è subito stupito di questa coincidenza ma di più non riesce ad indagare perchè la donna fugge via su di una carrozza.
Solo dopo scoprirà di aver appena aiutato una fuggitiva, appena evasa dal manicomio.
Mr Hartright accantona l'episodio e presto si trasferisce a Limmeridge House, dove incontra finalmente le sue scolare.
Miss Marian Halcombe è sorella da parte di madre di Miss Fairlie. E' una fanciulla dalla stupenda figura ma dal viso piuttosto grottesco.
Gentile, affabile, loquace, sincera, spigliata, dalla mente brillante.
Laura Fairlie, al contrario, eccelle in bellezza ma non troppo in fermezza.

"Lei è bionda, io sono bruna; lei è bella, io sono brutta; lei è una ricca ereditiera, io no; lei ha un carattere dolce e affascinante, io sono un poì bisbetica e talvolta anche eccentrica."

Ora, il nostro caro insegnante presto si innamora di Laura e prontamente viene ricambiato, purtroppo tra i due si mette Sir Percival, un farabutto che ben si nasconde dietro il suo rango di gentiluomo.
Su di lui però grava la figura della donna in bianco, che segue ogni sua mossa.
Allo scenario generale, va aggiunta anche la presenza di una grossa somma di denaro che a svariati personaggi fa gola, molteplici subdoli segreti e ignobili sotterfugi.
Molto altro ci sarebbe da dire a riguardo di questa avvincente lettura, ma lascio a voi il piacere di scoprirla meglio.
Io aggiungerò solo alcuni dettagli sui vari ed estremamente curati personaggi di Collins.
Come nella "Pietra di Luna" infatti, lo scrittore adotta una narrazione multipla che ci permette di conoscere meglio la maggior parte dei personaggi grazie alle parti da loro raccontate in prima persona.
Già vi ho parlato delle sorelle Laura e Marian e del loro maestro.
Quindi mi soffermo ora sui personaggi meno nobili, facendo però una parentesi intorno al professor
Pesca.
Codesto signore, altri non è che un italiano inglesizzato di bassa statura, che ci offre scene comiche grazie al suo carattere estroso, e alla sua mania di adottare continuamente usi, costumi e modi di dire inglesi.
Meno bene vi parlerò invece di Mr Fairlie, il tutore delle due giovani fanciulle.
Un vero e proprio buono a nulla! 
I suoi nervi qua, il suo cuore là, un inutile ed ottuso tutore che del bene delle sue protette non gli importa proprio nulla! A Laura in pratica affigge addosso un bersaglio pericoloso: spara qua e vincerai 20.000 sterline!
Peggio di lui e Mr Percival, c'è forse solo il conte Fosco, un uomo dall'indole apparentemente buona e mansueta ma che sotto ai bei vestiti nasconde il più subdolo degli animi!
Sa come addomesticare animali e persone, sa come fuorviarle e inchinarle ai suoi voleri.
Ne combina così tante che a metà testo in me era nato così tanto rancore nei suoi confronti che faticavo a proseguire la lettura!
A fronteggiarlo però, c'è la risoluta, furba e prudente Miss Halcombe.

"L'ammiro con tutto l'animo anche se me la trovo contro in ogni frangente!"

In questo libro, più che in altri, ho capito quanto le persone usassero il loro rango per nascondercisi dietro, quanto la parola gentiluomo portasse con sé mille scuse.
Questa è stata una lettura emozionante, avvincente, adrenalinica, lunga quasi 500 pagine ma mai noiosa.
Mi sono districata tra i vari eventi con facilità, scendendo con prontezza tra segreti e sordidi affari.
Ho partecipato alle indagini, ho seguito i miei preferiti tra insidie e complotti, ho gioito per questa straordinaria lettura.
Anche questa volta Collins non mi ha delusa, si è riconfermato grande scrittore, per questo assegno al libro:

5 Wonderland su 5

Commenti dalla lettura di gruppo:

Cristina:
"Come fare a recensire questo piccolo capolavoro senza non rendergli giustizia? Ci provo . È uno dei romanzi più belli che abbia letto, il classico romanzo con atmosfere vittoriane e gotiche dell'800 che amo. Prendete una giornata di freddo e pioggia e cominciate la lettura di questo gioiello della letteratura e non vorrete più staccarvene dalle sue pagine. Nonostante siano passati quasi 200 anni dalla sua pubblicazione il linguaggio è assolutamente attuale anche perché è un feullinton cioè scritto come romanzo a puntate sulla rivista di Dickens. In questo romanzo c'è un po di tutto: mistero, intrighi, vendetta e amore e tutto questo mi ha rapito dalla prima all'ultima pagina. Ovviamente la mia avventura con Collins non finisce qui."

Simona: 
"In questo romanzo dovrebbe entrare uno degli assassini di Agatha Christie e dare una bella dose di cianuro a Mr. Fairlie: lui e i suoi nervi smetterebbero di soffrire e noi avremmo un po' di sollievo dal suo carattere insopportabile!! :D Comunque mi sto innamorando dell'ironia di Collins!"

Simona:
La sua recensione: la Biblionauta
"Finito!! Ieri sera sono andata avanti ad oltranza fino alla conclusione. Che dire: bellissimo. Quello che mi ha stupito in assoluto è la sua modernità: a volte mi sono ritrovata a dover far mente locale per realizzare che è stato scritto nell'800... incredibile, leggerò tutto di Collins. Grazie per avermi dato l'occasione di leggerlo."

Dal libro:

- "Dear sir, I have the man! (perfetta frase inglese, ah ah!). Il primo e il migliore del mondo! Potete raccomandarlo con la posta di stasera e spedirlo con il treno di domani ... bag and baggage!"

- "Perchè il silenzio è gran fonte di sicurezza, Laura!"

- "E con questo ho scritto tutto. Ormai la penna mi vacilla tra le mani. La mia lunga fatica è finita."

6 commenti:

  1. Il tuo blog è bellissimo :) e anche il modo in cui scrivi e posti le tue recensioni. Mi fai innamorare dei libri ancora di più <3 buona giornata <3 Passa da me se ti va <3

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  2. Questo è il mio Collins preferito, nonchè il primo*-* Sto comprando e leggendo tutte le ripubblicazioni Fazi (bellissime*-*) e mi manca solo La legge e la signora (già comprato, devo solo leggerlo!). Ne La donna in bianco c'è, a mio parere, uno dei migliori personaggi femminili della letteratura poliziesca (e di altro): Marian. Tanto che (non so se è riportato anche nell'edizione Newton) alcuni uomini dell'epoca, fermamente convinti che l'autore si fosse ispirato a una donna reale, gli chiesero di metterli in contatto, perchè se ne erano innamorati e dovevano assolutamente conoscerla e poi sposarla! In effetti, come non innamorarsi di Marian?*-*

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    1. Sì, scrivono che la donna in bianco è ispirata alla compagnia dello stesso scrittore.
      E' un libro davvero bello, a pari merito con la pietra di luna, due lettura fantastiche, a mio avviso.

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  3. Anch'io ho amato il professor Pesca! :D bellissima scelta, non vedo l'ora del prossimo!

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