Pagine 239
Genere Classico
Originalità 7
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 8
Ambientazione 8
Finale: Una gioia, finalmente
Voto Finale: 8
C'era una volta una ragazza di buona famiglia che decise di rinunciare a tutto per sposare l'amore della sua vita: un povero parroco.
Non è la loro storia però quella contenuta in questo libro, bensì quella di una delle loro figlie: Agnes.
A causa di una combinazione pericolosa di ingenuità e sfortuna, il povero parroco ha perso tutti i risparmi e Agnes si è offerta di lavorare come istitutrice per aiutare la famiglia a pagare i debiti.
Viene assunta dalla signora Bloomfield, donna ottusa quanto crudeli sono i suoi bambini. Il loro passatempo preferito è fare a pezzi poveri animali vivi. Questo per darvi un'idea dell'inferno che Agnes dovrà affrontare.
👉 Le pene d'istitutrice, ecco come riassumere in poche parole questo libro. Agnes di bambini tremendi ne incontra tanti e lei li affronta sfoderando unicamente ... la pazienza. Si trova infatti tra due fronti agguerriti: da una parte i genitori ciechi e indifferenti alla cattiveria dei pargoli e dall'altra i tremendi fanciulli che approfittano della debolezza di Agnes. Sembra proprio una martire.
👉 Nel libro trovano largo spazio i pensieri e le emozioni della protagonista.
Agnes può risultare fastidiosa perché si scredita e sottovaluta spesso. Pensa sempre di essere sgradita.
👉 Già dopo aver letto le prime frasi, ero rapita dalla storia. Anche Anne, come le sorelle, ha un talento nel scrivere storie.
👉 Due cose non ho sopportato del libro: la crudeltà verso gli animali e la sottomissione di Agnes.
Gold di Novembre
RispondiEliminaEllen Bosa #bambinisperduti
Una lettura molto piacevole, la protagonista racconta la sua storia con molta discrezione e ironia. Non si può non provare empatia per Agnes. Ho aprezzato il suo coraggio e la sua pazienza.
La scrittura fluida e invitante invoglia alla lettura. Ho apprezzato il coraggio e la forza della madre di Agnes. Già, l'avevo percepita quando prese la decisione di sposare suo marito.
Poi ne ho avuto la certezza, quando viene a mancare il padre di Agnes e si fa vivo il nonno paterno.
La madre è un bel esempio per le sue figlie, la sua fermezza e compostezza di carattere le fanno decidere la cosa migliore da fare con il suo vecchio padre.
Lettura consigliata un classico, fa sempre bene.
Una bella lettura, non avevo mai letto nulla delle sorelle Bronte, è stata una piacebole scoperta, ho sempre creduto che i classici fossero troppo pesanti, invece mi sto ricredendo.. la lettura è stata scorrevole, nonostante sia scritto in modo semplice è capace di fare capire perfettamente le emozioni e le sensazioni della protagonista che sopporta di tutto per poter lavorare.. lo consiglio
RispondiEliminaAgnes Grey
RispondiEliminaAutore: Anne Bronte
Pag: 157
Agnes e Mary, sono due sorelle le uniche rimaste in vita dei sei figli della famiglia Grey, il padre cercherà di migliorare la situazione economica ma perderà tutto il suo patrimonio.
La moglie e le due figlie cercano di darsi da fare e Agnes, anche se ha solo diciotto anni, vuole dare una mano facendo la governante.
Va così a prendere servizio nella famiglia Bloomfield dove si rende conto della difficoltà di educare dei bambini viziati che hanno sempre avuto tutto dalla vita.
In seguito lavorerà presso un altra famiglia questa volta presso Horton Lodge.
Qui, ospite della famiglia di un gentiluomo di campagna (tale Mr. Murray) dovrà gestire l'educazione di due giovani donne, Rosalie e Matilda.
Anche questo ambiente, però, risulterà inadatto ai suoi metodi educativi e dovrà barattare i suoi buoni princìpi con il quieto vivere, scoprendo giorno per giorno, suo malgrado, la superficialità della buona società.
Il peso di quelle sue giornate e la malinconia per la famiglia lontana, verranno, però, sostenute dalla presenza di Mr.Weston, un giovane ecclesiastico che pian piano farà breccia nel suo cuore.
"Agnes Grey" si presenta sotto forma di diario, diviso in ben venticinque capitoli, in cui la protagonista si racconta, partendo dalla sua prima esperienza come governante, fino ai giorni presenti.
Lo stile è semplice e lineare, è una storia che mi è piaciuta molto. Non ho apprezzato la crudeltà verso gli animali.
Pina Borderi #ladredilibri
RispondiEliminaE con Anne posso dire di aver letto tutte e tre le sorelle Brontë e devo ammettere che hanno tutte una penna meravigliosa, la mia preferita è sicuramente Emily. Agnes Gray è ispirato all'esperienza come istitutrice dell'autrice, quindi possiamo dire che è quasi un autobiografia.Con una prosa delicata e riflessiva Anne Brontë ci accompagna a seguire Agnes mentre si sforza nel coltivare le menti di bambini resi indisciplinati dai propri genitori, rimanendo sempre fedele alle proprie conoscenze e alla propria morale, seguendo le sue riflessioni, l’autrice mette in evidenza il maltrattamento delle governanti nell’ epoca vittoriana, le questioni sociali e la moralità.
Agnes è una giovane donna super tenera, dolce, e soprattutto, umana, una ragazza incapace di farsi valere e far prevalere le sue posizioni, ma che rimane fedele alle sue decisioni, anche se l’esperienza non è come sperava.
Agnes Grey è una storia abbastanza piatta ma per nulla pesante, ci sono molte scene che mi hanno infastidito come l’atteggiamento dei bambini e, peggio ancora, quello dei genitori, al posto suo credo che non sarei durata così a lungo lavorando per la famiglia Bloomfield, ma capisco le circostanze di Agnes e l’ho apprezzata per la sua tenacia nel perseguire il suo scopo, e pur subendo continue umiliazioni e delusioni, a volte con afflizione altre con condiscendenza, sopporta e persiste per sé stessa e per la sua famiglia. Una famiglia, soprattutto la madre, che oltre alle cure amorevoli le ha saputo imprimere grandi valori: umiltà, umanità e un grande senso di rispetto verso gli altri. Una grande storia di vita, quella di Agnes, piena di momenti belli, momenti difficili, emancipazione femminile e amore, perché sì, nel romanzo c’è spazio pure per un pò di romanticismo che ho molto apprezzato.
Le prime pagine sono state decisamente accattivanti per iniziare a conoscere la protagonista, una ragazza di nome Agnes. Già dai suoi primi anni d’età respira tenacia e ribellione verso le caste elitarie, in quanto la madre rifiuta il benessere, le agevolazioni e il potere per seguire l’amore di un ecclesiastico dell’Inghilterra settentrionale.
RispondiEliminaProprio per la sua educazione impartita dalla madre, Agnes decide di mettersi in gioco molto giovane, lasciando la sua casa per svolgere il lavoro di istitutrice presso alcune famiglie nobili.
Tutto il romanzo parla di lei, di quanto fece e visse, caratterizzando le sue azioni, a tratti da un senso del dovere e di sottomissione, non sempre positivo, che l’accompagna per tutto il tempo della sua vita descritto in questo libro.
Di gran lunga ho preferito la figura della madre, una donna forte, decisa e che ha dimostrato un grande amore verso il marito e le figlie (Agnes ha anche una sorella, di cui si racconta minimamente).
Concludendo, ho trovato questo libro piuttosto introspettivo e a tratti pesante.
#ladredilibri
Barbara Pintonello
RispondiElimina#bambinisperduti
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla scrittura di Anne Bronte che ho trovato fresca e moderna, piacevolmente ironica e molto incentrata sui sentimenti e l'interiorità della protagonista. Il romanzo racconta le vicende di una ragazza che guadagna la propria indipendenza soffrendo e facendo esperienza al di fuori dell'ambiente protetto ove è cresciuta. Anche la madre di Agnes è una donna forte che rinuncia per ben due volte alle lusinghe di una vita agiata ma sotto il giogo del padre, preferendo la libertà di vivere seguendo il suo cuore e le sue inclinazioni. Ho apprezzato il modo di tratteggiare in poche righe le descrizioni dei paesaggi riuscendo comunque a far emergere un'immagine nitida nella mia mente di lettrice. Un libro garbato eppure a suo modo potente, leggibile trasversalmente dall'adolescenza all'età matura.
Ottilia Mason
RispondiEliminaCasata #bambinisperduti
La madre di Agnes viene estromessa da una cospicua rendita a causa di un matrimonio d'amore e non d'interesse. La famiglia naviga in cattive acque e il padre di Agnes e della sorella Mary perde soldi in un affare e la protagonista decide di diventare insegnante per non pesare sulla famiglia. Si troverà in due case dove si dovrà adattare alle esigenze dei suoi allievi.
Da appassionata delle sorelle Bronte questa per me è stata una bellissima lettura. Alcune atmosfere sono simili a Jane Eyre della sorella di Anne, ma con meno risvolti drammatici e misteri. Però è un bel romanzo che ricorda anche la Austen nella ricostruzione della condizione femminile e nella sua emancipazione.
⭐⭐⭐⭐⭐
Monica Burel #ladredilibri
RispondiEliminaEro indecisa sulla lettura di questo libro perché le recensioni lette altrove non erano entusiasmanti. Invece devo dire di aver trovato questa lettura piuttosto scorrevole e veloce. Ci sono stati certi punti dove le descrizioni erano un po' troppo lunghe e ripetitive. Ma sinceramente non ne sono rimasta disturbata come mi è capitato per altre letture. Il mio parere positivo è dovuto anche dal fatto che per Agnes c'è stato il "vissero tutti felici e contenti"!!! Non avrei potuto sopportare una fine diversa. Il mio rammarico resta per due cose.. La prima è che non approvo in nessun modo e in nessuna forma la violenza contro gli animali. La seconda è la considerevole mancanza di carattere di Agnes. Come istruttrice avrebbero potuto calpestarla che non avrebbe fatto una piega. Comprendo l'epoca e il contesto ma un po' di personalità in più non sarebbe guastata!!! ⭐⭐⭐⭐
Marianna Salerno
RispondiElimina#bambinisperduti
Romanzo ben scritto malinconico, appassionante e struggente che subisce sicuramente le influenze di "Jane Eyre" e "Cime tempestose" ed è stato sottovalutato dalla letteratura mondiale. Una storia umile di interessante con una protagonista limpida e affascinante allo stesso tempo. In ogni vicenda raccontata vi è una morale secondo i valori e i costumi dell'epoca. Ho apprezzato molto tra le righe la critica velata e cinica dei costumi e della società del tempo quali il matrimonio, l'educazione e il ruolo della donna subalterna all'uomo. L'unica pecca Forse è stata la mancanza di empatia e di slancio emotivo anche nei sentimenti verso Weston e nel lutto per la morte del padre.
Voto 8
Personaggi 9
Trama 7
Cover 7
Finale 8
Narrazione 9
Questo libro mi ha piacevolmente stupita, ho letto i capolavori delle altre sorelle e pensavo, sbagliando, che questo romanzo fosse inferiore agli altri due, invece mi è piaciuto veramente tanto! Io faccio l'insegnante e vi assicuro che leggere di quei bambini mi ha fatto uscire il fumo dalle orecchie! Agnes è sottomessa, è vero, ma forse non è solo quello, forse è solo che vive in tempi in cui le donne non si ribellavano più di tanto e lei non è un personaggio di questo genere, uno di quelli che si ribellano. Ma rimane ferma nei suoi principi educativi nonostante la madre sia contraria e faccia di tutto per contrastarli e questo, in un certo senso, può essere un tipo di ribellione. Una ribellione da dentro, attraverso i principi educativi che, sono convinta, piano piano danno sempre frutti, alla fine
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