"La ragazza nell'ombra. Le sette sorelle" di Lucinda Riley
Editore Giunti
Genere Narrativa
"Le sette sorelle" è una serie letteraria che narra le vicende di sei sorelle adottate.
Dopo la morte del padre adottivo, seguendo gli indizi che lui ha lasciato loro, le ragazze si mettono alla ricerca delle loro origini.
"La ragazza nell'ombra" è il terzo volume della saga, protagonista di questo volume è Asterope, soprannominata Star.
Lei è una ragazza di ventisette anni che vive all'ombra della sorella Cece.
Sono uno l'opposto dell'altra "... io parlavo piano e poco, lei forte e spesso."
Da sempre, però, sono inseparabili, hanno viaggiato per il mondo, hanno un loro linguaggio segreto ed ora vivono insieme nel nuovo appartamento di Cece.
Tuttavia, Star sente, per la prima volta, l'impellente bisogno di staccarsi dalla sorella, ha sacrificato tanto per lei, è arrivato il momento di vivere la sua vita.
Asterope decide quindi di aprire la lettera che il suo padre adottivo, Pa' Salt, le ha scritto prima di morire.
Gli indizi che vi trova all'interno la conducono in una libreria londinese, lì avrà inizio un viaggio che la porterà nel passato, agli inizi del 1900.
Le storie delle sette sorelle ruotano attorno a diversi temi principali, la storia di Maia riguarda l'arte, quella di Ally la musica, la storia di Star riguarda invece i libri.
Questa volta, la storia mi ha un po' esasperata. Gli indizi sulle origini di Star sono a portata di mano ma lei non ha fretta di ascoltarli e il proprietario della libreria non ha fretta di raccontarli. Morivo dalla curiosità!
La storia dell'antenata di Star mi ha poi lasciato l'amaro in bocca: si è torturata, sacrificata per rendere felice chi ama senza rendersi conto che quelle persone che a loro volta tengono a lei, non potrebbero mai essere felici sapendola infelice! Insomma, ha fatto un po' un pasticcio.
In questa storia, però, di positivo c'è l'enorme sforzo, la tenacia di donne che hanno lavorato duramente per sollevare le sorti della loro situazione familiare.
Questo libro è, in effetti, un tributo alle donne, alla loro determinazione, agli sforzi che hanno fatto per ottenere diritti pari a quelli degli uomini.
Questo volume non l'ho apprezzato quanto i precedenti ma devo ammettere che quest'ultimo aspetto, l'esaltazione della figura femminile, è una delle cose che più ho amato di questo testo.
Inoltre, mi rivedo in Star, nella sua insicurezza, nel suo amore per i libri e per il giardinaggio.
"... negli anni ottanta siamo state delle vere pioniere; noi, la prima generazione di donne colte a mettere piede in un mondo dominato dai maschi. Ma penso che abbiamo semplicemente dato alle donne che sarebbero venute dolo di noi la possibilità di avere più scelte. In altre parole, abbiamo permesso loro di essere chi desiderano."
Editore Neri Pozza
Genere Giallo
L'ultima volta che qualcuno ha visto viva Florence Nightingale Shore, eroica e volenterosa infermiera di cinquantacinque anni, era alla stazione dei treni, il 12 gennaio 1920.
Quello stesso giorno, sempre alla stazione, Louisa scappa dallo zio che la vuole usare come mezzo per ripagare i suoi debiti.
Louisa viene aiutata da Guy e Harry, due poliziotti ferroviari che devono poi allontanarsi per occuparsi dell'aggressione a Florence, a causa della quale, la donna poi muore.
Scotland Yard chiede a Guy e Harry di partecipare alle indagini. Louisa stessa rimarrà invischiata nella faccenda a causa del legame tra Florence e la famiglia per cui ora lavora: i Mitford.
È quasi assurdo il modo in cui tutti questi personaggi si incrociano tra di loro.
Ho aspettato tanto per leggere questo libro e quando infine l'ho letto, sono rimasta delusa.
"L'assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford" parla di fatti e personaggi realmente esistiti.
Florence era davvero un'infermiera ed è stata realmente uccisa il 12 gennaio 1920, contrariamente da ciò che è raccontato nel libro però, il suo assassino non è stato trovato.
Reale è anche la famiglia Mitford, di cui fa parte Nancy che nella storia romanzata veste la parte della detective dilettante assieme a Louise.
Anche Mable, amica di Florence, è un personaggio reale.
Nella trama, largo spazio, viene dato appunto alla famiglia Mitford, cosa che mi ha infastidita. Non amo i gialli che divagano, che non mettono il caso al centro della trama.
Queste divagazioni, secondo me, hanno appesantito la storia, l'hanno resa involontariamente noiosa.
Inoltre, la soluzione del caso! Ho individuato il colpevole già dopo un'ottantina di pagine! Per non parlare dei misteri secondari, anche loro facilmente intuibili.
"L'assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford" è un giallo affatto brillante, sinceramente, leggerò il secondo volume solo perché l'ho già preso.
"Questo omicidio mi lascia perplesso, signori. Non abbiamo armi né veri e propri testimoni."
Editore Tea
Genere Narrativa
Questa è la storia di Jean-Baptiste Grenouille, uomo del diciottesimo secolo che cosparse di profumo la Francia.
All'epoca, ogni via, ogni persona emanava un lezzo pungente.
Jean-Baptiste Grenouille nacque in mezzo a quell'odore nauseabondo, tra i rifiuti, al mercato e si può dire che fu fortunato perché se fosse nato altrove, in un posto isolato, sua madre, forse, sarebbe riuscita nel suo intento: ucciderlo.
Jean-Baptiste però era destinato a vivere.
Venne affidato ai frati che a loro volta lo diedero a una donna che teneva i bambini a pensione.
Il fatto era che Jean-Baptiste Grenouille era un essere particolare: non aveva nessun odore.
Nonostante tutto, Jean-Baptiste cresce sereno anche senza l'amore di nessuno e anno dopo anno, invece delle parole, impara a conoscere gli odori grazie al suo olfatto sensibile e super sviluppato, in pratica crea il suo personalissimo vocabolario di odori.
"Aveva collezionato diecimila, centomila odori peculiari e specifici, e li teneva a sua disposizione."
Questo libro mi ha spiazzata. Man mano che leggevo, il testo che credevo di aver inquadrato, mutava assumendo caratteristiche grottesche, strambe, perfino raccapriccianti.
Ci sono scene rivoltanti, crudeli, inquietanti!
Il mio disgusto cresceva pagina dopo pagina, così come il mio desiderio di giustizia e ... la mia curiosità. Perché per quanto inusuale e tremendo fosse il libro, ero anche attratta dal finale, volevo sapere come tutto si sarebbe concluso, che fine avrebbe fatto Jean-Baptiste Grenouille.
Inoltre, ero affascinata dal fatto che la storia di ogni personaggio venisse delineata fino alla fine, le loro sorti non sono ignote, ma vengono rivelate una dopo l'altra.
Quando ho iniziato a leggere questo libro non mi aspettavo una storia così agghiacciante.
Quando ho finito il libro ero letteralmente senza parole.
Non riesco nemmeno a decidere se la storia mi sia piaciuta o meno, sono solo certa di una cosa: questo libro mi ha davvero scioccata.
"Adesso gli era chiaro il motivo per cui era attaccato così tenacemente e rabbiosamente alla vita: doveva essere un creatore di profumi."
Ho il libro di Jessica Fellowes in libreria da qualche mese e avevo grandi aspettative, ma una volta iniziato mi sono arenata dopo pochi capitoli perché l'ho trovato anche io molto lento. Sicuramente ci riproverò in futuro, ma per adesso è un'occasione mancata per me.
RispondiEliminaEro così decisa a leggere questo libro che ho preso anche il secondo! Il problema è che ora non ho nessuna voglia di leggerlo!
EliminaUffa! Io li leggerei tutti!
RispondiEliminamagari piaceranno anche a te
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