Recensione breve 👉 Questo libro mi ha stupita e resa scontenta allo stesso tempo.
Recensione lunga 👉 "La ragazza senza nome" è un romanzo postumo, pubblicato cioè dopo la morte dell'autrice. Il libro fa parte della serie che vede protagonista l'avvocato Gilardi.
Un giorno, l'avvocato viene disturbato dall'arrivo inatteso di una donna.
La signora afferma di sapere chi era la ragazza sconosciuta trovata morta nella roggia di Sanpietro, tra la spazzatura. Questa sua conoscenza vuole rivelarla all'avvocato perché lo stima molto e beh ... voleva conoscerlo.
La donna viene ascoltata, la sua storia viene registrata e Gilardi la convince poi ad andare dalla polizia con la sua socia, Laura Licasi, per raccontare il tutto anche all'ispettore Scalzi, è lui infatti che si occupa del caso.
La donna, però, non riesce ad arrivare da Scalzi. Viene uccisa e il registratore scompare. I due avvocati sono gli unici che conoscono la storia raccontata dalla signora ... loro e la figlia.
Questo è il problema con il caso della ragazza senza nome: i testimoni fanno una brutta fine, chi sa qualcosa sulla ragazza, viene tolto di mezzo, non si riesce a capire chi sia la vittima.
"Che male poteva fare una che rideva sempre?"
Gli eventi narrati si susseguono molto velocemente, i capitoli sono brevi e sintetici.
La narrazione è veloce e scorrevole ma non coinvolgente al 100% proprio per via di questa super sintesi.
Solitamente amo quando i gialli vanno dritti al punto ma in questo caso è come se mancasse qualcosa.
Non so se ciò è dovuto al fatto che l'autrice non ha fatto in tempo a terminare/rivedere l'opera o se è proprio così che la voleva e quindi è un "problema" del suo modo di scrivere, fatto sta che la narrazione non mi ha convinta totalmente.
Sembra quasi di leggere la bozza, non il libro finito.
Inoltre, lo spazio che viene dedicato al privato dei due avvocati non ha catturato il mio interesse.
La parte riguardante il caso mi ha conquistata molto di più, soprattutto quando a metà libro viene fatta una scoperta che mi ha lasciata completamente di stucco. Non mi aspettavo proprio un tale sviluppo degli eventi. Era da tempo che non mi stupivo così tanto di fronte a un colpo di scena.
Quindi da una parte c'è un'indagine accattivante e dall'altra una narrazione rigida, scarna.
Non boccio questa lettura ma nemmeno la elogio.
Sicuramente è un giallo che stupisce, peccato però per la narrazione.
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