Editore Bur
Pagine 239
Prezzo Cartaceo 16,50 €
Prezzo Ebook 6,99 €
Prima Pubblicazione 2012
Genere Narrativa Straniera
Alessandra ha diciassette anni quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola decisa a respingere le attenzioni dei compagni che sente estranei, impegnata com'è nella manutenzione del suo dolore. Per questo cambia banco e prende posto vicino a Gabriele detto Zero, la nullità della classe: desidera solo essere ignorata dagli altri, come succede a lui. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. Ha una gran passione e un vero talento per il disegno; nella sua apparente noncuranza è attento e sensibile; è lui a soccorrere Ale sbucando inaspettato al suo fianco quando lei ha bisogno di aiuto. Piano piano un sentimento indefinibile prende forma tra le pareti della
classe e la spiaggia d'inverno, grigi fondali di una storia semplice e complicata insieme: perché Alessandra è tanto lucida nel rivisitare il ricordo della madre quanto confusa nel prendere le misure di se stessa e di ciò che prova. E Gabriele è abilissimo a sparire proprio quando lei scopre di volerlo vicino. E la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell'evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita, una storia di scuola, una goffa, incerta storia d'amore. "Il mio inverno a Zerolandia" è tutto questo. E dimostra che la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più.
Alessandra ha diciassette anni quando vede la madre morire di cancro.
"Il mio inverno a Zerolandia" è la raccolta dei suoi pensieri, della sua tristezza, dei ricordi legati alla madre.
Il libro mostra una giovane Alessandra che affronta la perdita della madre, più che la sua malattia.
I fatti narrati, infatti, sono più che altro postumi la morte del genitore.
Vediamo quindi Alessandra alle prese con le classiche frasi di circostanza, le premure degli altri, i sorrisi carichi di imbarazzo. E forse è proprio per questo che lei compie un'azione singolare: sedersi vicino a Zero.
Quando torna a scuola, Alessandra sa che le cose non sono più come prima, come potrebbero esserlo? Sua madre è morta, la sua vita è cambiata, e per una volta tanto, essere ignorati dagli altri non è poi tanto male, soprattutto quando si è a pezzi e si vorrebbe solo stare soli con il proprio dolore.
Ed ecco quindi che nella storia di Alessandra fa capolino un'altra figura: Gabriele, soprannominato da tutti Zero, da quella volta che una professoressa ha detto davanti a tutti che lui "è zero".
"E' così che ti fa sentire Gabriele: è uno che non ha bisogno di niente."
Zero è un ragazzo invisibile, che gli altri evitano accuratamente per non essere contaminati e divenire a loro volta degli zeri. E' un ragazzo solitario, che viene notano solo quando mette in scena uno show per il divertimento di quei suoi insensibili compagni.
E' difficile capire poi perchè Gabriele continui ad andare a scuola. Fa scena muta alle interrogazioni, non parla con gli altri, pensa solo a disegnare, cosa in cui è tremendamente bravo.
Gabriele sembra vivere in un mondo tutto suo, un mondo in cui anche Alessandra vuole vivere.
Così, mentre lei ripensa alla madre tramite i ricordi, le parole delle amiche, nei silenzi carichi di pensieri, si avvicina sempre di più a Zero e a quella sua presenza confortante.
"Zero e Zeta, una coppia agli estremi: il ragazzo invisibile e la ragazza ombra, due di compagnia, non c'è che dire."
Vediamo contrapposti due sentimenti profondi: da una parte, la sofferenza per la perdita di una persona amata; dall'altra, la nascita e la crescita di un affetto verso un ragazzo fino a quel momento ignorato.
Alessandra è confusa dalle mille emozioni che prova. Emozioni che non sempre riesce a decifrare.
Ha subito un forte trauma che ha messo in discussione la sua vita, la sua quotidianità e ciò le fa prendere decisioni non sempre esemplari, ma la scelta di sedersi vicino a Gabriele, l'aiuterà più di quanto potesse immaginare.
"Abito l'istante, senza guardare avanti o indietro. Io sono."
Mi dispiace però che il rapporto tra Alessandra e Gabriele non sia stato ampliato maggiormente, avrei voluto che l'autrice approfondisse il loro legame.
Il finale non è poi d'aiuto, ci lascia con il dubbio.
In conclusione, trovo che il libro sia scritto molto bene, alcune parti sono pura poesia. Il rapporto tra Alessandra e Gabriele è molto dolce, quasi ingenuo, motivo per cui l'ho apprezzato molto.
E' invece commovente il percorso che la protagonista compie, attraverso e oltre la malattia della madre.
Assegno al libro:
- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 4 - Finale: 3 -
4 Wonderland su 5
Commenti dalla lettura di gruppo:
Roberta:
"Mi ha delusa un po'. Anzi abbastanza. Gabriele non e per nulla approfondito come personaggio, e anche gli altri personaggi sinceramente sembrano avere tutti il ciclo, lunatici, cambiano idea continuamente. Le parti in cui parla della madre sono molto tristi e comunque sembra lasciato in sospeso..continuera?"
Roberta:
"L'ho trovato un romanzo che si fa leggere tranquillamente, scorrevole ma senza quello sprint che pensavo arrivasse. La storia è tra classici problemi degli adolescenti. Com'è difficile essere adolescenti per tutte le generazioni.
L'ho trovato molto promettente con un potenziale peccato senza quella grinta in più che lo avrebbe reso spettacolare.
Mi piacerebbe sapere come va tra Alessandra e Gabriele......chissà se arriverà il seguito!!!!"
Clara:
"Bellissimo, si legge che è una meraviglia. La trama mi è piaciuta. Unica pecca il finale aperto, spero in un seguito!!"
Maria:
"Mi è piaciuto e mi ha fatta commuovere. La storia tra Alessandra e Gabriele è dolce, innocente e mi ha fatta stare con il fiato sospeso. Anche io avrei voluto vedere come proseguiva la storia tra i due... chissà che non ci sia in futuro il seguito!"
Marianna:
"Drammatico, commovente ma anche profondo, leggero e spensierato, solo come l'adolescenza sa essere."
Francesca:
"Mi ha lasciato addosso molta tristezza e nonostante sia scorrevole e a tratti carino non mi ha convinto così tanto come pensavo. Diciamo che forse me lo aspettavo un poco più frivolo e leggero."
Carmen:
"La trama era bella peró la storia ha davvero deluso le mie aspettative.
La protagonista è Alessandra; una ragazza che ha perso la madre; i capitoli scritti bene sono proprio quelli dove Alessandra parla della madre.
La " storia " se così si puó chiamare tra Alessandra e Zero è inesistente.......
l'autrice poteva sviluppare meglio il libro."
Rossana:
"Sono giorni che ho finito di leggere questo romanzo ma mi è servito un po’ di tempo per rifletterci. Anche io ho vissuto questa brutta esperienza la perdita di mio padre quando avevo 20 anni qualche anno in più della protagonista e mi sono ritrovata molto in lei."
Alessandra:
"Molto bello, toccante quando Alessandra ritorna col pensiero alla mamma. È un libro triste, malinconico ma anche positivo e delicato. Mi sarei aspettata una conclusione più approfondita, invece è lasciata lì quasi frettolosamente."
Monica:
"Libro toccante e profondo, sulla sofferenza, la perdita ed il distacco, la difficoltà di comunicare e capirsi..è impossibile non affezionarsi ad Alessandra e Gabriele...consigliatissimo."
Dal libro:
- "Per questo adoro Zerolandia. L'unica regola da rispettare qui è un rigoroso silenzio monastico: se vuoi parlare puoi farlo a cenni oppure puoi usare l'alfabeto Morse, se lo conosci."
- "Ripenso a lui tutta la sera, come se fosse il ragazzo che inseguo da una vita e che oggi per la prima volta mi ha rivolto la parola."
- "E anche tu alla fine diventi una cosa diversa, ma in qualche modo più giusta. Non sarai il pensiero assiduo che fa male, ma la cosa inaspettata che ci sorprende e ci libera."
Ciao! Non conoscevo questo libro, ma sembra davvero promettente, soprattutto dopo aver letto tutti i vostri pareri! Lo metto subito in wish list! :)
RispondiEliminaMolto piacevole :) anche se qualche difettino lo ha, secondo me :)
EliminaL'avevo già adocchiato tempo fa e la tua recensione mi ha convinta ancora di più.
RispondiEliminaa me è piaciuto molto, poi ovviamente va a gusti :)
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