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giovedì 23 aprile 2015

"Facemmo l'amore una notte di Maggio" - Domenico Andrea Schiuma


Editore LETTERE ANIMATE
Pagine 133
Prezzo ebook 0,99 EURO 
Anno prima edizione 2015
Genere: Narrativa italiana 

Nicola Mastrogiovanni vive un'infanzia difficile. La piccola casa in cui abita si trova in un condominio in cui la convivenza con i vicini è piuttosto difficile. La madre, Rosalba, è una donna dal carattere piuttosto docile e remissivo. Simone, il padre, è un operaio dal temperamento estremamente duro e maltratta la moglie. A causa del clima che si respira in casa, Nicola Mastrogiovanni non riesce a creare rapporti di amicizia con gli altri bambini che conosce. Quando frequenta la seconda elementare, il padre, frustrato dalla perdita del lavoro, dalla casa-bettola in cui vive e dall'amore ormai svanito per la moglie, scappa. La madre vive un periodo durissimo e Nicola sente il dovere morale di aiutarla. Rosalba apre una tabaccheria. Nicola, studente non molto brillante, quando può va ad aiutarla. Al termine degli studi superiori, Nicola inizia a lavorare a tempo pieno nella tabaccheria. Nel frattempo, ha sviluppato con la madre un rapporto di complicità malato, quasi maniacale, che gli impedisce di aprirsi alle altre persone. Eppure, a Nicola piace ascoltare quello che le altre persone si dicono. Questo è il suo vizio. Origlia le conversazione degli altri, in tabaccheria, fuori dal negozio, anche quando sta semplicemente passeggiando con la madre.Ben presto, Rosalba si ammala e muore. Nicola è ormai adulto, ma per lui il dolore per questa perdita è fortissimo. A un mese e mezzo dal decesso, non riuscendo a distrarsi dalla sofferenza per la madre, prende una decisione radicale: chiude la tabaccheria per un mese e parte. Destinazione: l'ultima fermata del primo treno. Nicola arriva così a Bari. Il primo giorno, sfogliando un giornale locale, legge un articolo riguardante un uomo scomparso da un paesino della provincia.
Nicola esplorerà la città, scoprendone gli angoli più belli e interessanti. Ma non perderà il vizio di origliare le conversazione delle altre persone.







Il Signor Nicola Mastrogiovanni è un giovane antico senza età che ama le storie. Gli piacciono così tanto che un giorno, dopo la morte della madre, prende un treno qualsiasi che lo porta casualmente a Bari dove inizia a girovagare per la città alla ricerca di una storia da ascoltare.
Il Signor Nicola è un grande ascoltatore, peccato che di storie non ne senta nessuna, alle sue orecchie arrivano solo brontolii e ciance sui pasti e lo sport.
Una sera, però, quando ormai aveva perso la speranza, fortunatamente, il Signor Nicola si imbatte in una coppia, e seduto su una panchina poco distante, si accinge ad ascoltare una storia d’amore e di tristezza.
Il signor Nicola, da come viene descritto, appare come un sessant’enne in crisi di mezza età che si innamora di una ventenne semplicemente ascoltando la sua storia.
Questo testo mi ha riportato alla mente un piccolo libro scritto da Dostoevskij: “Notti bianche”.
Un uomo che vaga per la città alla ricerca di un sogno: vivere la sua storia d’amore, o in questo caso trovare una storia da ascoltare.
Come il sognatore di Dostoevskij, anche il nostro signor Mastrogiovanni vagabonda nella notte (solo nei week-end), e finisce con l’innamorarsi della bella e giovane narratrice.
Più ci penso, più trovo questo testo una versione allungata e modernizzata di quella di Dostoevskij, che a suo tempo non è che mi avesse colpita più di quel tanto.
Per più di metà racconto non ho fatto che chiedermi quando sarebbe arrivata la parte interessante. L’inizio è alquanto lento e anonimo, poi, verso pagina 50, finalmente arriva la parte clou del libro: il Signor Mastrogiovanni trova la sua storia! Curiosa ma niente di eclatante.
Il testo è scritto in modo cadenzato e semplice, la trama è ben delineata ma non è niente di innovativo.
In breve, assegno al libro:
3 stelle su 5

Dal libro:

- "Voi andate, se volete, noi rimaniamo qua, a fare finta che il tempo possa fermarsi adesso, e fingere di essere più forti del destino, (...)."

- "Rimanevamo in silenzio, mentre gli altri facevano chiasso, ma noi, in realtà, non sentivamo nulla."

- "Aveva vissuto la sua vita sulla scia di quella della madre e delle storie degli altri."

13 commenti:

  1. L'autore è molto simpatico, speravo che questo romanzo potesse prenderti un pò di più!

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    1. E' stata una lettura un pò troppo lineare, preferisco una narrazione un pò più attiva ;)

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    2. Lineare in che senso? Troppo piatta? No colpi di scena?

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    3. Sì, praticamente il protagonista non fa che ascoltare la storia di questi ragazzi.

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  2. Un pò noiosetto a parer mio. Preferisco genere più attivi.

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  3. Risposte
    1. Ciao Valentina :) Se ti va di saperne di più puoi seguire le altre tappe del blog tour o parlare direttamente con me. A presto ^_^

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  4. mmm :/ non mi ispira molto questo! Sembra un po' noiosetto ma non posso giudicare senza averlo prima letto!

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  5. La trama mi ispira, la tua recensione mi blocca un po'. ci penserà su :)

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  6. già nel titolo dice molto. non saprei

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