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lunedì 25 maggio 2015

"Intrigo a Istanbul" - Maddalena Tiblissi


Editore AMAZON 
Pagine 200
Prezzo cartaceo 12,58 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Thriller 

Una spystory avvincente e mozzafiato a cui non manca una storia d'amore intrecciata alle vicende che si susseguono.






Siamo a Istanbul, una città attiva, ricca di fascino e dalla storia millenaria.
Tra le dimore di questa città c’è un appartamento abitato da tre personaggi dall’aspetto innocuo e comune ma che sotto alla loro banalità superficiale nascondono segreti irrilevabili.
Anais è una ballerina che lavora per il governo francese, Falko un compagno di appartamento tedesco-arabo che è alla ricerca di un pericoloso terrorista fantasma di cui nessuno conosce la vera identità.
Infine, Thibaut, un’amante, un’agente francese e … molto altro attende voi Lettori tra le pagine di questo libro.
Indagini sotto copertura, danze e viaggi in un’epoca terrorizzata dall’orrore delle bombe.
Il testo è raccontato, in modo alternato, dal punto di vista dei vari personaggi. Ci sono molti accenni alla situazione attuale nel paese, cosa che rende il libro più realistico. 
La narrazione è discontinua e leggermente confusa, faticavo un po’ a seguire la trama a causa del suo essere così criptico.
Personaggi superficialmente descritti ma dalle vicissitudini alquanto insolite e pericolose.
Una storia di spie, passioni e gelosie.
Un libro che non ho apprezzato in pieno ma che è riuscito a darmi un’immagine suggestiva di una Istanbul antica ma anche rivoluzionaria.
Ho trovato gli accenni e le descrizioni degli usi tipici del posto molto evocativi ed interessanti. Più di una volta ho avuto l’impressione di stare bevendo anch’io un ҫai con Falko e Anais, una sensazione magica e rilassante.
Un testo con alti e bassi, una storia curiosa ma decisamente troppo criptica, un libro a cui assegno:

3 stelle su 5

Dal libro: 

- "E in questa città in rivolta, con manifestanti e poliziotti che si scontrano di continuo, mi inoltro nel dedalo di viuzze affollate del Khan el Khalil, il mercato più incredibile che io abbia mai visto finora, per cercare i miei trafficanti."

- "E da quel preciso giorno ho cominciato a pensare a lui in maniera diversa e tutto è precipitato, intensificandosi."

- "Eh, sì ... nel mio cuore ho fatto un bel triangolo Istanbul-Berlino-Parigi, non c'è che dire ..."

15 commenti:

  1. Non sono d'accordo che i personaggi siano descritti superficialmente, il fatto che li ho fatti parlare in prima persona all'inizio del romanzo è proprio perché così vengono fuori i loro sentimenti più profondi e questa mi sembra la cosa più importante. Poi perché trovi la narrazione discontinua e criptica? D'altronde se è una spystory i lettori non devono capire tutto subito. Insomma, è fatto apposta.

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    1. Sono superficiali dal punto di vista dell'aspetto, non li descrivi molti esteriormente.
      Criptica e discontinua perché passi velocemente da un evento all'altro, ci si perde nel racconto e anche alla fine non si capisce appieno certi avvenimenti della storia. La narrazione è a balzi, un minuto prima i personaggi sono in un determinato momento e poi il capitolo dopo si ritorna indietro rivivendo il momento dal punto di vista di un altro personaggio. Con questa narrazione si resta confusi.
      Non c'entra il fatto che sia una spystory, io dico dal punto della narrazione non della trama.

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  2. Non fa per me. Dalla trama poi non si capisce tanto. Solo dalla recensione si riesce a capire di cosa parla il libro.

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  3. Io il libro non l'ho letto ma vorrei dire ciò che penso, so che le recensioni non propriamente favorevoli sono un po' dure da mandare giù, però un autore dovrebbe apprezzare una critica costruttiva!
    Claudia non ha mancato di rispetto nè all'autrice nè ai suoi personaggi... ha solo detto ciò che pensava e bisognerebbe apprezzare questa sincerità e fare tesoro dei consigli ricevuti!
    Un romanzo non può piacere a tutti e resto dell'idea che, spesso, una critica aiuti più di un complimento

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    1. Sono d'accordo con te. Quando uno scrittore è esordiente (ma non solo, nessuno è perfetto!) deve far tesoro delle critiche se sono costruttive. Spesso le persone tendono a dire che un lavoro è bello solo per fare un piacere, ma così non si crescerà mai. Bisogna invece andare a cercare chi ci fa vedere cosa non va nel romanzo, cosa stride e cercare di ponderarci su. Solo così l'opera può crescere e lo scrittore insieme a lei!

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    2. Concordo, un pò di umiltà servirebbe a tutti. Un'opinione può sempre essere espressa, e non è giusta che si venga attaccati per questo.
      Eviterei di leggere il libro sono per l'arroganza della scrittrice.

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    3. Esattamente! Certa gente dovrebbe avere un po' di umiltà ed accettare che il proprio lavoro non sia apprezzato da tutti!

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  4. Poi non è una recensione negativa! 3 stelline su 5 non è affatto male! Certo...se uno pretende di piacere a tutti e di scrivere un piccolo capolavoro...ridimensionatevi!

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  5. E cmq ho visto che l'autrice del libro ha commentato questo post non essendo d'accordo con la tua recensione. Ma io dico, non tutti la pensano allo stesso modo no? C'è chi può trovare un libro bellissimo, e chi invece lo può trovare orrendo! Bisogna accettare i pareri degli altri, che siano positive o negative

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    1. Appunto, concordo. Uno scrittore che non sa accettare le critiche dovrebbe cambiare mestiere. Tra l'altro la scrittrice è anche esordiente, invece di fare la prima donna, le converrebbe accettare le critiche ed imparare dagli errori.

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    2. Si infatti. E' vero, possono sembrare cattive le recensioni, ma bisogna accettarle..
      Sono come dei consigli alla fine..

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    3. esattamente! Anzi, sono utilissime le critiche! Aiutano a migliorarsi! Poi, è logico che non facciano molto piacere, ma bisognerebbe accettarle ed andare avanti con l'obiettivo di migliorare!

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