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giovedì 2 luglio 2020

Recensione: "Isolati" - Iris Bonetti


Editore Self
Genere Avventura

Un terribile incidente aereo, un'isola sperduta e dimenticata in mezzo all'Oceano Indiano, sei sopravvissuti: cinque uomini e una donna. Sei personalità diverse da sei paesi diversi impareranno a condividere e collaborare per sopravvivere a quello che l'isola nasconde.
Tribù misteriose si aggirano nascoste nell'ombra, saranno amici o nemici?

"Questa terra è abitata da demoni e spettri. Io li ho visti e verranno a cercarci..."

"Isolati" è una storia davvero originale, credo di non aver mai letto niente del genere.
Devo ammettere che all'inizio ero titubante, l'ambientazione sull'isola non mi ispirava molto, però ho voluto dare lo stesso un'opportunità a questo libro e sono davvero molto contenta di averlo fatto. Mi è piaciuto molto, fin dall'inizio, quando l'autrice descrive ogni personaggio non tralasciando il loro carattere e ciò che li differenza dagli altri. La scrittrice passa poi a raccontare la situazione appena prima dell'incidente per poi arrivare all'approdo sull'isola. 
Quest'ultima è descritta piuttosto bene, riuscivo a immaginarla mentre leggevo.
La narrazione è molto scorrevole e accattivante, all'inizio non vedi l'ora che si incontrino tutti i personaggi per vedere come si comporteranno, poi non vedi l'ora di sapere cosa succederà, se incontreranno qualcun'altro, insomma è tutto un susseguirsi di eventi. 
Devo dire che qualche scena passionale c'è, come potete immaginare con cinque uomini e una donna sola, però trovo che siano ben inserite dato il contesto "selvaggio".
La narrazione poi si fa ancora più intrigante quando i nostri naufraghi iniziano a capire che non sono soli e spinti da un'urgente necessità di aiuto vanno a cercare gli abitanti del luogo, preparandosi al peggio ... Più avanti scopriranno però che altre presenze oscure li spiano e non hanno buone intenzioni.
Per quanto riguarda i personaggi, quella più in pericolo è decisamente Avril, l'unica donna, presa di mira dai primordiali "bisogni" degli uomini.
Quello che di sicuro non perde tempo a nascondersi dietro una maschera è Javier che fa subito capire il suo ruolo di "alfa" del gruppo.
Maurice mi ha fatto emozionare fin da subito, per via del suo passato. 

"Quando perdiamo qualcuno, coloro che restano diventano in qualche modo trasparenti. Non perché gli amiamo meno o non siano importanti. Semplicemente tutti gli altri sentimenti vengono sommersi dal dolore..."

Su Ramon posso dire che è il mio personaggio preferito, un giovane ragazzo nerd introverso che crescerà molto grazie a questa esperienza. Imparerà a credere non solo in se stesso ma anche negli altri, ho sempre tifato per lui ed Avril anche se devo dire che neanche Ryan è niente male, uno scrittore fantasma, molto affascinante e amabile, ha il suo perché.
Matt invece mi ha un po' deluso per come si è comportato.

"Si, lo so. Credevo di doverlo fare per non dimenticare, ma ogni singolo giorno è inciso qui, nella mia memoria. Non mi occorre scriverlo. E' stato terapeutico all'inizio, lo ammetto ma ora non ne sento più il bisogno. Quello che vorrei è tornare nella mia Irlanda, la mia casa, il mio studio e riavere la mia vita."

Tra queste pagine troverete oscuri incontri, sacrifici, scelte sbagliate, battaglie e tante emozioni.
Il libro non è assolutamente spaventoso, ci sono però alcune scene cariche di tensione.
Il finale mi ha lasciato con un dubbio su Avril, però non è aperto, non ci sono situazioni che rimangono in sospeso.
Che altro dire se non: libro assolutamente consigliato.

Recensione a cura di

2 commenti: