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venerdì 26 novembre 2021

Recensioni: "La bisbetica domata" - "The Miraculous" - "L'amico ritrovato"


"La bisbetica domata" di William Shakespeare

Pagine 228
Genere Classico

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 9
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 7
Finale: Senza parole

Voto Finale: 8

Avete presente "Una poltrona per due"? Tutto inizia più o meno così. Un uomo benestante prende un poveretto ubriaco e gli fa credere che è in realtà un signore con amnesia. Lo vestono bene, gli danno una moglie (un uomo travestito, avevano quello vicino) e mettono in scena anche una recita ed è questo in realtà il nostro libro: uno spettacolo che parla di due sorelle, una dolce e l'altra bisbetica e di uno stuolo di pretendenti...per quella dolce ovviamente eh!
Il problema è che il padre delle due non concederà la mano della figlia minore prima che la maggiore sia sposata. Grosso guaio. A chi mai verrebbe in mente di sposarla?

👉 Adoro le opere di Shakespeare perché sono tutte contorte, intrecciate, ingarbugliate. Una storia dentro una storia avvinghiata a un'altra storia.

👉 Anche i personaggi non sono mai come appaiono ma si travestono, assumono altre identità. Alla fine, nel libro, si scambiano tutti ma l'autore è abile nel non ingarbugliarli anche nella nostra testa. Tutto è chiaro davanti ai nostri occhi.

👉 Questa storia è ambientata in Italia e l'ironia non manca.

👉 Unica nota dolente: la bisbetica "addomesticata". Il discorso di marito padrone al giorno d'oggi non va affatto bene ma questo non è libro moderno ma scritto tanti anni fa quindi 😒 per questa volta ti salvi Shakespeare. 👀 Ti tengo d'occhio però!

"The Miraculous" di Jess Redman 

Pagine 184
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 8
Finale: Speranza

Voto Finale: 8

Wunder da quando aveva cinque anni ha sempre creduto nei miracoli. Dopo averne visto uno ha deciso di diventare un "miracologist" un esperto di miracoli. Ha un diario in cui raccoglie testimonianze, interviste di chi ha visto o avuto un miracolo. Cerca sui giornali, nei libri, interroga amici e vicini. Fonda anche un club. 
Poi la sua sorellina muore dopo otto giorni che è nata e Wunder smette di credere.
Il suo cuore fa male come mille promesse infrante. Diventa di pietra.
Sua sorella è morta, non è forse questa una prova della non esistenza dei miracoli? 
Al funerale nota però una cosa strana, la casetta lì nel bosco, dove ha visto il suo primo miracolo, non è più disabitata. All'improvviso è comparsa una vecchina. Faye, una nuova amica di Wunder (incontrata al cimitero) crede che sia una strega!
Una strega che chiede loro di consegnare ... lettere.

"But sometimes the brightest miracles are hidden in the darkest moments."

👉 Il libro è in inglese ma l'ho trovato semplice da leggere.

👉 Una narrazione coinvolgente, evoca immagini affascinanti come un cuore che frulla come le ali degli uccellini. Fin da subito mi sono sentita coinvolta nella storia.

👉 Wunder è un ragazzino che all'improvviso si trova solo. I genitori sono presi dal loro dolore. Prende le distanze anche dagli amici. Per fortuna trova Faye, una ragazzina con un mantello nero che capisce il suo dolore.

"I think I've decided that the world needs people like you, Wunder. Zippy people. People who smile and mean it."

👉 Una storia che unisce i vivi e i morti, che sprona a non abbandonarsi alle tenebre e al dolore. Mostra speranza là dove c'è solo oscurità. 
Una delle cose più difficile da fare è lasciare andare, e se non fosse necessario? 

"L'amico ritrovato" di Fred Uhlman 

Pagine 92
Genere Classico

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 8
Finale: Non me lo aspettavo

Voto Finale: 8

1932.
Alla scuola di Hans arriva un nuovo alunno: Konradin, niente meno che un conte la cui famiglia non solo è illustre ma anche valorosa, tutti conoscono la storia importante della loro stirpe ed è per questo che a scuola hanno tutti soggezione di Konradin. Ammutoliscono quando lo vedono, gli cedono il passo, anche i professori hanno un occhio di riguardo per lui.
Hans decide invece che sarà il suo migliore amico.
Tra i due in effetti inizia un'amicizia speciale, un rapporto pieno di lealtà e fiducia.
Poi però arriva Hitler.
Hans è ebreo, la famiglia di Konradin odia gli ebrei.
Due sedicenni in mezzo a un conflitto che li vuole nemici.

👉 Hans e Konradin sono due personaggi opposti. Hans è figlio di un medico mentre l'altro è l'erede di una famiglia importante anche dal punto di vista storico. Questo però non li scoraggia, anzi. Nella loro classe ci sono conti, baroni, anche un principe, eppure Konradin ignora tutti e sceglie Hans.
Entrambi hanno un'idea romantica dell'amicizia, soprattutto Hans che va d'accordo con tutti ma il ruolo di amico lo riserva esclusivamente a Konradin. Per lui amicizia è lealtà, fiducia, abnegazione. 

👉 La prova che un libro non deve avere mille pagine per piacere. L'autore è riuscito a creare una storia che lascia a bocca aperta e non riempie più di cento pagine.

👉 E non solo, nonostante la brevità del testo è riuscito a delineare perfettamente i suoi personaggi.
Ben descritta anche l'ambientazione: Stoccarda. 

👉 Il libro è scritto con il senno di poi. Hans adulto ci racconta del suo passato, cosa è avvenuto trent'anni prima e poi del suo presente. La guerra è solo accennata.

👉 Mi ero immaginata un altro tipo di storia, più romantica, fiabesca forse. Per questo, arrivata al finale ci sono rimasta male. Non mi aspettavo quella lettera anche se poi l'autore ha un secondo finale per noi. Finale che mi ha lasciata malinconica, triste.
Alla fine si capisce anche il perché del titolo.

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