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lunedì 25 settembre 2017

Review Party: "The Outsiders. I ragazzi della 56ª strada" - S. E. Hinton


Salve miei cari Lettori,
sono oltremodo felice di presentarvi il review party di questo libro straordinario, che ho amato come non mi accadeva da tempo.
Non indugiamo, però, vi lascio ora la locandina con i nomi dei blog partecipanti e dopo le varie informazioni sul libro, vi dico la mia opinione!


Editore Rizzoli
Pagine 222
Prezzo cartaceo 17,00 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 1967
Genere Narrativa Straniera




Da quando un incidente d'auto si è portato via i genitori, Ponyboy, 14 anni, vive in equilibro instabile con i fratelli maggiori Darrel e Sodapop, con l'ombra dei servizi sociali a rabbuiare i giorni. La vera famiglia di Ponyboy è però più larga, e abbraccia gli altri membri dei Greaser, la banda dei ragazzi dei quartieri poveri in costante guerra con i Soc, i rampolli con la puzza sotto il naso e i portafogli sempre gonfi. Ma una sera Ponyboy e l'amico fragile Johnny conoscono due ragazze Soc, e si scoprono meno diversi di quanto credessero. Nella lunga notte, lo sconfinamento innesca però una spirale di rabbia violenta, mettendo Soc e Greaser di fronte all'unica domanda che non si sono mai posti: è davvero il quartiere in cui siamo nati a determinare chi siamo, e ancor più chi diventeremo, oppure tutti, ricchi o poveri, lottiamo con gli stessi dilemmi, e ammiriamo gli stessi tramonti?



Ponyboy (sì, sulla sua carta d'identità c'è scritto proprio così) ha quattordici anni e da quando i genitori sono morti, vive con i suoi due fratelli: Soda e Darrel.
Il maggiore è Darrel, si prende cura dei fratelli, ha occhi di ghiaccio, è duro, distaccato, sveglio, lavora sodo per mantenere la famiglia.
Soda, al contrario, è sempre allegro, sorridente, comprensivo, è il collante tra il fratello maggiore e quello minore.


"Si ubriaca di vita. E capisce tutti."

Ponyboy, invece, è famoso per la sua mente brillante, anche se all'infuori della scuola, non è che la usi spesso.
Della loro banda fanno parte altri quattro ragazzi.
Steve, uno sbruffone esperto di macchine.
Two-Bit, il pagliaccio, sempre dietro a fare battute, famoso per i taccheggi e per la sua passione per le risse.


"Lui vede le cose come sono e le rigira facendole diventare divertenti."





Poi c'è Dally, il più duro, il più freddo, il più cattivo di loro. Un vero selvaggio.
Infine, Johnny, il cocco della banda, quello sempre pronto ad ascoltare gli altri.
Sono tutti dei Greaser, ragazzi dell'East Side, poveri, scatenati, sempre presi di mira dai Soc, i ragazzi ricchi del West Side.
Tra loro non scorre buon sangue, sono nemici giurati. I Greaser hanno le loro regole, la loro morale, sono una banda unita e fanno a botte per distrarsi da quella loro vita difficile. I Soc, invece, fanno a pugni per divertimento.
Due fazioni diverse, ma in fondo, ognuna con i suoi problemi.
I Greaser devono stare attenti a non girare soli, se non vogliono che i Soc li becchino e li pestino a sangue.


"Non c'è nessuna vera buona ragione per lottare, a parte per difendersi."

I guai, quelli veri, quelli dai quali è difficile uscirne, nascono una sera come altre, quando la banda di Ponyboy va a vedersi un film.
Lui e Johnny stringono amicizia con due ragazze Soc, Marcia e Cherry, cosa che gli causerà guai con i loro ragazzi e che li obbligherà a scappare.


"Quindi non serve niente, lottare e uccidere. Non dimostra niente."



Questa lettura mi ha trasmesso quella strana sensazione, a metà tra infelicità e completezza, che mi ha spinto a lasciar passare un po' di tempo prima di iniziare a leggere altro.
A fine libro mi sono sentita svuotata e al tempo stesso colma di emozioni.
E' stata una lettura davvero fantastica, intrisa di messaggi importanti, tra cui quello di non giudicare senza aver prima conosciuto.
E' un romanzo nato dalla penna di una sedicenne che ha dovuto fare i conti con eventi quali quelli narrati nel libro.
"The outsiders" mostra una realtà complicata, ancora piuttosto attuale, ci mette di fronte alle difficoltà dell'adolescenza, ma non solo.
Sono rimasta molto colpita e commossa dall'amicizia espressa in queste pagine, dal legame stretto che si può formare tra i ragazzi, che spinge loro a considerarsi quasi una famiglia.

"La nostra porta non è mai chiusa a chiave per i ragazzi che hanno litigato coi genitori e hanno bisogno di un posto dove mettersi a farsela passare."

Allo stesso tempo sono rimasta stupita da Ponyboy, da questo ragazzino che io vedevo come un bambino costretto a vivere da adulto.
Ragazzino che prende parte a risse, che fuma come se fosse la cosa più naturale del mondo e che davanti agli occhi ha un mondo spaccato, dove vince il più forte.
La realtà narrata riguarda due classi sociali diverse: quella dei ragazzi ricchi e quella dei poveri, fatta di rapine, scazzottate, prigione!
Una realtà decisamente difficile.



I protagonisti di questo romanzo, sono un gruppo di ragazzi con la faccia cattiva ma il cuore da eroi, che mi hanno insegnato che niente è bianco o nero, ma che tutto è tinto di mille sfumature diverse.

"Era dura dappertutto, ma così era meglio. Così capivo che anche l'altro era umano."

Quando nella postfazione fantastica dell'autrice ho letto che questo libro ha aiutato molte persone, non ne sono rimasta stupita.
E' un romanzo che ti entra dentro, duro come può esserlo la vita, in cui la speranza, la solidarietà, l'affetto si scontrano con la violenza, la gelosia, l'incomprensione.
E' un libro che ti arriva dritto al cuore e che ti fa vibrare l'anima.
Ti smuove, ti commuove, ti destabilizza.
Questa lettura mi ha riempita di emozioni, sono colma e mi svuoto ora con questa recensione in cui metto tutta la mia passione per questo libro e che tuttavia non mi sembra sufficiente per farvi capire quanto questa storia mi ha travolta.
Non assegno il massimo dei voti a cuor leggero, il libro deve davvero travolgermi e sì, "The outsiders" c'è riuscito.
L'ho amato dall'inizio alla fine, per il modo semplice ma diretto con cui l'autrice narra la storia, per la trama coinvolgente e piena di significato, per tutti i messaggi che lancia, per lo spezzono di vita che ci mostra.
Questo è un libro assolutamente da leggere.
Assegno al testo:


- Trama: 5 - Narrazione: 5 - Personaggi: 5 - Cover: 3 - Finale: 5 - 



5 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Allora era quella la sua paura silenziosa: quella di perdere un'altra persona che amava."

- "Ho ascoltato il suo cuore che batteva attraverso la maglietta e ho capito che sarebbe andato tutto bene."

- "Era quello che voleva lui, che qualcuno gli dicesse di no. Che qualcuno stabilisse le regole, segnasse i limiti, gli desse qualcosa di concreto da cui partire. E' quello che vogliamo tutti."

2 commenti:

  1. Non sapevo sarebbe stato ripubblicato! Io ho la vecchia edizione recuperata per caso tra i remainders e sono molto felice di averlo preso a scatola chiusa perché anche a me è piaciuto moltissimo. Uno dei libri migliori letti nell'ultimo anno!

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    1. Io l'ho letto per via del review party, è stata una sorpresa meravigliosa! Non lo conoscevo! Sono felice quindi di averlo letto :)

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