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martedì 18 agosto 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "La ragazza nella nebbia" - Donato Carrisi


Editore Tea
Genere Thriller 

Inizia tutto dalla fine, sessantadue giorni dopo la scomparsa di Anna Lou.
Flores, psichiatra di sessantadue anni, viene chiamato con urgenza nel mezzo della notte. Deve recarsi al lavoro, in ospedale, per stabilire se l'agente speciale Vogel è in grado di intendere e volere.
Magari potrebbe anche scoprire perché ha sui vestiti del sangue ... lui non è ferito e in auto con lui non c'era nessuno.
Vogel lavorava al caso della ragazzina scomparsa.
Anna Lou ha sedici anni e un pomeriggio è uscita di casa per andare in chiesa a fare catechismo ... non è più tornata.
Lei sembra una ragazza modello, sul cellulare ha solo cinque numeri, frequenta solo le persone della comunità religiosa di Avechot. Una figlia perfetta ... forse troppo perfetta.
Nasconde qualcosa?
C'è qualcosa di losco dietro quella comunità religiosa che si autogestisce e controlla il paese?

👉 Il libro ci porta avanti e indietro nel tempo ma non è complicato seguire la storia, è facile districarsi fra i vari salti temporali.

👉 L'ambientazione è descritta in generale ad inizio libro. Avechot, un paese alpino con boschi, una valle e un fiume. Il paese fa da sfondo alle vicende ma non è parte fondamentale del testo.

👉 L'autore è molto abile a far insospettire il lettore. Crea varie piste che nel corso della storia smentisce dopo aver instillato il dubbio nel lettore. Tuttavia, parte della soluzione del caso l'avevo intuita .. a fine libro però, quando rivela un particolare importante.

👉 Intrigante il modo in cui Carrisi intreccia personaggi ed eventi. 

👉 Ed ora la parte dolente! Mentre leggevo pensavo: "che bello, l'autore ha scritto un libro denuncia contro i media e la polizia corrotta". Nel libro, infatti, si vedono i giornalisti manipolare la verità per renderla più appetitosa, li si vede rovinare letteralmente una persona e a carico di questa non ci sono indizi tali da additarla come colpevole. 
Nella storia le persone sono ipnotizzate dai media, credono in ciò che loro gli dicono essere la verità. E la polizia non pensa a trovare la ragazzina ma a come usare il caso per attirare fama e prestigio.
Media e polizia non sono interessati a salvare Anna Lou ma ad attirare l'attenzione, a discapito anche degli altri.
Poi però ...

👉 Il finale. Ha rovinato tutto!
Ero entusiasta del fatto che il libro mostrasse il lato oscuro dei media e della polizia ma poi arriva la conclusione e ... niente, il vuoto. Con quella conclusione l'autore ha mandato all'aria tutta la storia. Un vero peccato.

👉 Vogel è poi il protagonista più odioso mai incontrato nei libri! Altro che eroe, un impostore, un manipolatore! Ha delle idee geniali ma non gli interessa risolvere il caso, solo attirare l'attenzione, fare bella figura. 
L'autore è stato troppo clemente con lui, meritava di peggio ...

Un libro che mi ha lasciato l'amaro in bocca e mi ha delusa con il suo finale.
Peccato perché poteva essere una bella storia, in grado di aprire gli occhi e invece ... alla fine manda un messaggio orribile ... orribile forse perché fin troppo reale.

62 commenti:

  1. Elisa Erba #ladredilibri

    Una trama imprevedibile in cui nulla è come appare, costante la fusione e lo scambio tra vittime e carnefici.
    Un investigatore atipico come protagonista. Uomo opportunista senza particolari capacità professionali se non quelle di trarre il massimo beneficio da ogni situazione. Un uomo che sguazza nelle torbide acque della giustizia e del giustizialismo, dal quale cerca di trarre massimo vantaggio anche a discapito di innocenti.
    Thriller intelligente oltre che avvincente.
    Dietro alla stesura di questo romanzo ho colto anche il desiderio di denunciare i media, considerati uno strumento di manipolazione. Attraverso l’uso incorretto che ne viene fatto, molto spesso ci viene fatto credere il contrario di ciò che è la realtà dei fatti. Veniamo risucchiati da un vortice in cui realtà e finzione si mischiano fino ad arrivare a un punto in cui non si riesce più a distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è.

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  2. Secondo Gold
    La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi

    Questo è  il secondo romanzo che leggo di Carrisi. La storia mi ha subito appassionata.
    Da madre mi sono immedesimata nella storia della scomparsa di una adolescente Anne Lou.  Il protagonista che più mi ha colpito (ovviamente ) è  l' agente speciale Vogel, incaricato  dell' indagine. Puntiglioso e meticoloso, sembra più  una star della televisione  che un investigatore .
    Il finale, come ogni buon thriller, ha il solito colpo di scena imprevisto che tiene con il fiato sospeso4 il lettore fino all'epilogo della storia.
    Consigliatissimo

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  3. Questo libro ti tiene incollata alle pagine e te lo fa letteralmente divorare: non sono tanto i colpi di scena quanto il desiderio di scoprire la fine di Anna Lou o, almeno nel mio caso, di capire se le varie ipotesi potevano avere un seguito. La madre della ragazza è un personaggio di sfondo tracciato benissimo, penso che questa sia una delle cose positive di Carrisi: anche personaggi minori che appaiono per poche pagine sono molto ben delineati.
    Il finale è quasi “doppio” e se uno mi è piaciuto l’altro, con la storia dello psichiatra, mi ha un po’ sdubbiato, mi è sembrato un particolare in più abbastanza inutile.

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  4. In questo libro mi è sembrato di notare una certa somiglianza con il romanzo della Tuti. Stesso ambiente, stesso modo di scrivere e quasi lo stesso colpevole. Questo agente Vogel non so se è antipatico se è da ammirare. Anche se freddo e calcolatore, per lo meno si trovava in buona salute a differenza della commissario Battaglia piena di malanni.
    Che dire, il romanzo è scritto molto bene. L'unica cosa è il movente che non mi convince più di tanto, lo trovo molto forzato. Spero che altri romanzi di Carrisi siano meno alla ricerca di originalità e più concreti nella trama.
    Irina Razdobreeva. Ladre di Libri.

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  5. Quarta traccia di agosto.
    Traccia Gold "La ragazza nella nebbia" di Donato Carrisi.
    Recensione di Di Terlizzi Michela


    Longanesi
    373 pagine
    #ladredilibri


    La notte in cui tutto cambia per sempre, così inizia il romanzo di Donato Carrisi.. È una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paesino rintanato in una valle profonda fra le Alpi. Forse è stata proprio a causa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Tutto lascia pensare che sia un banale incidente, infatti Vogel è illeso, ma comprensibilmente sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci sia arrivato. Eppure una cosa è certa, Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, proprio perché sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nel nulla. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico, proprio la specialità di Vogel. Gli interessano ben poco le tracce di dna, o i rilevamenti della scientifica, la ricerca di prove inoppugnabili, però in una cosa è imbattibile, manovrare i media, attirare le telecamere dei telegiornali principali, conquistare le prime pagine dei giornali. Grazie all'attenzione mediatica, può ottenere sempre più fondi per un'indagine altrimenti dimenticata o snobbata dalle istituzioni. Il suo obiettivo è santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro da sbattere in galera, con qualunque mezzo. Sono passati due mesi da tutto questo, e l'agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì? E soprattutto di chi è il sangue sui suoi vestiti?

    Anna Lou è una ragazza "invisibile", con la sua insicurezza di sedicenne timida, dai tratti ancora infantili, minuta con una bella chioma di capelli rossi e le lentiggini su un volto senza un filo di trucco. Una vita letteralmente casa e chiesa, amici poco o nulla, forse solo la coetanea Priscilla, le sue giornate sono così occupate solo ed esclusivamente dalla scuola e dalle attività legate alla bigotta comunità religiosa. Quindi la sua scomparsa inizialmente sembra la fuga da tutto questo, da una madre troppo oppressivamente devota a Dio e da un padre troppo remissivo. Quando entra in gioco l'agente speciale Vogel si capisce che tutto cambia in pochissimo tempo. Da adesso in poi la giustizia non e’ abbastanza accattivante per i riflettori, quello che fa audience è il mostro da sbattere in prima pagina. La priorità diventa trovare il mostro, per avere la totale attenzione del pubblico, avido di servizi in diretta, tali show, opinionisti di prima serata, turismo del macabro con tanto di foto ricordo sulla scena del crimine.
    Nel frattempo Anna Lou e’ scomparsa, forse già morta, ma la sua sorte interessa poco perché lei è solamente la vittima e presto il suo nome sarà dimenticato. In questo gioco Donato Carrisi è un maestro perché nei continui capovolgimenti e colpi di scena, il lettore diventa spettatore, il pubblico che vuole stanare il mostro, segue attentamente piste e prove, alcune anche forzate, solo per vedere la faccia di questo maniaco, questo sadico stupratore. Ma nel frattempo chi si preoccupa di Anna Lou, chi ha un pensiero per le pene della sua famiglia che rimane aggrappata ad una fievole speranza di ritrovarla viva?? Nessuno!! Perché non interessa a nessuno... Carrisi tocca temi sempre attuali che si incastrano e si avvicendano alla perfezione spaziando dal ruolo che gioca l'opinione pubblica sull'immagine della vittima santificata e del, presunto o reale, carnefice fino alla facilità con la quale lo stesso pubblico cambia quella opinione, molto velocemente, senza scrupoli. Come spesso accade nei romanzi di Carrisi, il finale mi ha spiazzato e mi ha lasciato l'amaro in bocca...in effetti non sempre vincono i buoni!!


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  6. 2° Gold di Agosto


    Casata: #LostinAusten 


    " La ragazza nella nebbia ",  Donato Carrisi



    Quando - come me - si sono letti e si leggono millemila thriller, inevitabilmente i profili e le personalità delle vittime tendono ad assomigliarsi, i diversi modi di investigare a coincidere e i modus operandi dei carnefici si amalgamano... e allora, a lungo andare, si va alla ricerca e si spera di trovare quell'elemento, quel quid in più che possa fare la differenza, quel pizzico di sale che riesca a insaporire una minestrina fino a questo momento mangiata troppe volte... e quell'ingrediente qui c'è e lo troviamo sottoforma di prospettiva,  perché in questo gioco magistralmente architettato da CARRISI mentre tu cerchi il killer il killer cerca te...

    A prima vista la trama sembra banale, oserei dire quasi elementare e il ritmo é  lento, ma poi, grazie a colpi di scena inaspettati, prende quell'accelerata che ti fa arrivare all'ultima pagina in un battibaleno...

    " ... perché la verità ci coinvolge, ci rende complici... "




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  7. Il libro nel complesso mi è piaciuto. Una lettura piacevole con qualche colpo di scena e la giusta suspense: perfetto da leggere sotto l'ombrellone. La nota dolente sono, a mio avviso, i protagonisti. Generalmente il lettore tende ad identificarsi con almeno uno loro, ma in questa storia è difficilissimo simpatizzare per qualcuno, fosse anche un personaggio minore, nessuno suscita la benché minima empatia.
    In primis l'investigatore Vogel che, più che cercare verità e giustizia, sembra cercare gloria per sé: arrogante e presuntuoso, sembra sapere e capire tutto ed invece approda al colpevole quasi per caso. Bruno mi sembra davvero un pivello al limite della stupidità, sembra intuire qualcosa ma non muove un dito per fare qualcosa di concreto. Non parliamo poi della procuratrice e della giornalista, entrambe prese da sé stesse. Ed infine il professore e la famiglia: la sua ingenuità è falsa ed è facilmente intuibile. Il finale abbastanza sorprendente ma, secondo me, un po' monco...forse avrei scritto un po' meno e lasciato spazio per una possibile prosecuzione della storia.

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  8. Casata #bambinisperduti

    Traccia Gold

    Donato Carrisi – La ragazza nella nebbia

    Pagine: 373


    Libro assolutamente deludente. La storia narrata da Carrisi aveva tutti i propositi per essere interessante, ma risulta sviluppata molto male.
    La vita di questo megalomane agente speciale Vogel lascia spazio a molti dubbi, sia sulla sua moralità, ma anche sull’autore in sé. Dovrebbe essere una storia ambientata sulle Alpi, ma non vi è nessun elemento che le richiami: a partire dalla tavola calda aperta h24, o il motel abbandonato sulla strada… Sembra quasi che il nostro Carrisi non abbia mai visto le montagne italiane se non attraverso pessimi documentari americani.
    Le descrizioni sono nel complesso superficiali, dove si perde più tempo a descrivere il vestiario dei personaggi che ad aiutare il lettore ad entrare nella narrazione attraverso la loro fisionomia.
    Vari elementi narrativi sono poi messi a casaccio, quando avrebbero potuto aiutare a dipanare la storia: un caso palese è quello della “setta religiosa”, un elemento interessante che non viene approfondito, o il caso di un suicidio buttato lì in una conversazione, senza alcuna ragione o collegamento.
    Ennesima nota negativa riguarda lo squallore nello descrivere le figure femminili: ragazzine civettuole che si mordono le labbra, catalogate solo in base alle dimensioni del loro seno o della loro inferiorità rispetto ai protagonisti maschili. Una delle tante frasi degne di merito arriva a far riferimento al ciclo mestruale: «Sentiva comunque di essere lo strano tizio allampanato che viveva tra loro due [madre e figlia], che si radeva la faccia e non le gambe, che non scattava per un nonnulla una settimana al mese e saltuariamente cercava di dire la propria». Una povera vittima in sostanza.
    La conclusione del romanzo risulta al livello del resto della narrazione: pessima.
    Bocciato su tutti i fronti.

    Denise Vianello

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  9. Simona Anelli

    Casata Ordine della Fenice

    2ª gold di agosto

    Donato Carrisi “La ragazza nella Nebbia”

    P.373

    Questo romanzo mi ha presa dalla prima all’ultima parola.
    Non sono riuscita ad abbandonarlo, nonostante la tematica in sè non mi sia piaciuta perché provo quasi dolore fisico nel sentir trattare certe tematiche, ahimè, fin troppi reali e crude.
    Purtroppo mi sarei aspettata un ribaltamento delle vicende nel finale, invece Vogel sì è dimostrato subdolo e manipolatore. Non dico che la
    Trama dia scontata ma il
    Finale ad un certo punto è quasi prevedibile.
    Lo stile narrativo mi è piaciuto molto, il Linguaggio è scorrevole ma vista la tematica lo consiglio solo a chi non si lascia troppo prendere o suggestionare.
    Comunque lo promuovo.

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  10. Casata Lost in Austen
    Questo libro mi ha conquistato subito e nel complesso mi è piaciuto tanto che lo consiglierei, anche se il finale mi ha deluso. La storia è veramente ben costruita e lascia spazio a tantissime ipotesi che tengono il lettore incollato per saper come andrà a finire. I personaggi, a partire da Vogel, risultano tutti un po’ antipatici e l’unica a destare simpatia è la vittima, Anna Lou, di cui però nessuno si cura. Vogel, il responsabile delle indagini, non la cerca neanche, nella sua spasmodica ricerca di un colpevole da dare in pasto “al suo pubblico”. Purtroppo per lui non è l’unico conoscitore delle tecniche di manipolazione delle masse e in un Dibattito tv, accuratamente orchestrato, cerca di giocarsi le ultime carte a suo favore. Peccato che poi Carrisi non scrive nulla dell’attesissimo confronto Vogel-Martini, ma conclude con un finale veramente banale e scontato, che lascia l’amaro in bocca.

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  11. #ordinedellafenice

    Romanzo dalla struttura classica e circolare. Si svolge in una manciata di ore e si apre e si chiude con lo stesso personaggio che ci ha introdotto nella narrazione. In queste ore è racchiuso un racconto di due mesi di indagini per la scomparsa di un'adolescente che vive in un paese di montagna, Anna Lou. Il detective incaricaro delle indagini si chiama Vogel ed è la principale voce narrante anche se i continui flask back portano anche ad un cambio di prospettiva che porta a raccontare gli stessi giorni con diverse prospettive. L'investigatore è famoso perché sfrutta il potere dei media per indirizzare ed accelerare le indagini. Il romanzo traccia la stampa e i media come i veri cattivi che possono distruggere la vita delle persone. In realtà alla fine si scopre che sono stati abilmente manipolati non tanto dall'investigatore che aveva a cuore la verità e non solo il suo prestigio, ma dal colpevole che ha agito per tornaconto personale. Questo a mio parere è ancora più agghiacciante delle spintarelle della polizia...perché chiunque, con una buona preparazione, può manipolare la realtà e imporre una memoria.
    Il movente l'ho trovato un po' debole se non gli si associa comunque una forma di pazzia per la costruzione di tutta la messa in scena.
    Nel complesso mi è piaciuto e penso che ne leggerò degli altri.

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  12. #bambinisperduti
    Cristina Atzeni
    Carrisi scrive un thriller ambientato nelle Alpi italiane.
    Ci racconta di una piccola e tranquilla comunità che viene travolta dalla sparizione di Anna Lou Karstner ma soprattutto dai media.
    In questo libro Carrisi da una particolare importanza a come un caso diventa mediatico grazie all'intervento di un professionista, Vogel.
    In sintesi il protagonista non ha scrupoli, non sapendo indagare sfrutta i media per accontentare il pubblico scegliendo un capro espiatorio (in questo caso il prof. Martini) per darlo in pasto all'opinione pubblica.

    Premetto che leggerei qualsiasi cosa di Carrisi, anche in questo caso mi ha portato a fare supposizioni solo per farmi capire (solo nelle ultime pagine) due cose:
    1. Io non ho proprio la stoffa del detective (Carrisi non aiuta).
    2. Il mostro è sempre tra noi, il mostro è l'anonimo.

    Mi è piaciuto quasi tutto, l'emulazione, la descrizione della freddezza di Vogel, come è stato articolato il caso, MA, c'è un MA enooormeee: poteva sicuramente scrivere qualche riga in più sul suicidio della mamma di Anna Lou e poteva dare più importanza alla confraternita di fanatici (magari una setta colpevole non sarebbe stato il finale perfetto ma avrebbe dato un tocco in più a tutta la storia).

    Dony sei bravo ma questo libro è lontano dall'immensità de "Il Suggeritore"

    P. S. Non guardate il film, è una ciofeca!

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  13. #bambinisperduti 🌟🌟🌟🌟 su 5

    Una fredda notte d'inverno il racconto ha inizio con un banale incidente. L'agente speciale Vogel esce di strada con la sua auto, non si è fatto nulla ma è sotto shock e sporco di sangue Poco a poco ci racconta l'episodio della scomparsa di una ragazzina avvenuto due mesi prima e di cui lui si era occupato, dando all'opinione pubblica ciò che voleva: il mostro. Mostro che poco dopo è stato scagionato in quanto non colpevole del fatto. Fino al colpo di scena finale.

    Fino alla fine questo romanzo mi ha depistata, infatti il finale mi ha abbastanza sorpresa. Non so chi dei due, l'agente speciale o il mostro, sia stato più bravo a manipolare i media e l'opinione pubblica. Trama ben costruita, anche se mi lascia perplessa il movente del delitto e la costruzione studiata a tavolino di esso, personalmente lo trovo poco probabile e verosimile. Ma nel complesso questo thriller mi è piaciuto.

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  14. Martina Granella
    Lost in Austen

    Non essendo il primo libro di Carrisi che leggo mi ha un po' deluso.
    Non è riuscito a prendermi veramente l'ho trovato un po' lento.
    Nonostante il finale sia stato per me inaspettato, la trama generale è abbastanza scontata e poco originale.
    Originale potrebbe essere il personaggio dell'agente Vogel che non si preoccupa di prendere in considerazione le prove ma solo il suo istinto e media.

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  15. Casata: Bambini Sperduti - Rossana Giacon

    Secondo libro che leggo di Carrisi.....e correrò subito a leggerne un terzo. Piaciuto tantissimo sin dalle prime pagine. Vogel (ho visto che nel film è interpretato da Toni Servillo e secondo me ci sta benissimo. Adattissimo al cappotto in cashmere) mi è stato fin da subito antipatico, con le sue manie di visibilità mediatiche. E proprio a causa di questo suo aspetto ho sottovalutato il suo intuito investigativo. E invece ci aveva visto giusto. Bella la tensione, bello l'andare avanti e indietro con la storia, cupi i personaggi....non so' perchè ma mi sono immaginata che fosse sempre buio (sera/notte) Unica pecca del libro, per me, è il tema, non mi piace leggere di ragazzini.

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    1. e poi povera anna lou, nessuno, a parte i suoi genitori, teneva davvero al suo ritrovamento

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  16. Le Lost in Austen
    Manuela Bertuccelli

    Un giallo con tutti gli elementi al proprio posto. Una ragazza che scompare, un indagine della polizia, media e giornalisti che parlano del caso, una risoluzione apparentemente semplice, e il colpo di scena finale.
    con una scrittura buona e fluida le pagine si susseguono, a mio avviso, in maniera piatta, troppo piatta. Come nel titolo, sembra che il romanzo sia ovattato dalla nebbia. Un po' dopo la metà il libro prende una piega interessante per poi cadere rovinosamente sul finale. Premesso che in alcuni momenti ho dubitato che il libro lo avesse scritto lo stesso Carrisi, non capisco come si possa pensare a un finale del genere. Ammesso e concesso che l'emulazione è cosa ben reale, in questo caso diventa veramente inverosimile. Pur essendo un romanzo, mi torna difficile che le cose possano andare perfettamente, senza sbavature come uno le pianifica. La vita è fatta di imprevisti e sbavature, e qui non ce ne sono state, mai! Culo? Ho apprezzato, come dicevo, la buona scrittura e il personaggio di Vogel, manipolatore e cinico fino alla fine.

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  17. https://www.abookslife.it/blog/reviews/la-ragazza-nella-nebbia

    #LostinAusten
    Francesca Rossi

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  18. Una storia che si legge velocemente, senza intoppi e con la voglia di scoprire cosa è accaduto alla povera Anna Lou, un poliziotto accattivante ma con qualche macchia, un sospettato che convince lasciando qualche dubbio sulla sua personalità, personaggi interessanti e ben caratterizzati, un finale che però non mi ha convinta del tutto, che mi ha dato delle risposte per carità, ma non così soddisfacenti.
    Avete presente quando passate davanti ad una pasticceria e vedete un dolcetto pazzesco che non potete non mangiare. Lo desiderate, immaginate un ripieno a sorpresa nascosto lì dentro, lo afferrate, iniziate a mangiarlo e vi convince, quando arrivate alla fine eravate sicuri fosse il dolce perfetto ma qualcosa nel finale non vi ha convinto così continuate a pensare che sia strepitoso ma non perfetto.
    Questo è quello che è accaduto a me, ma ciò non toglie che sia uno dei mistery più gradevoli che abbia letto e sono curiosissima di vedere il film, che mi chiama da un po'.

    #lostinausten
    Su Facebook Baba Bandoli Cravero

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  19. Ordine della Fenice

    E’ il secondo romanzo che leggo di questo autore dopo La casa delle voci, e anche questa volta non mi ha deluso!

    Ho trovato la narrazione intrigante, avvincente e soprattutto scorrevole!

    Riassumere il romanzo non è semplice perché chiama in causa personaggi e circostanze che vanno lette e seguite per essere capite e poi ricollegate tra loro.

    La particolarità di Donato Carrisi secondo me sta proprio nel fatto che riesce a stupirti in ogni capitolo: ogni volta che sembra essere sul punto di aver scoperto qualcosa d’importante o anche il nodo della trama ecco che compare quel qualcosa in più che rende la narrazione ancora più intrigante. Inoltre, tutto ciò che si aggiunge, a mio avviso, è inserito nel posto e nel momento adatto.

    “Ma ancora una volta decise che non avrebbe distrutto il contenuto della cassetta, perché certi affetti erano difficili da scordare.” Ho evidenziato questa frase soprattutto perché la fine mi ha lasciata senza parole. Non avrei mai capito quel particolare o meglio, non mi sarei mai aspettata che la storia prendesse questa piega soprattutto in vista del fatto che chi pensa questo, è una persona ‘apparentemente’ per bene.

    Sono davvero soddisfatta di questa lettura! Grazie

    Viviana C.

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  20. Emma Guidi
    Casata Ladre di libri
    Questo è il primo libro di Carrisi che leggo, mi avevano parlato molto bene del Suggeritore ma nonostante avessi comprato il libro alcuni anni fa, non l’ho ancora letto. La ragazza nella nebbia non mi è piaciuto molto perché ci ho trovato troppa confusione e soprattutto sembra quasi che la scomparsa della ragazzina sia marginale rispetto alla voglia di protagonismo dell’investigatore agente speciale Vogel (veramente antipatico, manipolatore e arrogante). È una denuncia della stampa e dei media che usano qualsiasi mezzo pur di manipolare a proprio vantaggio le notizie e sbattere il mostro in prima pagina anche se così distruggono la vita delle persone. Non mi è sembrato credibile neanche come si è concluso troppo improbabile.

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  21. Traccia gold 2 di Agosto
    Casata #ordinedellafenice

    Non ho letto nient'altro di Carrisi, quindi non ho un metro di paragone per poter dire se sia allo stesso livello degli altri, tuttavia non mi è affatto dispiaciuto.
    È un thriller molto coinvolgente ed avvincente che invoglia al lettore al seguire il corso della storia pur di riuscire a sbrogliare il caso.
    Mi sono piaciuti l'intrecciarsi delle vicende dei protagonisti e il cambio da una linea temporale all'altra, espediente che secondo me incentiva ancora di più a proseguire nella lettura, mettendo curiosità.
    Andrò controcorrente ma Vogel come personaggio non mi è dispiaciuto, caratterizzazione 'insopportabile' a parte rispecchia molto bene certe persone della vita reale che nell'ambito poliziesco sono più attaccate ad avere visibilità grazie ai mass media anziché ai casi in sé.
    Peccato per il finale, voleva essere un colpo di scena ma l'ho trovato leggermente non-sense dato che un serial killer di certo non smette con il proprio operato soltanto a causa di una malattia.

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  22. Casata:Ladre di libri
    Lord Bayron
    Rossana Gnasso

    Al termine del libro, come durante tutta la lettura ti rimane un senso di freddo e di disagio. Senti il male addosso. Il male assoluto, quello che impersona colui che uccide, il male del tradimento di una donna, di un amico, del vicino di casa, di colui o colei di cui ti fidavi, della comunità in cui vivi. Il male dell'avidita` che trasforma gli uomini nel profondo e tuttu travolge e stravolge. Il male genarato dalle parole dette e di quelle taciute. Lasciare Avechot è un bene. Ma forse non basta.

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  23. È il secondo libro che leggo di Donato Carrisi e non c'è niente da fare questo scrittore mi tiene incollata alle pagine per l'effetto di una pruriginosa curiosità. Carrisi mi rapisce e sotto l'effetto della sua scrittura, già elogiata, divento temporaneamente non disponibile.

    Carrisi costruisce la trama con l'alternanza degli archi temporali rispetto al punto zero. Una tecnica che nei thriller e non solo apprezzo sempre. Si parte dalla fine, sessantadue giorni dopo la scomparsa, da qui i capitoli si alternano su e giù, prima e dopo la data della scomparsa. Un balletto continuo per il lettore, ogni prima e dopo viene descritto attraverso gli occhi dei due protagonisti. Le pagine equamente divise accompagnano il lettore nella raccolta degli indizi, nella loro organizzazione mentale per trovare le risposte: cosa è successo ad Anna Lou? Chi l'ha rapita? È ancora viva?

    Ho provato per i due protagonisti sentimenti alternati. Per Voguel un misto di ammirazione e disgusto, per il professore un misto di pietà, per il modo brutale in cui viene distrutta la sua vita dopo che l'opinione pubblica ha deciso che è lui il colpevole, e paura latente, perché fino alla fine non si è poi così sicuri della sua innocenza. Qua e là troviamo piccolissimi dettagli, alcuni per me inquietanti, che fanno dubitare dell'irreprensibile professore, per poi riportarlo al ruolo di vittima sacrificale. Carrisi costruisce due figure molto simili che si incontrano e scontrano, due peccatori con un grosso difetto, la vanità, il tallone di Achille.

    In questo thriller oltre alla storia mi sono trovata a riflettere su un tema molto attuale: il peso che hanno i mass media nella genesi di un giudizio nei casi di violenza o morte efferata. L'interesse che ha il pubblico per questi casi è il fratello della mia pruriginosa curiosità. L'opinione pubblica può condannare o scagionare un imputato molto, molto tempo prima che ci sia un processo chiarificatore degli eventi. E allora cosa succede alla vita di coloro che sono accusati quando sono sotto le luci dei riflettori? Il giudizio uccide prima che sia dichiarato colpevole o innocente. E se poi si scopre l'innocenza, chi risarcirà l'imputato per la vita che gli è stata distrutta. Forse non siamo tanto diversi da chi lapida, perché di sicuro non vengono tirate pietre, le ferite non sono evidenti, ma quando l'opinione pubblica ha deciso, le pietre invisibili fatte di parole, talkshow, interviste, notizie martellanti, fanno danni ben più peggiori.

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  24. Recensione agosto
    Casata ladre di libri

    La ragazza nella nebbia di Carrisi

    Mi è piaciuto tantissimo questo libro, come un po tutti i suoi romanzi.
    Mi ha tenuta uncollata alle pagine con un certo livello di ansia.
    Duciamo che in certi puntu poteva essere svolto in modo migliore e forse,essere un goccetto più curioso.
    Nel complesso uno splendido thriller che mi è rimasto nel cuore.

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    1. a me è piaciuto di più la casa delle voci ma comunque bello anche questo

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  25. Casata #bambinisperduti. Ottilia Mason.
    Questo libro mi è piaciuto molto. Io sono appassionata di persone scomparse, psicologia dei serial killers, strategie investigative ecc. Quello che non riesco mai a capire è: che fine fanno quelle povere vittime. Spesso ci si dimentica di loro nel perseguire questi criminali ed è proprio ciò che succede a tutte le ragazze uccise. Sembra che a nessuno interessi più di loro. Un vero strazio per le famiglie coinvolte. È il secondo libro di carrisi che leggo dopo La casa delle voci e voglio sicuramente leggere altri suoi romanzi.

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    1. a me è piaciuto di più la casa delle voci, prossima lettura: il suggeritore

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  26. Monica Longi
    Ladredilibri
    La ragazza nella nebbia
    Siamo a Avechot,un piccolo paese di montagna. Anna Lou Kastner, sedici anni, non particolarmente bella, dai lunghi capelli rossi e  leggere lentiggini sul viso, timida, minuta e amante dei gatti, è scomparsa. Di lei non si hanno più tracce, eppure Vogel, l’agente del caso, non ha dubbi: non si tratta di un allontanamento volontario ma di ben altro. C’è un mostro e lui è pronto a tutto pur di offrirlo al suo pubblico.
    Il romanzo alterna tra prima e dopo della scomparsa e questo mi ha reso la lettura complicata, non mi piace molto questo tipo di impaginazione nei libri. Anche la storia non mi ha coinvolto molto, un po' deludente e noiosa dal mio punto di vista. Il romanzo è caratterizzato da tanti personaggi e vari sospettati, uno stile  e scorrevole, una trama  che presenta pochi momenti di suspense. Il finale è scontato, già immaginavo come andava a finire. Mi aspettavo di più dopo la casa delle voci.

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  27. Francesca Passaretti
    Casata: Ladre di libri

    “La prima regola è copiare”: questo è l’insegnamento che Loris Martini, professore di letteratura e protagonista del libro, dà ai suoi studenti durante la sua ultima lezione. E mi sembra che lo stesso Carrisi abbia fatto tesoro del consiglio, perché in questo suo libro richiama alcuni tra i più famosi casi mediatici di cronaca nera italiana degli ultimi anni: la scomparsa di Yara Gambirasio, il caso di Cogne e il mistero di Unabomber.
    Questo romanzo ha avuto un grande successo di pubblico ed è stato anche trasposto al cinema; non essendo il thriller il mio genere preferito, fatico a dare un giudizio obiettivo ma personalmente trovo questi libri tutti molto prevedibili: i fatti sono poco plausibili, i protagonisti spesso vengono aiutati da circostanze favorevoli e i personaggi di contorno hanno comportamenti improbabili.
    Qui l’autore inserisce anche la denuncia al “circo mediatico” che si scatena nel momento in cui un caso suscita l’interesse del pubblico ma ho trovato decisamente eccessivo anche questo aspetto: per quanto le persone possano essere attirate dai famosi “5 minuti di celebrità”, non ho mai visto nessuno comportarsi nella realtà come Priscilla, l’amica di Anna Lou, o i vicini di casa dei Martini.
    Nonostante l’autore faccia di tutto per suscitare antipatia nei suoi confronti, non ho odiato il personaggio di Vogel, che invece mi è sembrato uno dei pochi che si svela subito per quello che è: un detective con pochi scrupoli a cui non interessa risolvere il caso ma solo dare il mostro in pasto al pubblico. Ho invece provato fin dall’inizio una scarsa empatia nei confronti di Martini, che ho trovato subdolo e mellifluo ai limiti della viscidezza, e ho trovato subito decisamente inquietante la passione dello psichiatra per l’imbalsamazione, dettaglio che non poteva essere stato svelato per caso e che quindi mi ha fatto prevedere il finale.

    Link alla recensione completa: https://www.goodreads.com/review/show/3524216584

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  28. "La ragazza nella nebbia" di Donato Carrisi

    Longanesi Editore, 2015
    373 pagine

    La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi.

    "La notte in cui tutto cambiò per sempre iniziò con lo squillo di un telefono."
    Una chiamata alle 22:20 di un freddo lunedì sera, fuori casa con - 8 gradi ed una nebbia ghiacciata che avvolge tutto.
    È la Polizia... vogliono che il dottor Auguste Flores li raggiunga subito al piccolo ospedale di Avechot dove, da più di quaranta anni ci svolge la professione di psichiatra!!
    Cosa è successo per richiedere la sua presenza??

    L'incidente, forse è stata proprio colpa di quella nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un profondo fosso.
    Ma Vogel dovrebbe essere lontano da quelle montagne inospitali... e allora, cosa ci fa ancora lì??? Perché quell'incidente?
    La Polizia se lo chiede... Vogel è illeso, ma sembra sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato... e soprattutto, visto che non è ferito... di chi è tutto il sangue che ha sui vestiti?? 😥

    Il dottor Flores riuscirà ad entrare nella mente dell’agente e a chiarire l'accaduto??
    Quindi tra ricordi confusi, risposte ambigue e continui flash back si passa da una prospettiva ad un'altra.
    Tornando soprattutto a due mesi prima, quando una ragazzina del paese, Anna Lou Kastner dai lunghi capelli rossi e dalle leggere lentiggini sul viso, timida, minuta e amante dei gatti, un pomeriggio esce di casa e scompare nella nebbia.... di lei non si hanno più tracce.
    Ad occuparsi del caso stranamente arriva proprio l'agente speciale Vogel, che come suo solito trasforma il caso da allontanamento volontario, a caso di rapimento e, da lì a breve in un colossale caso "mediatico", un vero e proprio show. Lui ama manovrare i media, attirare le telecamere e conquistare le prime pagine!!
    "Prima Santificare la vittima, poi scovare il mostro e alla fine, sbatterlo in galera... usando qualsiasi mezzo!!"
    È questo il suo gioco, è questo il suo modo di lavorare! Stop.
    Ma sono passati due mesi da tutto questo... cosa ci fa ancora lì? 🙄

    Allora... a me il libro è piaciuto tanto... infatti una volta iniziato non riuscivo a staccarmi e rimanevo incollata alle pagine... ma è una cosa normale per i libri di Carrisi 😊
    Il personaggio Vogel è odioso, un approfittatore egoista che pensa solo a se stesso e alla sua carriera 😡
    Avrei voluto saperne di più dell'agente Borghi 😊
    E il finale??
    Carrisi riesce con maestria a regalarci un finale a sorpresa, quando pensi di aver capito tutto SBAM ti cambia le carte in tavola e stravolge le tue certezze!!! 😀 Consiglio 👍🏻

    "«La nebbia fa sparire le persone: sappiamo che sono lì, ma non possiamo vederle... "

    ⭐⭐⭐⭐⭐

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  29. premetto che adoro Carrisi e quindi appena ho visto questa lettura Gold mi ci sono fiondata con piacere e ho riletto il libro comprato appena era uscito. Come sempre Carrisi è molto Abile nel creare una trama che ci tiene incollati alla pagina, che ci fa credere di aver capito tutto per poi farci piombare nel dubbio più assoluto dopo qualche pagina. Devo ammettere che Vogel è veramente odioso e spregevole e forse mi sarei aspettata un finale diverso.

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    1. si è davvero concentrato al massimo per fare un protagonista così antipatico :P

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  30. Luana Cibin

    #LostinAusten

    È il primo libro di Carrisi che leggo e l'impressione è stata ottima! Mi è piaciuta molto la trama, ma soprattutto ho apprezzato i salti temporali.
    Vogel è un personaggio veramente fastidioso, non so se sia un personaggio ricorrente o presente solo in questo libro. In ogni caso mi è piaciuto il fatto che la distinzione buoni/cattivi non fosse scontata.
    Sicuramente sono invogliata a leggere qualcos'altro di questo autore.

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