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domenica 8 aprile 2018

Recensione Lettura di Gruppo: "La ragazza con la bicicletta rossa" - Monica Hesse


Editore Piemme
Pagine 298
Prezzo Cartaceo 9,90 €
Prezzo Ebook 6,99 €
Prima Pubblicazione 2016
Genere Narrativa

È l'inverno del 1943 ad Amsterdam. Mentre i cieli europei sono sempre più offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco, come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età. Hanneke è una "trovatrice", incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè, tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li consegna porta a porta, e lo fa per soldi, solo per quello: non c'è tempo
per essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perché Hanneke, in questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo bacio, e ha perso i propri sogni. O almeno così crede. Finché un giorno una delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla, e questa volta non si tratta di candele o zucchero. Si tratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam, una ragazzina ebrea che l'anziana signora nascondeva in casa sua Hanneke, contro ogni buon senso, decide di cercarla. E di ritrovare, con Mirjam, quella parte di sé che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in grado di sperare, di sognare, e di vivere.

Questo libro mi è stato messo tra le mani da mia sorella e per questo, non la ringrazierò mai abbastanza.
"La ragazza con la bicicletta rossa" è ambientato nell'Amsterdam del 1943, un'Amsterdam sotto il controllo dei tedeschi.
Protagonista della storia è una giovane Hanneke Bakker, una ragazza che con la sua vecchia bici rossa percorre le strade della città.
Ufficialmente lavora come segretaria per un impresario funebre, in segreto, per lui, lavora anche come fattorina del mercato nero.
E' una "trova cose", in tempi di razionamento, procura ai ricchi olandesi ciò di cui hanno bisogno, che siano profumi o alimenti.

"E' tutto un compromesso difficile di questi tempi, a meno che tu non sappia come far fruttare al meglio le cose, come me."

Un giorno, una cliente, chiede a Hanneke di trovarle una cosa insolita, per la precisione, vuole che le trovi una persona, una persona ebrea.
Dovete sapere, ora, che Hanneke, dopo la morte del ragazzo che amava, è divenuta una persona cauta, tutto ciò che vuole è sopravvivere, non vuole ulteriori guai, non è più la persona buona e speranzosa di un tempo, per questo non è intenzionata a cercare Mirjam, la giovane ebrea che la sua cliente nascondeva in casa.
Tuttavia, la sparizione di Mirjam è alquanto insolita, Hanneke non sa proprio spiegarsi come la ragazza sia riuscita ad uscire di casa senza farsi notare da nessuno.
Perchè poi è scappata? Era al sicuro, perchè correre il rischio di essere presa dai soldati tedeschi?

"Le persone non scompaiono nel nulla. Ma so che è una bugia. Durante questa occupazione le persone scompaiono nel nulla ogni giorno."


My Red Bicycle by Trudi Doyle
Hanneke è la ragazza ariana perfetta, capelli biondi e cognome giusto. Rischia ogni giorno facendo consegne ai suoi clienti, non ha bisogno di altri problemi, ma a volte, bisogna fare ciò che è giusto e non ciò che è prudente.
Tra milioni di nazisti, tra gente infida, subdola, ecco Hanneke e chi come lei che non rinuncia alla sua umanità in un periodo disumano.

"Per cento volte ha rischiato di essere fucilata, e poi la mattina dopo si è alzata e lo ha fatto di nuovo, e intanto parla di scuola, di fidanzati e di cosa vuole fare dopo la guerra."

Un libro che mostra la bontà, la speranza, il coraggio, là dove c'era guerra, ingiustizia e orrori.
Un mondo in contrasto, diviso tra chi tenta di fare la cosa giusta e chi ubbidisce agli ordini.
Personaggi opposti, schierati su un campo di battaglia dove chi perde, muore.
Un libro che mostra il male ma anche il bene. Da una parte la brutalità della guerra, la fame, la morte, le deportazioni, dall'altra atti di estremo coraggio, resistenza, ribellione, salvataggi eroici, persone che rischiano la propria vita per salvare quelle degli altri perchè così è giusto fare.
E ci sono così tanti modi diversi per ribellarsi: una foto, una linguaccia, una sincera amicizia.
Questo libro evoca immagini crudeli che rappresentano la quotidianità in un periodo spietato, ma mostra anche un manipolo di ragazzi che, nonostante la giovane età, tenta disperatamente di fare la cosa giusta. Ed è grazie a loro che nell'ingiustizia si può vedere il coraggio di chi cerca di rimediare, di chi cerca di aiutare, di chi cerca di farsi perdonare.

"Ci siamo ritrovati invischiati in cose tanto più grandi di noi. Non lo sapevamo. Non volevamo. Non è stata colpa nostra."

Questo libro non mostra solo uno spaccato della seconda guerra mondiale, è anche un giallo che ci porta sulle tracce di una ragazza scomparsa.
E' un libro meraviglioso, perchè ti mostra come l'amicizia, la giustizia, la speranza, siano sentimenti che nemmeno la guerra e la paura sono riusciti ad annientare.
Il finale mi ha spiazzata, mi sono commossa davanti a così tante emozioni.
Non mi aspettavo una lettura così intensa e coinvolgente.
Una lettura che ho amato, anche per quelle parole straniere sparse qui e là, una lettura che vi consiglio appassionatamente.
Una storia a cui assegno:

- Trama: 5 - Narrazione: 5 - Personaggi: 4 - Cover: 4 - Finale: 5 -

5 Wonderland su 5

Commenti dalla lettura di gruppo:

Roberta:
"Non amo i libri che parlano di guerra, li trovo deprimenti, angoscianti, ma questa storia mi e piaciuta molto, l'ho detta d un fiato. È una storia molto triste ma che potrebbe effettivamente corrispondere alla realtà."

Patrizia:
"La narrazione incalzante e la visione della realtà dell’olocausto dall’angolazione di una giovane che avrebbe benissimo potuto disinteressarsene ha reso scorrevole la lettura di un racconto tragico."

Elisa:
"Mi è piaciuto davvero molto e forse ha addirittura superato le mie aspettative. Mai scontato, affronta il triste tema dell’olocausto in maniera diversa dal ‘solito’. Scritto bene, mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine. Consigliatissimo."

Rossella:
"Uno spaccato della guerra in Olanda. Un libro bello e coinvolgente. In alcuni momenti avrei voluto abbracciare la protagonista e rassicurarla che era solo una bambina e che ce l'avrebbe fatta."

Clara:
"Bellissimo libro, mi è piaciuto tanto sia per la trama che per i personaggi!!!"

Roberta:
"Carino ma non bellissimo. Mi è piaciuto leggere come è stata vissuta la guerra in un altro paese diverso dal nostro. Non mi ha fatta impazzire perché questo genere non lo reggo molto visti la mole di libri letti a scuola sull argomento.
Lettura scorrevole e coinvolgente.
Ho trovato questa ragazza molto in gamba e senza paura. Come tutti i giovani del libro. Che bello leggere di gente cosi attaccata alla propria terra e alla libertà.
La scrittrice l'ho trovata brava a descrivere in modo "leggero" le agonie subite dagli ebrei."

Arianna:
"A circa un terzo del libro stavo per mollare... soprattutto perché di libri sul tema ne ho letti davvero tanti. Poi, però, le vostre recensioni mi hanno spinto a continuare... beh, grazie!!!!
Un libro intenso, un punto di vista diverso. In cui riesci a mettere insieme le atrocità di un evento tanto massiccio quanto inspiegabile, con le emozioni terribili che portano nella vita di tutti giorni, di ragazzini/e che sperimentano le cose della loro età...."

Sandra:
"Bello, bello, bellissimo!!!
Henneke è una ragazza olandese, bella, bionda, occhi azzurri e specialmente non è ebrea. Purtroppo siamo nel 1943 e Amsterdam è stata invasa dai tedeschi. Malgrado la sua giovane età Henneke lavora e mantiene la famiglia grazie ad un lavoro di facciata ma specialmente grazie ai prodotti che riesce a rimediare per i suoi clienti al mercato nero. Hanneke sa che la guerra è brutta e che gli ebrei vengono deportati ma non si interessa molto del perché, lei vive alla giornata. Questo fino a quando una sua cliente non la incarica di ritrovare una ragazza ebrea scomparsa. Hanneke, a questo punto, non può fare a meno di aprire gli occhi su quello che sta veramente accadendo e questo la porta anche a fare i conti con i fantasmi del suo passato."

Rossana:
"Pensavo di leggere il solito libro ambientato durante la 2 guerra mondiale invece ho letto un bellissimo libro diverso dal solito. Mi sono trovata a piangere a pregare e a ridere insieme alla protagonista."

Marianna:
"Lo stile dell'autrice é semplice ma realistico, ci porta nella vita quotidiana di persone come se fossimo in un film, le descrizioni dei luoghi sono molto dettagliate.
Mi ha infatti molto colpito il personaggio di Hanneke, la sua forza, la sua tenacia, la sua buona volontà e il suo amore verso gli altri."

Maria Francesca:
"Storia toccante e coinvolgente; è un libro che mi è piaciuto molto e che da uno spunto in più per riflettere su ciò che è stato quel pezzo di storia."

Clara:
"Bellissimo libro, mi è piaciuto tanto sia per la trama che per i personaggi!!!"

Beatrice:
"All'inizio non capivo esattamente perché questo libro fosse tanto piaciuto, hannake inizialmente sembra una ragazzina senza cuore che lavora al mercato nero solo per il proprio tornaconto, invece andando avanti con la lettura, e soprattutto alla fine, tuo accorgi che ha un cuore talmente grande che rischia la proprio vita pur di salvare quella di un altro...
Bellissimo, anche il finale, stupefacente!
Lo consiglio vivamente!!"

Tonina:
"Questo libro mi è piaciuto moltissimo , trovo sia scritto molto bene , personaggi con molta personalità, accattivanti."

Deborah:
"n conclusione direi che questo libro ha stravolto le mie aspettative lasciandomi sensazioni profonde perché mi ha fatto riflettere sulle capacità singolari che le persone mettono in campo per far fronte alle difficoltà e cercare di inseguire in ogni caso i propri sogni. Naturalmente mi ha fatta emozionare e inorridire per alcune descrizioni relative alle modalità di trattamento degli ebrei da parte dei soldati nazisti, ma a differenza della maggior parte dei libri che raccontano di questi orrori, l’autrice è stata capace di coglierne l’importanza e i dettagli senza riportare le scene in maniera troppo cruda, oltre ad aver scelto di raccontare un aspetto particolare della guerra, quello della resistenza e degli onderduiker, i fuggitivi, cioè gli ebrei che si nascondevano per non essere catturati.
Credo che sia un romanzo d’impatto e unico nel suo genere."

Sabrina:
"Ero scettica, non volevo leggere di nuovo un libro ambientato durante la seconda guerra mondiale, poi i tanti commenti mi hanno spunta ad iniziare questa lettura, e fin dalle prime pagine mi sono trovata dall'altra parte della guerra, mi sono trovata di fronte ad una ragazza dalla carnagione chiara che in bicicletta può attraversare ogni strada di amsterdam e parlare con i tedeschi, perché lei non ha la stella di david sul petto, lei non è ebrea, ma ciò non significa che approva questa assurda e atroce guerra."

Giulia:
"Si tratta dunque di un romanzo appassionante, che commuove e denuncia, seppure con delicatezza e in modo raffinato, la crudeltà della guerra e dei nazisti, e la condizione degli ebrei che vennero trattati peggio degli animali."

Barbara:
"Io sono un'amante dei libri ambientati in questo periodo storico e trovo che questo non abbia nulla di più né nulla di meno rispetto a tanti altri che ho letto. È una bella storia, ben scritta, che descrive un periodo storico folle e difficile. Ma se dovessi dire che qualcosa mi ha colpita in particolare.. non saprei..
Interessante il finale, forse un po' sbrigativo.
Comunque nel complesso una lettura consigliata."

Rachel:
"Allora premetto che il periodo storico mi affascina e sapere che comunque la maggior parte del libro è basato sul vero, rimango sempre più scioccata da ciò che accadeva.
Il finale? Non me lo aspettavo proprio. Comunque questa scrittrice non la conoscevo ma era tanto che volevo leggerlo e per fortuna è uscito come lettura di gruppo. Lo consiglio."

Carmen:
"Veramente bello; scritto in modo scorrevole e accattivante.
Il libro mi ha incuriosito molto e non mi sono mai annoiata grazie allo scorrere degli eventi."

Antonella:
"Mi è piaciuta molto la storia ma anche il modo di raccontarla, i protagonisti ed il finale che lascia senza parole .....in fondo tutti possiamo essere carnefici..... Basta veramente poco, a volte nemmeno ci si rende conto....."

Cassy:
"La storia è coinvolgente e molto bella, ricca di colpi si scena.. mi è piaciuto forse anche è uno dei luoghi che vorrei visitare.. Davvero bello."

Lisa:
"È un libro sulla guerra, tratto da una storia veramente accaduta, non riuscirò mai a leggere queste cosr senza inca******, per il fatto che come sempre i prepotenti hanno sempre la meglio sugli indifesi, i deboli. Sono anche felice quando vedo che comunque tra tante me*** ci sono stati tanti che hanno optato per l'umanità anche se era pericoloso, e potevi lasciarci la vita.Il libro è consigliato, da leggere non fosse altro come testimonianza."

Angela:
"Ho apprezzato questo libro oltre le aspettative. Soprattutto mi è piaciuta la sua prospettiva ristretta: l'argomento della guerra non viene trattato nella sua complessità, ma ne cogliamo i dettagli attraverso la ricerca di Hanneke di questa ragazza ebrea dal cappotto azzurro.
È soltanto lei il centro del racconto, non la sorte della guerra, non il destino delle migliaia di ebrei di Amsterdam, non le imprese dei ragazzi della resistenza; soltanto lei."

Stefania:
"Già dalle prime pagine ho capito che questo libro é il tipico "libro calamita" che con la sua particolarità della trama e dei personaggi ti tiene attaccata pagina dopo pagina. Storia innovativa che fa da testimonianza a ciò che succedeva durante la seconda guerra mondiale in Olanda. Ben scritto e ben strutturato, mai noioso. Una bella scelta."

Manuela:
"Ci ho messo un po’ a decidermi a leggere questo libro, un altro ambientato durante la seconda Guerra🤔 menomale l’ho fatto!
Una bellissima storia di coraggio e amicizia. Henneke è una ragazza scaltra e coraggiosa, con la sua bicicletta fa consegne per il mercato nero, sfidando la sorte. Ma quello che si troverà ad affrontare va ben oltre la ricerca di semplici oggetti. Un giorno una sua anziana cliente la coinvolgerà nella ricerca di Mirjam, una ragazza ebrea, scomparsa, che aveva ospitato in casa sua."

Monica:
"Il libro è interessante, mi ha appassionato già dalle prime pagine e l'ho divorato in pochi giorni, forse anche perché adoro queste storie."

Irene:
"Pur trattando di un tema delicato, ho notato una scrittura non eccessivamente cruenta, pertanto per sensibilizzare i ragazzi a certi temi credo si possa leggere anche nel periodo dell’adolescenza, anche la protagonista ha 18 anni.
Nel complesso mi è piaciuto, si legge in modo scorrevole e anche abbastanza coinvolgente."

Dal libro:

- "A me sembra che quello che facciamo davvero è cercare di riorganizzare un sistema che non ha senso in un paese in cui nulla ha più senso."

- "Ma soprattutto perchè in un paese che ha perduto il suo senso, in un mondo che non capisco più, questa è una piccola cosa che posso risolvere."

- "Ripenso al fatto che niente in questa guerra è quello che sembra e ho passato troppo tempo senza vedere quello che in realtà avevo davanti agli occhi."

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