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mercoledì 28 dicembre 2016

Recensione: "Le mie cene con Edward" - Isabel Vincent


Editore Garzanti
Pagine 157
Prezzo cartaceo 14,90 EURO
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Narrativa Straniera


È una fredda sera d'inverno e le vacanze di Natale sono da poco trascorse quando Isabel bussa svogliata alla porta di Edward. In quel momento vorrebbe non aver mai promesso alla sua migliore amica di fare compagnia al padre mentre lei è fuori città. Ancora non può sapere che quell'anziano signore che in cucina sta preparando uno squisito arrosto e un soffice soufflé è in realtà un cuoco straordinario, e sta per cambiarle
per sempre la vita. Con quella prima cena ha infatti inizio una delle più improbabili e incredibili delle amicizie: lui ha novantatré anni, e non pensa ad altro che alla sua amatissima moglie da poco scomparsa; lei ha quasi cinquant'anni di meno, e dopo l'ennesima delusione sentimentale ha deciso che non si fiderà mai più dell'amore. Ma durante quegli splendidi e sontuosi banchetti diventati ben presto un attesissimo appuntamento settimanale, oltre alle prelibatezze di Edward, Isabel presto comincerà ad apprezzare ricette e consigli sul buon cibo e sulla vita. E giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene, sia lei sia Edward si scopriranno di nuovo capaci di sorridere e di gioire, pronti a riscoprire il sapore dimenticato della felicità.

Tutto ha inizio con una promessa.
Edward, un anziano signore di novant'anni, promette alla moglie morente di resistere, di non abbattersi, di essere forte per il bene della famiglia.
All'inizio non è facile, dopo una vita intera passata con l'amore della propria vita, Edward si sente a pezzi, tanto che la figlia è preoccupata per lui, a tal punto da chiedere all'amica Isabel, una giornalista appena trasferitasi a New York, di tenere d'occhio il padre quando lei farà ritorno in Canada.
Ed è così che una strana amicizia prende vita, con un trillo di campanello e un "ti
stavo aspettando".
Quella loro amicizia sarà di grande conforto per entrambi, non solo per Edward, ma anche per Isabel, che sta affrontando una situazione difficile in famiglia.
Il suo matrimonio è in crisi e teme per l'impatto che ciò avrà sulla figlia, per fortuna ha Edward, che con le sue cene le mostra la via per una vita più serena.

"Con il senno di poi compresi che stava costringendomi a decostruire la mia vita, a ridurla all'osso, a esaminarne le viscere, nonostante il caos che avrei trovato."

Si susseguono così le cene a casa di Edward, durante le quali lui non solo le svela i segreti della sua cucina, ma le racconta anche quello che è stato il suo viaggio nella vasta landa affollata chiamata "vita".
Una cena dopo l'altra, una storia dopo l'altra, a poco a poco, Isabel riscopre la bellezza della vita.

"Mi piaceva pensare che Edward, in un modo o nell'altro, contribuisse a farci stare meglio."

Un centinaio di pagine che racchiudono più di tre anni di amicizia, un libricino
goloso ma anche e soprattutto amabile.
Ogni capitolo è introdotto con un menù di Edward, vi sfido a non farvi venire l'acquolina in bocca!
L'intero testo è disseminato di piatti gustosi e accattivanti, con annesso qualche piccolo trucco culinario.
Accanto alle parti culinarie, troviamo quelle più profonde, legate alla vita della scrittrice e del suo nuovo amico ultra novantenne.

"Ci siamo dati a vicenda il coraggio di andare avanti ognuno nella propria vita. In quel periodo, così importante per noi, abbiamo dato tutto quanto abbiamo ricevuto."

La lettura di questo libro è stata piuttosto semplice anche se non particolarmente
accattivante.
Devo ammettere che mi aspettavo qualcosina di più da questo volume, anche se poi non è stato un completo sfacelo.

"Le nostre storie sono tutto quello che abbiamo."

Questo libro racchiude una storia vera, in tutta la sua complicata semplicità.
In queste pagine sono racchiuse realtà e concetti, emozioni e legami.
E' un racconto piuttosto personale, che l'autrice ha voluto condividere con noi.
Con la sua scrittura ci trasmette parte della sua vita, ma anche molti pensieri, realtà che ha fatto sue e ha deciso ora di spartire con noi.

"Sapevo che il paradiso non consiste in un luogo ma nelle persone che popolano la tua vita."

Sono soddisfatta al contempo delusa di questa lettura.
Soddisfatta perché l'autrice è riuscita a trasmettermi nozioni importanti, delusa perché mi aspettavo di provare qualche emozione in più.
Nonostante tutto, la considero ugualmente una buona lettura, per questo assegno al libro:

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Edward mi stava insegnando l'arte della pazienza, il lusso di rallentare il ritmo e di concedermi il tempo di riflettere su quello che facevo."

- "Molto spesso chi mi vedeva in treno, in nave o al ristorante, provava quasi rancore per me poiché avevo imparato a godere della mia solitudine." Mary F. Kennedy Fisher

- "Amore è essere, non avere. Dare e ricevere, non possedere."

- "Le persone sono troppo ossessionate dalla ricerca di esperienze forti e se non vivono sul filo del rasoio non sembra loro di vivere. (...) E tutto perché non sanno affrontare la vita normale. Piuttosto vorrebbero scalare l'Everest."

2 commenti:

  1. Aspettavo questa recensione *_*
    Data la valutazione, il romanzo non può non finire dritto dritto in wish list :) L'altra sera avrei voluto acquistarlo, in libreria, ma ero dubbiosa. Così ho deciso di lasciar perdere. Ma se avrò nuovamente occasione questa volta l'acquisterò :D
    Un tag per te :)
    http://dreamsink92.blogspot.it/2016/12/the-tag-of-book-little-women.html

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