Editore OSCAR MONDADORI
Prezzo cartaceo 10,00 EURO
Anno prima edizione 1949
Genere: Classico
L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.
Questo libro, in un modo o nell’altro, ci riguarda tutti. Parla di un periodo, di un mondo dispotico in cui le persone non sono nemmeno libere di amare, odiare o protestare.
I cittadini del Grande Fratello devono amare solo il Grande Fratello, devono odiare i paesi nemici contro cui combattono perché così dice il Grande Fratello, devono seguire le regole, non ribellarsi, non pensare, devono essere dei burattini comandati dal Grande Fratello.
Cos’è il Grande Fratello? Più o meno quello che è oggi il nostro reality show, solo allargato su scala mondiale.
Ogni cittadino dell’Oceania, nella sua casa, ha uno schermo dal quale il Grande Fratello lo spia, lo controlla, guarda attentamente ogni suo passo, ogni sua parola, nella speranza di trovare quel minimo, insignificante motivo per farlo arrestare dalla psicopolizia, un organo governativo che pretende di controllare il pensiero di ogni cittadino.
Il Grande Fratello non è solo lo Stato, è anche il genitore che ti dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, è il guardiano che ti controlla, è la tua mente, il tuo pensiero, il tuo inconscio, la tua anima.
Se il Grande Fratello ti dice che 2+2 fa cinque, allora tu cittadino dirai e crederai che 2+2 fa veramente cinque.
Se il Grande Fratello ti dice che il vostro paese è da sempre in guerra contro l’Estasia, nonostante tu sappia benissimo che per gli ultimi cinque anni siete stati sempre in guerra contro l’Eurasia, tu crederai e prenderai per atto vero e accertato, che siete da sempre in guerra contro L’Estasia.
Non importa cosa tu credi, pensi, ami o odi, il Grande Fratello è l’unica cosa che conta.
“1984” è l’ultima opera scritta da Orwell. Fin dalle prime pagine, il libro ti cattura, ti obbliga a leggerlo, è come se ti volesse costringere a renderti conto che il regime dittatoriale e manipolatore del Grande Fratello non è qualcosa del tutto inventato.
Questo testo ha una missione: mostrare ai Lettori di ogni epoca quello che potrebbe accadere.
La realtà descritta nel libro non è qualcosa di assolutamente assurdo, soprattutto se prendiamo atto del fatto che effettivamente un mini “Grande Fratello” lo ha inventato proprio la nostra televisione!
La morbosità con cui il governo dell’Oceania controlla i suoi cittadini è scioccante, lo Stato del futuro è davvero quello in cui ci governano come burattini facendoci cadere in uno stato perenne di “guerra fasulla” solo per avere una scusa se c’è la crisi?
Orwell, dopotutto, non aveva visto male, il suo futuro, si è forse già avverato, ma da bravi burattini, non ce ne siamo nemmeno accorti.
L’importanza di questo libro non sta nella trama in sé, ma nell’effetto che questa trasmette al Lettore.
Paura per le verità che racconta, orrore verso un mondo senza umanità, sconforto per un popolo che non vuole più combattere.
Il libro finisce con un successo/insuccesso, che mi ha fatto domandare: davvero Orwell è morto pensando a questo futuro?
Avrei tanto voluto che Orwell si illudesse e che inserisse nel libro un po’ di speranza.
Un racconto eccellente e curato, che trasmetterà tanto a chi saprà ascoltare.
Un libro consigliato a chi ha smesso di illudersi, al quale assegno:
Questo libro, in un modo o nell’altro, ci riguarda tutti. Parla di un periodo, di un mondo dispotico in cui le persone non sono nemmeno libere di amare, odiare o protestare.
I cittadini del Grande Fratello devono amare solo il Grande Fratello, devono odiare i paesi nemici contro cui combattono perché così dice il Grande Fratello, devono seguire le regole, non ribellarsi, non pensare, devono essere dei burattini comandati dal Grande Fratello.
Cos’è il Grande Fratello? Più o meno quello che è oggi il nostro reality show, solo allargato su scala mondiale.
Ogni cittadino dell’Oceania, nella sua casa, ha uno schermo dal quale il Grande Fratello lo spia, lo controlla, guarda attentamente ogni suo passo, ogni sua parola, nella speranza di trovare quel minimo, insignificante motivo per farlo arrestare dalla psicopolizia, un organo governativo che pretende di controllare il pensiero di ogni cittadino.
Il Grande Fratello non è solo lo Stato, è anche il genitore che ti dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, è il guardiano che ti controlla, è la tua mente, il tuo pensiero, il tuo inconscio, la tua anima.
Se il Grande Fratello ti dice che 2+2 fa cinque, allora tu cittadino dirai e crederai che 2+2 fa veramente cinque.
Se il Grande Fratello ti dice che il vostro paese è da sempre in guerra contro l’Estasia, nonostante tu sappia benissimo che per gli ultimi cinque anni siete stati sempre in guerra contro l’Eurasia, tu crederai e prenderai per atto vero e accertato, che siete da sempre in guerra contro L’Estasia.
Non importa cosa tu credi, pensi, ami o odi, il Grande Fratello è l’unica cosa che conta.
“1984” è l’ultima opera scritta da Orwell. Fin dalle prime pagine, il libro ti cattura, ti obbliga a leggerlo, è come se ti volesse costringere a renderti conto che il regime dittatoriale e manipolatore del Grande Fratello non è qualcosa del tutto inventato.
Questo testo ha una missione: mostrare ai Lettori di ogni epoca quello che potrebbe accadere.
La realtà descritta nel libro non è qualcosa di assolutamente assurdo, soprattutto se prendiamo atto del fatto che effettivamente un mini “Grande Fratello” lo ha inventato proprio la nostra televisione!
La morbosità con cui il governo dell’Oceania controlla i suoi cittadini è scioccante, lo Stato del futuro è davvero quello in cui ci governano come burattini facendoci cadere in uno stato perenne di “guerra fasulla” solo per avere una scusa se c’è la crisi?
Orwell, dopotutto, non aveva visto male, il suo futuro, si è forse già avverato, ma da bravi burattini, non ce ne siamo nemmeno accorti.
L’importanza di questo libro non sta nella trama in sé, ma nell’effetto che questa trasmette al Lettore.
Paura per le verità che racconta, orrore verso un mondo senza umanità, sconforto per un popolo che non vuole più combattere.
Il libro finisce con un successo/insuccesso, che mi ha fatto domandare: davvero Orwell è morto pensando a questo futuro?
Avrei tanto voluto che Orwell si illudesse e che inserisse nel libro un po’ di speranza.
Un racconto eccellente e curato, che trasmetterà tanto a chi saprà ascoltare.
Un libro consigliato a chi ha smesso di illudersi, al quale assegno:
4 stelle su 5
Dal libro:
- "Gli parve una cosa curiosa che si potessero creare i morti e non i vivi (...)."
- "Costantemente, nello stomaco e nella pelle, albergava una sorta di protesta, la sensazione di essere stati defraudati di qualcosa a cui si aveva diritto."
- "Finché non diverranno coscienti della loro forza, non si ribelleranno e, finché non si ribelleranno, non diventeranno coscienti della loro potenza."
- "Il passato veniva cancellato, la cancellazione dimenticata, e la menzogna diventava verità."
- "Ma la cosa terribile non era tanto il fatto che vi avrebbero uccisi se l'aveste pensata diversamente, ma che potevano aver ragione loro."
- "(...) non riuscirete nel vostro intento. Qualcosa vi sconfiggerà. La vita vi sconfiggerà."
lo voglio proprio leggere *_*
RispondiEliminaIka, leggilo assolutamente!
EliminaLetto molti anni fa, non riuscivo più a staccarmi dalle pagine! E' un libro bellissimo
RispondiEliminaAnch'io la penso così, mi piace molto il suo essere sempre attuale.
EliminaA me piace e spaventa allo stesso tempo. Diciamo che Orwell non ti mette proprio voglia di vedere il mondo in positivo XD però allo stesso tempo penso sia un libro fondamentale per capire la nostra realtà e per non farla diventare come quella descritta nel libro.
EliminaLa penso esattamentente come te, Chiara.
EliminaLetto, mi è piaciuto molto all'epoca. Concordo con la tua recensione, questo libro è sempre molto attuale purtroppo. Orwell ha visto bene nel futuro, non si è sbagliato più di quel tanto.
RispondiEliminaPurtroppo aveva ragione!
EliminaNon mi piacciono molto i libri storici. Forse perchè non ne ho mai letti. Chissà forse un giorno mi ricrederò ^^
RispondiEliminaValentina questo è il libro migliore per ricrederti! :D Perché 1984 non è un libro storico nel vero senso del termine, ma un distopico quindi un libro proiettato in un futuro oscuro e difficile. La storia ha una sua importanza ma resta comunque ai margini della trama. Se ti capita leggilo, ti assicuro che non te ne pentirai!
EliminaBè se proprio insisti :P Ti ripeto, è una cosa che non ho mai fatto quindi non saprei come potrei reagire, ma mai dire mai ^^
EliminaMagari scopri qualcosa di nuovo e piacevole! :D che poi 1984 in realtà non è proprio un romanzo storico ma distopico, genere che io adoro!
EliminaE' un libro molto attuale. Nonostante gli anni passino, quello che c'è scritto va bene anche per oggi.
EliminaMi aggiungo a loro! Leggilo e non te ne pentirai!
EliminaAmo profondamente questo libro! Leggetelo, ragazzi! Non ve ne pentirete!
RispondiEliminaHo appena scoperto il tuo blog, ho aperto anche io un sito dove parlo dei libri letti, appena aperto (sono ancora inesperta) e il primo libro di cui ho parlato è stato proprio questo, 1984 di Orwell. Mi è sembrato doveroso lasciare il mio primo commento proprio qui! E' un libro magnifico e terrificante insieme, perchè quella fantasia che ci racconta l'autore è già realtà Ci rimasi parecchio male anche io nel finale, fino all'ultimo ho sperato che l'autore infondesse un po' di speranza con una conclusione differente, e quando sono arrivata all'ultima riga ero profondamente turbata! Ma è proprio questo il bello di questo romanzo, non ti illude, è crudo e duro come lo è la realtà. Lo rileggerei mille e mille volte per non dimenticarmi niente.
RispondiEliminaP.S. se vuoi fare un salto da me l'indirizzo è www.ilviziodellalettura.it =)
Concordo con quanto hai scritto! Penso abbia profondamente turbato chiunque l'abbia letto!
EliminaBella recensione! Ricordo di averlo letto alle medie ,quindi più o meno dieci anni fa , "obbligata" dalla mia professoressa di Italiano e devo dire che mi aveva piuttosto annoiato! Qualche mese fa, a distanza i anni, l'ho riletto e l'ho trovato bellissimo! E' proprio vero che i libri che non si apprezzano da ragazzini, si apprezzano qualche anno dopo, quando si è acquisita un po' più di maturità!
RispondiEliminaTutto si rifà a quella piccola parolina antipatica che hai detto: "obbligata".
EliminaI libri ci scelgono quando noi abbiamo bisogno di loro, ma quando non li cerchiamo, per quanto tentiamo, non riescono a piacerci. Tutto cambia quando siamo noi a concedergli la possibilità di mostrarci un mondo nuovo ;)
c'è poco da dire, meraviglioso!
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