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domenica 11 febbraio 2018

Recensione: "Il monastero dei delitti" - Claudio Aita


Editore Newton Compton
Pagine 347
Prezzo cartaceo 9,90 EURO
Prezzo ebook 0,99 EURO 
Anno prima edizione 2018
Genere Thriller

Il tempo non cancella l’orrore nell’eterna lotta tra bene e male
Geremia Solaris è allo sbando: un tempo studioso e uomo brillante, dopo disillusioni e fallimenti, a cinquant’anni si ritrova senza soldi, ambizioni e interesse per il suo lavoro, e con una bottiglia di Chianti per amica. La sua vita, però, è destinata a cambiare radicalmente quando riceve un’inquietante e-mail da un suo ex professore. In allegato c’è un misterioso manoscritto, che l’anziano docente chiede a Geremia di decriptare. Geremia, riscosso dal torpore e vinto dalla curiosità, si mette all’opera, ritrovandosi invischiato in un meccanismo che non riesce a comprendere fino in fondo. E quando in un secondo, sibillino messaggio il professore gli chiede di vederlo, ha la drammatica conferma di essere entrato in
un labirinto di pericoli da cui è difficile uscire: un filo sottile si dipana e ricollega la Firenze medioevale a quella dei nostri giorni, e le orribili morti di secoli or sono sembrano allinearsi ai delitti che hanno terrorizzato la città e le sue campagne negli anni Ottanta. Riuscirà Solaris, seguendo il rivolo di sangue che attraversa il tempo e la Storia, a sopravvivere al Male?
Cosa hanno in comune i delitti del mostro di Firenze, un antico manoscritto criptato e i tremendi segreti di un monastero del Trecento?

Firenze.
Geremia sente di aver fallito su ogni fronte. Ha quasi cinquant'anni, un lavoro mediocre, sua moglie è morta e la sua vita è come arenata.
Una mattina, però, riceve un'e-mail che cambierà non solo la sua esistenza, ma anche il suo modo di pensare.
Un suo ex docente universitario, divenuto poi suo amico, gli ha inviato il testo di un manoscritto oltremodo criptico.
Il libro è stato rinvenuto casualmente nella biblioteca di un prete e risale al seicento o settecento.
La parte più interessante di quel libro è il modo in cui è stato scritto: tramite un codice complicato.
Il compito di Geremia? Da esperto di libri ed enigmi qual è, dovrà decifrare il testo.
Attenzione però, nel "Mistero dei delitti" si parla anche di un'altra storia, datata 1328. Una storia macabra, che racconta di un monastero invaso dal demonio, di una monaca brutalmente uccisa, sventrata, decapitata e appesa capovolta ad una trave.
Una storia su cui cala l'ombra della Santa Inquisizione.
Cosa centra Geremia con questo avvenimento lontano nei tempi? Cosa si cela dietro al mistero del manoscritto e perchè le persone intorno ad esso muoiono? Cosa c'è dietro la morte della monaca?

"Perchè Dio permetteva che la Chiesa, la sua creatura, si macchiasse di tali abiezioni?"


Senza dubbio, questo libro ha suscitato il mio interessante.
La sua trama si snoda nel tempo e tocca argomenti religiosi e mistici che, al contrario, non mi hanno convinta del tutto.
Eppure, le mie parti preferite, sono proprio quelle datate 1328.
In questi capitoli, colmi di mostruosità, emerge quella faccia della Chiesa che si tende a dimenticare.
Una Chiesa corrotta, che di santo non ha proprio nulla.
Una Chiesa che pensa solo al suo tornaconto, ai soldi che può mettersi in tasca.
Una Chiesa che invece di perdonare ed essere caritatevole, uccide e tortura in nome di Dio!
Una Chiesa che purtroppo è esistita davvero e che in me non genera altro che ribrezzo.
In queste parti, vengono alla luce immagini raccapriccianti, di una brutalità impressionante, ma ancora più ignobili sono le torture ad opera dell'Inquisizione, di quegli uomini di Dio che invece di portare rassicurazioni e bontà, dispensano morte e dolori!
Questo libro è davvero in grado di sconcertare chi legge.
L'enigma del libro è poi curioso anche se, ripeto, non mi ha convinto la sfumatura spirituale alla base di tutto. La così detta lotta tra il Bene e il Male, mi è parsa un po' fuori luogo, preferivo qualcosa di più reale. E' come se giustificasse le barbarie commesse dalla Chiesa, dalle persone, come se il loro operato non fosse colpa degli uomini, ma di un'entità superiore.
Questo è ciò che ha abbassato, alla fine, il mio voto.
Per il resto, un bel thriller, che mi ha tenuta in tensione fino alla fine.
Assegno al libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 3 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Satana ... è stato lui! Quale altro essere può concepire tanta malvagità?"

- "Il grido di vendetta che sale verso Dio, il fiume di sangue versato dagli innocenti, non può più aspettare oltre."

- "Io vi maledico!"

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