"La donna del Père-Lachaise" - Claude Izner

Editore TEA 
Pagine 322
Prezzo 9,00 EURO
Prezzo ebook 6,99 EURO

Anno prima edizione 2008
Genere: Giallo storico 

Parigi, 1890, Victor Legris, libraio e detective, è alle prese con il mistero della sparizione di Odette Valois, nobildonna francese nonché sua ex amante. Da qualche tempo madame de Valois si occupava di occultismo, ma Victor Legris, il cui scetticismo è pari alla sua curiosità e al suo acume non è convinto che la sparizione sia legata a forze occulte.

Finalmente un libro che al posto di una soporifera introduzione ha un’interessante postfazione di approfondimento, che ho letto con gran piacere. 

Siamo in Francia, nella meravigliosa Parigi di fine ‘800, la Tour Eiffel è appena stata costruita e l’arte sboccia nelle periferie, intraprendendo quello che sarà il suo periodo più proficuo.
Il 1890 è l’anno della morte dell’ancora sconosciuto Vincent Van Gogh, l’anno in cui Ader riesce per la prima volta a solcare il cielo con il suo “éole”, l’anno dei veggenti e del mistero al cimitero di Père-Lachaise.
Chiunque sia stato a Parigi, conoscerà di certo questo celebre cimitero, nel quale, da secoli, molti personaggi di spicco trovano sepoltura. Qui riposano personaggi del calibro di Savinien Cyrano de Bergerac, Molière, Jean de La Fontaine, Fryderyk Chopin, Honoré de Balzac, Oscar Wilde e Jim Morrison. Ed è qui che inizia la nostra storia. Con un fantasma, una vedova e un quadro.
Victor Legris, il nostro protagonista librario, che nel volume precedente avevamo visto impegnato a districare gli enigmi attorno ai decessi all’Esposizione Universale, è ora alle prese con dei nuovi casi di omicidio.
Denise, la cameriera personale dell’ex amante di Victor, corre da lui in libreria per comunicargli che la sua padrona, Odette De Valois è scomparsa al Père-Lachaise dopo che ha fatto visita alla tomba di famiglia del marito, deceduto a Panama. Victor, distratto dai pensieri sulla sua amata Tasa, non fa troppo caso a quello che Denise gli dice, e non presta attenzione alle sua parole circa un misterioso quadro che non era dove doveva essere.
Iniziano così a susseguirsi una serie di sparizioni e omicidi che catturano e coinvolgono la curiosità di Victor che, senza perdere altro tempo, si mette sulle tracce dell’assassino.
Un quadro scomparso, un ex custode di cimitero, veggenti, morti e …
Un thriller avvincente, un protagonista “charmante” e un mistero in grado di valicare oceani.
I libri hanno lo straordinario potere di mostrare al meglio la realtà e benché io non ammiri la Parigi odierna, ho apprezzato molto questo giallo storico impregnato dell’atmosfera della Parigi che più amo, quella artistica, quella dell’800, quella che ha ancora il tempo di fermarsi per festeggiare un Carnevale.
Un altro volume di una saga intrigante, dalle sfaccettature storiche e dai personaggi curiosi.

Un assassino insolito, scaltro e dai mille aspetti.

Un libro per coloro che vogliono immergersi in una Parigi diversa, agli albori della sua storia artistica, una lettura per gli amanti dei misteri e dei librai detective.

Assegno al libro:

3 stelle su 5

Alcune frasi dal libro:

- "Chiamare un morto "passerotto" ... ma dico io!"

- "Per la prima volta da anni, poteva disporre del suo tempo a proprio piacimento. Non era quella la felicità?"

- "La passione per l'enigma stava prendendo il sopravvento. La vita aveva di nuovo un sapore speziato che lo elettrizzava."

- "Un ubriaco viene a bussare alle del mattino. -Cosa volete?- grida il guardiano dell'obitorio. - E' dall'altro ieri che faccio bagordi ... Non sono tornato a casa, mi sono preoccupato e così sono venuto a vedere se per caso sono qui.-"

- "E poi, l'imprevedibile non contribuisce forse a rendere la vita affascinante?"

- "Dice di essere un libraio ma respira più volentieri l'odore del sangue che quello della carta."