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giovedì 6 agosto 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "Un'estate con la strega dell'Ovest" - Kaho Nashiki


Editore Feltrinelli
Genere Narrativa

Mai viene portata via da scuola dalla madre.
Qualcosa di brutto è appena successo.
Questo fatto riporta alla mente di Mai dei ricordi, legati a quel mese trascorso insieme a sua nonna.
All'epoca aveva tredici anni e Mai non voleva andare a scuola, motivo per cui la madre l'aveva porta dalla Strega dell'Ovest, sua nonna.
Fu in quel periodo che Mai scoprì i "poteri" della nonna (una vasta conoscenza in fatto di erbe, rimedi e qualche dote divinatoria).
Durante quel mese, passato in mezzo alla natura, in una campagna giapponese ai piedi di un monte, Mai si disintossica dalla frenesia della città e inizia il suo apprendistato di strega.
Innanzitutto, quando ho letto "strega" e "poteri magici" mi aspettavo una strega vera e propria con tanto di incantesimi e pozioni, quando poi ho letto come stavano veramente le cose, sono rimasta delusa.
Un po' tutto il libro mi ha delusa.
La narrazione è lenta, molto lenta. Pone l'attenzione su ogni minimo, banale movimento dei personaggi. 
Quando ho letto la parte dove viene raccontato per filo e per segno che Mai e la nonna fanno la marmellata ... pensavo non finissero più! Una marmellata infinita! Volevo entrare nel libro per aiutarle così da passare oltre ma anche ciò che viene dopo non è molto interessante.
Non ci sono eventi. Si basa tutto sui dialoghi e la descrizione di quei pochi movimenti che fanno, tipo gettare la spazzatura! Sì, viene descritta con tanto di minuziosi dettagli, l'azione di buttare fuori la spazzatura.
Questo è un libro riflessivo più che dinamico, cosa che io non ho apprezzato. 
I tre racconti finali sono la parte migliore, brevi e meno puntigliosi. La storia di Blackie, il cane della nonna, è dolce e triste ed è un mezzo attraverso cui Mai e sua mamma hanno parlato dell'amicizia e della fedeltà.
Un aspetto positivo di questo libro è che fortunatamente è breve (anche se non sembra, durante la lettura avevo l'impressione di non arrivare mai alla fine).
Se amate i libri rocamboleschi, dalla trama ricca ... evitate questo libro.
Se invece preferite storie su cui riflettere, ecco allora questa lettura potrebbe piacervi.

Qui sotto, i commenti finali della lettura di gruppo.

85 commenti:




  1. 1° Gold di Agosto 


    Casata: #LostinAusten 


    " Un'estate con la strega dell'Ovest ",  Kaho Nashiki


    Non amo i libri corti... e questo lo è ( 141 pagine! )

    Non amo le raccolte di racconti... e questo, nel suo piccolo, lo è... ma questo librino di racconti mi ha letteralmente conquistata, strappandomi il cuore ( e qualche lacrima ) e facendomi innamorare della nonna di MAI 😍

    È un romanzo dolce, tenace nella sua fragilità, delicato nella sua forza, capace di un coinvolgimento totale nei dialoghi che si instaurano fra la nipotina insicura e la saggia nonna inglese...

    Loredana e io abbiamo avuto l'immensa fortuna di avere una mamma come la nostra, ma quanto avrei voluto avere una nonna così... una nonna capace di diventare una cura... una nonna capace di regalarti la chiave per farti capire come trovare la forza dentro di te con poche semplici parole...

    Dal profondo del cuore mi sento di dire: " Ti voglio bene, nonna di MAI " e nel silenzio che segue sento : " I know " e mi sento un po' più serena ❤



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  2. Casata #bambinisperdu


    Chi non vorrebbe iniziare un apprendistato in stregoneria in modo da saper contrastare tutti i problemi che la vita ci para davanti?
    É proprio quello che pensa Mai, una tredicenne che non si trova bene nella scuola che frequenta e fa fatica a coltivare delle amicizie. Proprio per questo la mamma decide di farle passare una vacanza in campagna dalla nonna. E sarà proprio la nonna a farle iniziare un “corso di stregoneria” per fortificare la sua forza d'animo, che non è altro se non una serie di consigli per poter affrontare meglio le sfide di tutti i giorni.

    Ho trovato questo libro molto dolce e armonioso anche se a livello di trama non mi ha appassionata...non è certo una di quelle storie che si leggono per rimanere con il fiato sospeso. Ho apprezzato però il senso di calma e pace che si respira in campagna dalla nonna. E dico, si respira, perchè in quasi tutte le pagine sembra di trovarsi proprio lì nel giardino con Mai ad annusare il caprifoglio, la canfora o a mangiare fragoline di bosco (io poi, le adoro!)
    Certe parti sono molto utili se si vogliono mettere in pratica dei consigli sul giardinaggio o sulla cura della casa, e devo ammettere che ho tanto invidiato Mai perchè avere una maestra di vita come la nonna non è mica da tutti. Io che vengo da questo mondo frenetico e ricco di tecnologia, che è ovunque intorno a noi e non ci abbandona mai, avrei davvero voluto fare un tuffo nel libro e ritrovarmi in quel mondo sospeso, dove le occupazioni quotidiane e la meraviglia della natura riempiono l'intera giornata e...pure l'anima.


    È un libricino che si legge velocemente e che comunque lascia un bel messaggio e può essere utile per trovare un po' di conforto se stiamo affrontando un periodo un po' sotto tono.

    Anna Debiasi

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  3. 1ª gold di Agosto
    Casata Ordine della Fenice

    Ero molto attratta da questo titolo, pur non sapendone nulla.
    L’inizio mi ha entusiasmata.
    Poi però ... che la lentezza sia con noi. Tutto veniva descritto nei minimi particolari. Ogni movimento, ogni minima preparazione, ogni gesto.
    In particolare il racconto e la descrizione della preparazione della marmellata mi stavano facendo desistere dal terminare il libro, che pur essendo breve, è stato infinito. Purtroppo non ho gradito questa lettura per la lentezza estrema. Non stronco la lettura perché si tratta di un giudizio puramente personale, visto che amo i romanzi più movimentati.
    Nel finale migliora decisamente perché la narrazione diventa più veloce.

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  4. Elisa Salerno - Casata dei Bambini Sperduti

    Libro molto particolare, del quale ho apprezzato abbastanza lo stile, ma non l'organizzazione e i "lasciati in sospeso".
    Lo stile molto descrittivo mi ha catapultato nella vita delle protagoniste e mi ha trasmesso il messaggio che per poter ragionare su un problema, la via migliore è quella di dedicarsi a una serie di lavori manuali semplici che permettono alla mente di avere un insight, così da trovare una soluzione. Questo aspetto credo sia caratteristico della cultura orientale, data la forte credenza nello Zen.
    Ciò che non ho apprezzato sono stati
    1) la presenza degli altri racconti, sia per quanto riguarda la loro posizione sia per i contenuti: potevano essere inseriti all'interno del racconto principale e non arricchiscono la trama.
    2) le molte cose lasciate in sospeso, in particolare l'aspetto della sensibilità di Mai. Non ho molto capito questa sua "specialità" e avrei preferito fosse più approfondita, così come i rapporti con i genitori e i problemi scolastici, oppure il risentimento verso Genji.
    In conclusione, dalla lettura della trama mi aspettavo qualcosa di diverso e la presenza della cultura orientale zen non basta a valutarlo positivamente.

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  5. Primo Gold  del mese di Agosto Un' estate con la strega dell'ovest
    Ellen Bosa  bambini sperduti

    Mi sono immersa in questa splendida e delicata storia e mi sono sentita parte del racconto, diciamo mi sono fatta coccolare. Mai ha bisogno di aiuto  e lo trova  grazie alla nonna materna, lei  ha saputo infonderle  coraggio e creare un legame che va dritto all'anima. Mi sono piaciuti i suggerimenti  le parole non dette, quegli  sguardi complici che la nonna ha saputo con grande magia trasmettere alla nipote. Poi mi è  piaciuto molto l'episodio  quando  Mai riesce senza saperlo a trovare il fungo fantasma. E io come lettrice penso sia un" toccasana per l'anima", sarà  che il momento per leggerlo  e' stato quello più  adeguato al mio stato d 'animo.
    Lo consiglio a chi sente la voglia di emozionarsi nell'anima.

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    1. che bello che ad alcuni di voi sia piaciuti, non è stata una delusione totale

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  6. Questo libro ha un'aura magica, mi ha donato pace e serenità. Per avere poteri magici c'è bisogno di una certa dose di forxa interiore. Bella la riflessione sull'anima e il corpo in un'atmosfera onirica tipicamente orientale. È una storia lieve e significativa che scalda il cuore.
    Belle le descrizioni dei paesaggi cin le risaie e i cedri, in un'atmosfera incantevole tipo Heidi.
    La nonna ha una personalità particolare, mi piace molto la sua capacità di immaginazione . Un libro malinconico ma sofisticato, nonostante privo di un vero intreccio, è stato interessante e avvolgente, mi ha ricordato un po' il fascino dei film muti. Belle le tre storie finali.

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  7. Ultimamente ho letto diversi libri di autori giapponesi che non conoscevo, su suggerimento del gruppo di lettura di cui faccio parte, e mi scopro sempre piacevolmente sorpresa e rilassata dopo la loro lettura, cosa che è successa anche in questo caso. Questo romanzo è una facile dolce e malinconica nello stesso tempo, una storia che ci descrive un legame speciale tra una nonna e la nipote. La ragazzina attraversa un momento molto particolare della sua vita e la nonna riesce a sostenerla e a darle fiducia in se’, impegnandola in un fantomatico allenamento da strega che in realtà le insegnerà ad essere più consapevole delle proprie risorse e delle proprie capacità. Sarà così la piccola Mai imparerà a svolgere piccole mansioni casalinghe e a rendersi e sentirsi utile, riesce a trovare un suo ruolo importante nella casa della nonna e acquisisce autostima e forza. Un romanzo molto delicato e tenero che ho letto tutto d’un fiato.
    Ultimo particolare degno di nota: descrizioni del paesaggio straordinarie, mettono una pace e una serenità che i giapponesi sanno infondere in modo esemplare.

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  8. #lostinausten

    Ho sempre un po'di riluttanza quando mi appresto aleggere un giapponese, spesso non li capisco e li trovo lenti. In questo caso invece ho trovato questo libro (racconto lungo...) molto coinvolgente e scorrevole. Sono riuscita in così poche pagine a provare empatia per i personaggi: una nonna meravigliosa che, come spesso le nonne fanno, sa andare oltre ai genitori, riportando Mai ad avere fiducia in se stessa; una ragazzina in difficoltà per le grandi prove della vita (a quell'età essere il punto debole in una scuola e devastante); una mamma che forse è un po'troppo distante (ma chi può dire a una mamma come fare il suo mestiere?) E un papà che all'inizio sembra solo un'ombra lontanaa che alla fine è il perno della famiglia. Non ho capito molto il problema con il vicino di casa, se qualcuna volesse illuminarmi!
    In generale una storia dolce, quasi una fiaba per adulti.
    Carini anche i racconti finali scritti, come specificato alla fine, dopo qualche anno dall'uscita del libro, apposta per questa nuova edizione. Credo aggiungano parecchio alla storia!
    Ecco, forse avrei preferito un romanzo corposo, una storia sviluppata in modo da mostrare qualcosa in più della vita di queste persone soprattutto dopo il trasferimento però nel complesso direi che è promosso!

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  9. Casata Ordine della Fenice

    Finito, l'ho trovato strano è vero che succede poco niente, eppure intrigante e affascinante, magico, questo fatto della nonna che è una strega e tutto questo flashback con la storia prima che morisse, a un certo punto non capivo più se era ancora un flashback o no, però l'ho trovato davvero molto introspettivo e "utile" per così dire, ci sono certe frasi che mi hanno fatto molto riflettere, soprattutto quando Mai racconta come si sentiva a scuola, riguardo di non aver voglia di entrare a far parte di un gruppo e anche quella frase che si ripete quando ha un "brutto periodo" nel racconto alla fine "un pomeriggio d'inverno" "non è una ferita mortale" e anche "sono sicura che non mi metteranno ko." Sono frasi e dialoghi interi che ti danno forza a non arrendersi soprattutto nei momenti più bui.
    E' il secondo libro di un autore giapponese che leggo e devo dire che mi piace molto la loro filosofia zen e il loro modo di scrivere, mi trasmette pace e tranquillità.

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    1. io invece ho scoperto di non amare molto gli autori giapponesi, non mi fanno impazzire

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  10. #lostinausten
    Mi spiace dirlo, ma ne sono rimasta delusa. L’ho amato in partenza, poiché adoro le descrizioni minuziose che si susseguono numerosissime e che subito mi hanno introdotta in un mondo magico, nella sua essenzialità, così ricco di colori, sapori e profumi da sembrare vicino è reale. La nonna, la strega dell’ovest, non è una vera strega, ma usa il tema della stregoneria per avvicinare l’introversa Mai e per iniziare il suo allenamento ad affrontare le difficoltà della vita.
    La mia delusione è dovuta al fatto che mancando una vera trama, ogni racconto, slegato dagli altri, si mostra come una breve favola da cui carpire la morale e la scrittura lenta rende la lettura noiosa. I racconti non hanno in comune sequenzialita’ temporale, ne’ di eventi, ma hanno in comune solo i personaggi che li abitano; personaggi che non ho amato (a parte la nonna): Mai mi è sembrata una bambina viziata e capricciosa, la madre e il padre concentrati solo su loro stessi, il vicino di casa descritto come un uomo rozzo e volgare, da cui tenersi alla larga (non si capirà mai il perché).

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  11. #LadreDiLibri
    Sara

    "Un'estate con la strega dell'ovest" di Kaho Nashiki

    Pagine114

    Mai, protagonista di questo libricino e unico personaggio fin ora di cui io abbia odiato il nome, è una ragazzina piuttosto problematica.
    Non vuole andare a scuola perché a suo dire non riesce a integrarsi nei gruppi che si formano e che si sono coalizzati contro di lei.
    Così la mamma decide di portarla a fare una sorta di vacanza, che rappresenterà un grande viaggio spirituale, a casa della nonna in mezzo alla natura.
    Qui, la strega dell'Ovest inizierà Mai alla magia.

    L'idea di base del libro è carina, il problema serio di questo libro è nella sua esecuzione poi.
    Ci sono fin troppe descrizioni che rendono il tutto molto forzato (e sembra assurdo detto da una che ama King!).
    La maggior parte del romanzo è incentrata sul rapporto nonna-nipote e sugli insegnamenti che la prima rivolge a quest'ultima. Per questo motivo poteva essere un buon libro se presentato in giovane età ma poi lo stile lo rende confusionario.
    Mai mi è stata antipatica per più o meno tutta la storia, è il classico esempio di ragazzina viziata a cui tutto è dovuto.
    La nonna invece è un personaggio molto completo e con tante sfumature da cogliere.
    Diciamo che mi aspettavo un libro intriso di magia, sia perché le ambientazioni orientali hanno sempre quel fascino sia perché parlando di "streghe" quello sembrava.
    Dei tre racconti aggiunti alla fine ho amato solamente la storia di Blackie.

    "Per te è questa la felicità? L'attenzione gli altri rende una persona felice?"

    🌟🌟 1/2

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  12. Rossana Giacon
    Casata: Bambini Sperduti

    Niente da fare, anche con la seconda lettura questa storia non mi ha entusiasmato. E se la prima volta avevo troppe aspettative (lo stavano leggendo in molti e tanti lo avevano apprezzato); questa volta ero troppo prevenuta e non sono riuscita a trovare aspetti positivi. La parola "strega" del titolo richiama alla fantasia ambienti magici che non ho trovato....pensavo più a una cosa tipo "Mago Merlino e Semola". Lettura lenta, troppo riflessiva e non accattivante.

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  13. #ordinedellafenice
    È un libro i cui dovrebbe accadere qualcosa nel mondo interiore dei personaggi più che negli eventi. Mi piacciono questo genere di libri ma questo non decolla. Non succede nulla nella trama e il mondo interiore dei protagonisti è solo abbozzato. È un romanzo fatto per lo più di quadri, immagini ma incomplete. Anche i tre racconti, che pure erano godibili mi hanno lasciato un senso di amaro...sembra che l'autrice non sia riuscita ad inserirli nel romanzo e li abbia aggiunti per allungare il raccontino. Che delusione.

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  14. #OrdineDellFenice Un'estate con la strega dell'Ovest

    Questo breve libricino ci trasporta nella campagna giapponese, nella natura con i suoi ritmi lenti e dolci. Solitamente non apprezzo le descrizioni minuziose, soprattutto dei luoghi, ma qui mi sono piaciute molto. Tutto il libro ha un ritmo lento ma armonico, quindi non mi ha annoiato leggere delle piccole azioni giornaliere svolte dalla nonna e da Mai. Era come guardare un film di Miyazaki, mi ha ricordato "Il mio vicino Totoro" con le bambine che vanno in giro ad esplorare... solo che questa volta stavo leggendo!
    Mi è piaciuta la nonna, anche se ho faticato a immaginarmela inglese, così come ho apprezzato molto il discorso sul rinforzare lo spirito (forse perchè è un aspetto in cui sono carente, ma è anche qualcosa su cui sto lavorando...?), mi piace come la nonna abbia cercato di infondere di "magia" qualcosa che è completamente non-magico, ma comunque senza prendere in giro la nipote. Mi è un po' dispiaciuto che la storia sia una sorta di racconto lungo, che alla fine copre solo 3 settimane di vita della protagonista e non ci dice granchè di quello che avviene dopo...
    I racconti finali, invece, non mi sono piaciuti molto. O meglio, quello sul cane è molto dolce, ma gli altri due sono solamente dei flash sulla vita di Mai e della nonna. Non ho apprezzato il cambio di narrazione (dalla terza persona alle prima persona singolare, perchè?). Li ho letti ieri, ma già quasi non me li ricordo. Al contrario l'atmosfera del libro principale mi accompagna ancora, con la sua pace e l'invito a migliorarsi.
    In compenso, sono piuttosto soddisfatta della lettura, ma non aggiungerò questo libro alla mia shopping list (d'abitudine prendo praticamente tutto in biblioteca e poi compro ciò che mi ha colpito di più, ovvero i libri che so che vorrò rileggere un giorno o che vale la pena per me avere nella mia libreria).

    <3

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  15. Manuela Bertuccelli

    Losti in Austen

    Che dire di questo libro? Se lo avessi dovuto comprare, per leggerlo in solitaria, non lo avrei mai fatto, ma siamo in una challenge, lettura di gruppo, e mi sono detta perché no! In fondo, spesso ho cambiato opinione. Bé in questo caso no! Pur essendo un libriccino, la narrazione è piuttosto lenta piena zeppa di descrizioni inutili che mi annoiano a morte. E odio tantissimo quando c'è la ripetizione continua del nome del personaggio, soprattutto quando nella scena è solo. Nemmeno i personaggi sono troppo convincenti, ma l'ambientazione sì, quella mi è piaciuta e mezzo punticino in più per la copertina.

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  16. Lost in Austen -Giorgi Marina (libro 99/2 di agosto)
    Un racconto particolare che non mi ha entusiasmato. Ho avuto difficoltà a terminarlo. Non ho apprezzato i genitori, che permettono di non frequentare la scuola, non ho apprezzato Mai, ragazzina complessa. L'unica nota positiva la nonna, ma non sufficiente, per me, per apprezzare il libro.

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  17. Lost in Austen
    Martina Granella

    Ho iniziato questo racconto con delle aspettative molto diverse soprattutto sull'argomento stregoneria che in fondo non è quello che si potesse aspettare. È stata comunque una lettura piacevole per il rapporto creato fra nonna e nipote, è sempre bello leggere racconti su quelle nonne che amano tanto i nipoti da insegnargli tanto e lasciare una grande impronta nella loro vita. Non è un libro che mi ha fatto impazzire e forse in autonomia non lo avrei scelto,ma per la lettura di gruppo non mi è dispiaciuto grazie al fatto che visto il numero di pagine, è stata una lettura veloce e scorrevole.

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  18. #Ho un rapporto contrastante con gli scrittori giapponesi, o mi stregano immediatamente oppure non li comprendo.
    Mi piace molto il loro mondo spirituale, ma spesso non riesco ad entrare nella storia e ad anche in questo caso ho fatto fatica a seguirla.
    Sono poche pagine, e il messaggio che vuole trasmettere è importante e bellissimo, una nonna, una strega che insegna alla giovane nipote a diventare un apprendista strega, una nonna che trasmette la sua conoscenza, che aiuta la nipote Mai a trovare la sua strada, nella semplicità della vita in montagna, in una zona dove ci sono poche persone, una zona isolata, che si trova vicino ad un bosco.
    Mai non vuole più andare a scuola e la mamma decide di portarla in vacanza dalla nonna, avere tredici anni e sentirsi fuori dal gruppo, può fare ammalare, ma la terapia giusta è proprio la natura.

    Il racconto è piccino, ma non ho idea se è colpa della traduzione o della scrittura dell’autrice l’ho trovato lento e con pagine intere con delle descrizioni che non portavano nulla al racconto, che non servivano proprio a nulla, avrei preferito conoscere più emozioni e meno descrizioni del nulla,
    Mi dispiace perché la magia c’era e mi avrebbe entusiasmata se ci fosse stato un po di movimento e meno noia.

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  19. Casata: Lost in Austen
    Luana Cibin

    Ho letto questo libro aspettando un colpo di scena, che però non è arrivato. Ho apprezzato le ricette della nonna e la vita lenta che trascorreva sulle montagne. Tuttavia la narrazione non mi ha convinta, non è successo praticamente nulla e anche dopo aver terminato il libro non ho ancora capito cosa Mai avesse contro il vicino di casa.
    Più interessanti i racconti finali, soprattutto l'ultimo.
    Di fatto, però, è una lettura che non consiglierei.

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  20. #ladredilibri
    “Un estate con la strega dell’ovest”.
    Sono sincera se lo avessi visto in libreria molto probabilmente non lo avrei scelto in autonomia.
    Ho sempre paura che si tratti di libri noiosi.
    In realtà mi sono dovuta ricredere.
    Lo definisco una splendida novella,vista la facilità con cui si legge nonostante in alcuni punti possa risultare lento.
    Mai è una ragazzina di tredici anni che decide di non andare più a scuola, una ragazzina triste e sola che non riesce a integrarsi con il gruppo di pari della sua scuola.
    Per questo i genitori decidono di mandarla per qualche tempo a vivere con la nonna, ribattezzata da mai e dalla mamma la strega dell’ovest.
    Mai è una sorta di Heidi ma, a differenza del nonno, qua abbiamo una nonna dolce e premurosa che la “inizia” ad un addestramento da strega per farle riacquistare la fiducia in se stessa.
    Un romanzo dolce, che tratta temi molto forti come l’emarginazione, la solitudine ma anche la responsabilità di portare a termine le proprie scelte.
    Sono contenta di averlo letto.

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    1. io ho fatto il contrario, mi sono lasciata ammaliare ma l'ho trovato noioso

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  21. #lostinausten Alessandra Avoledo

    È stata una lettura tutti sommato veloce e piacevole. Conoscere la nostra protagonista Mai che attraversa un periodo ambiguo e difficile, e lo trascorre a casa in vacanza dalla nonna, la famosa strega dell'ovest è stato divertente e dolce. Quei racconti infilati all'interno del romanzo hanno un po' spezzato secondo me un filone che andava man mano ad annoiare. Non è stata la lettura così travolgente che mi aspettavo. Quando sto per affrontare qualche lettura sul mondo orientale mi aspetto sempre un atmosfera che mi a volga completamente, con questo libro non è successo, ma è stato comunque piacevole. Il legame è l'intesa tra nonna e nipote è molto bello ed è stato trasmesso bene la sensazione di unione. Molti spunti sono stati interessanti gli unici dove potevo immedesimarsi nell ambientazione e cultura giapponese.
    Un libro che ha spezzato un po' i ritmi di letture a volte troppo pesanti.

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  22. Elisa Ventura
    Ordine della Fenice

    Sinceramente ho davvero fatto fatica a finirlo, meno male che era corto! Non sono un amante dei libri troppo descrittivi e in questo non c'è praticamente altro!!!! Pagine e pagine per raccontare per filo e per segno ogni cosa, avrò anche ripassato come si fa la marmellata ma per me è troppo.
    Mi sono piaciuti i racconti, soprattutto quello di Blackie ma per il resto sembra una lezione continua. Mai è una ragazzina solitaria ed egoista, tutto gira intorno a lei, ogni cosa la prende come un'accusa personale. Odia tutto quello che non capisce o che non va come vuole. I genitori non si capisce cosa abbiano fatto nella loro vita perché a quanto pare è la nonna che le deve insegnare a vivere e crescere per ricevere in cambio capricci e indifferenza. Il ringraziamento di Mai all'unica persona che la sosteneva e apprezzava è stato sparire per due anni e ritornare solo dopo la sua morte. Sarò io che non sono riuscita ad apprezzarlo o tra le descrizioni e l'antipatia per Mai mi sono persa, ma non è il mio genere di libro.

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  23. Traccia gold di Agosto
    Casata: #ordinedellafenice / Giulia Della Bona

    Se siete amanti dei romanzi carichi di suspence, colpi di scena ed azione mi dispiace ma questo libro non fa per voi.
    Sapete cos'accade in 140 pagine? La risposta è soltanto una: assolutamente nulla.
    La storia parla di una ragazzina normale che ripercorre l'intero mese estivo trascorso a casa della nonna e viene raccontato nei minimi dettagli il loro rapporto amorevole, costituito da gesti genuini. Probabilmente è per merito di questo legame se il libro non risulta noioso, anche perché senza di esso si tratterebbe di una comune descrizione di faccende domestiche, ricette culinarie e nomi di piante.
    Un punto a suo favore è sicuramente la lunghezza, essendo così breve riesce a non stufare, inoltre la scrittura semplice lo rende scorrevole e leggero.
    Da fan dei romanzi della Yoshimoto, abituata quindi a lunghe descrizioni di vicende ordinarie, non l'ho reputato poi così intollerabile.

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  24. Emma Guidi
    Casata Ladre di libri
    Mia è una ragazzina un po’ problematica che decide di non frequentare più la scuola perché bullizzata dai compagni. La mamma decide di mandarla a vivere per un po’ a casa della nonna dicendole che è la strega dell’ovest. Mia si trova subito a suo agio con questa nonna che finalmente le presta attenzione e amore insegnandole anche che la serenità e la felicità si conquista con le piccole cose. Mia piano piano imparerà ad affrontare i disaggi della
    vita con più calma. Potrà sembrare un po’ troppo lento e a volte troppo descrittivo di cose quasi insignificanti ma io penso che tutto nel libro serve per smussare i tratti troppo spigoloso del carattere di Mia che come tutti dovrà affrontare momenti difficili nella vita. Sul momento Mia non lo apprezza e infatti andrà via da casa della nonna infuriata perché pensa di essere stata tradita,
    ma poi passati gli anni capirà quanto la nonna l’aveva amata.
    Ho apprezzato questo libro perché è pieno di sentimento

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  25. Casata #bambinisperduti - Ottilia Mason
    Esistono libri di 1000 pagine che vorrei non finissero mai. Poi ci sono libri di 100 pagine che non riesco a finire. Credo che la storia sarebbe stata carina se alla fine ci fosse stata una chiusura del cerchio. Un evento che mi fa dire: "ecco perché prima è successo quel fatto!" Invece no. Tutto è raccontato per il semplice fatto che è avvenuto. Certo, la vita è fatta di eventi senza nessuna connessione e magari senza una ragione apparente, ma è per questo che leggiamo libri: per capire meglio il senso di questa vita. Questo racconto mi almeno insegnato una pozione per lucidare l'argenteria ma non so se basta per renderlo di mio gradimento.

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    1. vero, dipende tutto dal testo. Libri lunghissimi sembrano finire subito e altri corti sembrano infiniti

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  26. Casata #bambinisperduti
    (Mariagiulia Munaretto)
    Traccia gold di Claudia
    Titolo: Un'estate con la Strega dell'Ovest
    Autore: K. Nashiki
    (69 libro – 8 libro del mese)

    Devo dire che partivo un po' prevenuta nei confronti degli scrittori giapponesi, che non amo molto. Ma devo dire che questo romanzo mi ha molto coinvolta, proprio per il rapporto tra nonna e nipote che mi ha ricordato molto la mia infanzia. Ho apprezzato la narrazione, seppur lenta in alcuni punti e i “taciti” insegnamenti della nonna alla nipote. Non mi sono molto piaciuti i tre racconti finali che, seppur parte integrante del romanzo, avrei preferito fossero inseriti proprio all'interno del romanzo stesso. Ho trovato i genitori un po' assenti, in particolar modo il padre.

    Voto: 4,75 stelle su 5

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  27. Casata #lostinausten

    Alessandra Acanfora

    Mi ha sorpreso molto. Non me lo aspettavo così diverso nello stile dai libri precedentemente scritti da autori del sollevante. È risultata una lettura veloce e leggera. L'unica peccato, per mio gusto, è che avrei preferito che i tre racconti che ci sono dopo erano degli approfondimenti su alcuni fatti poco chiari del racconto principale.

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  28. #LostInAusten

    Il titolo è accattivante e mi aveva forse preparato a qualcos'altro. La narrazione è quella forse tipica giapponese (mi ha ricordato in parte Banana Yoshimoto): incentrata sulla lentezza dei passaggi, descrizioni di momenti normalissimi. Il primo capitoletto è in effetti solo questo, non accade quasi nulla e quello che succede è al rallentatore. Nel secondo capitolo, quando comincia il discorso sulle streghe, sembra diventare più interessante...ma solo a tratti, si ritorna sempre alle descrizioni di questi attimi infiniti, di attività normalissime, che son narrate però con un filo di gentilezza, candore o meraviglia per le cose quotidiane. La ragazzina è abbastanza strana, non capisco cos'abbia contro il povero Genji, ma il suo rapporto con la nonna è tenero. Le tre storie, complementari a quella principale, seguono la narrazione di piccoli episodi, con quella spolverata di immaginazione (magia?) che si percepisce di più in queste parti forse perché più brevi.
    Un libro che è breve ma che non mi ha portata a leggerlo in una sola giornata o anche due. Stranamente, penso che lo avrei apprezzato di più se la storia fosse stata trasportata in un film d'animazione alla Miyazaki.

    Donatella Zuccaro

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  29. Elisa Erba #ladredilibri

    Questo breve romanzo è un inno alla semplicità, un mondo sospeso dove la magia non ha niente a che vedere con gli elisir o le formule magiche, ma è fatta di costanza, disciplina e forza di volontà. La prosa, in un certo qual modo fiabesca, mi ha ricordato un cartone che adoravo da piccola... Memole dolce Memole. L'ho trovato molto dolce e in un certo senso fragile, per l’ambientazione naturale delicata tra le mille piante di una campagna incontaminata, e per la profonda solitudine di Mai. La nonna sarà la sua chiave per comprendere come trovare la forza dentro di sé: la tenera anziana inglese trapiantata per amore in Giappone le svelerà la magia della natura accompagnandola in un percorso di responsabilizzazione e autoconsapevolezza.

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  30. https://www.abookslife.it/blog/reviews/unestate-con-la-strega-dellovest
    #LostinAusten
    Francesca Rossi

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  31. Questo libro mi ha decisamente annoiata. Vorrei capire il personaggio di Genji a che serviva, appare, fa ribrezzo a Mai, non fa nulla. Mai una lagna insopportabile, fossi stata sua nonna l’avrei rinchiusa col Gallo nel pollaio 😂. Praticamente sembra la storia di Heidi che se ne va dal nonno a non far nulla, senza Peter, ma con questa “iniziazione alla magia” che fondamentalmente sono regole per vivere serenamente e per portare a termine le faccende.
    Ho visto che molti odiano la scena della marmellata, ma la scena in cui fanno il panino mi ha annoiata ancora di più. Il finale poi col padre deus ex machina che arriva, fa la proposta e la fa tornare a scuola e alla civiltà... lasciamo stare 😅

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  32. Francesca Passaretti
    Casata: #LadreDiLibri

    Nel bel mezzo di una normale giornata di scuola, l’adolescente giapponese Mai riceve una notizia terribile: la “strega dell’Ovest” è morta. La cosiddetta “strega” altri non è che la sua nonna, a cui sia lei che la madre si riferiscono con questo appellativo per le sue origini inglesi e per la sua conoscenza delle erbe e degli antichi rimedi.
    Partendo da questo evento negativo l’autrice ci fa rivivere l’estate di due anni prima, durante la quale la tredicenne Mai, in piena crisi di solitudine dovuta all’allontanamento delle sue amiche che avevano formato un “gruppetto” da cui lei era rimasta esclusa, aveva vissuto proprio dalla nonna. Quest’ultima, per rendere il soggiorno della nipote nella sua casa isolata tra le campagne giapponesi più piacevole e avventuroso di quanto non fosse in realtà, aveva ideato un gioco definito “addestramento da strega”: in realtà una serie di lezioni di comportamento e sull’utilizzo delle piante in cucina e nella vita quotidiana.
    Purtroppo le 140 pagine del libro non sono nulla più che questo: una serie, lenta e noiosa, di piccole regole di vita quotidiana (andare a letto sempre alla stessa ora, svegliarsi presto, rifarsi il letto…) e di ricette su come usare frutta selvatica ed erbe per ricavarne cibo, detersivi, medicine… In particolare la minuziosa descrizione del procedimento per fare la marmellata è davvero snervante, con l’autrice che si sofferma su ogni azione delle protagoniste (compreso il gesto di prendere i barattoli dalla credenza!).
    Per quel poco che conosco della cultura giapponese credo che questo possa essere considerato un romanzo formativo per i ragazzi cresciuti con quel tipo di retaggio. Per quanto mi riguarda, nonostante la storia sia narrata in modo tenero e delicato, e il rapporto tra Mai e la nonna sia molto dolce, personalmente non sono riuscita a cogliere messaggi particolari: tutto veniva annacquato dalla lentezza, a tratti esasperante, della narrazione.
    Il libro è seguito da 3 brevi racconti, una sorta di “spin off”: il primo su Blackie, il cane della nonna, il secondo incentrato sul rapporto tra Mai e la madre e il terzo narrato dal punto di vista della nonna. Non ho trovato coinvolgenti neppure questi… forse volevano essere dei piccoli approfondimenti alla narrazione principale, ma considerando che anche quest’ultima è decisamente poco ricca di eventi, personalmente non ci trovavo proprio nulla da approfondire.

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  33. La prima parte mi è piaciuta molto di più della seconda, a mio parere questa trama avrebbe avuto una potenzialità molto maggiore che non è stata totalmente sfruttata.
    Le descrizioni sono principalmente di azioni banali, se avessero tutte un senso ai fini di spiegare un'importante lezione sulla vita (come ho letto in Ogni giorno è un buon giorno di Noriko) allora avrebbe senso approfondirle ma alcune sono inserite senza un reale fine esplicativo...
    Ci sarebbero volute almeno altre 100 pagine per rendere questo libro completo, oppure utilizzare quelle del libro in maniera più funzionale.
    Alcuni personaggi molto stereotipati, come il padre uomo di mondo che vive le emozioni seguendo la moda 🙈...
    Credevo poi che la magia della strega fosse più "magica", invece vedo un tentativo di inserire una morale che però non mi è giunta totalmente.

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  34. Sabrina Dì Stefano

    #ladredilibri

    Mai è una ragazzina di tredici anni che non vuole più andare a scuola. La madre decide così di mandarla per un po’ a casa della nonna in campagna.
    La donna, anziana e vedova da molti anni, è conosciuta come la Strega dell’ovest e quando rivela alla nipote di possedere veramente dei poteri magici Mai resta incredula e accetta di sottoporsi all’addestramento da strega.
    Mai trascorre l’estate in compagnia della nonna occupandosi degli animali, coltivando l’orto, conoscendo le erbe selvatiche e i rudimenti basilari per diventare una strega. Ma ben presto Mai scoprirà che gli insegnamenti che apprenderà non hanno nulla a che fare con scope, pozioni e magie.

    Questo breve romanzo giapponese è un inno alla semplicità e al profondo legame tra una nonna e la sua nipotina. Se inizialmente leggendo il titolo immaginiamo ad un racconto fantastico caratterizzato da scope che volano e conigli che escono dal cilindro, in realtà scopriamo insieme alla piccola Mai che le uniche pozioni magiche di cui si parla sono la costanza e la disciplina.
    Mai è una ragazzina sola che somatizza moltissimo questo suo senso di solitudine. La nonna rappresenta per lei la giusta cura e la soluzione per capire come trovare dentro di sé la sicurezza e il coraggio per affrontare la vita. Il tempo che trascorre in campagna con la nonna la aiuta a lavorare parecchio su se stessa e a conoscersi meglio. Nel susseguirsi delle pagine assistiamo ad un vero e proprio addestramento alla vita, ai sentimenti e alla spensieratezza.
    Nonostante i delicati dialoghi tra le due protagoniste e la piacevole storia, non sono rimasta così entusiasta di questa lettura. L’inizio e la fine mi hanno colpito molto, ma durante lo svolgimento della trama mi sono persa molte volte e ho trovato alcuni punti un po’ pesantucci e molto lenti. Peccato perché l’idea di base non era male.

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  35. Cassy Giann
    #bambinisperduti
    Mi sono cimentata nella lettura di questo libricino nonostante molte non lo consigliano, sinceramente sono felice di averlo letto, mi ha riportata alla mia infanzia.. leggendolo ho rivisto le giornate a casa dei nonni, con le galline, l orto, la compagna, le volte che ho dormito a casa loro.. è stato un vero tuffo nei ricordi.. la piccola, vittima di bullismo a scuola, pian piano si confida con la nonna che in ogni occasione l aiuta a trovare la strada giusta nei suoi problemi.. mi è piaciuta molto anche la storia del cane, solo chi ha avuto un amico a 4 zampe può capire e sentirsi toccata da quel racconto.. bello

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  36. Ho letto in giro che questo libro ha commosso i lettori di tutto il mondo e io mi rendo conto, ancora una volta, di non avere molto feeling con gli scrittori orientali.
    Non posso affermare che sia una brutta storia, che non scorra o che io non l'abbia compresa. Semplicemente non mi ha regalato molto e se devo pensare a come rispondere alla domanda diretta Ti è piaciuto? risponderei Carino dai!
    Anche scrivere una recensione in questo caso è un arduo compito, semplicemente perchè non so cosa digitare sulla tastiera. Posso però dirvi che:

    1- ci ho messo molto tempo a leggerlo e tutte le volte che prendevo il kobo in mano...mi mettevo a fare altro.

    2- ho pensato che Mai fosse molto tenera e che Io avrei voluto poter conoscere almeno una delle mie due nonne, ma che purtroppo non sono stata così fortunata.

    3- L'epilogo ahimè è quello che mi ha emozionato di più ma che i racconti alla fine del libro non mi hanno entusiasmata nonostante aggiungano qualcosa alla storia stessa. Ma io non amo i racconti.

    4- non avevo alte aspettative, quindi non mi sento particolarmente triste, anzi in fondo è un mezzo successo, perchè solitamente lancerei i libri fuori dalla finestra (una cultura troppo lontana e sconosciuta dalla sottoscritta, a parte Le ricette della signora Tokue che ho amato alla follia).

    5- Una volta terminato questo breve romanzo ho pensato di averci impiegato moltissimo tempo e che questo non era un buon segno, anche perchè ho mormorato "finalmente finito!" ma nonostante tutto non me la sento di parlarne male perchè non posso affermare che sia brutto. Semplicemente è grazioso ma...niente di più.

    #lostinausten
    Su Facebook Baba Bandoli Cravero

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  37. Casata #bambinisperduti
    Lettura gold Agosto
    Sonia Murtas

    https://le-sorelle-dinchiostro.blogspot.com/2020/08/recensione-unestate-con-la-strega.html

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  38. Emanuela Cravero
    L'ordine della fenice
    La trama è molto lenta ci sono pochissimi avvenimenti e molta introspezione e analisi dei pensieri. Mai mi ha ricordato i silenzi e le incomprensioni adolescenziali e a volte era irritate. Più che un romanzo l'ho trovato un racconto come i tre finali. Ho amato molto la storia di Blackie. Personalmente con la tradizione avrei cambiato il nome della ragazzina perché durante la lettura mi confondeva con l'avverbio.

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  39. Casata ladre di libri
    Tropini roberta

    Libro carino anche se io non sopporto i racconti. Un po lento perché tabto descrittivo, ma ho amato fino alla gine la nonna.

    Libro corto ma molto intenso.
    Mai mi è rimasta simpatica subito e mi ha fatto tanta tenerezza.
    Libro molto coinvolgente da credere di essere dentro la storia pure tu.
    Dal titolo mi ha subito interessata e non sapevo cosa sarei andata a laggere ma come sempre la nostra Claudia non sbaglia mai!!!!!

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  40. Monica Longi
    Ladredilibri
    Un estate con la strega dell'ovest
    Proprio all’inizio delle medie, Mai non vuole più andare a scuola. Per ovviare a ciò provando a non forzare la mano per non rischiare che la situazione si ribalti, la madre decide di farle trascorrere del tempo insieme alla nonna, nella sua casa di campagna sulle Alpi giapponesi. L’anziana donna, rimasta vedova da molti anni, viene da sempre chiamata Strega dell’Ovest dalla figlia e dalla nipotina: le sue origini inglesi e il suo rimanere una dell’Ovest nel paese del Sol Levante l’hanno sempre collocata sul confine dell’estraneità. Mai inizia così la sua estate insieme alla donna, occupandosi degli animali dell’aia, confezionando marmellate e dedicandosi all’addestramento per diventare anche lei una Strega.
    Ho amato questo piccolo libro, una sorta di fiaba, dolce magico e delicato. Una piacevolissima lettura estiva e poco impegnativa. Scritto bene e senza termini complessi. Una lettura magica e tranquilla, come il Giappone e i giapponesi sanno essere.

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  42. "Un'estate con la strega dell'Ovest" di Kaho Nashiki

    Feltrinelli Editore, 2019
    114 pagine

    Il libro inizia subito con una informazione che mi ha suscitato stupore 🙄 poi ho capito leggendo che infatti il racconto ti fa tornare indietro di due anni, quando Mai è una ragazzina di tredici anni e che all'improvviso ha deciso di non voler più andare a scuola, il suo problema è che non ha un amica, è completamente sola, in classe è stata esclusa da tutti i gruppi formati dalle ragazze e lei si rifiuta di stare tante ore in un posto che la fa star male 😥
    Così la madre, preoccupata, decide di portarla in campagna, a trascorrere un periodo a casa della nonna, un'arzilla signora inglese arrivata in Giappone molti anni prima e rimasta lì per amore.
    Chiamata da sempre "Strega dell'Ovest", vive in tranquillità assoluta nella sua bella casetta, circondata dal verde, dagli alberi, dai fiori e dalle erbe aromatiche dalle proprietà curative.
    Mai accetta subito la proposta della nonna di affrontare il duro addestramento da strega 😊
    E così immerse nella natura incontaminata, nonna e nipote passano insieme giorni, settimane in raccoglimento, lontane da tutto, curando le galline e il gallo 🐓😀, lavorando nell'orto, raccogliendo erbe selvatiche e a fare tantissime cose come pulire tutta casa, lavare i panni o fare la marmellata di fragoline di bosco 🥰 le basi per una giovane strega 😊 😜✨

    “Vediamo... Prima di tutto, bisogna andare a letto presto e svegliarsi presto. Non saltare i pasti, fare movimento, condurre una vita sana." 😀🤣

    Intanto Mai "cresce", in una casa che lei vede come un nido protettivo, che la fa sentire al sicuro, amata... sempre attaccata alla nonna alle sue storie, ai suoi silenzi... piano piano si sente più sicura e riesce a comprendere tutto l'amore dei suoi genitori ❤️

    Una bella favola, un libro delicato, lieve come da tradizione giapponese ❤️ e leggendolo mi ha regalato serenità vera.
    La natura e gli ambienti sono descritti in modo attento, meticoloso da dare l'impressione di essere lì in mezzo a quei boschi in giappone... bellissimo il legame tra Mai e la nonna, mi ha ricordato tutte le "magie" che facevamo con la ns. nonnina 🥰❤️ "dolce lei" che aveva una pazienza smisurata 💗

    Belli anche i tre racconti finali 👍🏻 consigliato!

    ⭐⭐⭐⭐

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  43. Avevo in lista questo libro perché pensavo fosse un fantasy,visto il titolo e la trama,il che mi ha un po' deluso e ho letto con malavoglia.La storia è carina,mi è piaciuta soprattutto la nonna (per quanto riguarda le donne che lavorano che secondo lei devono stare a casa,non mi e piaciuta).Leggendo mi tornavano in mente i giorni che trascorrevo dai parenti che avevano l'orto e il pollaio,bei ricordi.
    Anche Mai mi è piaciuta per la forza di volontà che è cresciuta in lei e per come è maturata.Penso che avesse capito che più che addestramento da strega,quello che voleva insegnare la nonna fosse un addestramento alla vita.
    Mi è dispiaciuto il modo in cui si sono lasciate Mai e la nonna.
    Anche se non è la lettura che mi aspettavo ,è un libricino carino e dolce ,mi ha fatto pensare che dovremmo dichiarare il nostro affetto alle persone che vogliamo bene più spesso .

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