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giovedì 26 maggio 2022

Recensione: "Le distrazioni" - Federica De Paolis


Pagine 287
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 7

Voto Finale: 8

Quando era incinta di nove mesi, Viola è stata investita da un’auto. Era messa male ma ha combattuto per Elia, il figlio.
A due anni di distanza, quello stesso figlio è diventato una sorta di prigione.
Tra lei e il compagno c’è solo indifferenza, sguardi sfuggenti, si sfiorano senza vedersi davvero.
Viola trova pace solo con Dora.
Quel pomeriggio infatti ha fretta di andare, la deve incontrare a yoga. È al parco con Elia, aspetta l’arrivo di Paolo, il compagno, per darsi il cambio.
In ritardo finalmente arriva, lei non lo saluta nemmeno, lo vede da lontano e tanto basta. Se ne va e non vede che anche Paolo, dopo una chiamata torna indietro, alla macchina. Un problema urgente al lavoro, un’indagine per truffa, uno degli impianti di smaltimento di rifiuti è poi andato a fuoco.
Se ne vanno entrambi… ed Elia?
Realizzano di averlo perso solo dopo più di un’ora. Tornano al parco ma non c’è più.
Non possono chiamare la polizia perché se no verrebbero accusati di abbandono di minore. Devono trovarlo da soli.

"Elia ingoia frutta, omogenizzati e silenzi. È nato nel caos."

👉 La storia ruota intorno a una giornata che ne evoca tante altre. Sono avvolte dalla nebbia. La memoria di Viola é danneggiata, ha cancellato il dolore, come una sorta di autodifesa. Ogni volta che tenta di ricordare le viene l’emicrania e se ricorda, si addormenta e dimentica di nuovo.
Questo libro è una caccia al tesoro, il premio finale: uno scrigno pieno di ricordi pesanti.

👉 La copertina rappresenta perfettamente il rapporto tra Viola e Paolo, una relazione sfuggente, complicata.

"... siamo nell'epoca in cui i bambini stanno con i grandi e il mondo fa schifo."

👉 Come il precedente libro dell’autrice, anche questo l’ho letto in un attimo. La narrazione mi ha rapita, portandomi lì con Viola e Paolo.

👉 Uno dei temi della storia è la difficoltà ad avere figli. Viola infatti fatica a rimanere incinta.
Veniamo catapultati nel suo dolore, nella sua impotenza e dopo tanti sacrifici e lacrime, quando finalmente riescono ad averlo, ecco che l'incidente cambia tutto.

"I figli sono come ami che servono a gratificare il narcisismo di poveri disgraziati."

👉 Vediamo il punto di vista di entrambi, Paolo e Viola. Un'unica storia ma raccontata, vista e soprattutto ricordata in modo diverso.

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